Vita fraterna - anno I - n. 9 - 15 settembre 1917

VITA FRATERNA 279 Ma il destino si burlò del loro matrimonio. Non era compiuto il primo mese di ras~egnata attesa quando scoppiò la guerra. Lui partì soldato. Lei acquistò dell'altra tela poichè aveva esaurita la scorta. L'assessore, amico di famiglia, che doveva sposarli dimenticò melanconicamente il bel discorso augurale. E chiuse sospirando in un cassetto la penna d'oro, pagata trenta lire in un negozio della Galleria. D'allora non ebbi più notizia dei due fidanzati. * * * L'altro giorno percorrevo una trincea di prima linea, sostando tratto tratto ad una feritoia per osservare le posizioni nemiche. Ma ci si vedeva male. L'aria era fosca. Le nubi stagnav~no basse, nere. Lontano i lampi si confondevano con le vampe dei cannoni. I tuoni con i rombi. - Indugiai a discorrere con due fanti all'imbocco del camminamento. Si parlò dell' ultima battaglia. Di attacchi, di contrattacchi. Dell'artiglieria nemica e di tante altre cose. « Bombardiere I > chiamò ad un certo punto qualcuno poco lontano. Mi volsi. Scrutai tutt'intorno. Nessuno. Un soldato mi additò allora un buco irregolare nella parete della trincea. - Chi mi vuole? - Un amico. Era un ufficiale di fanteria. Al fronte tutti sanno che i fanti onorano d'una calorosa amicizia i bombardieri. Le bombarde sono la provvidenza della fanteria. Una volta, prima d'un' avazzata bisognava tagliare il reticolato con le pinze, sconvolgerlo con i tubi di gelatina. Centinaia di soldati lasciavano la vita in questo compito oscuro. Esso è ora affidato ai bombardieri che lo eseguiscono con efficacia assai maggiore. Su la via spianata i fanti possono procedere rapidi, inesorabili. Mi insinuai per la stretta apertura nell'angusto ricovero rettangolare. L'ufficiale si drizzò a sedere su la branda improvvisata, stendendomi la mano. - Baretti. - Greppi. Sono a tua disposizione. - Pri'ma di tutto siedi. Non ti posso offrire una comoda ospitalità. Ma guarda. Su la branda c'è posto. Bevi un sorso di Strega? - Grazie. Astemio. - Uh ! che brutto vizio. I - Lo so .. Ma non riesco a correggermi. BibliotecaGino Bianco

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