Vita fraterna - anno I - n. 9 - 15 settembre 1917

278 VITA FRATERNA L' INTIMITÀ·DELLAGUERRA L'UOMO CHE NON TROVÒ LA CASA Io conobbi una volta, in tempo, di pace, due fidanzati. - E fin qui nulla di straordinario. - Lui aveva trent'anni come tutti gli uomini che affrontano il matrimonio con saggezza e con prudenza. Lei ne aveva pochi più di venti. - Quasi dieci di differenza. Proprio come prescrive l'infallibile esperienza borghese del XX0 secolo. ·S'erano conosciuti ai bagni di mare. Per una fatale combinazione. Poichè fino a quell'anno l'uno e l'altra .erano andati sempre a le frescure di montagna senza incontrarsi mai. Prima di compromettersi lui aveva chieste informazioni precise su lo stato finanziario della famiglia. La dote esigua, ma la madre anziana. E l'eredità del padre cospicua. Quindi l'avvenire assicurato. - Lui aveva la laurea in legge ed un profittevole impiego burocratico. S'era molto divertito dai vent'anni in poi. Offriva dunque una sicura garanzia di serietà coniugale. Lei suonava male il piano-forte e prediligeva il verde cupo. Erano fatti per essere marito e moglie. - Ma il loro matrimonio s'incagliò su un terribile scoglio, proprio lungo la via del Municipio. - La casa. Non trovavano una casa. Parrà inverosimile. In una città, come Milano, c'è posto per tutti. E che volete eh' 10 vi dica? - Si rivolsero a le agenzie. Implorarono gli amici. Confinarono la loro impazienza tra i misurati avvisi economici dei gior~ali. Visitarono appartamenti disponibili in tutti i quartieri della città. Una disdetta! Finestre aperte su cortili oscuri. Inopportune corrispondenze di camere. Pavimenti troppo chiari o troppo scuri. Tappezzerie troppo gialle o troppo rosse. Mai verdi. Portinaie antipatiche. Un maestro di canto al piano di sotto o una famiglia naturale al piano di sopra. Una caserma o un opificio nelle adiacenze. - Morale: un appartamento conveniente non lo trovarono. No. È inesatto. Lo trovarono, ma era occupato. Il locatario però avvertì che in settembre si sarebbe trasferito altrove. S'era di maggio. Ai primi di maggio. I fidanzati sospirarono. « Attenderemo ». E attesero. Lui per far passare più in fretta il tempo strinse relazione con una commessa. Lei cucì nuove camicie e ricamò altre lenzuola. * Biblioteca Gino Bianco

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