Vita fraterna - anno I - n. 9 - 15 settembre 1917

290 VITA FRATERNA VERSO LA META DI LUCY RE BARTLETT (9) CAPITOLO IX. La sera del Lunedì seguente Hugh Pelham pranzava cogli Ayrtons e, verso le dieci, si trovava solo in un angolo della sala di ricevirpento ad osservare con interesse l'arrivo della svariata compagnia che frequentava casa Ayrton il Lunedì sera. Il pranzo aveva avuto un successo completo. Gli ospiti, oltre lui, erano un professore tedesco, il conte e la contessa Rinaldi amici intimi d_egli Ayrtons, e la marchesa Vitali. Margaret aveva intrattenuto il professore, sapendo che la sua 4 pesantezza > sarebbe stata soverchia per Maimie e certa che il conte Rinaldi, da vecchio amico qual'era, non si sarebbe offeso della sua domanda di far da cavaliere a sua sorella minore invece che a lei. Ayrton aveva controbilanciato le cose coll'offrire il braccio alla contessa Rinaldi e Pelham si era visto assegnato alla marchesa Vitali. Margaret, come al solito, aveva accoppiato e disposto la sua gente col talento che aveva per simili cose e Pelham aveva trovato che tutto il pranzo si era svolto brillantemente. Per un certo tempo era stato un po' distratto nel cercar di affer-:- rare qualcosa dell'allegra conver.sazione che si svolgeva fra Maimie e il conte Rinaldi, seduti alla Sila sinistra. Aveva sempre saputo che Maimie frequentava una buona s_ocietà a Londra, ma siccome non era ,, la sua propria, non aveva avuto occasione di osservare e di godere delle sue•doti sociali. ·Era dunque da perdonare se, durante le due pr_ime portate, la sua attenzione andava talvolta daila sua propria simpatica compagna alla fanciulla della quale era ora decisamente e profondamente innamorato. La marchesa Vitali la pensava evidentemente così, in ogni modo, giacchè, dopo che con uno sguardo acuto ebbe abbracciata la situazione, un sorriso simpatizzante spuntò sul suo dolce viso malinconico e, volgendosi al suo vicino dall' altra parte, che éra il suo ospite, lasciò Pelham a proseguire liberamente i suoi scopi. Il conte Rinaldi, cavaliere d~ Maimie, era un simpatico uomo di società, uso a frequentare tutte le capitali d' Europa, come Hugh vedeva, e Maimie non provava difficoltà a discorrere con lui. Il Conte BibliotecaGino Bianco

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