Vita fraterna - anno I - n. 9 - 15 settembre 1917

VITA FRATERNA 281 - Oh, ma dimmi piuttosto : come ti trovi qui? In che rapporti sei con la portinaia? E gli inquilini della casa di fronte non ti disturbano? La mia impertinenza non lo punse. Rise con disinvoltura, tentennando il capo. - La guerra ha risolto il problema. - disse con fermezza. - Andrò a fare il nido in un abbaino. Economia e salute. Ob l'immensa gioia di poter respirare _l'aria pura del_le altitudini, di poter ricevere per i primi il saluto del sole ! Di poter salire in alto dopo essere disceso per tanto tempo sotterra ! Gli strinsi la mano con entusiasmo. - La fortuna t'assista ora che la guerra t'ha guarito. - E domiciliato - aggiunse sorridendo. La fucileria rada s' intensificò improvvisamente, accentuata tratto tratto da raffiche di mitraglia. Un contrattacco. Quella sera una granata scoppiò Slt l'angusto ricovero sotterraneo, fortunatamente vuoto, distruggendolo. . E il sottotenente Baretti dormì a l'aria aperta sognando « una capanna e il suo cuore. » * * * Una fiaba? ... Forse in apparenza. Ma in fondo una storia vera. Mi chiedete l'indirizzo dell'amico Baretti per controllare le· mie affermazioni? lo vi darò non uno, ma cento indirizzi. E voi conoscerete cento persone che vi diranno : « Egli afferma il vero. » Il signor Baretti era un individuo, un impeccabile burocratico, ma era sopra tutto il prototipo d'una folta categoria d' uomini. Ora io non dico che sia molto frequente il caso di due fidanzati che ritardano di sei mesi il matrimonio per il brutto ceffo d'una portinaia o perchè un maestro di canto abita al piano di sotto. Ma sono certo che la scelta di un appartamento turba quotidianamente la serenità d'una considerevole dose di genere umano. Fidanzati COfl le carte in regola, impiegati trasferiti, ufficiali ran- , dagi, provinciali filocivici salgono· e scendono ·ogni giorno le scale delle case incomplete, diffamando il padrone o il costruttore o l' innocente destino. Ma si può chiamare innocente un destino che v'appioppa a l'uscio di fronte una signora che convive senza il permesso del sindaco con BibliotecaGino Bianco I

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