Vita fraterna - anno I - n. 8 - 15 agosto 1917

VITA FRATERNA RuB. Era giovanissimo ancora. CosT. Questo è vero ... RuB. Ebbene è morto. 243 CosT. Me l'hai già detto. E' morto in combattiménto. Non è il primo e purtroppo non sarà nemmeno l'ultimo. l' RuB. Grazie ancora·. Il tuo cinismo è irritante. CosT. Il mio cinismo? ... E' una qualità che non sospettavo di possedere. RuB. Ma come... Ti dico che è morto Baraldi e tu resti impassibile come se t'avessi comunicata la morte d'un ciabattino qualunque. CosT. Prima di tutto ti osservo che anche un ciabattino ... RuB. Lascia da parte i sentimentalismi, ti prego. Un ciabattino è sempre un ciabattino. CosT. Questo piuttosto io chiamerei cinismo. Fai delle differenze odiose. RuB. Tu non mi capisci. ... CosT. Oh sì, ti capisco benissimo. Tu mi rimproveri di non deplorare abbastanza la morte di un giovane molto intelligente. RuB. Questo prima di tutto. E poi. .. CosT. E io ti rispondo che chi sacrifica la vita per un' idea di bene muore assai meno ·che tu non creda. Non solo, ma quand'esso è un uomo superiore dà anche una grande autorità al suo esempio. RuB. Lascia da parte i sentimentalismi, ti ripeto. Q~esto -è il luogo · più comune di tutta la storia. . CosT. Ammettiamolo. Ma, dimmi, che cosa sarebbe allora la storia, senza questa idealizzazione del sacrificio, che tu chiami luogo comune? RuB. La storia è puramente realtà. CosT. No. E' realizzazione. Ed è segnata da un martirologio ininterrotto. RuB. Tu divaghi. CosT. Può darsi. Ma tu me ne hai dato il motivo. RuB. Ripeto che è un' infamia sacrificare con tanta leggerezza i nostri uomini migliori. CosT. Tu dunque vorresti... RuB. Che si toglie~se a la strage della guerra il più prezioso patrimonio nazionale. Salviamo l'intelligenza! E' un sacrosanto dovere. CosT. Perchè non dici : « Imboschiamo l'intelligenza? » Ti sembra anche questo µn luogo çom.µn~ ?, .. Op. si, purtroppo è moltQ çomune, Biblioteca Gino Bianco

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