Vita fraterna - anno I - n. 4 - 10 aprile 1917

106 VlTA FRATERNA Poid1è sente il tren1endo avviso : guai a chi non è pari al tempo! Nlai è stato fatto appello più severo a tutta la grandezza e a tutta la sincerità ! Sincerità cruda, feroce con noi stessi a veder tutta la no– stra n1iseria 1 e la grandezza che il respiro e l'aria che spira ri– chied{', e a liberare spietatamente da quella n1iseria tutta la grandezza possibile nostra, a liberare continuamente, rinno– --vatamente, contro ogni afflosciarsi in ristagno, - e a respi– rare largo, potente, profondo questa grandezza, questa vivida aria di pri1navera, che mette le ali ai piedi, e fa colorite le guancie e vigorose le braccia e capaci le inani, Poichè se la miseria vincesse, sarebbe la perdizione nostra e la perdizione di questo tempo. Poichè pritna della guerra il perdere sè voleva dire, - o pareva, - perdere sè soltanto. Ma ora perdere sè vuol dire perdere anche questo secolo; e ciò sarebbe infan1e, poichè ora tutti vedono che vorrebbe dir questo, e così ne hanno responsabilità. l\fentre prin1a era un ten1po tutto 1nisero e quelli che ora possono farlo grande non potevano ancora, e potevan solo per sin– cerità far grandi sè stessi; 1na ora han potuto, ora possono, ora tutta l'aria è piena di grandezza, e questo respiro non dev' essere soffocato dalla n1iseria ·; un tempo che si slan– cia innanzi a colpi d'ala non può precipitare a terra asfis– siato, i grandi non devono perire per colpa dei piccoli! Non devono e non possono; n1à è certo: la prin1a vera avan– za ! Se ancora talvolta una giornata è chiusa e grigia e fredda, e ci si stringe nel n1antello e si crede ancora all'inverno, - non importa, non è vero! La primavera avanza, Non lo dicono pur sotto il cielo grigio quelle gonfie gemme rosse, e quelle chiare foglioline, già sciolte dalle ge1nme, che se ne stanno nel grigio co1ne incantate e distratte attendendo la gioia del sole che tutte le ravvivi e le tra1nuti, - e i prati, anche nel grigio, verdi verdi verdi ? - Tutto ha da fiorire, perch' è prin1avera 1 oggi le violette, domani le rose. Tutto vinceranno quest'aria viva e le tiepide piogge e il ca– lore crescente, via cacceranno la polvere e la bruttura, scio– gliendo ogni rigore di gelo ; pochi resteranno che a tanta frescura a tanta dolcezza a tanto ardore a tanto amore re– sistano insensibili e solo contenti, perisse l' Un i verso, del BibliotecaGino Bianco

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