Due anni di Unità Proletaria - Fascicolo speciale - febbraio 1974

30 ... UNITA' PROLETARIA (çontinua dalla pag. precedente) ca f ondamentia:le de1la società capit3li5tica. L'esito deMe misure· rilformitS-te nei confronti deUa scuola nella seconda metà degli anni '60 è la dimostrazione più lampante del.la irdfonnamli:tà della souolia, qualOt"a sia mantenuto inalterato iil meooan:ismo di sviLuppo del sistema e la stru.ttiura attuale del mer- , oato del l,aivoro: lia spinta a,Ua souola di massa &i trasorma inev,i1taibHmente in dequaliifioaziooe ed emargi11Jazione dal processo produt.t.iivo di grandi masse giovaniilii; «sperimentazione», «pol'iva.fonz,a », diventano pairole V'UOte, vane eserci,tiazioni ohe coprono la realtà dello ~eco di uomini. e di i111telligenze. E', qumdi, ·011 mer,c,ato del lavoro, ailla realtà del processo produttivo, ahe vanno riiporta,te tutte le modiiifiioazioni ohe aJV!Vengono, all',inteflno de:Ua scuola, perché ogni « rifornna », ogni « $pell'limeota,zione », iper essere reaile, deve arVere la oapacità di aiggredke ancthe quel terreno di lotta. Le misure riformiste del centr0siJnistira - se corrispondevano 011l'es-iigenza di scarioare str,umentailmente suUa stessa crescita di ma,ssa deUa scuola secondaI1i1a &ll[)etùore e del1l'univerai,tà le contiraddizioni legate .alle tr,aisof oma~ioni teoniahe e produittive dei processi produttivi - rendevano aH,a lUtniga a,ocooa più ntooile e diiftiiciJlmente control:li31bile i1l Nllp,pO['- to tira souol,a e meroa.to del lavoro. Se la selezione nelil,a souoLa dell'obbligo era restata a 1-.iivelli tali da poter soddisfare ampiamente l'esigenza di mano d'o- . pem assoliutiamente «dequia1liificaita» .per alimentare i settori cosiddetti margilliB!li dello sv·iili\JIPIPO capi<talistiico, l'aumento della soolar.izzaziooe dopo i 14 anrui, il oantttere sempre più propedeutico al~uniiver,sità e sempre meno professionale a$SUnto dagli stesi Istituti professionali, comin.ciiano a provocare forti r.i:strettezze sul mer.cato del !avoco operaio specie nelle aree di più if orite concentrezione oper-aia-i111dustniale,dove I,a riohiesta padrOJllale, di liaivo.ratori iooustriia:H, scol•airi.zzati a Urvelfo deJ.l'obbl'igo, << UI1oa111izza,t1 » è ·solo ipa.rziialmente · soddiiS[,a,Ma. !La manoa;nz;a deill,apressione d~ un eseJ:1ci to di irise.11v,a quel livello del mercato del liaivoro è prol>aibi,Jmente uno dei motLvi che spiegano il ipemmanere di una tensiooe ofofonsirva ia li!VeHo di fabbrica sui tooÌi delle q ualii:fo.ohe deJJ.a 011gan1zzaziioine del laivoro pur in un !Periotlo di st,aignazione economica, come queHo dhe va dal 1969 ,a,l marzo di q,uest'.anno. Al li-vel,lo IJ?'ÌÙ ,alto, le mi-suire « luhriifioant.i » e razioniaJizzantii cominci,ano iinveoe ,a or.eare uo ese11cito di riserva trO!ptpo imperuoso ed im,eq1Uieto ,a lirvello dei di,plomatj e dei ·laureati, mootre i,l dimirnui.re delle possiibi,li1:à di lav,oro a-1.Ja fine del.la scuoJa provoca una forte pendita di ored~bilità ai v:alori di meirito, di disciplina, di oaipacità indiividua1i, perno delila tvasmissione deHa ildeologi,a bo11g1hesenelJ.a scuola. E' indubbio ohe nonostante le strozzature e le iilllContro11a:pteressioni che si ver1ficaoo, è interesse fondamentale del capitalismo mantenere il meroato del lavoro rigidamente divi,so in compa,rti id più possiibi:le incom:unioanti (mecoato del lavoro precario, del lavoro operaio stabile, del 1a,voro «-intellettuale»). E' a pairtitre da quesba d.iivisione e rigidità ohe il ca.pitiale può rh.1sciire a isolare pol.iticamente la cl.asse QPeraiia, a manteoere in un ambito conporntivo la rabbia di miigl,iai,a di diplomati e laureati diisocoupati o sotto OOCU!p.aitie; abbi1 amo visto come l,a s-cuo1a sia sempre servita a legiottimare sul temeno neut<ro della oult.ura, del,le oaipaoHà individuali, questa di•visione socialeLa riforma Sca1f.aro è iii tent,at.i:vo di preservare questo ruolo della scuola ancihe quando si è ormai persa per sempre ogni corri.s.por.deooa possibile fra scuola e mercato del lavoro, regolando per quel che è po,s6ilbi,le l'afifiluisso delila forza lavoro sul mercato, ma soipil".attuttoridando foraa a quei cana,ld, a quegli sbarramenti interni alla souol,a, in grado di evi,taire ohe lia ipressione inevitaib1le dei ~iovani in ceroa di prima 000U1pa.zione si 11iiversisul meroato del 'lavoro in maniera unitairia, e quindi potenziailmenite egemonizzail>i-le daJ.La oliasse qperaiia. Quaili sono, infatti, le linee fonda,rnen tali in cui si muove la rifonma di ScaJfuro? La prima è lia introduzione di elooni drisincentivi (o non incentivi) nei confronti det.I.a scolarità a meLlo di scuol,a secondaria; il biennio sarà sì fornnalmente uni,tariio, ma non obbliigatocio, come era eU51Pics-to dalla Commissione Brasini e da tutti gli « esperti » dei viari partiti del « centro-sinistra ». Per dhi smette e 14 ami, o per ohi dopo i.I biennio non se ie sente di continuare, ci sono le scuole profession.ali gestite dalle regioni. H f.a-tto che le oouole prof essionaH siano rigidamente sepaBiblioteca Gino Bianc·o rate d,aiJ. biennio unitiar:io, e dai ltere, non di risolvere la contradtre indirizzi del triennio (lingui- dizione f ondamentele fra sco!aristic0-5torico, scientifico entropo- tà di massa e mercato del lavologico, soientu.ico poliitecn.ico), ne ro - ohe viene or.mai accettata ristabiilisce appieno il carattere di come dato permanente - ma di scuola di serie B, produttrice di renderla compatibile e non entaqpemi speciializz.ati o lavoratori gonista agli attuali equilibri polidei se.-vizi, carattere ohe, come tico-sociali. abbiamo viisto, le souole prof essioooli st,~ivanoperdendo. U loro affidamento elle regi<ni permette un p1u oculato legame con le scelte di politica economica regionale. Si sottrae in questo modo giovani al meroato del lavoro tecnì,co intetlettuaie, e si ricrea u~ « salutare » pressione sul mercato del lavoro industriale. deve portarci al rifiuto di obb.iettivi di riforma, di obbiettivi generali cioè che spostino più av.anti l'intero terreno di lotta, rendano ancora più instabile l'equilibrio capitalistico. Lasciamo pure i riformisti e discettare sul carattece più «moderno > e più e serio > che essumerebbe la nuova scuola, sugli stessi vantaggi per .la produzione che avrebbe un'educazione «polivalente > o onnicomprensiva, ma non possiamo certo considerare indifferente che passi la impostaziope di ScaHar-0 o quella del PCI. IJ secondo punto fondamentale è Ja perd1ta del valore prof essionale del dirploma. L'impossibilità di riqualificare l'insegnamento superioce dal punto di vista della professionalità, di ristabiliire un legame foa scuola e meroato del favoro per l:a forza lavoro «intel• lettuale », è per Soaltfa,ro uo punto fermo. la scuola è e sarà sempre più dequalificata, il suo problema è tuttavia quello di manteMa ha possibili,tà il progetto Scalfaro di essere vincente? Contro di lui stanno molte cose: una c.oscienza diffusa delle arretratezze della scuola italiana, la penetrazione .anche in vasti settori dei partiti di governo dell11 ideologia riformista, la permaoeoza all'interno della scuol« della conte-- stazione degli strumenti e dei con- Per la clas...c:e operaia è f oodatenuti della cultura borghese, una mentale lottare perclié la scuola dif.fiusa coscie023 egualitaria fra cessi di legittimare la mvisiooe gli studenti dopo la conquista - dei ruoli e del mercato del laratificata da Misasi - del quin- voro. E, quindi importante: to anno dei professionisti e della 1) Lottare contro ogni forma liberalizzaziooe dell'.accesso alla di selezione ed esclusione nella università, da oui è difficile tor- scuola deWobbligo. nare indietro in maniera indolore. 2) Lottare per la maggiore eMa non bisogna oottovaluta:re i stensione poS3ibile deWobbligo. punti a suo f.avore: il primo, e JJ Lottare per la maggiore unìfondamentale, è la diffusa coscien- tarietà possibile della scuola sem a livello di massa, :anohe e so- condaria superiore. prattutto fra i genitori proletari, E' chiaro che la ceoquista di che la scuola di massa non pa- questi obiettivi noo porta certo ga più in termini di avanzamento la scuola più in armonia con le individuale, la esperieo.m diretta esigenze della 50Cietà, come vorche la, strada rifo~~ta - così rebbero i riformisti. ma _pl"OVoca ilil.llH~~~iH~~~aJ.t;an:~aeii--F~'ff<~ni]tccooonfflffino nuove e più lacerandimenti dei governi di ceom-o-sini- ti contraddizioni. nere di!Visiooi C011P<>rative all'inter.no di questa dequalifiioazione. Questo obbiettivo è rag__~nto in due modi: gli esami abilitanti 0!Ha professione alla fine del triennio (esami tenut.i da docenti e da e5pocti designati dai v.ari ordini professionali); J'Uitroduzione di esami integ,rativi per l'accesro ell'Uni'Vetisità per quegli studenti ohe intendessero iooriversi a Facoltà «non omogenee » con i gruppi opzionali di materie scelti durante il triennio. Attraverso queste due misure si costitiui'SCooo due vatvole cbe consentono di disciplinare fa pressione dei giovani usciti dalla scu~ la super-iore e dall'università, e si tenta di ~ingoce questa pressione in oanali ditiferenziati, a se. conda dell'indirizzo e della opzi~ nalità prescelta. Come si vede, la rifoima Soalf.aro è qualcosa di più e di più organico del sussulto di un vecchio reazionario; è il teotativo da parte dell'attuale <blocco di postra - porta all'unificazione nel- A partire dall'acquisiziooe di la dequalificazione, allon~na la questi risultati, ]a pres.5icme ruI prospettiva di trovare un lavoro. meccato del lavoro diventerebbe Nella spinta dal basso verso un una pres5ione unitaria e i:l rapampliamento delle base sociali del- porto qualifica-lavoro sempre più l'istruzione hanno giocato due un rapporto collettivo da risolvere componenti: una, è il ri'COnosci- ricercando e lottando per una somento della istruzione come stru- cietà che permetta l'utilizzazione mento di potere, come valore di tutte le energie umane, che il collettivo da acquisire, come stru· capitalismo spreca e mortifica. mento di lotta della classe ope- Ma pen;hé questo avvenga, è raia; l'altra. è l'istruzione com(. strumeoto di promozione sociale necessario assumere quegli obiet- (e quindi soltanto individuale). tivi di riforma all'interno -di una Se queste due componenti po- strategia coerentemente anticapitatevano in una prima fase produr- lista. Di fronte 61 piano generale re risultati omogenei (aumento di Scalf.aro sarebbe suicida per della scolarità, lotta contro i co- le forze rivoluzionarie rinchiudersti della scuofa, lotta contro il ca- si in una pratica di obiettivi parrattere clamorosamente classista ziali O puramente anrirep~ della selezione), da una certa fa- Le Siesse esperienu per uoa utise in poi entrano in contraddizio- lizzaziooe «esemplare> delle 150 ne una con l'altra. La 6CUola più ore conquistate dai metalmeccanifacile, la riduzione dei costi, pro- <:i ~ono una ben diversa vaduce una parziale possibilità di lid1ta se rappo~a«: alla lotta per accesso ai gradi superiori della un.a ~uola ?IDtalia;, la _stessa i:struzione per i figli dei ·proleta- · «_sperl.JIK:Dt~one >, l ~ d1 ~- ri, ma non può certo produrre po- zi « parziali e alt~at.."VI >, ~UI~ sti corrispondenti nel mercato di st a~ un:i maggiore capa_ci~ cf! lavoro. ,pro1ettars1 ,.sul terreno .sOCiale, di Il il • . . d. I rompere 1 JSOJ.amento della scuoi'. o:mmsmo, 11:1 misura wec~ la, se intesj come momento della sa nelle sue ,vane componenti lotta generale per l'egualitarismo. (Goz~r non e uguale a~ P<:I) Quello che è per noi f ondamen-- pa~ _rlprezzo della n~ !1soluz10- tale, è impegnarsi perehé la dine di questa .contraddiZione: ~ scussione su « quale riforma >, euna parte, c~e una scu~la di sca dalle secche di un dibattito m~ e qualificata; dall ~l~, parlamentare e culturalistico, si mantiene un I'3.PJ?OrtO qualifica- concretizzi in una precisa verrenlev<>:o eoco~ ~1. carattere pro- za nei e<nfrontj del governo, con moz10nale e ~viduale. . _ alcuni punti chiari e irrinunciaLa pretesa d1 mantenere il d1- bili" -'-- ._..1.. uniti"- ...1-....__ • ila . ' d" - , uuc VQlnl "r~ operaia, scorso su necess1ta 1 estens~ studenti e · ti ne dell'obbligo, sul carattere uni- ~ • . . . tario della scuola, sulla necessi- . Per studenti e msegnanti di s1ra di una qualificazione di mes- mstra sarebbe: questa tDJa _fondasa nei limiti del sistema (come ~ntale occasione .JJe: uscrre dal in USA, come in Germania), fe dilemma fra .~Jleitatismo estratperoere di credibilità al discor50 to e coryora~~; per la ~ stesso agli oc.ohi dei .proletari e se operaia, ':'11 esperienza f';S5f'D7Jadegli studenti. ! le ~ ~a~ il c3rattere C<MTuttavra il riconoscimento del- lettivo, egualitari<>, di potere, del hl imform'abilità della scuola al- suo ingresso nella scuola. finterno di questa società, non Andrea .Ranier.i

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