Due anni di Unità Proletaria - Fascicolo speciale - febbraio 1974

UNITA' PROLETARIA 25 Per una strategia a · ticapitalista me· idionali delle masse· ,. ANNO II N. 13 (25 O 1973) -I • emi politici del no di · N_apoli conve L'eccezionalità del momento percorrere un cammino in direentro cui si è collocato il Con- zione centripeta rispetto alle spinvegno azionale sul Mezzogior- te delle masse, allacciando un no del 26-27 maggio a apoli, dialogo con gli antagooisti di clasè sottolineata dall'intreccio di cri- se, creando obiettivamente un si strutturale e di difficile ripre- vuoto di direzione politica tra il sa dell' onomia; dall'aggravarsi divaricarsi delle contraddizioni dell'attacco, sul piano economico I sociali reali é le indicazioni di e politico, delle classi dirigenti j prospettiva, all'interno delle quaal proletariato; dal complesso in- J li crescono, a nostro parere, i ritreccio di crisi economica e so- s hi di involuzione che portano ciale che investe il nostro Paese coo sé le illusioni riformistiche, in concomitanza con le contrad- le quali possono preparare (come dizioni del capitalismo mondiale, l'esperienza c1 msegna scon 1tte con le sue crisi monetarie, i pro- storiche e rudi riprese del docessi inflazionistici, la guerra minio dell'imperialismo e della commerciale, la competizione per borghesia. una divisione internazionale del I E' all'interno di questa conlavoro. In sostanza, una realtà trad<lizione che si è collocato il mondiale ed una situazione ita- dibattito dei cinquecento militanliana che vedono la continuità ti del PdUP, riuniti a apoli, di un ciclo di instabilità capita- con la consapevolezza di dover listica e di a&,aravamento delle dare ur. cOCiltributo di ricerca e tensioni sociali, dalle quali emea-- di approfondimento in un moge un processo che radicalizza mento arduo e difficile, e con e polarizza, in modo centrifugo, , l'intento di realizzare H ma~;- lo scontro dei popoli contro l'im- mo sforzo di crescita politica e perialismo, lo scontro di classe di contemporanea capacità di mtcontro il capitalismo. ziativa e di azione. A fronte di queste tendenze, un processo inverso sembra ca- I Jlisultati ratterizzare, sul piano internazio- .I ...,. e nale e su quello interno, la po- lit:- ODVegRO litica delle forze storiche dcl mo- E' legittimo ch;edersi se t':nvimento operaio che tendono a I tento sia stato raggiunto. A parte le tentazioni r;i pur faci~~ 0tti- va ail I Governo Andreotti, si dcmismo e messi in conto ~~1 ine- termina la cadu,ta vertica·le dei vitabHi limiti di uno squilibrio proge~ti riformistici ed jil Mezzonel dibattito, r.el compl~;;.~o si giornd, letteralmente dissanguato può affermare che iJ Conv~gno daH'emigrazione, in cr.is1 negli ha raggiunto l'onda ailta .Jelia anni del.lo sviluppo capitalistico, elaborazione, ha introdotto nella diventa il Mezzogiorno che astematica «meridionalista» ele- somm~ i'l peso di due crisi (una menti di novità coosistenti, h~ orisi , ella crisi) nelila fase di stacostituito per il Pu,rtito un forte gnazi ne capitailistica. salto di qualità nel propr:o la- No si può dire certo ohe tutto voro, prendendo coscienza collet. ciò si a•vvenuto per fatalità. Con ti a ohe u IrrQ.b._leroade! Mez- il 196 si è esaurito i1l lungo cizogiomo si giocano le sortì ùella olo di ricostruzione e di sviluppo lotta per hl sociJlismo in Italia, del cipitalismo ita1liano cresciuto proprio perché le contraddizioni nel c ntenimento della fotta openel Sud_ toccano, alil'intem0 del- raia . dentro llllla parabola di le difficoltà generali del capitali- ascesa! del capitalismo europeo. smo, punti açuti e intollerabili I n~di e le strozza-ture, i Hm.idi tensione ed un ecceziona:e coi,- ti intémi del meccanismo econodensairsi di disagi e di nvoita mico, deilila solidità e compatteznon contenibiJi m un diseg:10 è i I za so i~lt: d~lla bor~hesia, di cer: controllo normalizza.tore. tezza 1st1tuzionale, sono venuti E' stato sin troppo facile evi- progr~ sivamd_enbteelh~erdg~ndo -~'o: d · ·1 t t l f 11· t ,1 , 1 me c 'll5a i oco 1, 1 susslVlh enz1are 1 o a e a , imeo o ..ie,· e • • • 1 . • • «van·e f..,si· » d" • t t econor1c1 e socia l negahvt, menI M a• ed ·{n'h·Ìeo .. 0 I tre le potenzia,li.tà e le tensioni ne ezhzogihorno d 1 ' t 1,.anci~ positive venivano, via via, esauiamaro e e anno ovu, o tare: 1 rendo · t f del t · · 1 • ecnoora 1_ . cen rosm_iSfra, La fotta operaia è cresciuta quando, 1m~nat1 ad « aggmSfd- propo~ionalmente al ca,la,re delre » la ~<?siddetta_ « terza fase » le po sibiilità di mediazione e a.I de1la politica per 11 Mezzogiorno, ridurs· dei margini di compatiscatta la oo.data a. des·~a ~letto- biilità del sistema. rale nel Sud dop~ ·~fa th di R0g- L'a tunno ca1ldo del 1969 è sta- ~o, avanza la cns1 economica, to i,l ]pUnto di massima esaltazio- _________________________________________ ne di q·uesta contraddizione. • Il Cile e ·noi Le +,traddizioni esptodonio U Jadronato, bloccato in fabbrica:! nel suo tentativo di recu- (continua da pag. 23) tere, le banche e le grandi industrie come soggetto delle grandi per una collaborazione (non im- scelte, l'esercito, l'alta burocrazia porta se dal governo o dall'oppo- civile, la magistratura, la scuola, sizi?De) co_n la de_mocraz~acristia- e accanto ad esse gli irresponsabi. na e c~e s1 a<:_Cettlat rapma effet. li corpi separati; se si teme di pt'O. ~ata ai _danm della cl~se oper~- accanto ad esse gli irresponsabili. la, che _sirom~a la CC?s1ddet!aspi- corpi separati; se si teme di proraie dei prezzi e dei salan solo , 1 vocare con la lotta la reazione di dopo che sono saliti i prezzi e questi potentati; se ci si limita a non dopo che sono saliti i salati, chiedere allo Stato di riformare . , t l DC 1 •tt· pero della produ,ttività e dei provi e arrocca o, a , egi 1man- f'tt· ' • · · t · d l · tT d t d· f t I i 1, a .incommc1a o a vivere e 0 o e gius 1 ican ° O 1 ron e a - usare ria sua stessa crisi come le masse scontente ed es~sperate, un'a-nl}a politica di attacco contro ma prendendo_ la testa d1 queste i,I proletariato e come stmmento masse per offrire uno sbocco po- • • • • d , SI .ti. d. · d. l tt L per cdstrmre 11nlanc10 ell accu- vo e una irez1one 1 o a. o l f Ston·c n.ro 1 DC mulazfne. Le scelte :urano bru- o comt' messo con a • • · d" d' vuol solo dire una caduta della ' tah: is~ru.ttu~a~io~e . 1 g~a~ ·1 e che si fermino con ogni mezzo le lotte aziendali per il recupero del salario reale. tensione politica, un appiattimen-1 comp_le~s1 e _di 1-~.tien.se,tt~ln mto al livello delle piccole so,lida- j dU;Strt~h; _raz1ona-lizzaz10ne 10 !a:brietà ed omertà, vuol dire offrir., brica, s,pi~ta verso la m~ssH~a si come ostaggio per garantire di 'co~centra~~one . delle mu-ltmaz10queste sue istituzioni, che sareb- fronte alle masse il comportamen- nah. e ut_1llzzaz1_onedella _concenbe come chiede a un bandito di to del partito di maggioranza e t•~az_10nemdust-~1al~ con gh appaifarsi frate; se si frena la lotta del- del governo proprio nel momento ti,_ ~ . subappalt~, 11 lavoro a doUn discorso chiaro e fraterno . le masse per le loro esigenze po- in cui il distacco fra governo e mic1ho; t;~asfer~meoto. g~·ezzo, atcol partito comunista oggi non ri- I polari, coi part!ti operai coinvolti paese è grande come mai prima. traverso l mflaz_1one, d1 nsorse. da•l guarda che indirettamente le vie j e corresponsabili neJle struttur~ Vuol dire rischiare d· cadere con lavoro al cap1ta:le; s•valutaz1one al sociali_smo. Il discorso oggi ri- 1 ~el. p~ter.e, si apre pere10 una cri- la DC e con le istitt!zioni demo- de,l.la lira ~er rila,nciare u_na esaguarda direttamente la difesa e la I s1 1stituz1onale con uno sbocco a crz:tiche vigenti senza tentare di sperata spmta all espor,taz1one su &ffennazione della democrazia, 1 ~est~ per m~ncanza. ~i un 5t:ri? · offdre alcuna alternativa. Noi una ristretta base industriale e non scltanto nel suo significato 1 1 r1ferimento di oppos1z1one a sm1- siamo sempre più convinti che so- suHa pdle delle masse popolari; C;>Stituzionaledi sistema _di garan- st ra. lo una forte opposizione unitaria abb~ndono di veHe;t~ strategiche zie (che pure ha la 5!-la import~~- Ai compagni comunisti diciamo al sistema e al suo governo può nell inte_rvento ~erso. tl _S~td e ~~­ za) ma ~che come sis!em.a po~iti: con la franchezza che ci è detta- I oggi offrire spazio per una poli- cen~uaz1one dei dati ~1 mte~s1fico e. s<Y.:rnlec,he lascia aperti I ta da una lunga esperienza 11nita- tica che difenda e sviluppi la de- , ca~ione ~ co~cei:i•~raz1?ne ir:duvarc~ pe~ I avanzata della _classe ria: quello che è oggi in gioco è mccrazia, cioè che tenga aperti i I stnale ne1 ·punti p_m ailti del s1s,teoperaia. E que st a democrazta che la democrzzia, e la democrazia Vftrchi per nuove avanzate della ma, a~com~agna~1 _da mance e oggi è seriam'!nte minacciata. Se non si difende aggrappandosi al classe operaia. I sostegoi . a~s1stenzia~1 per spez~asi lascia intatto il sistema di po. potere e al partito borohese che Vittorio Foa re, possibilmente in una logica 0 di isolamento di ghetto chiuso o 4\0WTA. c..tt..ENA ALLtNOE PREPARAVA IL COLPO DI 5TA-ro LE- SINISTRE VOLE- 1 VANO LA GUERRA C.tVILE ••• ALLENDE PREPARAVA IL COLPO 01 STAT0 1LE SINl~TRE V0LEv;l\NO LA C.UERRA C.tVILE ••• Biblio·teca Gino Bianco RF di corporativismo ripiegato, le zone di più aouto fermen~o socia,le. Parallelamente, si tenta di ricomporre il fronte padronale den1 tro uno spregiudicato e comune saccheggio da parte di profitto, rendita e speculaziocie, delle risorse trasferite attraverso lo Stato dai salari, da,l piccolo risparmio, dai redditi fissi, dal consumo so:;ia,le. Questo è i,l contenuto sociale ed economico della svolta di centro-destra. ~a succ,essiroirne a Andrieottisi dice che Andreot-ti se ne va. Può darsi. Certamente ègli si è scope•rto e paga i,l pre~o di ohi torce lYrutailmen.teH cammino della società verso nuove strade accidentate. Ma è chiaro, A,ndreotti o Utll altro, e quali ohe sia:no le formuile, le coperture dei personaggi, iii paravento deltle .aHeanze e ila graduailità del cammino, la ilinea è tracciata, la via scarv,ata nelila società e nelil'economia è quasi obbli,gata: ci può essere cambiamento di uniforme, non rovesciamento di direzione. Del resto, lo stesso programmatore fal1lito deg.li anini '60, Antonio Giolitti, non ha saputo proporre altro (ail -recente convegno economico del PSI) che un invito ail movimento ope1"aio di percor- ·rere doci:lmente, legato dailla politica dei reddi.ti, ia s,tra-da andreottiana deH'eff.icienza caipita,Jistica, deJla a:istirutt-urazione, dell'inflazione, deH'impoverimento dei salari e dell'a,lfargamento delJa disoccupazione. Questa Jinea si abbatte come un f.lagel,lo suil destino del Mezzog.iomo, ove l'inf.lazione morde in modo p.iù accanito che nel Nord: morde su redditi bassi o inesistenti, su un potere di recupero più debole, di disoccupati, inoccupati, semioccupa1:i, lavorator.i stagionali, ediH precari, operai di piccole e medie industrie e contadini poveri. A questo si aggiunge il fatto che 1.a ristrutturazione e gli investimenti intensivi concentrati ,aJ Nord, ohe ri,sparmiano manodopera, fanno cadere l'attesa consolatoria delil'i.industrializzazione, mentre restringono la vailivola di sfogo dell'emigrazione; ia caduta della spesa pubblica in investimenti e inrfrastvutture, impegnata a sovvenzionare i prof.iHi e ad aumentare la spesa cCXIil"entedello Stato, incide sul sostegoo deJ:le risorse es.teme, calate al Sud dalla pubblica ammi,nistirazione; la si tu azione economica generafe a,gisce negativamente nelil'edi1lizia, sulla piccola e media impresa a mercato locale, sul largo st-rato dei piccoli commercianti, s.u11la folla di . « lavoratori autonomi» deUa città e della campagna (artigiani e contadini), mel!ltre l'intervento delilo Stato è massicciamente iimpeginato a sovvenzionare la Montedison, ad appoggia,re la ristrutturazione tessHe del Biellese, a sostenere le aziende in crisi del Centro-NoTd, come dimost,rano ohia-ramente gli irrisori' interventi de1la Geipi nel Mezzogiorno rispetto aHe ailtre aree del paese. Questa situazione crea nei prossimi mesi, condizioni drammatiche ed esplosive. Laerisi è evidente aniche p•e 1 r la bo,rghesi1a AH'interno deHe attuali er,perienze sociali e degli uLtimi biilanci negativi dell'intervento economico nel Mezzogiorno; di fronte al manifestarsi della vandea di destra nel Sud e deilla crisi economica; di fronte a-Ha rapi-da caduta delle ambizioni deilla « terza fase» dd meridiona.Jismo, nasce un dibattito e una ricerca di nuove strade t•ra gli stessi economisti borghesi. Certo, il disorientamento dei neo meridionalisti, degli economisti che erano certi di risolvere il problema del Mezzogiomo utilizzando la forza espansiva deil neo~capita 1 ismo, la proMario Brunetti (continua alla pag. seguente) --

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==