Due anni di Unità Proletaria - Fascicolo speciale - febbraio 1974

UNITA'PROLETARIA _15 . ··ANNO-Il N. 25 -(31 DICEMBRE 1973) ... Crisi petrolifera e . . ristrutturazione capitalista I e sui bassi prezzi dei suoi de- nei rifornimenti, sui quali st e rivati ha costruito un tipo di svi- peraltro scatenata una speculazioluppo economico e sociale che ne terroristica. E, sui prezzi che I sembrava sfidare i secoli propriç, entra in crisi la bilancia dei pa• mentre diventava sempre più e- gamenti. A un certo punto, la cui I sposto (almeno per quel che ri- distanza nel futuro dipende solo I guarda PEuropa e il Giappone) dai prestiti esteri, si dovranno pualle oscillazioni nelle quantità e re ridurre le importazioni di gregnei prezzi delle forniture. Non si gio oppure di altri beni essenpensava che i Paesi produttori ziali. E, veramente difficile, penpotessero a un certo punto scrol- &are a un tranquillo ristabilimenlarsi di dosso la loro posizione di to della ~itua.zione precedente, .a~ dipendenza, o si pensava che que1 una us~tta •~dolore dall:3 cr1s1. Quale è la natura reale della sto sarebbe potuto accadere in Ou-esta e una idea che puo essere crisi che investe PEuropa e in ben più lunghi periodi. Il mito lasciata ai ministri socialisti del generale rarea capitalistica indu- ingannevole della propria onni- governo Rumor. strializzata? Si tratta forse sol• potenza ha ancora una volta ab- Molte cose fanno pensare che tanto di una crisi particolare e bagliato fimperialismo. La spe- i grandi industriali europei (e antemporanea, per fimprovvisa de- ranza di trovare nella coesistenza che gli italiani) abbiano deciso curtazione nei rifornimenti di pe- una garanzia per la continuazione di cavalcare la tigre, cioè di accintrolio, fondamentale fonte energe- del proprio privilegio non ba fun- gersi · a ùna convérsione drastica tica e insieme materia prima? Op- ziònato per fintero campo impe- della struttura produttiva, e che pure si tratta di una crisi econo- rialistico ma ha aperto contrad- al tempo stesso essi non sappiamica generalizzata e profonda, dizioni nel suo seno, al punto no ancora come avviate la nuo. destinata a investire per tempi da rendere impensabile un inter- va prospettiva, in quale direzione non brevi tutto il mondo indu- vento militare dell'imperialismo -muoversi. La sola cosa chiara ai strializzato provocando nuovi e per il controllo diretto dei gia- loro occhi sembra sia quella di più estesi conffitti fra le classi cimenti. dover disporre · senza- limiti dello e sconvolgimenti politici oggi an- Va soprattutto rilevato l'intrec- Stato per soddisfare te· loro nuocora imprevedibili? cio di interessi fra i maggiori pro- ve esigenze e al -tempo stesso di Ancora: nel caso si tratti di duttori di greggio e le grandi dover disporre senza limiti -della una vera e propria crisi economi- com1--bnie multinazionali dietro forza lavoro. La Fiat snobba i ca, siamo in presenza di una re- cui agisce (non tanto nell,ombra) mezzi di trasporto pubblico e pa.f\o cessione, sia pure grave, ma de- il governo degli Stati Uniti. Si os- la di case prefabbricate in serie: stinata a riassorbirsi in un norma- serva che l'America non ha alcun è almeno da cinque anni che inile processo ciclico, oppure la re- interesse a una crisi economica ziative simili sono avviate con l'I. cessione si svolgerà in un quadro europea, anzi ha tutte le ragioni R.I. Nello sfondo si intravedono di ristrutturazione e di riconver- per temerla. E' vero: una grave propositi cli riorganizzazione del sione profonda, di dimensioni a- crisi economica europea si co- commercio al dettaglio e pashao normali, molto al di là delle ope- municherebbe rapidamente agli della pubblica amministrazione. razioni di ristrutturazione e di con- Stati Uniti. Ma è anche vero che, Ma la saldatura degli interessi del centrazione che solitamente si ac- proprio perchè la crisi c'è già, grande - capitale con quelli della compagnano alle crisi economi- gli Stati Uniti sono costretti ad - piccola borghesia, la conside~ che? attaccare economicamente l'Euro- ne degli interessi elettorali della La nostra ipotesi è che la co- pa occidentale e il Giappone, a Democrazia Cristiana portano a siddetta crisi energetica sia solo cercare di acquisire al proprio una dura politica anti-operaia. La un aspetto di una più vasta crisi mercato quote crescenti del più ~perazion~ di conversione produteconomica, maturata da tempo nel ristretto mercato disponibile sia ttva si presenta estremamente dif- .capitalismo internazionale ed e- pure aggravando in tal gui~ la ficlle e tutto il quadro politico e splosa col rincaro dell'olio greg- crisi. E' una contraddizione rea- sociale sembra destinato a camgio e la riduzione dei rifornimen- le, come quella che il mondo ca- · biare. ti dal Medio Oriente. L'ipotesi è pistalistico visse negli anni Tren- I problemi più grossi stanno che questa esplosione venga oggi ta. L'utilizzazione contro l,Euro- quindi di fronte al movimento outilizzata appieno (se pure non pa e il Giappone della crisi pe- peraio. E certo i più grossi non costruita) dagli Stati Uniti per ro- trolif era è ad un tempo risukato sono queW delle restrizioni sulla vesciare g~ sfavorevoli rapporti di e causa di crisi benzina e sul gasolio. Qui la liforza con l'Europa occidentale e Anche se alcune cose sembra- nea è _chiara: si tratta di opporsi col Giappone, rincarare i costi di no evidenti è necessario appro- a ~i forma discriminatoria di produzione in queste aree indu- f oodtre l'analisi della crisi dello raz.aonamento, a partire da quella strializzate e dare quindi respiro imperialismo e del più acuto con- realizzata con l'aumento dei prezalla propria industria manif attu- flitto interimperialistico che dalla zi pe.r arrivare a quella che f av~ riera e alla propria agricoltura con- guerra di monete e di commerci risce nella distribuzione del bene tenute dalla concorrenza eurogiap- è passato alla guerra delle mate- scarso i titolari di redditi più alpo11ese. L'ipotesi prevede infine rie prime e delle fonti di ener- ti. Più complesso è il problema che la risposta del capitalismo eu- gia. Finora questa arma, in ter- d_i un_ allargamento delle fonti di ropeo all'attacco americano sia u- mini di acquisti più o meno for- nformmento. Cercare di passare • risposta cli resistenza, sia il zati- e di prezzi inisori, era .stata ~Pr:8 le com~e multinazionatentativo di una grandiosa eon- · usata solo contro Paesi coloniali li giungendo direttamente ai p~ . YerSione nella produzione e nei ed ex coloniali; ora, in termini consumi e che quindi, data la capovolti di riduzione .delle yen8C81'S8 malleabilità del capitale, i . dite e di rialzo dei prezzi, viene capitalisti dovranno, al fine di usata contro i grandi stati induattuare la conversione produttiva strializzati, ed è un'arma potente. e di tenere unito il fronte capitali- E' da verificare anche l'ipotesi _stico, ottenere la massima eJasti- che la risposta del capitalismo eucità della forza lavoro, la mag- ropeo ·a11a sfida amerièana sia giore disponibilità su di essa con q.uella di una resistenza e non di una conseguente estrema acutizza- una acquiescenza, e quindi prozione del conflitto sociale. La for- muova, nei tempi necessari., una mulazione di ipotesi potrebbe con- ristrutturazione prof~ per ii-1 tinuare in diverse sfere, come quel- dimensionare il ruolo del petrolio ~ di un possibile tentativo di come fonte di energia e come ma- ~llcgamento del çapitalismo cu- teria prima. E' possibile che queropeo con l'Unione Sovietica jn sto processo di conquista di un alternanza agli St~ti Uniti, ~e certo grado di. autonomia capitaquella dell'apertura di nuovi oriz- listica e di riduzione , della espc►. zonti strategici alle lotte operaie sizione verso l'esternò sia solo un o infine quella dell'acutizzarsi del processo di lungo o lunghissimo pericolo di ·colpi reazionari e fa- termine e che in-vece nel prossiscisti. mo futuro si assista a una cona dottori di petrolio mediorientali L'obbiettivo della lotta è fatalmene africani è certo una linea giu- te politico, esso coinvolge la gesta, che a breve termine può da- stione capitalistica dell,economia re risultati, ma che trova comun- e della società, esso rivendica un que un limite nella questione del controllo diretto da parte di coprezzo. Il punto più importante I loro che sono maggiormente insta nel contrasto antagonistico con teressati, cioè delle masse lavorala classe capitalistica sulla gestio- trici. Per quel che riguarda Pane della crisi e nel collegamento scesa dei prezzi, che prevedibildella classe operaia con quella par- mente continuerà nonostante la te del ceto medio che è destinata recessione e la caduta di attiviad essere emarginata e sacrifica- tà, la sola azione « diretta » posta dalla ristrutturazione. Si apro- sibile resta quella della richiesta no così nuovi orizzonti per una di aumento dei salari monetari. dilatazione della lotta dalla f ab- Al capitalismo che riesce a sombrica alla società. mare insieme inflazione e stagnaLa politica di cosiddetta . .auste- zione bisogna riuscire a risponderità ha assunto nei confronti delle re lottando -insieme per la difesa masse popolari un aspetto terro- de] posto di lavoro e per la d.iristico. Si getta oggi la colpa sul- fesa del salario reale, per )'aule famiglie che accaparrano il sa- mento dei salari. le e la pasta, ma i veri accapar- La crisi rende più che mai neratori sono le grandi società pe- cessario wi serio riesame del nptrolif ere, che hanno riserve suffi. porto fra la fabbrica e il mondo cienti di gasolio e non lo metto- esterno. Più che mai si impone la no in vendita, sono le imprese costruzione di &onti unitari fra che premono per l'aumento dei occupati e disoccupati, fra classe prezzi facendo mancare il p~ operaia e produttori indipendenti dotto sul mercato e magari met- e più in generale i cosiddetti stratendo a cassa integrazione gli ope- ti intenn~ che vuol eme una rai. La risposta operaia di fronte molteplicità di diverse situazioni a manovre speculative e di t~ sociali e di. lavom. L'esperienza rismo e intimidazione politica non della organizzazione operaia depuò essere solo quella della pro- ve essere messa a sa: ,izio . dei testa e della richiesta al governo più .larghi ceti popobui, non più di intervenir~. Da che esiste la soltanto per chiedere al potere coa1izionc operai~ cioè il sinda- pubblico, nm per aen:itarc aaa cato, la risposta più appropriata pressione efficace, per ,calirzane alle serrate, ai rifiuti di ptodurre quella che i nostri padri e nonni da parte dei capitalisti, è stata la chiamavano azione diretta e che occupazione, la presa di possesso consiste nel conquistare qodlo che operaia dei mezzi di produzione, I si chiede mentre lo si chiede, nel la contestazione (attraverso una realizzare conquiste p.-ziali che azione diretta) della iestione pro- sole rendono possibili il comoliprietaria della produzione. Se alle damento e la gencralizzazion dei manovre dei pastifici per ottenel'e sucCt"Ssi. dal governo l'aumento del prezzo L'esigenza prioritaria che oggi della pasta si fosse risposto con I si pone di fronte alla crisi è quell'occupazione degli stabilimenti, l 1a di non nasconderla alle mrs~ forse la · lotta contro -l'aumento 1 IavOl'atri~ di noo aver paura di dei prezzi al consumo per l,intio- dire la verità. Riconoscere la rcalduzione di un preno politico, a- tà della crisi non qgnfica rwvrebbe avuto mig]ioR successo. Ma gnarsi ad ~ non signifu:a aie-- in primo luogo sembra necessario cettare che es&a venga pacificaoggi porre con forza Io obbietti- mente gestita dai padroni sulla vo della nazionalizzazione delle pelle dei lavoratori. non significa raffinerie, per rompere l'ostruzio- rinunciare a1le rivendicuioni o nismo ricattatorio delle compagnie rinviarle ad un migm>l'C avvmire: petrolifere. riconosce,e la realtà della crisi In termini più vasti e generali significa mettersi in condizione di la questione si pone per i licen- far partire dai lavoratori una piatziamenti e le riduzioni di attivi- tafonna che investa tatti .lii • tà connesse con la crisi. Gli in- spetti dei rapporti coci•li e non te"enti sollecitatori nei confron- solo una loro parte, che investa ti del governo sono destinati ad soprattutto - il problema del ~ essere drammaticamente sterili. .re della classe dominante sulla soprivi di effetto, se non saranno cictà. accompagnati da azioni ~ lotta. VITTOIUO FOA Sono tutte ipotesi· che si tratta in ordine sparso degli eUJ\>J>Cpier di verificare, e non· ponendosi co-. mendicare approvvigiomun~nfi prime osservatori e analisti, ma at- vilegiati dagli USA (nell'ipotesi che traverso una impegnata .presenza qpesti convinCatl" le compagnie nelle lotte sociali. Sembra diff.i- multinazionali & rinunciare a. .una cile negare che siamo oggi in parte dei loro profitti) o dagli presenza di una seria crisi .dello Stati arabi produttori del greggio, imperialismo e -di più ac11;ticon- con l'idea di ripristinare la situatrasti inter-imperialistici. L'imperla- none precedente e di conti1111are lnmo aveva da tempo im~mora- per 1a vece~ strada. Ma le dif. bilé impost9 un pre~zc di rapi- rtCOltà provengono per l'appunto na ·ai Paesi pl'Oduttori di pétrolio dei prezzi assai più che- dai tctgli . i~ HISTERO DEL PETR9Lf Biblioteca Gino Bianco

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