Unità proletaria - anno II - n. 24 - 17 dicembre 1973

Lunedì 17 Dicembre 1973 UNITA' PROLETARIA 5 A PROPOSITO DELLA «VERTENZA SICILIA» Pelracostruzione diu mouitmodeimasisnaSicilia Pubblichiamo ampi stralci preceduti dai compagni siciliani del PdUP e del da una breve Manifesto introduzione di un documento elaborato In Sicilia il processo di aggregazione tra PdUP e Manifesto e le altre forze interes.sate al progetto di un11•nuova opposizione• e stato av-wiato, com'era logico • naturale. tenendo d'occhio c-ostantemente e fin dalrinilio la reaha concreta, il hpo di contraddizioni e di sviluppo (o meglio di sottosviluppo), con cui cl si trova a contatto. E cioe quello di una Sicilia profondamente disgregata, sul P.M'IOsociale. con un·ec;;ononua cronicamente malata con una classe pohtiça compromes.sa tino ai capelli con la mafia e con I grl.ndì Interessi indus1,.-11 del nord con un bpo di pr• senu delle fon:e sindacali e pol1bche della s,nistra che diventa quasi sempre. l'equivalente di una • assenz.a •• non solo • non tanto organizzativa ma (~ a maggior ragione) polibea • qual1tat1Y■, quando non si risolve come net caso del PSI, spesso In una compHcita con l'epparato burocratico e clientelare, che continua - tra sottogoverno e Intermedi• :uonl pa,ass1tarie - a prosperare tranquillamente In un tale contesto aggregazione ~ dire anche, e so. p,at1ut10, elabotuione di una proposta oggettivamente nuova. con obiettivi praticabili dalle masse. e insieme proposi.tione di moduli operativi diversi, e incisivi. Tutto questo, evidentemente, non è pensabile senu una rewlsione critica della prassi poM,u su cui le nostre o,ga... nittaz:1onJ si sono mosse hn ad oggi sul terreno apecifico del merid10Milismo, del rapporto c1tta<.ampagna dell'occ~ zione. Comporta poi una più attenta riflessione sulla natura e sulle radici profonde del modello dì sviluppo capitalistico In Sicilia: e anc0ta un priwilegiare le esperieru:e locali e di b. se, per un_discorso che le veda protagoniste o componenti non subordinate del movimento Ml tenitorio. Alla prim, esigenza, PdUP e Manifesto siciliani stanno rispondendo con l'organittazione di un conwegno economico sul Mezzogiorno. che si terrà a Palermo nelle prossime set• bmane: alla seconde, con una serie di assemblee aperte in vari centri dellisola sulle tematiche dell'tggreg.azione e del Me.z.zogi0tno In partieolare queste assemblee, che sono state precedute da due riunioni regionali. • Catania e a Palermo. hanno avuto at centro del dibattito I teMI specifici del •documento suJla Yertenu Sicilia •. elaborato con un intenso lavoro unitarlo a livello regtONle Ouesto documento contiene alcune indicazioni per la e~ stnwone di un movimento cA massa In Sk:illa, attraverso la creazione di un nuovo blocco storico fondato su una chiara poUhca di aJleanze della classe operaia siciliana al di fuori dì ogni proposta interclassista; l'articolazione di un movimento popolare contro linflazione e I suoi effetti sugli strati piu colpiti: una coerente ed lnclsiwa battaglla per l'occupazione, cercando dì cCHnvolgere.In tutte le lotta che si riuscirà a su, Kit.IN e gestire, il sindacato e tutte le fone politiche disponibili Il dibattito, dii Castelvetrano a Petralia. a Partinico, da Agrigento I Termini lmerese. da Castelbuono a Monreale. e stato In genet•I• Yiwace e ricco di spuntt utill per u.n ult• riore app,olondìmento; mentre analoghe riunioni si wanno t• nendo nella Sicilia Orientale. .., IC' 1r ~ ?Q?v.J.:- -,.k,;w....n,;: i"..i.J<I cd u...a p:,::,?,)b~ ,: 4 .:, a cum i .:eti mr:di: s1 tn,t• La c.151. ta sJIUlc i truponi. mento. a nonro an·iiO, dC\'csc .-.-osr.u,~ un !C~ f~m,eo. ~. ,i:, o::,nx abbiamo g.à detto t• di 10Slitu1rc a una pol11..:1 d' qccsti sono bisog~ dfcttl\i scrt C~titu1ta dai com,1:~ di .:ou tf"1tta.bilr dall'C'\~ cU -dio-s":tOlhe i~.,., ai fbl..--ubponan in.s~guimenco, ra:almenu: portata delle ma~-..cpopolari. e su quc- r.a 5U'll. do k ~ popolr.t a si.:ure &- 1 "-rhobrc net corporati,·iuno sti bii0p11 occcrrc ra.r le\·• per ,on ci :mc~.sa. ù:no. meueA DOI ~ .:!>e il PCI sia .scivo- ~1. e nel tci:oria.1hr:,o. una politica couru1re u:, a>0\1men10 che al- re in p1tdi del!c s!ile \-'UOte,ma lato ,.C'T"10 un neo po;,ulismo. fa• Resu. da ,·cdc-rt se i PCI ha su! .. t'.c t.:nda 1!11 conquina dcna le •riforme• del cap:1ale upri• p:nm.mo I detle suu1turc- che .:C':);.~ ?-)r:.l\.:,CC dc:.!a C::-:Y oc-·. ,en., ~ \,.ùxnl d: da:- \it,i m s. p.3rte migliore di c-ui, su paro- conirapporrc il diritto delle m.a:;.. gc-..1 ~,1r,o cfkt11\lmer::e il mo- .J p .:..ola e modi.a ~ mc, =ili.a.~ De! \1~ .)d u.-, ;no,. fe,.d"ordtne a.\a.nza:c. che in S1· se- 11 soddi~facimento delle loro ,1mcn10, ne rapprescnuno la !'"dionalc f:us:--4 ed lfl ,~a dJ e. nmcruo di ma,.sa. ~ .noi p~~ Cl.clii possoDO con::pr-eodere.d~ll• eti3enzc prim&rie. conunuitl. abbiano la capacità -narp._-,,.a.u~ ..:rucUo MCNO po"U· che da.tic ce:1'C ~ e :on- ba11ag!i1 pc~ una nuo\l c1tta • c) Anche J'ocn,pc:.ont", le-rrt· 1 di poni cornc pu=ito di rif~ri- :!MDO cht e-a u•to trdi,~d-.Jat.Oe tid~ come do?() k> ~ ~uella per un d1\erw modo di no decisi,o pe~.•b·k>:<·.. •".il 50!-.,mco.10 reale d1 un dato •.emt~ ~.Jnda..'\.'1.IIO 111 ~ òd. Coo- dt! JO kpio, '9 na portando • 11ry1c-nden: i probleffl.1 dcll~':t~ 105 , iluppo mcnd1onale. non può tono. '~ d~"" RC"g:oo.i merid.:..:inaba \"1..'\t, la. ,ertenz:a. s'. \-ogba pnn. z1<:nc. della uft::e e1.:.. 1em1 1~ enc-re lu. .. "1110 ad 111.1zi1111m,e• Ln rappono org,ni~o. su pn> C,?J:mn. lo qocl.a c.X\">5!"a:iz.a &.'\- .cp.rc le L... :ta.na di ,-en:...-ce C'.JJun• _pa.rtt abb~J:anz.a conn, cercll.Sffl!e e \tllettarie.- blemì n:-ali, tn. coruigh d1 (ab, e~ J'.c:eq.unen10 deJ1 CVIL ~ a lnO\·::n,es;to t:ci rua&o r·e:-1,~cntc dei eet: ~1 _può tro,·a_re D'accordo con 1I PCI sull'un- bnca c collcn:,·i uudente~hi fo. i'.",."! in:ervento de-ilo •~~ L3- tamdlte JCOOndMio e strumm• ';:: :nte-ns, a.rx:ht d ordine mitena- portanu che si leghino 1) te• può r11ppl"CIC'ntarcil punto dì :nJ, d.: net".o r.f:u:o del:it PoSi- Qò non..,,r..an:e. pensaamo .:hc la le ma dell'occupuiooe delle ~·erte7t· p.u1enz.a per la c~!n:ZÌ~ di uzklini ~ dur-.._"l~ il c:01ne- ,~e-:i.:u ebbta oggc10,a.:neme bi A ~tro anuo 0&11 è nt· :e remtorù:Ii. \(a oon g~rne na n:tc di coru.i~b di zona nella IMO. ~ ~ a,cquc su,:r..."'lt:. d.-Ua c~rio net MCUOiiomo mene. dalle istituzioni. bcn.sl ra.:enu c• OO)lrl rf"iionc. Ciò 1mplic1 chc .\..-x:c:n.il ;,roretto ~ PCI dl, $-ci.la. d.t.."O ate ~ popo·.iri re in piedi un mo\i.mento che po I muuutt d: mo,·imento. bi)()gn.1conquistare il mo,·1men10 è Ye~. ak-JOC w-Ji.caz:aoni di ~- u.1.a idea delle loro foru <: d...il..t abb11 nel 1err-coo dcU'il'l/lw:iont' (pemiamo ai consigli di zonal. studen1aco I una prospe11in di r..:a ~ ab!>as:uiu ~.:.$- k:,ro n·.a tà. o:,ecj1uitoun ~ uno dei suo, punti fond~n1• che si !\iluppi.no man mano lolla contro il sottos,iluppo e I' !'<: ma q;JC!o:c :ind;.eariom ri..al- fa\'O!'e'\°ot per un la\·oro d co,(ru• li, e neg.lì strati colpiti da euo che cresce il mo,·imento stMSO. °"upu:one. 1 fianco delle m.u- ..~. 1.> RO..'e :~ linee fonda.mcn- z.ionc cli U.'\ IDO\imcnto d mas,.,a (openi. pens'.onati. disoccupati, s1rin1tcndoalleanze, indi\iduando, se popolari siciliane.M tal: la \"'èe,;bÌe (_enon eroora 3 . In concn:io. noi ci ri-1.:,..,;. : ~eai po_rt~~L . obietti,·i. ccc~ Proporre •ili s1uden1i un colamcn:i.-._l ·m;""v"-~ dè.. Pc_J promcniaroo di port•rc il no- _La. po.il~.;a dell .1:15cet:itì. ~ •. Puntare sull'azione di mau.a legamento politi.::o con gli open.i ;.-,..~cu. it ~~~ mc,no,;,ot·,t• stro con!ribuio alla costruzione binano unico: po,.:h1 s_p1oooh 1.1 nel se-n.so descritto non c,..:lude e le mane: popolari 5ignifica CO t \ ~to come una •pc:ci,ed1 di· di un mo, i mento di musa in Si• pem1ona.1r,ma 2>0 miliardi reg• che certe ri\·endica.z.ioni pos.s.ano stroncare ogni tentati\·o di in\"C>-- s~,one dei"o )\ M'".J??Ocap.;cati- cil:a. sulla bue di a:ktil"'ICposi-- b11 11 padroni_ \tii _contribu11 I CS!CT"t" ponate I hello isii1uz.ie> luzionc c.orpon.ti,·1 del Mo,·is:::...o e non come una :mder~ ti,e indicazioni. . ~- P.S.; 1entat1\0 dt mu.so duro nate. ma a condizione: che ~ mento studentesco. dargli un a.nO(fl.'"n.:.\-a JdJo "-tup;:,o sre.o. r.n a) In primo luogo, crediamc di La \!alfa per i fcrt0\'ieri. ~ siano la proierione di un fflO\"i• COl'll~Jiodi eluse. ma sopranut• ~ 1~ '~?'~~ ~he .;• ~J;~~on! ~!fi~rio ~:~::~ibi~el~om=~• e. ean': ~: dr:~le ~•l~~~rli: !~ ~{ri!;~.i~~10~7:rn!~~!~ d•• 10;,resa a,rana ed d'"ldu~:.·u1 per d. b' ggrc- ra: condono f1•..:-a.l~er gh eu• Re,ioni cJ en:i loca.li non pos- tentica componen1e del mo\·imenk. Da q?"chc, rcmpo,~in q,1.~t<"~~':"1fonda,': ~Li~~ ;~:;: ~ sori e_ riforma trib~t.aria. ~m- sono ~..ctt .- comparti•. sono e 10 di mu.'8 che dobt>1amo co- ~ro ti t 1l'W"rU .. i~;r.csa. a lu .:a delle .aUenz.e defla dl"Sk p~_ p1u ancor111.aali ·m.~1z1one resiano delle rontropa.ni. \fa qui "1rulre sotirae:idolo _ai pericoli ~~z.a~~ror, ~ ~peraia. sìciliana, che non po_r• ~1~;~a.dCflli":;Ji c,':'ìi.:n~ 11~ ~::•l:cr:c:,~;:~:Ct d;;~: fa~i;:u~al~~l~\~':~::s;;n,!' ~'ì Da que,.ro tntrteé· tra ,o:ob: 11_ 1J blocco 1nterclasmta. ma dia f • \I r O • d . le d 11 , 1 e mcd a L'nO!'C'a e ~~z.aor» \!lii ad un pn,gello _unificante :n 1~ c~l=ort su~n = ::nu:'~SII! -..~in1,in:.:;:l~a~:~ ~Uro pe:.i~:oui=:ame I: s 1 ~ atal:i. sta,,,x:aitc de una lopca d di una n~,.a_ opposi~nc di oo._ tra essa e le ma~ popolari non ficità e mortifica.mc l'autonomia, :'1-"'0f;tto. don-ebbe TlbCCtt ua• eluse l1l SlClhl. Quali .potra.n- Lna lotta contro l"inOaz.ione ~ictono trafile e ~iazion; a11Chcsul piano organizza.th·o. qucfl!o mai imp-ob.!~~ •C!CICN> no essere le eomponenu am,·c de,e a\Cre come perno La lotta Il comune. in questo senso. ! Su un punto ,·orrcmmo che cl mia IOCialh di questa •gg~azìooe cc lo di, !-li.aria.le.~ Biso,na lnorarc, do- una conrropane bcn plà \;\'I e fo~q: la maQlore chia.rc--zu pos. S1 è ,e:-o,.:omc _nteram.:- • ..:h~,~:, 0 ~"~1:~j~-,1~\c ~t;c :mb~". è ~i:bile ,e IC~~~.do cocto,presentc ncll•.=., tC'nu po.polare. sibile. '.ndubb.ia.mentc I.a )inca ~~ ::~·i:;:• d.~ lecito jil ipo1iz.ure l'apertura dì :; 1 1 !·~~fctlfa. d~: f~~~ i}(i~~a ~e:.~,:~c.1-~~;:::~: re~;:n-~~~l~~~t::=~: b~:tho a~ .r ro1,~ se un rrocte che compre nd a. non di più questa prcs,ione. sia con se non sono chiacchic~. rnol d1. zazione delle masse popolari. ~ è V:ziato di utcY,>i~mo. ~ es- soltanto_ le ,ane romponen1i del un·UJone all'interno dei smdac• tt dotazione di fondi. Proponi•• p~nta in Sicilia pan.ieobri dif110r-.:aka e ~\-a ii modulo -n,, prolciar.ato, (openi .della gn.'!" ti. sia con tma \&SU ca.mp.ag_namo percw 11 parola d'ordmc del- ficolcl, lenendo conto della dete-rtblCSta, .,e ~ ri,;,oh'Cl'a Il d! e p,c~ lnc:lw.ina. . ~~- di propatanda, dentro e daanti 11~1itu.tione di un fondo di lot- bole-zu dell"or,-a.nizzazkme si.nvcc.:hio :mto di un capitab"1?1(1 01 proletanzuu, bracci.,ti, cn-le ;,bbriche. sulla neces.si1l d: di- ta ronuo la di10«Upa:ion, pres-- dac.ale e di fatti degenerati\.i •buono• tquc-Codelle P\1.1), a:n- 50Ccupati. 1noccupall, preari), fendere il po1ere di acquisto dei so i comunj, c:on1rolla1o da es- spe!SO presenti. Tuttavia, sia in ~~ W1 c~:,i~mo •cam,-o- ma .anche lo stato della picco- salari. scmbl« popolari. in cui siano coruidcrtrione della di!grega.z.io- (qu,:Sc, mono;>olistic:o), oon ,·e- la borghesia in ,·ia di cm.argi, A que-sta battaglia ,·1 aggan- con,·o,liati una serie di 1tanz.i• ne sociale sia del rischio della: d.iemo f~te dovo sie ;e-{. naz.iooe, che tro\"I imporume e- ciata una campagna da condur• rr.~ti anualmC'T'lte disperri in mancanza di sboc:chi politici e feuiva no-.'ilì de!b \"e-:,em., Sici- spressloric negli st udcnti e nei re nei quanieri popolari, per I' cento ri\·oli e gestiti clientelar• or,anizutivi di eventuali movi-- }'a lai:re111i St-nz.a ocxupazione aumnno delle peruioni e dcll'in- ~o,te dai \"lri ~ regio- menti SPonlanei che potrtnno - \!a i:n VUOIOMrlltqtioo noo Ciò non \'Uol ditt che dob dcnni1l di disoccupa.z:one e per nali. \·crifteani nei prossimi mesi in si :-.cm~ con u:"11e1m1.!m nlde- biamo ,~attere 11 porta in fac- i con~umi 50C'iali. d) L'oua1un di queno mo\·i-- Sjcilia e nel Me-zzogiomo, rilcniamo necen.ario fare ogni 1ent11i,·o per coin,olgcrt il sindacalo 1n tutte le Ione che 51rnno in grado di suscit•rc o anche di gNt:rt. Ci l:mitiamo per ora a quote scarse indicazioni, pen.hé pensi• mo che un documento politico unitario in questo momen10 abbia sen~ se non si oH~ come: contraltare alle proposte del P. CI.. ma come reale mo\imento di dibauito ira 1uuc le fon.e politiche della !'ini~tra Jli ~.lniuni sindacali e di base. (collcni-- ,i studente)Chi. con!,ifli di fabbrica e dì quartiere. ccc.). cha operano ne!V.i.sola Ci auguriamo perciò che l'in- \?to chc facciamo a tune le forze di$ponlbi1i. ad aprire sui te-mi toccati dal documento un confronio serio. venga ra,.:olto e: ser..-. p()$iti\amc-ntc a.Ila costruzione di un• 1hem~1iu polittca dj m~ per la Si~i·ia. '" '"'! Fabbrica e Stato Bimestrale, direttore G. Ragozzino, redazione in via della Scala, 9, Roma. Edizioni Dedalo Cc• sella postale 362 B• ri). Nel n. 9 • 10 scrit• ti di Giovannini, Pepe, Vianello. Tagliazucchl, Ciafaloni, Garav~ : nl, Bertozzi, Mastrangeli, Emma. (Watergate, Inflazione, petrolio) . I Lna r...:n.a ~ w I M g..-ncralc roca:-o dd p:TZZ. d'. fat:J. p,!lr s.:,c.rotnearc ooc-.e la. \O ~, di llllJO .. .J<l5UmiJ. cbc a ti che lrih-..g!.:.ail s.x·e:à m,.--r-.mo,prc-.-ak pc-r ncwanb:-c. .nau. Dal.: ,ie g-.uata a un ~d:..:c di ,:a men10 di: p:-..-zzo Jc5.a. bcru. ·:a.•--------------------------------------------------------------' ntli cc,:C-Z.:ooalmmtca..:u:v. La oo-- ben diffk·m1Cf:':c il smd.x.ato po- ,utuz.ion.= del nao-.o g.:nffn..) d :~ ,on.-otarc d&nvo!.wnc:o..--e,..,.. ccn:..-o-s:i:rusu.,i.i.:ig; d.a!_~ ~dc-:.13?-arinet:cr.-a-xi· ~tare u.,a oo,,Jt.à p.,,it:\·1 OCl \crre-nz.e del1 aon.i.rn;,. q:.&aeiro larpmeoic fallimcocae R.sta comu•.q.i.e un YUOtO P-,1;.1• dote p;,t:."Xhc per.an\·e J)CT i! !"090 d.; ~e ?C!' i! _\1;:-n.,. \k?Zogi.xno, h.a comceo ÌD\~ r,oc-oo. d,c- \I I t'.J~ i .xJlti '.'() 0 .;on un u!:~ anre-,amcn:o :r::-uitoc.o:, la ct'OIZionedi un ~ debi sit:::..zione ~ oc, '\'ll'De":lto d; m.J:S:Sa, contro IJi:·ù J, ,lì tffeui dell mf\azi.)O:::1nei ~~ se-,_-.oche r.:::--11 far pap..~ .::'· più ,r-ev: &.-,COC'II ,;h< eJ ,.:,n:t1 e cora una: w' .. a aDe i-e-;,oci iC'T". con !·~ialOOC della .:rik. Al\ ta dJOOM il J>!°C"ZZ?,Où alto de!b na. con I"c;,-idcmjadi c:ok, .:be: ..~. produ::h""11 defl'cc.:noè ~ 31.a al ald. con t'Jt:i i mia. tu.'.> nnolti ~ a:..:inomn:i dx ?O 1 . ,e c.JOteslo cbc si t &- li:ti...-:I,:., r:'al:~.. ii p·CT"!'IOne.- ha ,sc~uo la S:.:i& non OCC1J?I ~ ~ \L-U ;,ol1llcll ~ il .\kuo- io un ?-J5tO pr,\Ti!'J=atc. S:o:a p.;,MO che \-ad.aal d'. là dct.c-~ d1re s.Jlta.DtO un·o.;.:hi$.a. .:le .:tpl .:-· arr~ d: . ;>i.x ., .... Ire .:!>c-• ,:ncb.:ati banno r~ e dc!le ttcrui d s.;u~..:,ru. che 4-tt· :.i occasKJnC della :nand~itsz unt YOnO solo a f.-';ta.:-cfwno # ~ d.. IO lupo p::r- ~den,i c..,nto ch1 a!1c pop,.,ilZlOnt mtt:d <.Y •: ck:'o o;-.._-ezionale Sfa\ :.i de: moio banno d:.m.»t.'"Qlto,~re mento .noe!-c per Il ~ .\ a.nme.s.-io che cc ne f~ rca!.-na, dMln: ac...,.um.ùabi in anni d; » te :t:.qno. I.e :i::cencid ~~z.oni ~ .;JC:Q!da:r-c e di fnr.tmia: tu di ~•-:-ù.rtr, e ~ • ~ • rutti ln-eni. 11. t ewunto rt!'(.1 kmtea tra '° Sles$0 1!11Q.!$!'0 per u':imi m.:s· il pao di Wli!lflati> \a C..a dd \1~ e Co ne ..,~ ~ a morte i red., ti Jom!'io. p;Ù bassi•. "CDdendo ~,>:"e ") ù 1• fatto t che 11crisi t di ttrur p..--c.:.;ana l .:ond voae dq! .. -rarura. è il ~. ~ conres10 ,çe. ti ;nU p,J\oer.. di9occu?11-t.:. temi, ci.fico6el fOttos\ iJu;,;,o mc:r-d;one- 0catF«-1. !al"0!'9t0n Nag:iona • e-- le, dcll.a (T°;siral_ian•~su cui s1 &.::• dili. co.,ud·n1. pcnskioat:, men• ncano •i ef!ctll deJc d1,ff:..,: ,!,rà L"C' 1,a nst:".J!tUraz:ionoe :,i aao a! dc' cap·:.a'"'wno • l:\"eto euvieo nord, .:ons...-n:cndodi r.s;tamu.tt e V!~tmaz'..on1!e. S:. p~1na per- rn.anoc;k,pc,--.i. chiude anche }a ,.., etò b necessi:.à d •i-:>:~ ,-of• d Reso &:U•emiru:one \zz.arc• b stewe ,~..s1~di,-oa- In questo ~:o. l't:n co fat• C, :sm.1.'Sèherandoccr.~ IO •ntX:IIIV• ~ ra;,v,-nenflltO (blja mcfJtc or,. 1~t1·;yo d ..;~.~ •\"C"!'"':enzt S;e ·'.a• apcn.a ¼u la quewone m.:'~dionak in na siDd,car, ..,.;in ·auBo dd:a R1;~0- ~mtt1 i..s;i,:~ al tu~ame-'l ~ cd ,J ;:,a·:-oc.--no .:Sei PCI. La 10 deta. erosi e Jiv-c'.lc ti~ ~i:-<li'le de-' PCI in ~"ll,:,:-,"aloe. Yak a di.n: tcf....aba.~ d· ·n.s re, .:od come ti ;,ab r..r.-a:-e d.21 ;,u-:-a. e- ..em;,lice riprese proot::. le • P!"Opos:.tpier un p!MIOd1 •» un. e con k '!Cile:-~ d),e •1 lu;,;,o dri:a S~ • ;:,:-e-,-:a. no ~10 Jdfen.!1 Uk!u!•PJa)c ?00' of Jt:'0 ;>.lf'C":"C. ad aJcu:x- 0$$CnV"À> L-tt m d 1ondo b que,.t on:f\l'IC<' fi ~ ii mJI> P:"ffll.:-cnd-.>il n.::.on.'.J:!cl~ ,~ :.a cd. icona de: •dtle tem;, • Jc:' nlore pc:Mlmo ..h. c ;; in:z: - pr:me è rilancio d ~ '. b\-a d fflO\ mento mo .a a. ?()i k rik"!"1Dr-' .:be ter:d.: ~ maeie ,~ ~ può •\"Cf'e -:, 1..uoduderc_ a.:i.:ora -:.m.a vol-..a ~ C'On--l na fase e-w.tmame:-ue dchcata. v.a :..---add z.oni ~ DOf.1~ tukma t'.mana ~ .. 'IUI c:on fon.a 1--unpo, P"'Odutt.YO. IO(IOi! pretesto d:'b sta.uooe chè wdè la vet1,:nz.a --. ecoez:onalitl d,:"~ a::uaz.10nc: ~ : 13. tut:,ai besa:a, C00: 1t K~ :,om:a e ddb o«n:sd d: ·"'.a ridle •;,rc,p()&U• d:l PCI AL 11 ;-Jli.1-.cad, ~'fl.U•, t .:~ •:,. ,eos&aru2..-one d: un 11Uri)\"0 frnnvett nas.;;,ode le volontà d fa• , 1e ::neri.dic-r-alistic,o ~ di um-- p!:SM~ .: p::r!O ,Jd.-onak nc'CTI f :are lrt "Jl?l,-"l"aL I '- ~• IJ\ Ja DO tra! d'ca ~na:tu.""ll.~ .,;a~..3- ! 1-era ~te !c'.!c ça...- .., là. I tt 3C:>o:a d~ az:endc_ sul :.u--r-""..,, t: ,nte!1D!(f a ;,:«:Ola e m.::d a :--~:ne ~~e ;r1::.J ::m"~~ ~~~ Zlltl. ,u!le ndu:a ddJ•occu;,:;.z.onc YO n! --~• pobale , oi: non imend ~ a:iatfflar.: Le i.:on~.=ue <l qu:.:sta l:nca rft'C1'C ~ PCI ,ob:u. ~ ( pc>- • \t:zz.;;i,·.or ;c.- una que,eaone.- di ,n;.._ ""'° no -11 qur.• ~ pc,1n:-h~ :be .-i ni...,m,e d.i c.nt a :a ,urcna l'ftllrt ac1 ~a:-e una ~.e, .._ -so sie~ -x; » r--e i ì ebhondantemro:e c«n'"lrO t:.-u;.iu U.'l ,-:-a,;c x--~ ~ .3 meSS3 \la. ;,:-op:--ou: ii:!srione • 1 ~~ decncxJ-lria S ~ :1 COI"~ t;:Jeffl> •~:.arn-1>. :'),'.'1"" ;,<)S,n:no voli!"Odo r,e'.;;;, tf-CfeO ~ ~~·In:. ~~~:.di.e..; ~~~.· : ~~·~o:! ~ 0?;'09d come oc,;or:--e\'aa •k>o.•. ~ cui oon a: se dt. k'tf"'.O q:.JC'5ta ~~ acce:t.a'""Jo ,O I j ~ci C eh; 6000 \1::": &:.le:: stanri'.me-tc q-.icfia n~,-.:a• ,-~ , fdato ~ :ut:" o qaut nr.u t"CJS daca e .:be .. ~:-ne.I.I ~ i ;» K100 d.vcnPS?C .ne.•) m ei • d:'Oru u=u con.::hxne ~ fia:>eo def'..e m:wc- ~ :k> b 'e ;,er I ~..r,=:::,emo dcò b ~ maraarc F.ndat oc,.;» ~ ob:tnl\ ~!'lll~ par&$9lt! C !O"I ~~r::;~ ~=~.· per ~~ dciJrnt~ U dè p.oe-roo per l'CIIXll)OOl;a. j "IOft ~ a • deBib,liotecaginobié CONTINUAZIONI e Ira ,Ji st•li IIROn0 bt"n dhcr- IUIIC ~ riso:-st nazionali e di si. auorbirt la clisoccupaz.iOM,to fa. Le: VI\Ì dccisM>nidi molti go. n I pn:-uo di gn,i sacrifici in- ,cmi sono di qudk che accom 1emi; mcn1rc il risultato do,ttbbe papa.no una recessione 1c~ essere IC&rSO lizurt. che preludono a un nuo- 4. Cli l.SA bM)oo (o mc-&Jio ,o modello di niluppo. Si par- si soao costruiti. sempre che: si la di un milione di nuo,i disoc- TI>&li.a dare un nome t un ~ cupe.ii neg.li LS.\. prima della ft-- mc alla ~ione inte:"Duionalc ne dell'anno: la repubblica rcdc- che e prc,edibilc per il 1974) rate tedesca limita !'afflusso di la poss;ibili1i di rtcuperan il i-:rmanodopua wcn; in Olanda, reoo pcrdu10 ne&Jì uhimi ann.i paese ditt11Mntn1e colpilo dalle nei confronli di Giappone e Co- '-ln:r.ioni dei.li arabi e dalla scar- munii.i Europea e di narrermare sa collaboruiooc detli a.lui pee-1 i. propria supn:-mazia economica ~d~;!!:oc~~~::.:u~=d~: ~i;~~~°:f~~~~':.ec~elpo{•::/:d: sc:.ns,bile, indoua anche dal so- libero.. Alla •fine dtl 1unnel• ci ~tanzi.alc blocco deU'a«op0n0 di saranno fonc nuo,j d:n:uori tra r..outrdarn e delle Jjgant~~ ,.f. i magjori paesi, conrigurati anfincric c0Ucg11ccon e<-50.L:rna.n: che dalla riunione dei cc-ioquc• da. per ritor-st<>nt,m1nacc11 d1 dei pom.j scorsi: una piu o mc• bloccare il nus.so del mtllno ,er• DO larsa wprcmu:i.a americana: so ili ahri ~i europei. -' ~ una nuou rocce di energia non \olui quc:iti uhim1. se JOnO unm più lcpta al petrolio e un nu~ ccon1ro- l'Olanda 5000 dh-is.i tra ,o sisccma di 1rasponi, noo più quelli che panec-ipano al puppo prh"alÌ: oggi Ktno pensabili io ~ dei c:nque: con Gi~pcwlc: e St• gni campo ,arie ahcmaliH. Il rì Lni1i •C si 1r:1:11dai Ct111nBre.. noslro compi10 de\t però limi11rt1Jna. Francia e Repubblica Fe.- si sopr1111u11•0una riOc,i:,.K)nscul denlel e: gli altri lasciati fuori dal. duro, buio, lunlC) periodo che: si la porta. Il Jiomalc c!i Andrtoc• l!'.lrt, che: si è pa apcno. L'ideolo1i. •Il fiorir,o., qg.tilina e di-- Jia che sr• pauando e quella che ce che ,li i11li1ni non li hanno il risuh110 miJ!iorc lo ouerrà il cbiaPilli perché tMH1 .,j Sllp(\I clu paese. il 10\CmQ. che s.apr-i mt'· ~rlitte 111 Colombo. Ciolini e Jlio far acc:clta."t alla propria U \hlfa. E• Po"'Sibile in<foidu• classe opcr11ia11 fteçc,\.,Ìlii dei ~ ~ in una \.imile ridda di deci"'-i~ crifici indispms.abili da fani 1u1ni e di faui un filo condunore? li iMifflt< in una sona di poli-- Cli aneni-cnii pc1roliftti po·• tica dei reddi1i petroliferi iano V"I' • diHiC'Ottà al Giappc> E· ques11 la ri..trunuruionc ne; le ~e esportazioni coc1cra~ del pe1rolio nella su• ,era e<.se~ no di i,iu, in un me:n:110 mort- z.a quella che: le comp-.nic handia1 più poH·ro. meno diSJ)O'§IOno crtdi1110 dagli arabi e i '-~ ~!J'acqui,10 di beni di con.sumo nnii borthni dalle compag:nte: durtH.1le Sal'I il s«ondo rinea:ro c"è in cono una fase acuui ncl- '°5tanziale delle metti p■ppot» la lotta: di clas5e: su scala moo- "i. dopo il Primo. colle,:110 alla di,dc, c:onuo il prolcUIJi110 che .-crM• del dollaro: se: i Jiappone• , ha rttupera10 un po' di ulano cj non l\e~w-ro Ort"'l'i un C1101"·' reale ai pa,droni. Il prole11ria10 me <.T'ON•~ irtdu<.1ritlc in molli ,, a quc:<otalo111 di,iso; g.li si ~!fori. dalla ct..i..-,H,2afl'clcmo- addi1ano nemici che non lo <oQi;:-a rlli!'ldus1ri1 pec-~n1e.all'irn- no, obienhi fabi. lo <.j c0<.trin- ";arufflica. ii 1ro,ere:hl,ero a mal JC a fat1-i carico di problemi che rH1i10. oric"t~1i come tono ,·er• D011sono i suoi; lo s• colpis« 1-0le c<l)Ortazioni. Mi l1,oro. nel liHllo di \i1a: si ln di'-COr"Oquecto che forsr \-orrebbe che .,i pen1i~ delle 101ci Polrtl,be rifare per un ahro le dciii anni precede-mi. dtllt PK't C"~1•0tt, ;J DO"'tro.che: conquiste economiche e: politiche: ~-> c-<-ri-orta!Jdo 'Cl.o avtomo"iili e: quc\11 di,is:onr \i~ falla p~ r,ochi altri reneri cor-r111u110sa~ tra i p~et•i dei uri pK· di ccr,•vmo durc,olt (j 1ro,1 (i. ma an.:--het:u quelli di un pac• ~!.:-h:iui 'r,;~ 1 J:i"~!~,o co-~ ;.t~S:~ri.~pa~/~~!: ..,u,.e ~ in difficohi I niiJ tadini 1r1 sente del nord e renforti 1t111 c,,;.,I .et nemoio la Re,. 1e del wd I problemi areni ~ "'tlbblka Fedcnlt o la Francia DO quelli di un uheriort d«-ur• •n1'1no un ta«w di SV11up,xr,al- ta.rioac del salario reale. dell'ao• 1ent.1:10,trta Muscirano,o I bare• n,cnro del CO'IOdi mohi beni in-- r,1c,.rd rit-"C'-'eotdoa ea<a qual- dicpr:nsabili. della "'Pa-izione d1 the: rn;liotw-di la,o"'•ori """"anicri altri, dei nc-,.iorar,1enr0 com"lne oa!utando quao,•o b1,1a la nro- (;\O de:-1li,ello di \ila nel pt• rin• monct Chi come lhali1, riodo che 'i t •r-tt10 I prol,lemi 1:ii101erà.m,,-wa e ~mpn: wlle di b"CIIO dcllindullria per il p~ Npc)n1110f!i. tn\e.cc che in\C~11re: I babilc rallen11mm10 di 11luni kl· in opere: d1 S\Iluppo oer non per- tori ind1,;:1 sopranuno l'irmpien• dc~ l"opportunita d, utilinarc 1a del padrontto 111liano Abbassare il tiro nelle: ,enenze ape-ne non sene • nulla, an.z..i Il nro obimì,o del pad,onc i: proprio la forza operaia In altre: parole non s1a,no di froo1c a una rtS1n111uruiooc del su1tm1 ~trolia-.u10 che paua at· 1ra,crso •duri ma ne-ccs.sal"P pro"cdimenti nei confrorui dc. &li opc.:ai; J.Wtlo pìunm:to di fronie a un tent.ati,o di ridimeosion.arc te conquiste e la eosc:ienza opcnja sc:nendosi di pronedimeoli certamente eccessivi per le diffìcoha pc1rolirere, Importanr1i;, Attenz,one campa- ., :ti: la s g a del nostro partito II scrive PdUP e non PDUP Spesso si vedono man1fest1o volantini I rmatl In modo erroneo. Il nostro sbaglio può trane 1n Inganno anche altri che si possono sentire autorizzati a scr' 'iere nel modo scorretto. Non è ura adoc. chezza: basti pensare al fatto che I giornali della stampa borghese scrivono sempre POUP e che quindi r• dio e te1ev1s1one, nel commentare I rlsu1tati e ettorah del 18 novembre, hanno spesso sp egato co11 la s gl • Part .:;, _ Democrat1~ codi Unità Popolare (o Proletaria • Nel giorn 8 e 9 dicembre 11 terrà I Palerno un Convegno regionale del PdUP e del Man esto st.l problemi dell'agricoltura. cr • economica e lot• Il soclah Per : Pdl.? parteclmpagna lsanese. PRIMA PAGINA pesi oggi quando M tratta di dec:klere il çomportamento de tener-. nei confronti e defltro il sindK.ato o nei rapporti con il PCI. Il problema però sul quale si è avvertita net corso di tutto fl dibattito sta f1nsuf. ficlenza del confronto realizz::lto fino ad oggi, sia l'esistenza ~ posidonl dinne i quello del partito. Ma anche su questo ten--ano, M wogtiamo uscire dalle troppo faclll e strumentali Interpretazioni degli altri, cogliamo I passi nantl realiz.zatL Il confronto non i stato fra sostenitori del Partito • sostenitori dello 9P)f'ltaneismo, ma sul modo di intenden: Il ruo4o, la funzione del partito a li suo processo dì costruzione Dipingere I eompegnl del PdUP come coloro che sostengono che si tratta di rf.. partire da zero e di puntare tutto sull'autonomia operaia affid.ndo al movimento e solo ad uso Il compito di dare risposta a tutti I probleml e che, coerentemente con questa posWooe, invitano I compagni del Manifesto a rinnegare Il loro passato. signifiea fare la caricatura deHe nostre posizioni. Nessuno di noi ha mal sostenuto che occon-eva ripartir-e da zero. li nostro rifiuto di ogni prospettive di contrapposizione, di ogni scissionismo, nella sinistra. di ogni disimpegno nel sindacato, nasce propt"io deJla corrsapevolen:a CM Il mo"t'1mento operaio non riparte mal da zero. che ogi,I processo dt rinnovamento e di rifondazione strategica a possibile partendo dai livelli dì organizza:rtone acquisiti dal movimento per produrne un.a crisi positiva suscettibile di sboccare in aventi. mal una distrui.iona. Se questo vale per il movimento in generale, vale anche per le singole organi:r u.zionl e per I suol militanti. Al compagni del P.d.U P e del Manifesto non si richiede affatto di rinnegare ìl loro passato e neppure di cancelllrio. Cosi Il dìscorso sull'autonomla operaia non i stato maJ fatto M in manìera mitica ne in contrapposizione alla organizz:uione, Ouando il P.dU.P. ha scelto di Of9anlZZllrsl per collettivi di lavOfo, per coordlnementl provinciali e regionali. quando ha deciso di dar,I un gruppo dirigente nazionale che fosse la diretta, e continuamente unifk.ata, espressione degli organismi di base, puntando sul criterio deUa revoc-.e permanente a sut lav0to volonuirto non ha scelto lo •spontaneismo. in contrapposirione •Il'~ rtizzuH)M, ma ha scelto un cflverso tipo di organiuazione. Cosi oggi qt,ando parliamo di autonomia operala. d1 costruzione dal bisso della linea e della org,niuaz.ione, non intendiamo affatto M proporre una organlz.mzione fìnaliz.z.ata al solo impegno nello specifico. M tlntomeno una linea politica per wivere ella giornata Fac:clamo riferimento. e l'Hf)tlrlenza di questi mesi cl ha dato ragione, alla maturità del movimento. ad uno sviluppo dell'autonomia operala che stgnifica prima di tutto maturazione polidca a •Invenzione• di llwelli più avanzati di organiz:zazione e di espertenz:a. In questo senso abbiamo correttamente affermato che Il ruolo det gruppo dirigente non e quello • trad1z.iona~ • dì •dare• La linee al compagni, me q~lo di promuovert Incessantemente la eondiz.ioni e le lni:rlatJn che permettono di rompere la separwione fra chi elabora e ehi lnora nel movimento e di far si che l'insieme dei compagni sia chiamato • decidere delle scelta tattiche come di quelkl strategiche. Oualcuno potrebbe vo4er vedere in que.sta scelta una critica radicale e tutti I modetli organizzativi che il moyJmento operaio si è dato nena sua lunga st0fi1. e domandarci se ritenitmo davvero che • leri • fossero possibili scelte dìver-se. A "°' questa doma.net. Interessa scarsamente, perçhé quello che conta i cib che vogliano e possiamo hre oggi. Se guardiamo all'oggi non c'à dubbio che l'esperienza comphrt:a dal movimento operalo negli ultimi 10 annt il processo dì maturaz.lone politica che i andato avanU, Il rifiuto della delega. l'esigenza sempre più avvertita da migliaia di militanti cff uscire dall'Impegno nello spe,cifìco (sia uso nella fabbrica. nella sc:.uola,o nel quardere). stanno a dimostrare che il poss1bUe costruire una teoria, une prassi e una organiu:aziont come prodotto di un lnoro CQllettivo senza deleghe a nessuno Il dìbattito teorico non è pertanto Il c.ppello de metter-e sopni Il lav0to di ogni giorno, me nasce proprio dentro il lavo~ di ogni gtOfflO nell'uf9ffl,UI di due risposte non provvisoria e non sempllcistiehe. al perch6 ctJ un ceno impegno e alle prospettiwe generali del nostro lavoro. l'assemblea di Firenze non ha certamente dato risposte definttive su questo terreno: ma già l'avere Individuato l'esistenza del problema e anch. del diuensl, l'aver-e dimostr• to che essi non sono di impedimento allo sviluppo ~ processo cN unifieaz:lone, i un rf.. sultato enormemente positivo I nostri critk:I unno bene, anche quando partano di mancata unificazione, eh• non eravamo andati a Fìrenz:e per unlfic.arcl ma, più semplicemente, per dan:i un programma attrne,so Il quale far crescere un rapporto stretto con Il movimento e con le altre forze di slnistn, per fare d~ processo di unifìcazione un fatto di crescita generale del movt-- mento operalo e non di sistemazione orga.ntz:utlva di une piccola parta Usciamo da Flr-en:re più forti e più uniti, decisi ad andare avanti. Lo faremo senu tattlelaml, senza diplomazie o pen 1Ulla lingua, con La consapevO,ezza che n SUCCUto del :.::!.~':9o;:,Z: rlguerda I mlllunU del PdUP • del Manifesto soltanto. ma wtto Jt N!lle prossime settimane. suite scadenze lmposteci dall'avversarlo pedronale governatTYOe su quella che cl costruiremo con la nostra Iniziativa avremo modo tutti · me di ver1hcare _1"1mportanzadell'assemblea di Firenze, delle modificazioni che ne a:;: scaturite e di dimostrare che la raptda eonclusk>ne del processo dì unificazione non = zt:!fr!n::slderf del compa,gni delle due organizzazioni, ma ai1e ulgenn ~u ,,,,,., ................................................ ,, , .................. ,, . , .

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