L'Unità - anno VIII - n.13 - 29 marzo 1919
L'UNITA Socialismo antipariamentare L'Avcmlil, edizione picmontc-.c del q cor– rente. ha pubblicato un « Grido d'allaroie » <lei compagno Boero Giovanni. che è un do– cumento prezioso dell<.1stato c.l';>nimvc:..i-.tentc nella massa socialista torinese. la quale segu, la corrente dei cosidcui 11~1il, e pwi imitatori di T otzki e di Lenin. rt Boero, che è un fautore convinto del– ' immediata conquista dcll;t gestione pubblica a totale profitto del proletariato. non ha di– sprezzo che basti per il Gruppo Parlamentare Social~ta e per la stessa Oircz onc del Partito S,.,cialista Italiano. la quale secondo lui sta– rebl,e niente meno che trndcmlo le dirctti\'C R1assi1naliste tracciate dall'n timo Congre,--,o Na~ionalc per la realizzazione ckl vero Co– aunismo Jn1ernazh1nale. « Illusioni o deviamento?» - èomanda il Boero. a nome di tutti i discepoli de\ carret– ti~re Barbcrib Framei,co, detlo Cidui,, idolo delLe masse socialibte torinc,i. - E risponde : « Chi lo sa ! Da qualche giorno i piani sono « complelamentc cambiati. Do\·'è Li D.rczicmc « del Partito? Do,·e sono le ~plcndide affer• « ma •ioni per l' iirmediata attu:1zionc dei quat• 4 tro punti, e lo sb,)cco finale della Dittatura « del Proletari:lto? Questo programma ha fattt• « cilecca per la Direzione del Partit l) E :--e « no, perchè la Direzione del Part1tv non « prende quei provvedimenti :-ttti per farln « rh,pettare? • Dopo questa sfuriata contro i Lazzcri, Ser– rati e Bombacci della Oirez1on~ del Partito Socialista, non abbastanza intonati alla cor– rente bolsevica, che pre\'alc a Torino. t C('O che i 1 compagno Boero ~e la prende coi cleput;ui del Gmppo Pa lamontare Sociall~ta : << Dal– « l'apertura della Camera i no... tri uommi pili ..-rappresentativi si trovano in pieno idillio e elettorale. e non veclol'lo pi•'• nulla al!' in– « fuori dell'urna. Le reclini del nostro Partito • sono forse P-'~ate nelle mani dei Turati. • Prampolini, Montemartini. Siche!. ecc. ecc. « Parlano della rifom1a eletto aie, e l'A;,01Jtil, "'organo del Partito, dk:e: si: pm<-hè non si « facciano connubi coi partiti o gruppetti av– « versari. E si preoccupano delle spese clet– • tarali, e la Direzioue del P.trtito appoggia "' la mozione in tale senso del Gruppo Parla– " mentare contro i trust per i canonciui clet– « tarali ». 1 rigidi del leninismo torinc:;c non soffrono di simil preoccup::izioni. Essi sono decisamente contro la tattica elettorale, e 1>er l'azione rivoluzionaria e immediata. « Ah! • voi ,•i preoccupate delle spese per le pros– e sime elezioni ! Parlate una volta chi:lro ! • Volete eludere o ,·c.lete illuderci sul valore « di una prossima battaglia elettorale? Le ul– « ti.me elezioni in laghiltt.:rra non in-.cgnano « nulla a noi ? Il proletariato inglese, per ri-. « scattare i propri diritti, (lcvr- come pnma « ricorrere all'azione dirctla della lott.l di « c 1 assc. E allora, perchè tanto spreco inutile <e di forze morali e finanzìarie, che potrebbero « e:,~re impe~1atc dh-er~amentc per scopi c. molto più utili al no:-.trc, P,lrtlto cd alla « massa proletaria in gene:-e? .\d un sllln patto ~ noi potremmo ~re d'accordo e n \'Oi. cioè: « partecipare alle prossime battaglie clettor:i.H, « aon per avere nuo\·i deputati per con!,Oli– ~ da(e un regime, che l er noi non ha motivo e di e~istere, ma per portan,1 nei comi:d elct– « torali per smantellar<" e ~piegare CO:;..'l si fa .« e cos.1 sia que:,t'an.a santa del potere capi– « tali:,tico, invitando 11prolctari.1.to a rompere « non i:,oltanto le urne. ma ad impedire (an– « che la \'io 1 enza :-:ie occorre) qual-.i,1~i la\·oro « ckttorale. invit.mdo per tanto tutte le or– ~ ganizzazioni a preparare i quadri dei loriJ « rappresentanti diretti per •la immt'cliata co– « stitm:ionc· de· Comitati Operai. 1x:1 la ìm– « mediata ge:-:itione della t_.ù ... a pubblica da « parte de proleurìato •· S1:i.moin pieno movimento ant1parl.1mcn- 1arc, ant clezion1:,ta. 0 1 come :;i diceva una vQlt~\, anarchico. Ed è uno :-:itato d'animo tutt'altro che local!z1.ato alb ... ola Tonno: il S«:if!t di Napoli. la Glfn:c11u Pu[!lia di Bari conducono una campagna antielt:?ionista non meno intransigente di quella che :;i :,dluppa a Torino. Non è una novit;\. La corrente :i.ntiparla– •eatare ll3 sempre circohnv nel Partilo So- ciali~ta ltaliano: anzi il Parlito si formò nel Congre:,so cli Genova, nel 1892. appunto per una scissione fra elezionisti e anticlezionisti. i\la la distinzione non i:. stala mai radicale e definitiva : elementi antiparlamentari sono ~emprc filtrati nel Partito elczionista: e ne hanno turbato il quieto vivere. In questo momento la marea antiparla– mentare è assai vigorv... a. p<:r la inquietudine generale seminata dalla crisi della guerra: per il discredito, in cui è cadma la Camera in con~t;guenza di tre elezioni fatte dall'on. Gio– litti con metodi tali da demolire ncl1a co– scienza pubblica qualunque fiducia nelle isti– tm:ioni elettive: per la lunga azione << colle~ giale )lo dei deputati socialisti, che da quin– dici anni scambiano le organizz:izioni elettorali · del loro collegio per l' intero proletariato ita– liano. sacrificando alla polilica elett,,rale la politica integrale <lei Partitito Socialista. ln queste condiidoni, è :issai probabile che nna nuova scis.:iione avvengl, nel Partito So– ciali ta Ufficiale fra parbment,1ri e antiparla• mcntari. o. com(: si diceva una volta, fra socialisti e anarchici o anarcoidi. Ma in que– &tascissione i parlamentari non godrebbero più della superiorit:'i: che avevano nel 1 92, quando l'a1.ione parlamentare i::ocialistaera ancora una novit:'1 di I,\ da venire, e non era :--tatadi:,cre– ditata. com'è oggi, <la un lungo periodo di fornicazioni giolittiane. È interessante notare che la cen--ura !ascia :;vilupparsi liberamente quc~ta propaganda an– dparlamentare. Non faLciamo quest'os:-:icr\'a– ;(one - intendiamoci bene - per deplorare il \iber:ilismo della censura: la censura la vorrc1nmo abolita sc'nz'ahrn. :\la dal momento eh~ Ciiste, e puù fare tutto eh\ che mole, è sintomatico il fatto che es~1 C\'iti di fare uso dei suoi poteri clispotit i per impedire questa propag nda. Come pure è :;:ntomatico che la magistratura non si avveda di questa campa• gna contro le istituziimi eletti\'C dello Stato: ~e i :-:iocialistiantiparlamentari scrives:,cro con– tro la monarçhia, o contro J'e:;crdto, o contro la magbtratura la quinta parte cli ciò chè scrivonr1 contro la Camera, fioccherebbero a decine le condanne, foriere, del resto, com'è nostra abitudine. di trionfali amnbtie. Questa indifferenza della censura e della magistratura è probabilmente indizio che :-ti Ministero non dispiace la campagna antielezio• nista. t:SSosollrarrà mo//,' voli ai rlcput(l/isori'alisti uJJ,èi'a/i1ulle prossù,v d,·uQ11i, e quindi il Governo può sperarne una limitazione delle \ 1 ittoric so• cialiste. li governo negn una riforma elcttor le, che può rial1.are il prestigio delle istitu,doni parlamentari agli occhi di tutti coloro - e ,;;0110 i più ! - che considerano intollerabile il collegio uniuominale: lo nega. pcrcht! d4, dbturba i suoi accordi di retroscena colla mala vita giolittiana. E si compiace del mo– vimento anticlezioni,ta elci socialisti estremi. pcrchè que,to facilita le manovre elettorali dei partiti ciel così detto ordine. Quel c.hc può avvenire in ... eguito, non importa : :-:ii vfre alla giornata: nprls 111oz' le dduge. GiolittismQ in azione li 1Vuo;.'O Gi'or11ale cli Fi,cnzc ci fa sapere, ~cn.z.:tscandalizzar.;ene affatto. che « è l'inizio « di un andirivieni elf"ttoralc, thc molto pre:-.to « prcnder~t largo sviluppo, al l\lini•ìlcro degli « interni, e poi anche, si dice, a. Palaz1.o Fi– « renze. dove il (;, mrdn.si )J,/11~ teon<Qdi 1110/lu • ,,uri't> 11d '"mpo dettorale. ,ominuiz t1 riàn,e « le 1·1sitrdi t·olltg!ti ». 11 Guardasigilli è l'on. Facta: il quale non dovrebbe oc1..u1,arsidi clczioni 1 bcn:;i cl1wrcbbc dare on.Ime alla magi-.tratura di :;Or\•egliarle l!ssJ le elezioni per reprimere I reati. ~la siamo m regime 5folittianu, oramai. E la magbtratura è al -.crviziù dei colleghi dcl– l'on. F.1cta. Q111h ;,idi ptr.lne d,,,.s de111'11l,lf. Numeri di saggio Chi ha ricevuto numeri di saggio, e intende abbonarsi. è vivamente pre– gato di inviarci l'abbonamento, o al– meno di comunicarci la sua intenzione di abbonarsi, atfinchè noi si possa con– tinuargli l'invio del giornale. Aneddoti Diaz e Labriola. Si amano. li generale Dia7. nei quattro giorni di meritato trionfo clic ha passati a Napoli. :,'è innamorato di Arturo Labriola. E Arturo Labriola s'è innamorato di lui. Jl ge– nerale Diaz in un discorso al palazzo del Municipìo ha solennemente deposto l'avvcriire sulle ginocchia di Labriola : « Condottiero di uomini in momenti difficili io mi trovo davanti a chi condurr~'t questi uomini in momenti egualmente diflìcili ». E il prosindaco Arturo Labriola dopo quattro giorni di brindìsi, di– scorsi, at>plausi. banchetti, concerti, mandoli– nate, medaglie e spade d'OnO(e, non sapendo più che inventare a dimostrazione della sua personale riconoscem.a per quella sacra inve– stitura, ha dichiarato al generale che l'ammi– nistrazione comunale vuole, a spese della cillà, elevargli un monumento equestre. (Secolo del 17 marzo; Giornalt: del Popolo del 18 marzo). Venti o venlicinque anni fa Anatolc France aveva immaginato a Parigi un gioco di società che ebbe molta fortuna : in dieci minuti di conversazione condurre un interlocutore qua– lunque, una dama, una mezza dama, un bo-. napartista, un attore, un prelato, a pronunciare queste cinque parole: -IJ,foiouui jè suissocia– liste. Gli ascoltatori. attorno, ,SC.!.uivano curiosi e trepidanti la schermaglia serrata dell'arguto scrittore, e quando l'mterlocutore malcapitato con aria beata pronuuciava finalménte le cinque parole fatidiche, tutti cavavano cli tasca l'orologio: - Sei minuti, no, sette ... no, dieci minuti precisi. - E gentilmente spiegavano il gioco al nuovo e inaspettato socialista, mentre France concludeva spietato: - Bravo. Allora domani vi is~rivo al Partito e vi f.1ccio man– dare la tessera. A Napoli non c'era France, anzi di ironico non .ci doveva essere che la statua di Gari– baldi davanti alla stazione. Perciò invece cli dieci mmuti di conversazione sono occorsi tre giorni cli festeggiamenti. Ma la conclusione è stata la stessa. li generale Diaz, brav' uomo non esperto di certi giochi, ha finito puntual• mente a dh.hiarare: - I soldati che tornano vogliono che le classi dirigenti li aiutino. Ora tutti noi vogliamo il loro bene e tutti abbiamo una sola ,·olontà : il modo soltanto è da tro– vare, mn i,, quulo 11oi l1'lli s,'a,,,o sociaHs11: Anzi oggi ti mondo è SQu'alùla. E vern che c'è da trovare il modo. !\.ta al generale Diaz questo sembra un 'problema se– condario. « Soltanto il modo è da trovare. )I, Un'inezia: sulla quale egli, dovendo fortunata• mente ripartire per Parigi, non ha avuto il tempo d' intrattenersi, almeno in pubblico. NI'.:pel rispetto _chegli portiamo, gli auguriamo d' intrattcner,3i mai, nemmeno in privato, con Arturo Labriola sui vari modi d'essere socia– listi, perchè !'on. Labriola nè conosce e ne pratica tanti che il generale Diaz ci perderebbe la testa. La clamorosa notizia cicli'entrata di Sua Ec\.el\cnza nel soci:i.lismo , e perciò ncl1 1 lnter– nazionale, non è purtroppo stata commentata n~ dai giornali borghesi nè da quelli del so– cialbmo ufficiale. E dicono che ad Arturo La– briola. desolato da questa nuova congiura del ~ilenzio ai danni della sua facondia. non sia rimasto altro conforto che avvertire della con– \'Crsione del Generalis:-.imo quei suoi amici cli Ru•;sia da lui glorilicati poco prima di glori– ficare il generale Diaz. [I quale ciel resto, a <1uanto narra un as– ,:,CS....Orc del comune cli Venezia, avrebbe in febbraio dichiarato al conte Grimani, sindaco conservatore di Venezia: - Tutti voglìamo -.alvare lo stato e la società costituita. Tutti siamo conservatori. - E, a quanto narra un "-acerdote vicino a monsignor Bartolomasi ve– :,CO\'O ca.:.tren:-:ie, lo ~\esso Generale avrebbe di– chiar:no in gennaio al eletto \'er,c0\'O: - Tutti ,·ogliamo S.'llvare la religione e l'anima. Tutti ... iamo cattolici. - E via dicendo. Si può aiutare l'" Unità" pagando subito I' abbo11amenlo, se,rraaspe/– lare sollecita;ioni, che richiedono ingenti spese postali e rcndonu più grave il lavoro dell'amministr3ziunr. 81 La flotta tedesca dù mollo da pensare ai t.rio,..nali dell'[11tesa. Gl'inglcsi •i·11fafti. 11011 smnw che fa1·se11e. Essi la lo,·o fioltn l'avevm,o proporzfonatli al.la.poteuza. della,flotta.9enum11ica: spat'ila qncsta, 1'esta loro wua fo.,.z<1-m(1-rù1,<u·a più che suf/icienfe per assic1t,rcire il predomin:io na.va.le f11,glese snlln Fremei<,, e sull' Jta– lia: l'accordo nn9lo-am.ericano, poi. U ns– sic-11,ra incrollab· ilmen.te pm· molti a.,m·i. Per c-iò 1n-opo11uo1t0 che I<, ff,otta tedesca. sia m.m1Clafa. senz'altro a f'ipos<we in fondo al 1ll<we del Nord. ll[a qwi si {<mm.o ava11ti i gfo,-,iali si– derm·[Jici e nasion.aUst-i frcmcesi e ita.Uatt.i ad esigc,·e che le navi della flotta leoosca. come quella. della flotta austriaca., serva.no <111.zitut,O a. su.pplire nelle flotte dei vi-Nci– tori le 1iavi perdntc in guen·a; e le re– stanti Bieno disfribttite {f"o i vincitori. i11.' modo che ogu.11110 di essi le abbia J>Ossibil– mettle ... t1c.tte. La. co11clnsio·n.cdi fmtti ,; ·ra9ionamet1U è che le navi <la !J11crn,i.11.gles1·, <utierica- 11.c, francesi, itaUane, 11ou dovendo pi.ù a·ve,· da fm·e con 1uta ft.ottn tedesca e utta fiott(l. austri <t-ca.do -1J1·ebbero esset·e aumen– tale di numero o tenute sempre in piepa ellicie1w..a, jJCr nii,wcci<wsi ... fn, lot·o. Badùt m.o bene. At1che l(I, Società deUe Na~ioni av,·<ì bisoyno di .,,.., u,, ff.ol.ta, sia per assicnt·nre la polizia tlei. mari, sia per tcnet·c in rispetto q,,egli Stati,. che t1on faccin,io parte della Società . .E alla {tot/ a.co– uwc.ne , cinscwna delle 1,otei,ae associatedov,-à cotttt-ibufre per la. sna parte. E sarebbe 1rn– tnrnlc che la. pm·tecipazione di ciascuna ol, peso comutie fosse proporai~,inta alla so1mu.a delle forze cl,e ciascuna pos.~iede oggi o possederebbe setiaa i dat1·ni a n·e– cali a ciaoc,.,.a delle {lolle Mfflkhe. Non sn.rebbe il disa.rnto. Ma sarebbe uw siste• .,,,a, il <1uale con3entirebbe a tutle le 1>otcnze associai• u•lla Lega delle Nazioni d• fare o meno, non solmntttifc delle e.z-tta.vi ledeselw e cmstriache, ma anche della. massima parte del 11.avigUomilitare attuale. lfa. non la inteKdono i giornali sala– riati dalle impt·ese stderurgich.e e dai catr ti cri di e-0sh-1teioni militari; non la. ittten– clono così gli <ttta.mira9li e aspiranti an,,111,i– ragli delle tnm·inc di- tutto il mondo, che debbono badm·c a contin,,.are in paco ln cm.,-iera, che era di.11ett11ta cori brillattte 9,·azic ali<, {Jtiernc.. Ve l' itti-magiHate che disastro sarebbe per gli cufonisti dei ca.– I fori ,,,,ilifari, e 11e1· tutti !Jli 1,ffeciali di uwritw, la 1·iduaionc dello {lotto attuali a p,·01Jo1·zioni in,fl.ttilesi.niali .~ tlove se ne a11.– rl1·ebbero i dividenti? dove. le promo8f.otti? Ed ecco allora la Tribuna protutm·e co1ntt,osscico,c.t;·o lu ingenerosità CU,ll' 't,,. !Jhilfcn·a, la quale vuole disonorare la fl.otfa tede.,cn. uffondcmrlola: dopo tutto, spieyo pateticm,,eulc In Trib11nu 1 le,. ff.ot.ta tedesca si è batt.ufo « con ono,·e •, ed. è deyna del rispetto dei ·v-incil.Qri. G--,u,rda n.tt, t)o' <fo• ve si ve, a fì.cc< r,-e 'l'ono,·et Eà il Tempo tro·va. stnrno che t-fi 1JOf]Ua buttare itt fondo al tu.cu- o fotto quel ben. di Dio, mentre le marine <U ~•ran.cici e rl'Jtalia Jicin,io « la11ta sot•rabbond<mzo di pe1 'sona.le •: 11rOJ)rio cosi: ,noi dohbiauio <mmienta1'o le nosfre flotte c"lle ,wvi tedesche e m,striache, af– {itichì; il JJersonalc ~vr;1ht)Onùanle posso co11ti,mare ci {<l'l'e rapida e brillante cm·– rieru/ Beni11frso che ta:nto ta 'l'rihuna, QHa11to il 'l'empo ,9JJ<1Siuw110 di amo1·eHin– cero pc,· la Socicltì delle Nazion,i e ver yr ùlcaU di Wilson. Q"csli yionwU. e i sidenwyici e gli a-m– mfrayl,: che li ·ispfrano, cred0110 evidctttc• n,Pnte di J)Ole,·conti11,11cwc a 9ioc<we col fuo– co, come {ocevano prima dclt'oyosto 1914. Non si nvvedon.o eh,. l>c n oft.ro che la. ff.ofta lede8ca ,, oust1•;aca d,we a1tdare in fondo, ol 111are. o dev'essPre venduta. conte fer,·o 1•eccli·io.No?, vo9liono con.vincersi che lo stesso dcsli110 è 1·iscrvoto cc.nchcai 1io1·c dedmi delle loro cm·casse e dei loro d'ivi– denti e delle lo·,·o future zn·omozio1n·. E si ill11do110colle compo{11ie per le d·vc 11iui– strc dei. fiu.111.i e pe1· le ri•vc 01'ientali dei 111ari, di poter s11scita,·e dive,·sivi s1t{/ì.ce11ti confro lei fùnitozione dc!Jli armamenU.
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