L'Unità - anno VIII - n.13 - 29 marzo 1919

!SO delle quali l.t pr,m;i ..,j ;.1ppos:.;ia ad una con– &uctudme an11111ni-ttrat1\·a, 1,r,11""'"ri_;;,o/11 da Ntmma l,gcc. per t ui 11Mi11i .. tro può t·onccdue a una -,cuokt privdta d1 e.. :-.ere -,cde d' ~mc, mvi;tndf>vi a ... pC .. -.t; dell'i-.tituto intcre!>Sato una commis.,lone cli 111-,cgnanti governau,·i. Ch, scrive qucMc n1,tc. ricorda di ,n·cr date, gli ei-ami <li lit cnza ginnas1<de m un bt1tuto µri– va 10, t hc a ..1,ett.lva ,l pareggiamento, dav,,nti a un.1 1,.:ommis!'!ione di questo genere: mn mc:r,1,a dozzina cli profc~sori governativi ..venuti dal c:1poluogo della pro,·i11ci,1, alloggiati e mt– triti a spese dcll',.,tnuto, d1e mang avano come porci, e rnandtn·ano in lun-,o gli e::.ami per rnta:,carc 11 mtiggior nu1nerc, possibile di clia– rie; e che es.ami, giusto cielo, che esami da galera! I clericali non $i LOntentant, cli avere la Commis.)ione d1 e•mmc prbs<> la loro ·scuola vogllon;, anche che l'htituto • \'i sia rappresentalo>-: c.;10,'- ,·ogliooo che l profe&,0ri privati abbiano , oto nella Comn,i...sione. È evidente che non solo quc:,ta domanda non i,i d.,;ve in ncb.Sun modo accettare, ma :,i dc,·c anche , 1ctarc esplic1ta111cntc al Mi111stro la facolt:i. d1 t:uncedcre sedi di e:,;une a istituti pri\'atl. Se il Mini~tcro della P. I. pubbli•~a!'J.,e ta n•>ta ti1tem degli istituti privati, a cui ha concc3so sedi di es,11,,e in questi ultimi quin– dici anni di « clc111ocr:1zia » anticlcricale 1 se ne vedrebbero for.se delle belle ! La ten:a domanda fu accolta in parte dal :'.\finh,tro- gu;1rcla combinazione ! - ra– dicale, on. Credaro, nel regolamento sugli ~mi del 1CJI3 (art. tz): i candidati pro,enienti dalle scuole pri\'atc, i quali una ,olla potevano pr~enLarsi alle sc~iole go\'ernat1\'e della prv– vmcia in cui :ne,ano abituale dimuni. possono ora scegliere a loro arbitrio la :,Cuoiago,·ernati, a prcs~ cui intcnclonv d.irc l'esame. cioé I' in– segnanti da 4.:uiprefcn~mo d'C:,..,Cresaminati. Bastcr;\ t.he il Mini~tero, <:onfide1\zialmcn1e !,Ollecìlato da un gruppo di deputati clericali o... mas'tOni, concentri in un certo numero di istiLut1.vpportun:1111entcdb,tribuiti per la peni– :,0l., 1 prOfo!J..Ori _in odore di santità, ed ecco organizzato un perfetto :-.istema di esami pub– bliri. a dirello servizio c.legli bLituti prh·ati clericali. Va eia ~è t·hc cli questo sistema ap– profitternnno anche tutti gli asini d'Italia, con– centrandosi in quegli :.thri istituti, i cui insc• gnanti --ono notori;uncnte più mdulgenti o piì1 facilmente corrut1ibili. E' evidente chè la conct:ssionc fatta in que'4to campo dal!' on. CredaT,, ai clericali ~i deve revocare, e che occorre ritornare al si– stcn\3 tradizionale degli e~mi fatti dagli alun– ni privati solamente cta, 1 anti agl'insegnanti go– ,·ernati\'i della provincia. Ed è nece&iario teoer bene gli occhi aperti sulle conce.:,5ioni di pa– reggiamento, che i Ministri fanno in via am~ ministr:1tiva 1 clo1>0ispeziom, che il più delle volte sono una vera e propria turlupinatura. L'istituto del pareggiamento, anzi, si d6ncbbe senz'altro abolire, non Svio perchè porta in sè una pcricotos:\ infrazione al principio del monopolio statale degli esami, ,na perchi! in generale le ~cuole pareggiate funzionanÙ scel– leratissimamente. e gli e,ami delle: scuole pa– re~giatc d:\nno luogo a immoralità inaudite. Per comprendere il profitto, che i clericali possono trarre per le loro scuole dalr istituto del 1>areggiamento, ba!Sti ricordare 1\pareggia– mento conces!)('Idall'on. Bac<.;elli(massone!) al collegio gc')uitico di Mon.dra~1•ne \"CDti anni or sono. Ed è ~a, !Jtntomatica è la i,impatia. che i clericali hanno per le M.:uolepareggiate, che con coraggio ,·eramente leonino lodano a. prefcrcnM delle scuole dello Stato! (REZZ.\R ,. op. cit., pag. 30 e segg.) La quarta domanda non ha bi:;0gno e.li illustr.1zioni: 1'10110 gli insegnanti delle scuole private, che l)retendono e.lientrare con diritto <ti voto nelle com1nissioni di esame delle scuole pubbliche, e di giudicare cosi gli alunni, da cui :,ono uirettamente pagati. L'on. Credaro non ebbe il tc1111>0 di accettare questa prete:;a per le ~cuole medie; ma :-e l'accolse nell'art. 70 della famigerata legge, che porla il suo •ome, per le M:uole elementari. A comµletare il quadro occorrerà f"icordare: che i clericali si lamentano della ecces– :,ìva miteua dalle taS:>t:delle scuole pubbliche, le quali rendono difficile l.1 concorrenza alle scuole private (REIZ.\k.A, op, cit.1 pag. 1o6); che I clericali, mentre i1wocano la « li- L'Ui\JTA bcr\j, <l' in""4.:.{11o1u,cnt,J ».... J~r -.è. de1.,ft,rano d1!! g:I'm~t :gn.mu de!lc ..c.:u,,lepubbliche p<h– ~n,, impartire libcr.uuentc «un'istruzione non rare ,·olll' contraria ai pret:etll della cattolica Chic~1. e aòbiamo « la lil,ertj_ dell'errore e della <orru1.iOT1\: ~ {Kru \R"-. op. <.:it., pag. 3-.t-). I clericali e l'on. Giolitti. Il 1>rin<.:ipi1> fondamentale ·lei program1na cle– ricale è stato au.:olto dcll'on. Giolilti qua,i uffi– c:almentc nel 191l, i•l unn c,,nver:;azione con uu foglio clenc-:ilc di Milano: « Se :;IC~e in me. abolirci, delle -,cuole puhbllche csi!'J1en11, almeno i due terzi: mentre incoragi;-crci, Iur sorveglian. dola r-011 --0,crzi ,1.la :,tuola pc1,·ata f Vix,. 1° maggio 101 \). ~~ il programm clericale .... al– meno per due ter7.i. li programm..1 intero fu ~JlO:ttO dall ·,.n i\tontresor al Cv,,grcl&l dcli;, " Kiccolò Tom– ma.!tCO » <lt Venczi.t nel 1()08: « La :,euola Ji. ~bcra pronede ,;on ,·apitali propri sneagrcn.un • mmomamtnle sul pubblico tra, ,d. alla vita dei • suoi istituti, ~pecialmente la dUl~ sono ins11/– ,4i( cimll le stuolt "l!Ù: nè chiede regime di pri– « vìlcgio. ma mitld di conh"olli e panid d, +: dùilti, ilw~ri.... Lo Staio ha bensì il do– « \'Cre di diffoodcre e promuovere in tutti i << modi le i1c1101c del popolo, togliendo l'onta « dcli' analfabetbmo. che è una delle nostre • maggiori vergogne. n:mlmdo mmo sudo/o il « j)<lllt dt;;I' lf1Jr~lla11liprin111rù·: ma I" scuola se• « CM /.,ria 11011 è nè obbliifaloria nè popolare. Il e hilomio ad tssa asstj!llalo i,1 ,rtStmdo ollrt la .- nos/111 poltn:ialilà «01101111Cn. dam,o delle suwle t: primor1t , d1 q11ti pun-valimtnli d1t hllelino la t: dtiniltì del monh"o 11,i gior,,i dtl suo 111erilalo « riposo. /)w1q11t lo S/11/0 11011 1,0//ip!i<l,i le scu()/c • stcomlar,r, non esaurisca le cifre arabiche, • acc-umulanto le classi parallele; la.sci larga • parte, come fanno gli altri tati, al11 inizia– « th,a privati!, cirYtmda11dolndì /11lli q,u-i ((ltl– « /rolli rl,1 tsl'1. uouchè r1fl11lar,, reclama ct1n1t".. C llllfllfltllf, •. La taltic:1 è abilissima: a:tSumere le difese della sct11 .. la po1>0lare COl\lr0 l.1 scuola media; mettere i mac!trl elementari contro gl' inse– gnanti delle :iCUolemedio; lrnrre argomento c.lallc rl,trettczzc elci bilancio:c dai bisogni della scuola popolare per impedire al Governo di· pro,·vedcre ai bl-.ogni della t-cuola media pub– blica: la quale, minata insen:1ibilmente. ~rit a poco a poco ~praffatta dalle ,cuole cleri– cali, mxnt, porrw ,li d,rilli per quanto riguarda la (Oncessione dei certificati legali. E non la,:,ciamod ingannare dalla soltrle .,11nv:,,:l,a11.:a dell'on. Oiolitti e dal un'o conlro/lo dell'on. Montrc:;0r. Questi controlli - che se fossero dav,•ero sui :,i troverebeero in antitesi col principio della «- libertà d'in.segnamemo » ri\'endicarn dal cauolid - c,..inuin\'ocati ap– punto pcr<:hè :,i sa che non possouo essere stri. Le ispezioni volute dalla leg.,e Casati :,ulle scuole private sono cadute, l:Omeabbiam visto, in desuetudine, non solo pe1 il solito nostro lasci(1r an<larc in llltle le cose, ma soprattutto pcrchè non potev:rnonon riescire ,,ssolutamentc inani. J.. 1 inseg,1a11te,nella :,Ua scuola, può sem– pre ripetere a c1ualunque ispettore:: vada a im· maginar--i di controllarlo, quel che Heinc dice,·a al <loganierc pru!'i5iano, battendosi la froote: « il lOntr..1Lh.1ndo è qui ». E poi nulla ,·ieta che il I\lini~tro r,tclicalc e magari massone mandi a ispczion~1re una scuola sospetta un bpcttore. dlC gli -.ia ..tato de;;ignato sotto mano da un deputato amkv. il quale alla ,;;na ,•olta abbia avutn In dc.•,ignar.ione da1 dire~torc della -;cuoia <l,1i~pcr.ionare. Sono fa\'ori assai romuni. quc~ti, fra i politicauti: damusque pt– limu.tqut 'l'ldt.Jti11. cf)ll1C :-.i \"cde, t.· qncst,) del1.:tit.'llOlamedia il latu meno 1cnc for\Hka10 del nostro siste• ma :-.\Ohl"ili\·q, e pili fad mente acce<;;;;ibile alla conquista rlcrlcale. Una :scuola media, infaui, :;i può metter ~u con ipc'Ìa non troppo gran.·, e può fari! assegna– mento sulle ta~ clegli alunni. che \engono qua-,1 tutti da famiglie piì1o meno bene:,tanti e di-.po!'Jte .1 pa;.;-arcper L.t educaziune dei loro hgh. Con un 1>cr:,,onale insegnante eccle::,iastico, il qu.1lc L0::,ta m'-om1>arabilmente meno del pen,on,1le lairo, b:\:at,\L·he una :,euoia pri\'ala abbia, oltre ai contributi degli alunni, il ~u:r– sidiu finanziario di un veSC0\"O, o di un fedele facolto:,0, o di un urdine religioso, perchè essa 1:,0-.,aprosperare facilmente e contrapporsi in ottime Ct,11d:ziu11i d1 l·o11cnrrcnza r.fo, :.v,.,,~-a al:e scu,,te pubbliche. Si a~un't3 che I' i--tru1i,ne media i;i ri– volge alle da,,1 , mgenu, la cui L·onqui-.taper mer.zo della --cuoia è unu dei punti fondamen– t..tli della ,tzione deri1:al\' Jal ~c. XVI in poi. e che basterebbero in Jt ,1.li ;1 )'oche centmaia di scuole priv,ite intel 1gen1cmemecl1:;tribuitedo,·e più cc.: n'è bisogno. per clc\'are contro il si– stema sc0l,1:,til.:o dello Stato un formidabile :,;istema co11torrc11tc di :;cuolc derirnh. E si cc.,mpreder,\ perch~ ~la proprio questo il terreno meglio dbpostr> per la t·otu1u1staeia parte dei clericali. 1 c1uah, 111 que~u ultimi tempi, per rendere pili fadle la ~onqubta. hanno anche più limi– tato il loro programm.1 Immediato. Ecco. in– fatti. la parte. che riguarda l'i!,;truzione media, nell'ordine del giorno \'0lato, ~u relazione di don Sturzo. il 4 marzo ~or-.o, nel Com·egno Xazionalc dcli' t:nione Popolare: « L'btruzionc second,uia. cla-,.::,ica, tecnica. • nonualc e profeitsional1•, è libera. ..:Gli auuali hthuti regi e quelli, che per • lo sviluppo drll' llltiuzione generale saranno « promossi, sono :m11n1nistratie regolati in base « a un largo decentramento amministra}ivo per « provincie, con forme au1onornc per da~cuno « istituto, o;iaper i pro~rammi e per la scelta « dtgli insegnanti che per la form,o:ione dei « Gabinetti. e È riserbata al ilinistero della P. I. la • \ 'igilan.za e il coordinamento dei cliver:;ikti• • tuti . • Gli esami di lircn1.. 1. d1 1• e 2• grado del• • l'insegnamento secondario (per ogni effetto « legale) sono pubblici e di Stato, nella com– • pleta parificazione degli alunni provenienti da « st.uola regia o pareggiata o pri\tata •· l clericali. in"°mma, cercano di associare l'idea della • libertà • con c1uella del decen– tramento provinciale: adoperano formule vaghe ed equivoche, Jc qunli pos.s. .1.no es sere accettate da qu.ilunque liberale di buona fode, per « pa– rificare » negli es:uni gli alunni « provenienti « da scuola regia, pareggiata o privata », ~eni..1. spiegare che per parificazione intendono per lo meno l'ammis.-,ionecle.;11 insegnanti pri\'ati nelle commissioni di esame: abbandonano I pro– grammi e la scclla degli insegnanti medi non si sa a eh. Jn fondo non domandano che una cosa sola: la scompaginazione totale dell'in– segnamento di Stato, e mano libera per yrga– nizzare, senza la concorrenza di scpole di Stato, le scuole proprie. E cercano di racco– gliere mtorno ii.11.tbandiera equivoca della • libertà ,. la maggior quantità di for7e e di interessi possibili, per vincere il primo punto della battaglia: rompere comunque sia l'orga– niu.izione attuale: da tc,s.1.nasce cosa. Il nostro programma. Di fronte a quc~ta tattica il programma della democrazia - dtciamo di una dt.:mocrazia sul scrio, - dovrebbe essere chiaro : 1. nessuna ingerenza dello St,1to nell'in– segnamento pri,•ato: 2. riordinamento delle scuole pubbliche in modo che •rispondano mc..:lio che sia pc.,s– sibile ai bisogni del paese; .;. monopolio degli esami rigidamente e intransigcnti:men1e rh·endicato alle --cuole pub– bliche. In fondo: non si tratterebbe d1e di :lifen– dere lo sll.Jtu quo legislativo in tutto, meno per quanto riguarda l'abolizione dcll' istituto del pareggiamento. ed esigere dai ministri dell'Istruzione e dai funzionari del Mimsten.i i'applicazionclealee rigoro~a delle leggi ,•igenti. Ma ci sono nelle domande clericali due punti, che sarebbe atto d; lealtà e ancl~e ne– cessidt accettare per il progrcNK>della coltura e della moralit:\.del paese: e riguardano l'ecces– sivo numero delle scuole di Stato, e il pessimo orclinamento attuale degli esami. I~proprio su questi argomenti che ~1 è concentrata, in que:,ti ultimi tempi, la d1.,russione fra gl' m– segnanti. E ce ne u ·cupcrc.mo in nn altro ar– ticolo. Il " miles studens ., che c1 :,L.risse la Iella lettera, thc pubblicammo nel numero 2 di quc:,t'anno dcli' UniliJ, perchè non mantiene la sua offerta di comunicarci Je sue idee sulla coltura delle nostre classi diri• genti? E pcrchè non cl si fa conoscere perso– nalmente? Scuole civili per i militari La guerra. fra le tante: sue prl,)(]uzioni più o meno impron1satc. ha d.,t1J origine ad una fioritura di :,cut,k <.:Ì\'ih e~ militan. Que:-.le scuole potrebLcro pure an,:.e 1{ loro \'alore, -.e mira-..:,eru~,pra 1utto J. - -radica.re I' analfabe1ismo. la mala pianta Jel nostro pae-,c e s1>ecialmenle dc-li' lt:1lia Meridion.11'•. ln\'ere spe.... so riescono vere fiere di va•ità. anche muliebri, per i cacrlatori di sussidi mi– nisteriali. di cro<.:igo,·ernativc e di IC>ei auto– incensatoric. Rom.a, naturalmente. è stata presa d'a.s~alto da que~te scuole. E ve ne sono dt tutti e.tori, alcune anche buone e utili ... Ma in •eke la preoc<.:up.uione principale dei dirigenti è- di preparare i soldati a carpire diplomi tfi ogni grado: quei diplomi d1 Stato. contro cui giu– stamente in~r--ero atltore,·oli ,·oci nell' ulhmo con\'egno per l'educazione popolare. Alcune di queste •,n1ole:,i ,;ono trasfeiaate in , erì corsi «Ieri e pict0:,i per la prepara– zione alle di,·crsc hcenze. Quale -.pcttar.olo di\'ertentc ! manipoli di ~ignorine di ognt età, o~upate a la\'orat"i1 1 sol<lati per prepararli, CO:l mer.zi '-entplid e rapidi. ap:li esami elc• mentari e tecnici! Non sarebbe tempo cli finirla con queste fanciullaggini? Ut-. MACSTRO RURALE. Caporetto ~ei giorni i,eor:,i il Tribunalle militare spe– ciale della Quarta Armata ha giudicato e as– solto un geni:rale di brigata, accusato dal suo immediato superiore, gener... 1 .le di dh isiooe, di non a,ere fatto nei giomi .?4 e 25 ottobre sulla linea del KoloHat la po~ibile difesa.. ab– bandonando il 1> .. :,t , di cùmando tattico e quello di brigata. L'accusato è staM .1.ssolto. E noi non ctb– biamo niente da ridire su c1c'.i. anche perchè nel resoconto <lei procef30. che ne hanno dato i giornali, non abbiamo ca1>itoniente. i\la se la memoria non c'ingnnna, esiste una commissione d'inchiesta parlamentare sui fatti di Caporetto, la quale - salvo che non debba inquirire su quello che facevano i passerotti e le formiche della conca di Capvrctto nelle ore dell'offensiva austriaca, - dovrebbe occu– parsi eziandio dell'opera di quel generale. di cui si è occup<1to il-Tnbunalc militare della Quarta Armata. Ciò posto, d<>t! s<: la memoria con c' in– ganna, noi domandiamo: quante ,·olLCil gene• raie di brigata, d1 cui si è parlato in questi giorni, de\'C ~ere giudi1.ato? se il giudizio, che darà su di lui la Commissione parlamentare, sarà di\'erso da quello ciel Tribunale Militare, che cosa 3\'\'errà? ~ il genualc assolto il zz marzo dai suoi colleghi Qel Tribunale militare, interrogato dalla Commissione d'inchiesta, si limiterà a presentare la :-;entcnza dcli' assolu– zione e a invoc;arc la cosa g:iltdicata, che cosa deve far1; la Commissione e.I' inchiesta? e se tutti i generali, la cui a1.io1~ede\'e e~sere e~– minata d:.dla Commh,sione d'inchie~ta fossero giudic ti e assolti dai tribunali militari prima che la Commbsit ne tcrmina,sc i suoi lavori, che cosa ancbbe più da fare la Commissione d' incbiesta se non dare il :,UOri,erito 1>arere solamente sull'opera delle &ullodate formiche, dei sullodati passerotti. e di quegli ufficialidi l:Omplemcnto, che hanno fatto la guerra di trincea, mentre i militari d1 profbsione sì CO•· centmvano nei deJ>q•lli e nelle reuovie, e su cui i militari di profe ..~ione. e specialmente quelli dello Stato Maggiore, tendono a scari.• care tulle le lo,o rei,pon,abi\ità? lnsomm,1 i Tribunali militari :,i sono messi forse a \'ogare sul remo della Commi~ionc di inchiesta ? E que::ita che cosa aspetti\ per pub• blicare la sua rela;done ? Fu nominata perchè faces~e sul serio, oppure percht de;;,;sc al paese la illusione che le re~pon..ab1Htà :,arebbero state ac<'ertate e puniti. Lisciar pa--~are del tempo. e intanto con.sentire ai tribunali mili– tari di preparare i loro processi e i loro giu– dizi? Gli amici di Torino che desiderano partecipare al • ~ruppo d'azione• di !'lucila ciu:i. ,ono invitaa a mettersi in rchzi<ne con Piero Gobetti, \'ia XX Settembre, n. tio.

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