Una città - anno IV - n. 35 - ottobre 1994

.,, B di anno Ascoltare Edith Bruck non fa bene. Sentirla raccontare di quando la sua amica, all'improvviso, cominciò a comportarsi come se avesse uno strano potere su di lei ... Avevano dodici anni. Quella bambina aveva sentito dei discorsi a tavola? Qualcuno le aveva consigliato di prendere una nuova amica? O forse da tempo il clima stava mutando e tutti, anche senza accorgersene, l'avevano avvertito? Edith Bruck è pessimista. Per lei la predisposizione è al male, le circostanze sono al caso, il bene parte svantaggiato. E comunque sia, dei maschi hanno proposto di schedare delle donne, chi puniva i drogati con l'elettricità è riverito come un grand'uomo, ricchi malfattori se la ridono di chi lavora in fabbrica da 35 anni. Per il resto, a Sarajevo è di nuovo inverno, s'è levato verso il cielo il lamento del papa polacco che forse a Sarajevo non riuscirà più ad andare, si dice che Tudjman calcoli in 5000 morti il costo della riconquista della Krajna ... / ' ': f... ··-r'~-..-~ >' :'.' Lo scoramento degli abitanti di Saraievo che ora si aspettano di nuovo la guerra. Le offensive di cui si parla. La resistenza straordinaria della multiculturalità, a dispetto delle previsioni e dei desideri di mezzo mondo. Il drammatico dilemma fra la permanenza dei caschi blu e la fine dell'embargo sulle armi. La delusione per la mancata visita del papa. L'avevano preparata sgomberando macerie. Intervista a Gigi Riva • Gigi Riva, giornalista de il Giorno, è inviato nella exJugoslavia da/- l'inizio della guerra. Sei appena tornato da Sarajevo dove è alle porte un terzo inverno di guerra e di assedio. Com'è la situazione? Il terzo anno di guerra sarà ancora più drammaticamente difficile rispetto agli altri. intanto perché è il terzo e poi perché le condizioni sono peggiorate. Non dimentichiamoci che sono successe delle cose inquesta estate per cui sembrava di essere avviati verso la normalità: intanto è successo che i serbi di Serbia hanno avviato un embargo contro i serbi di Bosnia, e ciò ha fatto sì che questi ultimi si sentissero legillimati a imporre un loro proprio embargo alle· é11claves mussulmane che sono ora perfeuamente assediate. Ecosì si verifica il fatto che a Sarajevo 350.000 persone, inbalia di rubinelli del gas, del!' acqua e della elettricità che i serbi possono più o meno aprire, si sono trovati ali' improvviso senza nessuno di questi tre elementi fondamentali per un minimo di vivibilità. E questo sarebbe ancora il problema minore. perché lagente dopo tre anni in quelle condizioni non si lascia impressionare dal fatto di non avere l'acqua, senonché il panorama militare è estremamente preoccupante, perché il 15di Ottobre gli americani decideranno definitivamente se togliere o meno l'embargo delle armi. Il massimo di senso di giustizia che gli americani esprimono attraverso questa scelta è in realtà nello stesso tempo anche il massimo di cinismo perché equilibra le forze in campo ma nello stesso tempo è come se si dicesse 'va bene, da questo punto in poi arrangiatevi'. Intanto però il fatto che questa scadenza sia ben presente soprattutto nella mente delle forze dell'Unprofor, cioè i caschi blu, ha impedito che questi negli ultimi tempi prende seroqualunque decisione proprio perché si sentono talmente in prestito inquesta zona, in seguito a questa decisione che forse arriverà, che non hanno più fatto assolutamente nulla. Quasi quotidianamente l'Unprofor redige un bollettino per il quale a Sarajevo, o nella zona di esclusione delle armi pesanti. si verificano più di cinquecento violazioni della tregua per ogni giorno, questo vorrebbe dire che se le risoluzioni dcll'Onu avessero un'applicazione e se questo organismo sovranazionale meritasse tulio il rispello che emana dal suo roboante nome, dovrebbe esserci un intervento immediato dei caccia della Nato contro chi ha violato la tregua; e invece proprio nel momento in cui è palese per chi sta a Sarajevo che gran parte di queste violazioni son fatte dai serbi che bombardano la ciuà. gli unici due provvedimenti autoritari presi sono stati: uno, di dire il 4 di Settembre che la granata caduta sull'aercopor10il 18Agosto era una granata mussulmana, in qualche modo come per creare un alibi per il mancato arrivo del Papa. e cioè che siccome i mussulmani son cauivi. il Papa non poteva avere delle garanzie neanche in cillà: e due, dopo che Sarajevo da sci giorni si trovava senza acqua, gas. luce. telefono, quando i mussulmani hanno tentato una sortita per rompere l'assedio, ali· improvviso ilgenerale Rose ha minacciato di chiamare le forze ABBONATEVI A UNA CITTA' Abbonamento annuale a 1Onumeri: 30000 lire. 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ASarajevoqualunque richiamo alla legalità da parte della Comunità Internazionale non è mai a favore dei ciuadini che stanno offrendo ma è funzionale alla battaglia più grossa che si combatte a livello internazionale tra gli americani da una parte, che premono per questa decisione di riarmo che. ribadisco. seppur cinica ha pure un aspetto di legalità superiore, e, dall'altra. la Francia e l'Inghilterra che hanno i soldati sul terreno e hanno ricalcato in questa guerra gli stes~i schieramenti della prima e della seconda guerra mondiale. cioè hanno ribadito il loro legame storico di vicinanza con la Serbia in funzione anti tedesca e anti vaticana -cosa c·entrino poi i bosniaci in tutto questo, visto che sono loro che stanno pagando le conseguenze non si sa. Il fatto è che. appunto. sono bosniaci. mussulmani. magari si dice anche fondamentalisti, seguendo la propaganda che i serbi stanno cercando di faredal!' iniziodi questa guerra, e quindi, in fondo, a chi possono importare ... In verità io non credo che vi sia al mondo una città come Sarajevo, dove dopo due anni e mezzo di guerra il fondamentalismo non abbia preso piede. Ho visitato una chiesa ortodossa, colpita da alcune granate, e mentre ero dentro mi hanno detto che i re. tauri erano finanziati dal primo ministro della Bosnia. questo per dire quanto fondamentalismo vi sia a Sarajevo. a dispetto di tulii coloro che vorrebberoche arrivasse per giusti li care a posteriori delle cose che sostenevano a priori. Il quadro nei Balcani in generale è ancora più complicato da una situazione che si avvia verso la guerra anche in Croazia: il 30 Settembre scade il mandato dcll'Unprofor, mandato che non verrà rinnovato. I croati riarmati si preparono alla riconquista dei territori persi. Gli Studi Strategici di Londra hanno rivelato che nei piani croati ci si aspetta qualcosa come 5.000 morti., un costo che il governo oggi può forse pensare di sopportare dopo iI grande successo interno a seguito del viaggio del papa a Zagabria. Anche se il suo discorso contro la guerra e gli odi etnici non lascia spazio a interpretazioni diverse. Gli abitanti di Sarajevo sono ancora 350.000? La cillà aveva 500.000 abitanti circa, quelli che sono potuti partire, soprauu 110donne e bambini, r hanno fallo un po' grazie all'Onu un po' attraverso il tunnel. .. Tunnel? Sì, c'è un tunnel che passa sollo l'aeroporto e sbuca in una zona che è una specie di terra clinessuno. E' stato progettato da un ingegnere di Sarajevo. per altro serbo e ora profugo in Italia, ali' inizio della guerra. I-Iocreduto per molto che questa del tunnel fosse una tipica storia consolatoria da assedio, qualcosa cui affidare speranze nei momenti più difficili. Finché non l'ho poi visto con i miei occhi. on l'ho percorso. ho solo visto il suo ingresso in una cantina di una casa qualsiasi e alcune persone che ne uscivano. Non si tratta di ungrande tunnel. sarà lungo meno di un kilomctro. molto stretto e alto un metro e mezzo. con delle rotaie che consentono il trasporto su carrelli. E anchescall'iniziolasuaco truzione fu tenuta segretissima e si dice che gli operai abbiano lavorato con pale e picconi fasciati con le garze per non fare rumore, naturalmente i serbi sanno che c·è ma anch ·essi partecipano alla vendita cliprodotti per il mercato nero della città ... Credo che recentemente. dopo la mancata visita del Papa. quando l'assedio s'è fatto nuovamente molto strello, un centinaio di persone sia uscito proprio attraverso il tunnel. Cosa pensi dell'accordo fra croati e mussulmani? on credo che si tratti cliun accordo che sottenda una pace vera, credo che possa funzionare nel breve termine perché ci sono degli obbie11ivicomuni, che sono questa offensiva che si sta preparando nelle Krajine e quella che è in corso attorno a Brcko nel nord della Bosnia. dove se venisse tagliato quello stretto corridoio che unisce i territori occupati dai serbi. questi sarebbero in difficoltà a rifornire i propri fronti di guerra. Quindi nei punti strategicamente importanti il matrimonio d · intere~sepuò reggere. ma sono molto scettico sulla sua tenuta in Erzegovina. dove gli interessi sono distinti e la pace è stata imposta dall'occidente e a lungo andare non reggerà. Non dimentichiamo che i croati detrErzegovina sono quelli che hanno combattuto a Vukovar, storicamente quella è la zona dove sono nati gli Ustascia. e a Mostar ne hanno commesse troppe perché i Mussulmani po sano dimenticare. E infatti attualmente. nonostante la pace, fra Mostar ovest. croata, e Mostar est, mussulmana, non c'è ancora alcun rapporto, nonostante gli sforzi di questo sindaco tedesco di Brema che sta cercando di ricostruire una convivenza. L'embargo della Serbia nei confronti dei serbi di Bosnia è reale o è solo tattica? A dir la verità non credevo molto alla volontà cliMilosevic di applicare quest'embargo, anche perché Karadzic è una sua creatura. ora fuori controllo. e l'obiettivo della Grande Serbia era comune. Ora però alcuni episodi mi hanno indotto a credere che fra i due ci sia una vera rottura, intanto perché Karadzic è davvero sfuggito al controllo di Milosevic. e poi perché Milosevic hagiàdato provadi grande realismo in Croazia, rinunciando alla conquista di parte dei territori che secondo le cartine. popolari in Serbia. dovrebbero appartenere allaSerbia. Equesto perché r opinione pubblica internazionale avrebbe reagito. Ora in Bosnia Miloscvic sta ragionando allo stesso modo e forse pensa che la conquista e il controllo del 49% del territorio può bastare, mentre Karadzic vuole il 70%. Del resto Milosevic. mi dispiace ammetterlo, è l'animale politico più acuto e più realista dei Balcani, l'unico che assomigli a uno statista. Ora il figlio degenere Karadzic è diventato un problema in quanto il suo rifiuto del piano cli pace per la Bosnia rischia di perpetuare l'embargo internazionale contro Belgrado. Sappiamo che quest'embargo è stato violato in tutti i modi. ma a lungo andare tutti gli embarghi creano problemi e disagi alla popolazione e isolamento politico internazionale al governo e Milosevic evidentemente oggi sente che il proprio progetto della grande Serbia è soqan1.ialmcntc raggiunto. anche e mancano piccoli tas~elliqua e là. e il prossimo obbie11ivodeve essere la riammissione nel consesso internazionale. A questo punto r atteggiamento dei Serbi di Bosnia diventa un ostacolo. Non così facilmente rimuovibile però, perché intanto s'è saldata un'alleanza fra Chiesa ortodossa e Karadzic ... Anche questa è una posizione antica. nel senso che la chiesa ortodossa s·è sempre sentita chiesa di confine e di barriera, stretta com· è, o come si sente. fra l'Islam da una parte e la chiesa cauolica dal l'altra, e quindi è empre stata ultranazionalista e oltranzista. Il patriarca Pavle ha fra l'altro un contenzioso con Milosevic che non gli ha restituito. a causa della grave crisi economica della Serbia. i beni espropriati alla chiesa dal regime comunista. Tornando agli episodi che fanno pensare ad una rottura fra i serbi. ricordo intanto che Milosevic per la prima volta ha accettato lo schieramento di osservatori dell'Onu lungo la Orina. che è il confine fra Serbia e Bosnia, per controllare il rispetto dell'embargo. E poi che a Pale. questo paese di montagna ele110capitale della Bosnia serba. sono avvenuti alcuni delitti eccellenti e apparentemente inspiegabili. li direttore ultranazionali ta della televisione, molto vicino a Karadzic, è stato trovato cadavere nel fiume: un altro ministro, anch'egli estremista vicino a Karadzic. è stato ucciso. Sembra in omma che i servizi segreti di Miloscvic stiano stringendo il cerchio attorno a Karadzic per convincerlo a venire a più miti consigli. Concludendo. credo che la rottura sia reale e che nei tempi medi possa produrre qualche benefico effetto sulla situazione in Bosnia, perché senza l'aiuto dei fratelli serbi i serbo-bosniaci non possono resi tere a lungo. Fra l'altro Milosevic ha subito identificato il successore di Karadzic nel generale Mladic, un personaggio ambizioso. ma considerato un eroe da tutti i serbi: uno, quindi, capace di far accellarc un compromesso territoriale non rispondente alle promesse iniziali perché non sospettabile di essere un traditore. Torniamo a Sarajevo e alla mancata visita del papa. Le aspettative sulla vi!>itadel papa erano bassissime. Nessun mussulmano di Bosnia si aspettava da quella visita un cambiamento o un

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