Una città - anno I - n. 1 - marzo 1991

<<Editoriale>> Saddamsi prendeanche tutta l'Arabiaa me non interessa. Perchè con la benzina a 3000 lire forse staremo meglio, andremo meno in macchina, ci sarà meno inquinamento. Quanto pensiamo di poter andare avanti così?In continua espansione,sempre più lusso,sempre più asfalto e montagne traforate! Una crisigrossaè inevitabile.Non sarà Saddam, sarà un'altra volta. fecerocrescereun'identitàdi sinistra.E' la canzonedi un disertore.A quel tempodare dignitàalla diserzionesignificavarivendicarela propria estraneitàalla societàe allo stato. Unosputo ai benpen• santi e alla retoricadio-patria-famiglia.Quelmarchio resiste,dentrome e, penso, dentroalla culturadi quella generazioneL. 'imboscamento è un'altracosa,c'èun rapportopiù immediatocongli altri Sarà un caso, ma perchè a capodel movimentopacifista americanoci sonoi reducidel Vietname non quelli che allora scapparonoin Canada? E cosa vorrestidire allora, cheperesseresinceripacifisti bi.sognandareinguerra? Oggisi puòpresentare il cosiddettoimboscamentoaddiritturacomeun attodi coraggio o comeuna sceltaideale. Io avevosemplicementeorroreapensarmi ncasermae ho fatto l'obiettoreA.vevoquesta possibilità e l'ho sfruttata. Ma non posso vantarmi di questo. Possosolo dire che non me la sentivodi andare in caserma. A me sembraovvioche l'obiezionedi coscienzadebba "costare". Se no che scelta di coscienzaè!Se uno fa obiezione ad un anno di serviziomilitare chevada a fare due anni di serviziocivile.Ma in Afri. ca non alla Cgildi Forlì! Il problema è quello di sentirsi corresponsabili. E nel casocolpevoliQ. uandosi crede· di non esserlo è perchè qualcuno sta già facendo le coseche tu non vuoi fare. E le sta facendoanche per te. Se tu domanimangi un pollo è perchè oggiqualcunolo sta sgozzandoper te. Tu domani l'avrai lì comeuna cosa già morta, pulita, un oggetto e non più un essere vivente. Quellavorodi toglierela vita che tu avresti orrore a fare con le tue mani, qualcuno l'ha fattoper te. Sarestimeno responsabile?Forse di più. Il mandante è sempre più responsabile! Il problema allora non è quellodi abolirei lavorisporchi, nè di scansarli personalmente, bensì di "combatterli dentro di te". Parliamo di guerre giuste, giustissime come l'ultima mondiale. La Resistenza. Ebbene quanti lavorisporchipuò essere necessario fare in una guerra giusta? Tantissimi, perchè comunquela guerra è sporca. Un esempioestremo,ma non inverosimile,è_"il lavoro"di torturare una SSse dallesue informazionidipende la vita di tanti amici.Leggete "Il dolore"della Duras. Cosa fare? La cosamiglioresarebbe deciderecollettivamentedi non usare mai, mai e poi mai, certimezzi.Ma è verosimile?- L'obiezionedella Duras è fi. sica, si sente male e viene portata fuori... O se no?Obiezione di coscienza?Sempre obiezionedi coscienza?C'è il rischioche il lavorosi faccia comunquee alla fine lo si deleghia coluial quale,alla fin fine, i lavori sporchi non dispiacciono. Tu proponi la dissociazione interioreF. arele coseperpoi staremale,per poi espiarle. Ma questo può essere fin troppo comodo! Perchè è · un'ideasimilecheti permette di farelepiùgrosseporcherie del mondo proprio e alla fine,di non sentirticolpevole. Conla scusacheti senticosì colpevolteuttoti puòdiventare permesso.E' l'inquisitore colcilicio! E allora il pilota di Hiroshima cheha poipenatoper tutta la.vita? O gli stessi scienziati che l'hanno inventata che sonoandati in c1is.i... Ma a me chevadanoin crisi dopointeressapoco... Sarebbeoradi andarein cri.si prima! Vi faccioun esempio un pò brutale. Un domani, finita e vinta una gueJTacombattuta foss'anchesoloper il petrolio, ti presenti al dist1ibutoredi benzina e paghi la benzina millelire. Esattamente come il soldatoche ha combattuto. In quel caso tu che hai fatto l'obiezionecome ti sentiresti? Noncomeun crumirochepoi prende l'aumentodi salmio? Ma nonper questoè giusto picchiareil crumiro! Voglio difendereancheil dirittodel· crumiro! Però non meravigliarti se quando passa il crumirochi ha fatto sciopero non lo guardi in faccia. Se peròperpagaremille lire la benzinadevofaredelleschifezzechemi fannorivoltar.e... A me non interessa fare una guerra per la benzina. Pagarla 1000 lire e poicasomai consumarne 1000 litri al mese. A me ne bastano solo 20 litri al mesee sondisposto a pagarla anche 3000 lire. Se Diserzionei,mboscamen.t.o. A 16anniascoltaila canzone Farewell Angelina di Bob Dylan. E' stato µno di quei marchi culturali fondamentali che perchèil tu.otirartiindietrolo vedisubitonelpesochetu hai scaricatoe che toccaad un altro. In casermaquesto è evidente. La ~ce? Unaterm, una casa, un passaporto ••• Perchè le masse del mondo arabo si sono schierate al fianco di Saddam? So cheè difficileper voi capirequesto fatto. La popolazionearaba è stata umiliataper 40 anni. Gli arabi sonomoltoorgogliosi. Il mondoaraboè riccodi cultura e di storia.Questaumiliazione pesavae pesa ancora nei nostri paesi. E' sufficienteguardare i paesi del NordAfrica. Algeria, Maroccoe Tunisia sonolegati in tutti i sensi al mondooccidentale,ma oggisi sonoaccortidi avere lasciato perdere le proprie radici, di averecredutonellostiledivita occidentale si sonoritrovati prividi tutto, non hannonulla, non sononè in cielonè in terra. E così per i popolidi questipaesicominciaun camminoall'indietroper tornareal lorostiledi vita. Saddampuò rappresentare in questo un leader patriottico. Più di 20 anni fa c'eraNasser, non era certamente un integralista musulmanoe, ra un leadercarismatico ed era riuscito ad a~ere attorno a sè le masse arabe. Il mondoaraboè molto divisoa livellodi regimi,ma moltounitoa livellodeipopoli. DopoNasserè sempremancato un leadercapacedi gestire questaunitàdi fondo.Saddam puòapparirecapacedi coprire questomolo. Non dimentichiamoche Saddam ha combattuto contro l'Iran conl'appoggion, on solo morale,di tutto il mondoarabo,esclusala Siria. I Persiani sono il nemico storico degli arabi e Saddam ha già ricoperto,quindi,questo ruolodi leaderdi tutti gliArabi. Mi pare che tutto ciò non sia ugualmente sufficiente per capire perchè i Palestinesi si sono schierati con l'Irak. Per molti si è trattato di un grande errore. Qui ci sonodue problemidi fondo. Il primoè chea livelloufficiale, quellache è la rappresentanza ufficiale,organizzata, deiPalestinesic, ioèl'OLP,non si è schierataconTiziocontro Caio,ma ha detto che non è giustofarela guerraper ilKuwait, perchèil nododi tutti i problemiè la questionepalestinesee allorabisognadiscutere delMedioOrientenel suo complessoper trovaresoluzioni giustee durature. Kuwait, Palestina,Libanononpossono essere trattati in mododiffe. rente, condue pesi e due misure. Il secondòè chea livello del popolo palestinese, in Giordaniacomenei territori occupati, c'è effettivamente grande entusiasmoper Saddam Hussein. Bisognacomprenderela speranzadeiPalestinesi.Per tantianniabbiamo visto tutto il mondo quasi indifferenteversoi nostriproblemi.Arafathaconcessotutto quelloche gli è stato chiesto, come I' accettazionedellarisoluzione 242 cheè l'implicitoiiconoscimentodello Stato di Israelee l'abbandonodellalotta armatacomestrnmentoper la liberazionedellaPalestina. Ma in cambiocosa ha avuto? CheReagannongli ha dato il vistoperandarea NewYorka parlare ali' ONU!Adessoandate a dire ai giovaninati e vissutinei campiprofughiche dopoil Kuwaitverrà risoltoil problemapalestinese,andata a dire che adessol'Onu,dopo 200 1isoluzionnion rispettate da Israele,è diventatoun governomondiale! E poic'è un' altra cosa:nelsognopalestinese di una pat1ialiberac'è l'attesa di un liberatore.Perchè un sognopossadiventarerealtà deveesserciuna prospettiva.I Palestinesisannochenon potrannoconquistarela libertà da soli. E allora,manmano che diminuisce la fiducia in una soluzioneinternazionale, e oggiquestafiduciaha quasi toccatoil fondoc, rescel'attesa, la speranzanell'aiutodei fratelliarabi, nellavittoriadi un grandeleaderarabo.L' Intifa- - da è ormaientrata nel suo 4° anno,lecondiziondii vitasono terribili,centinaiae centinaia , di personesono state uccise, moltissimierano i giovanissi- L'uomo ne uscirà handicappato mi e i bambini.Da quandoè cominciatala gue1Tanei territori occupatic'è il coprifuoco, nessunopuòandare a lavorare, nessunopuòusciredi casa. Lagenteè ridottaalla fame.I Palestinesihannoraggiuntolo stato di disperazione.C'è il terroreda una partedeimissili e dall'altra della rappresaglia israeliana.Nonhannoricevuto le maschere antigas, sonotrattati comeveri e propriostaggi.Credochesiamodi frontead una grandeingiustizia internazionale. Che significa la pace per te? Perme la pacevuoldireavere unpassaportoa, vereuna casa, avereun postotranquillonella mia terra, pace significaper me libertà, significa la mia cultura,significalamiaradice, lamia tradizioneA. Jlafinevogliocontinuarea sperare,non possorassegnarmi così facilmente.La speranzanon è un sogno,ma 1,m modoper fare delsognouna realtà.Vogliamo che il nostro sogno, cioé la pace, diventi veramenteuna realtàper tutti gli uomini? A curadiMassimoTesei Il conflittonel golfopersicosta mietendomorte,distmzionee disperazione.Le ragioniche lo hanno originatosonodi natura politica,economicae,d anchedi "supremazia".Aparer mio, anche se alcuni aspetti di esse si possonocomprendere,il risultato a cui hanno dato vita non è in alcuncasoaccettabile. Non voglioassolutamentegiudicarele parti in causa, ma è mia convinzioneche al tennine non ci siano nè vincitorinè . vinti, da entrambe le parti ci saranno vittime. Vittime non soltanto cadute sotto i bombardamenti,ma quelle del dopo guerra. Tutti coloroche dovrannoricostruirsi un futuro con sofferenzae povertà, le quali renderannoil processodi ricostrnzionematerialee moralemoltorallentato.Non solo!Nel mondoesisterannomilionidi personecondizionateindelebilmentedalleatrocitàdi cuisonoinvolontartiestimonie, mi augurodi no,ma credocheciò li conducaad una valutazione errata o megliosminuitadella propriaesistenza,oppurealtri avrannoil terrore del domaniper leconseguenzeparalleledel conflitto(terrorismo internazionale, attentati ecc..), annullandosè stessi. E' w1 prezzoesorbitante,il quale renderà nel tempo "handicappato l'uomo"nei 1iguardi di un qualcosadi inestimabile:la vita. MorenaMonti SCRIBA DTPPROFESSIONALE Forlì· Viale Italia 95 · Tel. 0543/30690 BibliotecaGino Bianco «Editoriale» Se la gueJTanon la sentomia ionon la faccio.Che poi ioviva in una societàche ha decisodi farla mi interessa finoad un certopunto. Consideroun miodiritto, alienll,bilevistochemi metterebbero in galera, sceglieredi non andare in guerra. Un diritto che mi aiTogo. Mi tornanoin mente,ai tempidel Vietnam,lemanifestazioni patriotticheamericaneehesi scagliavanocontroi pacifisti dicendo"senonti piacequestapaeseperchènonte ne vai".... verrebbe da dire.anchea me chesenonti riconoscin questa società,se non riconosciil suo dirittoa difendersip, erchènonte ne vai... Un momento. In primo luogo se io non accetto questa societàper comeè strutturata, o per le decisioniche prende, se la desidererei profondamente diversa, ciononostante questo è pur sempre il miopaese, la mia ten-a.MalgradoAndreotti... E in secondoluogoin caso di aggressione io sonodisponibilea difendere il mio paese, compreso,sia chiaro, la difesadi Andreotti. Ma chi ti dice che difendereil Kuwait non sia anchedifendere il tuo paese? La situazione nel mondosi è fattacomplessae non da Saddam. Col tuo ragionamentopuòsembrarechesbagliaronoFrancice Inghilterraa dichiarareguerra a Hitlerper la Polonia!E infatti si discusseallora se fossegiusto "morireper Danzica".Fattosta chepoi, comunque, dovetteromorire per loro! Allora. Il problema di cui si discute è il rapporto fra libertà di coscienzaed appartenenza ad una società.Fra responsabilitàindividualee responsabilità collettiva.Fra il "noi"e imio".Si parlava prima del "mio paese".Che "comunqueè il miopaese".L'appartenenzaè sicuramente uno dei punti di partenza di qualsiasi patto di convivenza.Di qualsiasi contratto di matrimonio. Il problema è capire fin dove arriva questa "promessa di appartenenza". lo capiscoilproblemadi coscienzag,rave,gravissimod, i noli voleresserecostrettoad ucciderem,. a c'èappuntoun problema di patto sociale.Se vicinoa casanostrada domani si i.stallaun gruppodi farabuttichecominciaa darcifastidio, a dareattornoa nostrafiglia,cosafacciamo?Ci difendiamo da soli? O chiamiamola polizia?Ese i poliziotti,ricevutala chiamata,fanno obiezionedi coscienza?Ci andrebbebene? Fattoè chese stiamoin societàè per trarnedei vantaggiin cambiodi qualchesacrificio.Un patto societariononpuò corrisponderemai alle tue aspettativeal !00%.Si discute, puoi farele tuebattagliep, oi in baseal principiodi maggioranzasi decide. E pur ammettendoil dirittoindividualedi "tirarsindietro", di rifiutarelaguerraci si assumecomunqueuna responsabilità gravi.ssimaP..erchèsefra tremesi veniamoa sapereche Saddam aveva in animo di buttarele bombeatomichesu Israelecosadiciamodopo?Checi siamosbagliati?Da ogni parte la si guardi a me sembrache la rotturaimprovvisae unilateraledelpattodebbacomportareun prezzomoltoalto, che valgaquelloche stannopagando i soldati mandati a combattere. E se inveceiomi lasciocoinvolgerein questa gueJTa,che diventa sempre più crudele,controcivili,bambini,donnee poi un domanivengoa sapere che era stato il Kuwait a tentare di strangolare economicamentel'Irak e che gli americani avevanopremeditato il tutto pe1:distruggere un paese scomodo?Allora?II problema resta. Mettiamo che la maggioranza prenaa decisioni che ripugnano profondamente. In Germania fu la maggioranza a volere Hitler e Hitler non aveva taciuto le sue intenzioni contro gli ebrei. Ed infatti anche in molti tedeschinon nazisti scattò poi il riflesso.condizionatodelrappm-tenenza",l'essere "comunquetedeschi". In questocasola rottura unilaterale del patto è imperativa. Ma chesensoavrebbeallorauna parolacome"obiezione"? Obiezionead unosterminio?Contro lo sterminiobisognaribellarsi,bisognaintervenire,pena, comunque,un qualche gradodi corresponsabilitàC.hesensoavrebberoparoled'ordine del tipo "nè aderirenè sabotare"", nèconHitlernè con gli ebrei".Suonerebbersoolosinistre! In casiestremi,l'atteggiamentodi chiapprovaedi chidisapprovad, a dietrole tendedi casa,sonotropposimili! Loren'.?OGazzoni & C. s.n.c. 47100 Forlì - Via Mariani n° 6 Tel. e Fax. 0543 / 53661 UNA ClffA' . . 3

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