'l{}VISTA POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCI ALI l'eguaglianza e l'amore} non soloJ ma canterò tutte le trascorse iatture} tutta una storia di turpitudini} dL violenze, d'infamie perpetrate prima dell'avvento felice Se poi la delusione mi afferrerà pei capelli} imiterò Vincenzo MontiJ inchiodando Giuda e i farisei su la croce ed appressando co' voti - puchè pare che non si possa con altro - l'eraJ ipotetica o non} della purificazione. - Cosi Mari.o. Non gli 1improverate la libertà di pensiero} non gli rimproverate la fede: dite piuttosto che il pensiero e la fede sono le condizioni essenziali dell'arte} ma l'arte p_uò non esservi} anche se quelle due condizioni vi s1eno. PerchèJ replico: c'è il sorriso dell'arte nella li, ica, se tale èJ di Mario? Mi avveggo di aver fatto un- pasticcio: esiste una lirica, vedova d'arte? Ma voi} critici, mi avete compreso: molte cose voi comprendete e particolarmente quelleJ che non si dicono o si dicono male. * * * Mario viveJ oraJ laggiù nell'aspra ed infingarda terraJ e-c. LEONARDO ANTO~IO BEVJLACQUA. t RIVISTADELLERIVISTE Mario Bo,.sa: Il momentomilitaristainglese. Se v' é un punto di contatto e di comune intesa tra i libel'ali di tutti i paesi é oggi certamente la lotLa contro il militarismo. Il militarismo é così conforme nelle sue manifestazioni, così generèlle neJ:e sue conseguenze che gli antimilita1·isti di tutte le nazionalità potrebbero formare un unico partilo con un identico programma. L'aLLuale unanime ostilità del Continente all'lngliiller-ra, anche da parte del par-tilo liberale italico - fin troppo am,niratore ed amico del popolo inglese, - più che nella giustizia o meno della guerra col Transwaal, ha la sua ragione d'e:.- sere nel fallo che i libel'ali di tul ti i paesi banno pet·- duto una gl'ande illusione constatando che l' lngliilterra va a mettersi anch'essa in prima fila tra le nazioni militariste. Perchè e come avvenne un tale fenomeno f L'Inghilterra che, isolandosi e sottraendosi ai danni delle lotte che seguirono dopo la meteora napoleonica col Continente, era riuscila tranquillamente a triplicare il suo impero coloniale, a sviluppal'e le sue industrie, a conquistal'e i più lucrosi mercati, ed accumulare enormi ricchezze, e dò per lo spirito d'iniziativa meraviglioso e la costante difesa dei principi di libertà e di buon governo, uscendo da quell'isolamento che aveva fatlo la sua fol'luna, deve affrontare una nuova situazione, e prendere una posizione di minaccia e di _sfida. In alt1·i tempi l'odierno conflillo sal'ebbe stalo evitato, se non altro, per le sue pericolnse conseguenze. Quando Sir Redvers Buller avrà ben piantato la bandiera ihglese su Pretoria, dopo enormi spese e gravissime perdite d'uomini, la questione non sarà risolta perché l'elemento inglese é in minoranza nell'Africa del Sud, quasi tutta olandese. Ciò che il nuovo imperialismo non vorrebbe, ma che deve fatalmenle avvenire, è l'avvento del militarismo in Inghilterra, che dovrà metlere in piedi un esercito permanente di 300.000 uomini, e più - dato il suo sistema di reclutamento - aggravare il bilancio di una spesa incalcolabile. (Vita Internazionale. 20 novembre). L. De Andreis: Distinzioncihiare. Il ravvicinamento dei radicali legalitari e di una parie dei socialisti alla cosi della sinistra slo1·ica, ha fatto perder di visla molle cose di sostanza che si vogliono seppelli1·e sotto altre di forma. V' é una differenza sostanziale che noi repubblicani dobbiamo accentuare perché l'alleanza del momento norr diventi confusione. L'Estrema sinistra, tutta, dice che i concetti de I decretone vio !ano le libertà sta tuta rie: Zanardelli e Giolitti, invece, dicono che non sarebbero alieni d'approvare qnei concetti, purché fossero votnti re· golarmente dal Parlamento. Io non credo che un'alleanza cordiale tra Sinist1'a ed Estrema ci possa essere né oggi né mai. Ci potrà essere qualche momento in cui un voto polrà raccogliere tutti, come é successo colla Deslra e col Centro. ma ciò non impedisce le separazioni nalul'flli e logiche dei partiti nel paes?. E andiamo Hnche più in là; non sentiamo nemmeno lo sYiscerato amore per le cosiddette libef'tà ttatutarie perché siamo persuasi: 1° che lo Statuto, esteso dal Piemonte all'Italia, non è altro che un dec,.etone del tempo; 2° che lo Slatulo, tanto nella forma che nella sostanza, fu sempre violato da tùlli i ministri, dal 1849 in poi. Non scaldiamoci dunque molto a reclamare le libertà statuta,.ie per avere l'aiuto della Sinistra; manteniamo l'ugilazione nella Carnera e nel Paese; approfittiamo, come tattica, del grave errore di Pelloux di aver messo troppo in evidenza la violazione dello Statuto; ma rir,ordiamo alla Camera e al Paese che doYe non v' é sovranità del popolo, la Costituzione è un giuocallolo in mano del potere esecutivo. (Educa- ::ione politica. 15 novembre). Jules Defoaille: Le Unh ersità pc.polarin Francia e all'estero. Le UniYersilà popolari lianno per oggello 1'01·ganizzazione di una seconda educazione del popolo. I successi sempre crescienti e i risultRti s,mpre più pratici olleuu-, ti con questa « seconda educazione» danno il diritto di affermare che in questo slancio di buona volontà, v' é più di una attrattiva alla novità o di un passe~p:ero entusiasmo. Questa educazione super·ior-e del popolo ha pe1· fine di dargli non precisamente la scienza, ma il buon u~o del sapere. Le Uni•·ersità popolari deYono essere dei centri ove l'apprendista, l'operaio, trovino riuniti i mezzi d'istruzione e di distrazione, lo studio e lo svago dopo il lavoro. Accanto alle sale da giuol'o e fllla biblioteca si deYe offrir lor-o un circolo artistico e lcllernl'io, una sala di speltacoli e di concerti. dei luoghi di riunione e di ronversazion:--, delle sule di gin11astica, un 1·r>slaurant. Sono qu0ste le gr·andi linee della Società delle Unice,.sità popolari che sla costituendosi a Parigi, e che comprende, tra i primi aderenti, i letterati, gli artisti e i giornalisti più eminenti. L'idea p1·ima di questa orgamzzazione in Francia é dovuta al signor G Deherme, ma in Inghilterra, in Germnnia e nel Belgio tali organismi esi-,tono da parecchio tempo. L'Istituto di Regent Streel a Londra riunisce 18.000 giovani. La maggior pnrle dei co,·si sono tecnici di modo che l'operaio troYa i mezzi per aumentare le conoscenze utili al suo mestiere. Se in Inghilterra tale istituzione è stata fondata al di fuori di ogni partito e di ogni opinione politica, non è stato lo stesso "in Germania e nel Belgio, doYc !"iniziativa l'ha presa il partilo socialislfl. Dopo la legge di Bismark contro i socialisti, nel 1878, nacquero e si sviluppa,·ono in Germania queste istituzioni, ma più che università popolari furono organizzazioni intese a coprire i lavori del partito socialista. Nel Belgio il partito soci&lista collellivista ha compreso che era un dovere di preoccuparsi oltre che delle ne<'essilà materiali anche delle intellelluali, e nella Casa del Popolo e nel Vooruit ha dato larga parte all'idea della Università Popolare. Il Vooruit, che é una delle più celebri manifestazioni del socialismo a Gand, ha compralo uno dei più grandi alberghi del centrn della città, OYe dà tutte le domeniche, conferenze, spettacoli, feste, concerti, etc. Q11eslo centro di riunione, detto Elefante, é troppo piccolo per la gente rhe allira. ( Remw des Revues 15 novembre). Spenser Wilkinson : I fattorimorali nella guerra. La guerrn é un affare ·dello spirito, che vi rappresenta la parte predominante. Sotto questo aspetto la superiorila degli mglesi è incontestabile, perché il c·oncetto collettivo vi é tra loro rinvigol'ito dalla lunga tradizione. I Boeri sono in diversa condizione; il loro spirito é formalo sopra l'idea elementare di una comunità mezzo sviluppata - la famiglia, il clan, la contea. Essi difficilmente possono avere maturato il concetto o di giustizia o d1 libe1·tà, e il loro amore alla patria é hasato sopra una slol'ia di breve durata. Il loro putriotlismo é negativo più che positivo; é piuttosto un contrasto, una opposizione contro lo straniero anziché un concetto dello Stato pel quale bisogna vivere o morire. Questo concello é così piccolo, che i Boeri non sentono il dovere di pagare le lasse. L'idea del dovere militare é nel suo primo
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