Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IV - n. 11 - 15 dicembre 1898

214 RIVISTA POPOLARE 'DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI in tante chiesuole, in tanti cenacoli, in tante scuole di decadenti, di parnassiani, di s:mbolisti, di prerafaeliti, di naturalisti che, come i teologi, si scomunicano a vicenda, /'a1tc::moderna ~on fa che_perdersi e vaneggiare. « Amsi, cet art, qui cxige le sacrificede tani de vies (I 1111 « travail si consiuérable,qui nbliue les hommes à 011blier « /es lois de l' amotw du procJ:ai.;,est non seulementobsrnr « et mal drjini, mais est enco1·ein1erprélési contracditoi- « reruent par ses propres adeptrs, qu'on ne sa1wait plus « dire ce que l' 011entend par le mot « art. ,, E questa indagine appunto, che cosa s'intenda per arte 11ella vita moderna, egli si pone prima d'ogni altra e, attraverso gli studi e le teoriche estetiche di Baumgarteo, Winkelmann, Burke, Fichte, Schlegel, Schopenhauer, Hartmann, Cousin, Taine, Guyau, Véron, Spencer, Grant Alleo ecc. rileva acutamente che la concezione estetica moderna, il concetto dell'arte, così come è intesa presso di noi, si basa unicamente sul presupposto che scopo dell'arte sia il bello, val quanto dire un certo genere di piacere, e sull'idea del bello distinta e separata da quella del buono. E dopo aver fatto notare che il concetto del bello ha snaturato quella dell'arte, si pone un altro quesito, che cosa cioè si debba intendere per arte. da b oda. il bello, generalmente csser\"a che per dare una definizione vera, esatta, completa di essa non bisogna già considerarla come un mezzo di piacere ma come una delle condizioni essenziali della vita sociale. Come la parola tra• smttte il pensiero, cosi anche l'arte, egli dice, deve trasmettere i sentimenti: bisogna considerarla quindi non come un godimento egoistico e solitario ma come un mezzo di comunione tra gli esseri umani, i quali così,,. pel~tramite dell'arte, si pongono in grado di provare e gustare i sentimenti provati ed esprefsi dall'artista e di iievocarne.degli altri. « L'Art, ef!li scrive infatti, estime « act1viléqui permei à l' hom111ed'agir sciemment sur ses « semblablesau moyen de certains signes estérieurs afin de « f aire naitre en eux, ou /aire revhn-e, /es sentimentsqu'il « a éprouvés. » E questo il pensiero fondamentale, la nota dominante di tutto il libro profondo ed elevato, è que,to il leil-molif che ricorre con assidua insistenza in ognuna quasi di quelle pagbe supremamente suggestive e poderose e da questo punto di vista e con questo criterio dell'arte l'autore esamina e studia la pr, duzione attistica moderna e ne fulmin,t la condanna, inesorabilmente. Ed a questo concetto principale un altro se ne riannoda in quanto alla valutazione morale del prodotto artistico. Che base unica dell'arte moderna, egli osserva, sia il piacere si spiega facilmente dal perchè manca nella società presente quello che chiama senso reli0 ioso del benee del male, alla stregua del quale si valutava un tempo il valore dei sentimenti espressi dall'arte e, perduto tale senso, è naturale che l'opera d'arte dt bba valutusi da un unico punto, quello del piacere egoistico e personale. « Dès le « moment où /es hautes classeson/ perdu leur foi, la beauté, « c'est-à-direle plaisir que l'art prowre, est <fevenuele cri- « lerium de l'art bon ou mauvais. » • • • Dati questi criteri, questi presupposti, queste premesse nella concezione estltica tolstoiana, è agevole comprendere quale giudizio egli possa dare dell'arte moderna. li primo principale carattere che egli nota in essa è appunto quello che da quanto finora dicemmo scaturisce: l'arte moderna è tutta basata sul piacere individuale, è mancante d'ogni senso religioso, è affetta da quella che con frase tfficacissima egli ha chiamata obswrité intentionnelle, che la rende co~ì impoFo\are ed incomprensibile. Quando l'arte cessò di essere religiosa, ce;sò di essere popolare ed è diventata cosi artificiosa, certbrale. oscura, sensuale; ricerca lo strano, il v2go, il difficile; è affettata, inaccessibile, complicata, è ptrvasa come da una mania erotica. « En somme, egli scrive, le ma11quede foi et la « vie particulicre des classesriches, ont eu pour consequence « d'appauvrir leur ari et de le réduire à l' expression des « sentimenlsde vanité, de lassit11det rnrloul de sensualité "· E più giù aggiunge ancora: « L' incred11litédes clnsses " sutérirnres a rendu leur ari, non seulement pauvre de « fond et exclwif, mais encoi-ede plus en plus compliqué, « ajfecté et obsrnr "· Nè a questa condanna in termini generali si arresta l'autore di Auna Karrnin, ma discende ad un esame più particolareggiato e più minuto non solo delle va rie esplicazioni dell'arte moderna, ma ancora delle diverse scuole e dei dh·ersi cenacoli che la formano, così come il Nordau aveva fatto in precedenza. E fermandosi ad esaminare dapprima la poesia odierna dal Gautia al Mallarmé, dal Baudtlaire al Verlaine e al Maeterlink. vi riscontra delle oscurità, degli artifi~i, delle bizzarie, delle trivialità di espressione e di concetto, delle Yolgarità pornografiche e delle bassezze di sentimento e di forma cosiffatte, che sarebbero inesplicabili, ove non si riflettesse che l'arte dei dì nostri non è che un divertimento. « La seule « explicalion de ce fai/ c'est que l'art de la sociélé qui a « p1·od11ictes veni.ficaleurs n' est pas ime 111a11ifestatiosén- « rieuse, importante de la vie, mais un simple amusemenl. « Or, /011/ jeu fatigue quand 011en abuse.Po11rrendre de « 11ouveauallraya11/ 1111 jeu qui a deja lassé,il f 0111 trou• « ver le moyen de le lransformer "· E questa trivialità di forma e di contenuto, questa tendenza al vago, allo strano, all'incuto, all'incompren5ibile, all'inaccessibile egli btu<lia e ritrova in cigni altra manifestazione artistica, nella pittura con Boecklin, con Schneider, ecc.; nel dramma con Maeterlinc k, con l'Jbsen, con l'Hauptmann; ntlla musica, dans rei art, come egli si esprime, qui se111blei-lt, devrail étre le plus 11niformernent accessible ù lrt/5 con Liszt. con Berlioz, con Brahms, con Strauss, sopratutto con \Vagntr al quale anch'egli, come il Nordau, consacra molte genialissime pagine; nel romanzo infine e nella novella. E così invece di arte nella produzioue artistica moderna non vi é che contraffazione di arte; e cosi l'arte dei nostri giorni acquista ognor più un carattere aristocratico, e, divenuta un puro divertimento per le classi ricche che a lei chiedono delle srnsazioni sempre più strane, sempre piò nuove, sempre più raffinate, costringe gli artisti per soddisfare il gusto t: i desiJeri dei ricchi a contraffare l'arte; e le vane forme di contraffazioni artistiche il Tolstoi esamina lungamente nella musica, nella poesia, nel dramma. L'arte moderna così che si proclama raffinata e delicata è invece volgare e grossolana, appunto per la ricerca dello effetto; la sensadone estetica è scomparsa per dar luogo alla sensazione fisiologica, ottica od acustica che sia. e l' arte non trasmette p:ù dd senti menti, ma delle sensazioni ed ha un' azfoue pura mente materiale e fisiologica sull'uomo, Ed allo incremento della contraffazione artistica contribuirono ent r.nemcnte alcune condizioni speciali, e cioè la rinumerazione elevata degli arti,ti che crea /' artiste professionrl, la critica, le scuole estetiche, le quali tutte hanno fatt0 perdere all'arte la sua essenza, costringendo l'arti&ta a non ubbidire alla propria ispirazione ma alla moda, deformando il ~riterio e il concetto o:iginario dell'_arte e 11 giudizio umversalr. corrompendo e snaturando 11 gusto. E le conclusioni alle quali col suo libro giunge il Tohtoi son tutte quì in queste sue tristi e ,intetiche parole: < la ma• « jeure partie des oeu.vresjttgées com/Ileartislique par n~- « tre srcieté n'est pas de I art - ni vrn1 111 bon - mats « smlw,enl la contrefaçon de l' ad ... S'il es/ vrai que l'ari « est le moyen pern1etla11/ IÌ 11nhomme qui a éprouvé uu ,, sentime,. I de le lransmeltre à ses semblables,nous devons « admettre éualement que 1011/ses romans, récits, drnmes, « comédies,tableaux,srnlptures,sympbonies,opéras,operetles, « ballets, etc., /0111ce qui est compris aujo11rd'huidans le « domaine de l'art contieut à pei11eu11eoeuvre rnr ceni « mille qui soil le risultai d'111s1e11timeué:prouvépar t'au- « /eur; ce ne so11/gtinerale11leuqlue des produits fabriq11és « artificielle111endte, s contrefaçonsoù l'empnmt, la parure,

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