Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 1 - 15 luglio 1897

JU\'ISTA POPOLAHE DI POLITICA LETTERE E SCIEì\ZE SOCIALI simo - quale lo descrive Zola tra i contadini del suo romanzo La terra - e nessuno se ne priva se non vi è costretto da motivi iudeprecabili. Non voglio lasciare questo argomento senza ricordare un aneddoto assai istruttivo. Nel 1892 nel1' L~ola di Palermo comparvero due articoli i quali dimostavano che la provincia di Caltauisetta aveva tutto da guadagnare domandando l'acceleramento. Perchè si possa apprezzare al giusto il valore di quelli articoli aggiungerò che n'era autore chi possedeva la maggiore competenza per scriverli : il direttore compartimentale del catasto in Sicilia ! Convinto dalla dimostrazione fatta sulle colonne del mio giornale non esitai a proporro l'acceleramento innanzi al consiglio provinciale di Caltanisetta. Ciò serve a provare che verun interesse elettorale mi move nella campagna contro l' infausta legge del 1 ° Marzo 1886; prova ancora di più: che l' imposta può essere iniqua anche quando cio che si paga per ogni ettare è poca cosa rispetto a ciò che si paga in altre provincie. Che ne dicono gli onorevoli Colombo e Di Broglio ? Gl' insegnamenti, che vengono dai consumi confermano quelli sommiuistrati dalle ipoteche e dalle esecuzioni. I consumi di ogni sorta - è questa una verità da J.lfonsieurde la Palisse - sono assai più elevati dov' è maggiore la ricchezza e minore la pressione tt·ibutaria, perciò li sappiamo maggiori nel!' Italia settentrionali anzicchè nella meridionale ed insulare. Da documenti ufficiali non ho potuto ricavare le proporzioni dei consumi dei generi di prima necessità e di quelli considerati di lusso nelle varie regioni; si hanno i dati di due, però, che sono sintomatici: il sale ed il tabacco : Escrci::io1894-95. REGIONI. Consumodi sale per Consumodi tabacco per ogni ogni abitante. abitante. Valore. Lombarclia Kg. 7 c gl'am. 345 L. 6,681 PicmonLc " 6 » 813 " 6,871 LigLtria " 6 " 843 » 6,871 Emilia » 6 » 000 " 7,666 Ycnclo » 5 » 614 " 6,570 Napoletano " 6 " 407 » 4,703 Sicilia » 3,881. Questi due consumi rispondono a due bisogni di indole assai diversa; eppure concordano nel dimostrare che essi sono maggiori nelle regioni, che si dicono schiacciate iniquamente dati' imposta fondiaria. Non fa eccezione che il Veneto pel solo sale. (1) (1) Dal mio scritto: Oscillalions thei·mométriques et delits contre le personneJ. (Lyon '86. A. Stork. Editeur) tolgo queste cifre sul consumo annuale medio della carne: Milano nel periodo 18ì5-84 quintali 1046ì0; Cremona periodo 18i6-80 quintali 10736; Palermo periodo 1876-80 quintali 53387; Catania 1878-84 quintali 1::1976. Tenendo conto delle rispettive popolazioni si scorge che il consumo della carne in Lomhardia è più che doppio in Sicilia. Le condizioni della Sicilia allora erano di gran lunga migliori a quelle del Napoletano; Palermo e Catania erano prospere e la Sicilia non era stata visitata dalla crisi zolfilera ed agraria. E vengo all'ultimo dato di una eccezionale importanza, perchè meglio di ogni altro fa rilevare qual'è la quantità di ricchezza che non viene destinata ai consumi e non assorbita dalle imposte ; è il dato, che si riferisce al risparmio e che traggo dall'ultimo annuario statistico per il 1895. Al 31 Dicembre 1893 nelle casse di risparmio ordinarie, nelle casse postali, nelle cooperative di credito, nelle Banche popolari etc., i depositi a risparmio erano i seguenti : Picmonle, popol.:izionc di 3,30i,485 L. 237,663,064 Ligul'ia » 070.63'~ » 87,086,061 LomlJm-clia » 1-,007,:56l " 771,60,i.,052 Ycncto " 3,061,154 » l75,633,726 Emilia " 2,281,070 " 226,432,560 Abbl'uzzi e i\Iolisc 1,370,550 " 22,211,626 Campania " 3, l 11,678 » .1.23,732,J68 l'uglic " J,85:5,LOO " 30,081,0l2 nasilicata " 81~2, 740 " 8,328,388 Calabria " l,332,521 » 27,054,174 Si.cilia ,, 3,H1,30i, ,, 62,752,2H Riassumendo: l'Alta Italia con una popolazione di 13,630,904 abitanti ha un risparmio di un miliardo quattrocento novantotto milioni quattrocento sessantatre lire; l'Italia meridionale con una popolazione di 11.668.273 abitanti ha un risparmio appena di 284,172,606 ! Nemmeno la quinta parte ... Si noti che la Campania relativamente alle altre regioni del mezzogiorno ha un risparmio notevole, quantunque tre provincie - Napoli Caserta, Avellino - paghino le più alte quote d'imposta fondiaria in ragione di superficie. Questa enorme differenza non elimina ogni menomo sospetto che si volesse elevare contro l'esattezza dei calcoli del Prof. Pantaleoni ? Ed ora versiamo lagrime sulle sorti della povera Lombardia che ad alta voce chiede la perequazione di una imposta, che le permette di risparmiare circa ottocento milioni mentre la ricca Sicilia con una popolazione di poco inferiore non risparmiò nemmeno la decima parte ! Ed ho bisogno di aggiungere che le azioni della Banca d'Italia, i titoli ferroviari, i buoni del tesoro, i titoli di rendita dello Stato ecc. ecc. che sono indici importanti della ricchezza mobiliare, trovansi collocati a preferenza nell'alta Italia? Tutto, adunque, induce a ritenere come incontroverso che la maggiore ricchezza va accompagnata al minore carico tributario ; e che l'una e l'altro riscontransi nell'alta Italia. La sperequazione dovrebbe essere corretta in nome della giustizia e dello Statuto; ma coloro che strillano e protestano non sono le vittime della medesima. · Le vittime vere tacciono e i sapienti legislatori i1aliani si apparecchiano ad aggravare ancora la mano su di esse. DR. NAPOLEONE COLAJANNI.

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