20 RCVCSTAPOPOLAREOCPOLCTCCALETTERE E SClEì\'ZE SOClALl svolgimento dei rimedi, che si riducono alla parte larga che vorrebbe fatta nell'insegnamento alle scienze morali e specialmente alla storia, all'economia politica e dalla sociologia. Tutto il libro pare consacrato all'esame dei grandi educatori della Francia, che sarebbero: Ferulon, Rousseau, La Cbalotais, il comitato per l' istruzione della Convenzione - di cui facevano parle Condorcet e Lakanal - e Michelet. Alle buone intenzioni dell'autore non ci sembra che corrispo_ndano i fatti. .Prof. iUAuRoDE JIAuRo: La pace universale e il secolo ventesimo. Catania, 1897. La lettura di questo discorso inaugurale degli studi nell'università di Catania ci ba gradevolmente sorpresi, perchè ci prova che certe utopie sono penetrate nel mondo ufdciale e si sono impadronite di certe nature calme e meditatrici, che si ritengono le più aliene dai sogni d, i cosidetti visionari. Segno certo che !"utopia si avvicina a divenire realtà. E così pensa l'egregio De ì\lauro, cbe d;i progressi del Diritto e particolarmente del Diritto internazitnale argcmenta che il secolo ventesimo avrà 1 a pace universale - o meglio internazionale - per mezzo di una federazione di Stati. Se l'autore dal terreno giuridico avesse fatto un paSJO in quello degli avvenimenti politici e delle vDrie manifestazioni e associazioni costituite per la propaganda in favore della pace sarebbe riuscito a dimostrare con maggiore evidenza il proprio assunto. Ci duole, poi, che egli non abbia avuto una parola per l'infaticabile Comitato lombardo, alla cui testa sta Ernesto Teodoro Moneta con ardore di apostolo. La bella ed utile prolusione del De Mauro in ultimo è deturpata alla lettera dal grido di: Sempi·e avanti Savoia! come simbolo di pace, di amore e di fratellanza. Con ciò egli ba fatto strazio della storia; la quale c'insegna che Casa Savoja è vissuta e si è ingrassata coll'odio, colle rapine, colla guerra. ., Dntt. SEBASTIANO FRANCHINA : Le condi::;;io1c1ciouo11dchedella Sicilia ai tempi di rerre. Pn1-tc l · Pal'lcrmo. A. RcbCI'. 1.807. Breve e importante monografia dalla quale mercè una diligente esame dei documenti, che si posseggono si rileva: 1° che la superficie della terra destinata alle varie colture è oggi pili che tripla di quella dei tempi di Verre; ed.è presso a poco anche tripla la proiuzione; 2° che Cicerone esagerò nelle accuse contro Verre nel senso che i predecessori e i buccessori del famigerato pretore non furono stinchi di Santo ed anche essi contribuirono a dissanguare la Sicilia. In quanto alla decadenza dell' i,ola sotto il dominio romano !'A. non accetta una sola causa e crede che vi abbiano contribuito e i latifondi accettati come causa precipua dal Pais e la conquista d' Africa - colla relativa concorrenza - e la riforma cesariana accettata dal Beloch. E con ragione ritiene che tale decadenza avvenne le1,tamente e fu dovuta essenzialmente alla dominazione romana. « Un altro flagello della Sicilia, concl.ide il Franchina, « stava nella costituzione stessa delle imposte ed erano i « pubblicani, tanto che il Senato nel 587-167 dichiarava « che ubi pubblicanus esset, ibi aut ins pubblicum val « num aut liberatem sociis nullam esse». Il Fisco oggi ha sostituito i pubblicani e se nella forma è più impersJnale nella sostanza riese agli stessi effetti: ali' impoverimento del\' isola. Prof. ARTURO BossEr: Ledo11i di Geogmfìa Commerciale. E' con questo titolo che il prof. Bussei di Firenze ha iniziato la pubblicazione dei suoi studi geografici. Per ora non ne sono usciti che due fascicoli, contenenti notizie sulla Russia e sulla Gran Bretagna, ma anche da questi si può desumere l'importanza dell'opera intrapresa. Si tratta di rilevare tutto ciò che si può servire al commercio nella col!'niziond degli altri paesi. di fermarsi cioè non tanto sulla orografia. idrografia ecc. cose che si suppongono conosciute, ma sibbene sulle vie di comunicazione sui prodotti del suolo e delle industrie, sugli usi e i bisogni le tendenze. per modo che la Geografia viene a colorirsi di nntizie infinite e di grande pratica utilità. Ed è questo il fine migliore che gli studi gdograflci debbono proporsi. Il prof. Bussai che insegna in un Istituto Commerciale, ha dovuto limitarsi a delle piMole monogr~fle, tali che possano venire facilmente ed intieramertte imp1rate dai giovani; ma sebbene di piccola mole, tali monografie sono complete, ed hanno il loro fondamento maggiore sopra opere di indiscutibile autorità, e sopra un accurato ed intelligente studio delle statistiche. Se il Busrni compirà J'oper2, avrà dato alla n stra gioventù non s~lo della erudizione, ma la possibilità di arricchirsi, il che è assai mtiglio coi tempi che corrono. · ANTONIO P1cn : ,./ proposito della lassa su.gli escrci::;i e rivendile. Fl'UllCO(Ol'tC, l 896. L. o, 75. É una buooa conferenza cbe dlmo~tra sempre più la necessità della riforma dei tributi locali, perchè la maggior parte delle imposte attuali - come quella sugli esercizi e rivendite - finiscono col gravare preponderantemente se non esclusivarnentE>,sulle cl3ssi lavoratrH. L'opuscolo si rivela uno dPi tanti episodi della concorren.:::adel lavoro che quando si svolgono all'estero fanno s~rivere tante corbellerie e tante bricconate ai giornalisti chauvius. L'episodio è questo : gli operai di Fr8ncoforte tentarono d' imp'•dire ai calzolai di Vizzini di vendero la loro merce nel proprio paese. C' è un processo. LoR1;;,r•o PASQUALocc1: 1Yu.ovoA11.1uwriodel commercio e dell'inclnsliadell'Italia per l'esporla::;ione. Moditìcazioni, e ag~iunte (1897-1898). Roma L. 3. r,:ulJa abbiamo da aggiungere a quanto abbiamo scritto altra volta sull'ardita pubblicazione del Pas(Jualucci, eh' è indispensabile ai commercianti ed agli industriali accorti e pr<veggenti. L'editore-proprietario con queste modificazioni ed aggiunte all'edizione del i896 ha rip~rato a parecchi errori ed omissioni, che gli erano stati segnalati dalla critica. Per cambiamenti di indirizzi rivolgersi al Sig. G. M0NTALBAN0: Via S. Nicola da Tolentino Num. 45, Roma. Dr. Napo'llom Colajanni, proprietariod,irettore-responsabile. Roma, Tip. Tiberina, Via de' Gigli d'Oro r6.
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