JUYISTAPOPOJ,AREDI POJ.lTJCAJ.ETTF:JrnE SCIENZESOCJAJ.T lilli, e pe1· impol're al Pal'lamcnlo e ,llla Cornna il Cl'ispi come il solo capace a ,•imrttr,·e rol'dine. El'a ropera tlisonesta delle mino,·anzc municipali, che si e1·a110ascl'ille ai Fasci pe1· dal'e la scal,1ta ai Jlunicipi, ll'ovamlo nel socialismo un'elichclta nuova eia meltel'e sop1·a nd ambizioni wcchic . .Ei·a ropcl'a malvagia tielle gelosie e bizze di uomini politici, che spectùawmo si1i disordini nel Collegio dell'avversario per· rinfacciarglieli. Era infine l'opera vigliacca tlcl latifondismo, elle trovava nella rivolta il pretesto legale per disfarsi dei veraci apostoli della nuova idea, si serviva della reazione crispina col mezzo ciel Jiorrn, e si ricordava, con santo scrupolo, appena cessato lo stato di asse(\io, delle marachelle personali tlel Crispi, Solo è conforto che la semente gettata clai pochi generosi, se fu sopraffatta in principio dalle cattive erbaccc,!_abbia finalmente a produrre mw pianta l'i• gogliosa e recornla. ìlla per ottenere che il socialismo prospe1·i in Sicilia, e in g·eneralc in lulto il. )lezzo. giorno d' Jtalia, bisogna rifare il ca111111i11l0)i,sogna che il socialismo, anzichè una lllCl'<'Ci111po1·1atne (li moda, si sprigioni dall.' involucrn stesso rlegli ordinamenti economici e delle eontlizioni morali, che sono speciali di questa regione. 2" - L'Italia una non e· è ancora. l'isultati cl('ltol',lli d<·I partilo socialista ilaliano ucllo SCOl'S0ni.11·zo,formano lllHI sc;1la deCl'eSce111e dal noni al sud d. llalia, rm1 1111salto 1•ile1',llltc Ira le l)l'0l'incie prop1·iat11CllllC' '01tti11c11lali l' le peninsulari. JI n·crhio H11IJiconl'Sl'g·11a ne·ogg·i 1111co111i11e eri liii oslacolo. ' Si è dimostrato il rallo rnl rnrio grndo di sl'iluppo sociale e quindi di t'il'illù Ira le regioni scllc11trio11ali 1· le 111cridio11al;i\.la al socialista 11011llasta saper ciù: vuole egli l'iCCITill'eil J)CrCh(\di !aie (lil'Crsitù. L' .llalia u11a, nel seuso sociale tiella parola. 11011 i· t·sistila rna i, se 11011nel_desi<le,·io (lei poel i, dei pe11sat01·i e dei llHll'tiri II0Slri. Essa 11011esislc ancor,1, dopo 37 auni_cli 1111ilicazio11peolitica, e 11011accc1111a ad esistere i11t111prnssi1110av1·e11irc.Circa ollo secoli di domi11azio11croni;ma i11t11t1ala penisola e le isoll' 11011n1lse1·0 ad 1111ificnl'la:appena cadulo I' J111pero essa tornii 11tlil'i(lel'Si nelle sue Yal'iCreg·ioni, e durò politica111e11tdeil'iSa lino ai nostri giol'11i.Ogg•ieh\•ssa si è politicame11tc unilicata, JJl'l'SC11luana gn111clcdi1'e1·sitùdi vita sociale trn 1·egio11e regione; anzi nella stessa Sicilia, li11Ira comuni di u11astessa p1·0,·i11cia, la divc,·sitù è !aie eo111ctla una parte ad u11·a11radi Europa. 1 faulori del dCCl'llll'alllenloa ])aSl' 1-eg·io11ale pigliano spesso per l'l'gio11cunica quelr1111ilù<li ligul'a che rilel'aSi rlalle cal'te geogn1fichc, e 11011s·accorg·o110che la l'Cgio11eda essi voluta 1101e1siste tli n1110. 3° - Le razze. lo 11011ho mai <'l'e(luto a quel pl'eg·iudizio slorico Ira 11oi,che atll'ibuisce a din-rsilù di razza. JH't'mistura <li popoli dorni11alori. le (lil·r,·silù sociali tl'a rrgio11c e 1·egfo11cd1talia, c<I ,111coll'a comuni di una stessa p1·0,•i11cial..\"011so co111cfocciano; ma arTinmo certi sapic11ti a ,•c(ll'l'C, nelle nostre popolazioni, le lince grechr, il profilo fenicio, g·li occhi normanni, le labbra sa1·accn1•.gli Ol'l'CChin1llelapcsca; e<I i· fortuna che li111ita11i0l loro (' a111cali!' parli SC'0])Cl'l(ll'rl COI"· po. E con la stessa lcgg·crezza <lichial'a110 irnpo,·late con le do111i11azio1t1uille le parole sicilia11e 01•igi11a1·i,1111e11cotemuni co11alt,·i popoli, co11fon((o110il latironclo con il fcu((o e lo ranno po1·1a10<laii"o1·11i.11111i, attribuiscono l' in((olc ,,iolcnta e sospcltosa dei Siciliani alla clomi11azionesaracena, e spiegano il ritarclato sviluppo sociale in Sicilia con la mancata influenza della rivoluzione francese sul!' isola. In una parola pcl' costoro ttÌtto quello che la Sicilia Ila e tutto quello che non ha è sempre l'opera esterna cli altri popoli, e non mai il prodotto del suo suolo e della sua gente. Certo in epoche preistoriche, come la scienza può climostrarc, popoli cli razza fisicamente dil·crsa poterono arrivare in Italia; e cli essi qualche cosa potè restare in noi. i.\Ia (lurantc l'epoca storica, l'Italia clalle Alpi al Boeo si presenta abitata da una stessa razza, formatasi Slll posto e propagantesi nclJa penisola e nelle isole con moto ripetuto clal nord al sud, come prova il cammino fatto clai Siculi; e le varie popolazioni cli altre razze Ycnutc a dorni1wrvi raramente e in moti.o scarso si ruscl'o coi vinti. Nei n11·idialetti italiani - pci· 11011JJm·lare tl'allro - e' è piLLtmità ronda111e11taldci quanto a pl'ima ,·ista no11pmTebbe; in essi sc11tcsi J'orig·ine comu11c tli tulle le popolazioni it11lia11eL. a più palese pro,a, che le dominazioni strnniel'e non allerarnno che <lipoco r1111itù(!ella razza il,llica, è elle questa 1111itùoltl'cpassa i conli11i g'l•ografici li. Italia, e si estende, come prnrnno g-1i'diomi. atl altl'i paesi sul l'le(litc1Tilnro. i\la teng·hiamo pu1· conto <lelle (liffcrenzc ct11ografiche trn il 110,·cletl il sud d. .llalia e della Sicilia in ispecie; i.· racile rilt•v,11·eche colcste <liffcl'enze non posso110mai spieg-,11·ei 1.11·igrnntli di cil'iltà atluale. A 1101'(!e· è 111istun1rii razza gallica e<Ial sutl (li razza gl'cca11ica, tluc razze, cioi.·, che i11 <linTso tempo, con i G,·cci a111irhi e con i Fni11cesi rnotlcrni, ha11110pili cli ogni altrn <liffuso la ril'illù nel rnomlo. J11 SiciUa <10111i11m·o110 i ,\lusuhna11i; ma è oramai accerlato ch'es ·i 11011si fusc1·0, o i11moclo scal'so, con gli i11tlige11iJ.n og·11imodo ai ;\lusulmani tli Sicilia rarclll)c1·0 conlrapposto i Lo11gobal'<li (lelr Italia sette11triom1le; e credo che nessuno Yoglia so te11c1·eche primi rosscl'o più barl)a1·i (lei seconrli. l paesi oggi anctl'ali ful'o110 un tempo aUa testa tlell'incil'ilimcnto; quindi il. poco Sl'iluppo sociale d"oggi 11011può tlerin11·c da tlisce11(le11zdai razza incapace <li progresso. l11fi11ec, iò che noi chia111ia111c0araltel'i <li un popolo 11011sono che il \JJ'o(lollo rlell.eco11(1izio1p1ai rlicol.al'i rii vila del popolo tesso. No11si 11asce lhmrcse, inglese, lr•desco, ilaliano, ecc., 11w ri si <lil·rnta ol 11asccre e vil·erc in Frnncia, in Inghilterra, in Cc,._ 111a11iai,n Italia, ccc, 4° - Il suolo. Se non è pcl' divcrsitil cli razza, come mai la popolazio11e italiana l'esiste all·1111ificazio11socciale e civile? Co111c111airunitù rlcllc Jeg·gi e delle istituzio11i politiche dopo 37 ,1111n1oi n accenni ,111con1a proclwTC
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