H HlYTSTAl'OPOLAURDI POLITICAJ,ETTEHEl•: SCIENZESOCIALl lire per la principessa Vittoria. Le dica, in nome mio ch'essa é p~drona di spenderle c )me le pare e piace. Si ricordi che la busta deve essere consegnata. nelle sue mani. Lod Conyngham venne ricevuto, a Kensington Palace, dal Conroy. - Ho una comunicazione da fare a sua altezza reale la principessa Vittoria. Conroy: - In nome di .:ihi ? - Del re. Il lord venne fa.tto pa.ssare nel salone ove erano . la duchessa. ma.dre e la. principessa. figlia. - Per ordine del re ho una lettera per vostra altezza 1•eale. La duchessa alluogò la mano per prenderla. - Le chieggo scusa, duchessa. Ma. é desiderio del re che io h consegni a sua altezza reale. La madre si tirò indietro e il lord gliela porse con un inchino. Vittoria che, più di una volta, per la gretteria della madre, aveva dovuto rinunciare a dei balocchi e a delle inezie per mancanza di quattrini, fu gratissima a.Ilo zio del dono. Ma la sua gratitudine, diffusa. in una lettera, non riusci a consolare il re, perché la duchessa madre stracciò la lettera con una boccata di maledizioni. Ringraziare quel bloody scamp ! Il re, dopo diciotto g;orni di agonia, passò all'al1ro mondo alle 2,20 antimeridiane del 20 giugno 1837, qualche mese dopo che la principessa Alessandrina Vittoria non aveva più bisogno di reggenza. Egli se n'era undato col rincrescimento di non avere altri dieci anni di vita pel bene del suo popolo. I ministri di entramb3 le Camere del Parlamento lo seppellirono negli elogi ufficiali e la stampa si compiac - que di dirci c'ie il re, due giorni prima di morire ebbe un pensiero poetico. Cioè di baciare la bandiera che il 18 giugno di ogni anno gli in viava Wellington per ricordargli l'anniversario di \1/aterloo Ma io, malgrado questa simpatia che i moderni accordano così facilmente ai morti reali e non reali, rimango convinto che il quarto figlio di Giorgio terzo fu un ingrato, un pornologo, un beone, un villan, e un imbecille. J ustin M.c Carthy - il simratico redattore del Daily News col quale divorai più di un pranzo alla tavola del p1·ess circle lo dis,e migliore re che prin cipe. E può darsi ch'egli, bilanciati i delitti e le turp.tudini dell'uno e dell'altro, Lon abbia torto. Come re è certo che Guglielmo fu più costituzionale di suo padre. Ma vorrebbe forse dirmi l'ex leader degli antiparnellisti alla Camera dei Comuni, che Guglielmo IV, dopo la grande riforma elettorale del '32 e l'agitazione cbarlista. che imperversata durante il suo regno spirava nel '48, avrebbe potuto licenziare i ministri che non gli piacevano e chiamare al potere quelli che gli andavano a sangue, come faceva Giorgio lii? Dove, secondo me, Guglielmo, é stato calunniato, fu nell'affetto eh' egli nutriva per la nipote. Non appena perduti i due figli ch'ebbe dalla regina Adelaide, egli fece di tutto per indurre la madre a permettere che la principessa Vittoria crescesse a Co1•te.Ma la duchessl, cucciuta, non volle saperne. Per degli sfoghi perso1ali. preftJrÌ l'infelicità della figlia. Vittoria venne tit•dta su nell'isolamento del Palazzo di Kensington, abbandonata alle sue bambole, alla mercé di una istitutrice stupida che le insegnava il risparmio, l'indipendenza economica della donna da.Il' uomo, la pulizia della casa e delle altre buaggini che non possono essere utili che a una massaia o a una fanciulla alla conquista di un po' di benessere. La madre della regina morì nel marzo del 1861. Io non voglio dire che sua maestà non abbia avuta dell'affezione per la dear mamà; ma me ne nacque il dubbio leggendo nel suo diario queste poche parole tirate giù mentre il cadavere era. ancora tepido tra le lenzuola. « Spaventevole I misteriosa! Ma che fine beata! Il suo spirito riposa, le sue sofferenze sono finite. Ma che sarà di me, figlia sventurata, che ho perduto la ma<lre che amavo teneramente e dalla quale non mi sono separata, in quest' uWmi 40 anni, che per poche settimane? La mia infanzia - ogni cosa sembra mi s'affolli alla mente. Mi pare di avere vissuto tutta una esistenza, di essere divenuta vecchia! Ciò che ho temuto per tan1i anni è avvenuto. Il nostro luogo di ritrovo deve essere, d' ora innanzi, il suo luogo di pace e dì riposo. » Via, siamo sinceri. Vi pare che in un momento in cui non si può essere che ammutolitì dal dolora o straziati dalle lagrime e d.d singhiozzi si- possa avere il pensiero tanto delioquente da prestarai a una produzione direi quasi letteraria? Leggendo, invece <!ella regina vedevo una Sarah Bernbardt qualunque che si esercitava a tradurre il dolore coll'artificio della fraseologia sonora ! Una figlia che avesse voluto così bene alla mad1•e non l'avrebbe abbandonata che collo schianto del cuore al margine della tomba. La 1•egina · si contentò invece di scrivere nel suo diario : « Io e le mie fi,;lie pregammo a casa». A casa, è vero, si sta piu bene che dietro la bara di un cadavere, anche se il cadavere è qnello della madre. E poi? Undici anni dopo se ne ricorda e scrive nel suo diario: dell'altra rettorica!« Anniversario dell'amata madre. La cara madre tanto buona e tenera e piena di gentilezze ! Quante volte sospiro l'affezione materna ». ! PAOLO V ALERA. L'economia Italiana e le statistiche l'l'I' q11a11lonella f'ol'mazionc clclle stntislichc si com111('tlanole pi1'1cil'plo1·c,·01i irl'C'golal'itù, quali sal'ehlJel'o la COl'l'l'ZÌ0IIC (li cif'l'Ca raso, 0J)J)lll'C il C0lll· plelalllcnlo di tabelle secon(lo cla!i app1·ossi11iativi, J)lll'C 11011 i· senza significato 1'11lli111Sa<'l'il' cli notizie p111Jhlicatcsulla Giustizia penale. Se 11011c'è la scrupolosa csauezza ,, ha allllcno l'approssilllaziouc, <'d anche eia q11csta possialllo ll'arre un qualche criterio. .TI (lisscslo CC0ll0llliC0g'CllCl'alc, il llisor(linc Jl10l'aic che lil Le staLo cli clisscslo ha pl'Oclolto in ogni classe
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