La Rivoluzione Liberale - anno IV - n. 40 - 8 novembre 1925

biL 16'1 LA RIVOLUZIONE LIBERALE Un documento bliopafic~ dtil Suruk.y Times e dell'O~cr- "er, gli .,-1icoli dì Ganin, le ~iticl1e di Gosae, 4i Squire, le cronache teatrali di Agate e di St. John Ervine (in cui troni,-, 10vcnte dei giudizi intereaaanti) r -nno cadere le bracci.a. Pa88ale •i fogli popolari: il People, le New. o/ lhe world (tre milioni di tiratura, dicono), e vi asaalc la nausea per la rimasticatura di tutti gli scandali della settimana che vi viene 11Codellata. Londra, nowernbrc. Raooonta Stefano lauwanne, nel ,uo recent,e ed aUenentioai.ruo otndio: « Sa Majegté la Pres.e ll ( Payard, ed.}, che un giorno un letterato inglese andò a far vi,it.a a Northdiffe. Come, i due, poco dopo, u,,civano d.al1'ufficio per recarsi a pranzo, il viEitatore ei tolse oetentatamente il cappello din.anzi all~inserviente dell'i&.acenso-rc, e, rin1brottato dà) i;eniale lord per il suo scherzo, rispose: • Eh, chissà, domani questo fattorino del lift potrà easere direttore del Daily Mail». Era noto che Northcliffe sceglieva i suoi collaboratori con criteri del tutto rivoluzionari: non è abbast1tnza conosciuto che 1} creatore della stampa gialla, il cosidetto «Napoleone del giornal~mo » mru>cava di spirito organizzatore e di pazienza, e chi attrezzava tecnicamente ]e sue imprese editoriali era suo fratello, lord Rotlrermere, l'attuale pquessore del Dail:y Mail, dell' Evening News (novecentomila copie di tiratura, il masoimo raggiunto da un b"omale della sera), del Jr eckly di,patch e del Sundav Pi<;torial. Orbene, og{!i lord Rothermere );a un m:testro: lor<J Beaverbrook, il p,,ssessorc del Daily Express. rlell'Ece11ing Sumdarcl e del Sunday Express. Per eelcbrare le venti pagine di qu,·.st'ultirno foglio, Beaverbrook ha scritto, po<'l1i giorni or sono, nu a"·-vi!'o réclame che ha un valore <locumentario eccezion.aie. Vi si vede ) 'uomo che associa il pubblico alla sua opcr..l di f.alsificazione i;iornaliRtica, e ha l'orgof!lio di mettere in piazza i suoi metodi. Gioco impudente, ma che denota uno stil<'. Quegli indu$triali italiani, che sovvenzionano 11a~costamP.nte <lei fogli clandeRtini, e /')i vf>rgognano (e non a torto) delta loro parte Jj foraggiatori senza ingegno, ànsiosi che il Governo constati ài esser da loro servito, ntB: paurosi che il puhblico J,J venga a sapere, hanno tutto <L1 imparare fla Be.averbrook e compagni. Sentite rom,, }'ilrla il padrone del Sunclay Fxpre35: • • "f-..;:Jso è unù dei più grandi e c!iffuai ~iorneJi del nostro tempo. Me ne resi conto in modo vivido e eoncreto l'ah1·a sera. all'A- <ldphi Theo.trc. L"inserviente alla porta, un uomo ben noto e anoor vigoroeo, jj petto coperto di nw.clairlie, mi disse: « Ho letto ;] Sundfly Expres, c.Ld giorno in <"UÌ è uscito, Mi piac-P ri. (' .on\CP.eo eh~ fll.Jst.8.ila. sincerità del suo tributo. La mia pn·ltron.a f'T.& aci·anto a quelle di ur~.a famosa attri<-e che mi di5.se: u 11 Sunday ExprPss è il wlo giornale domenicale che io le~f!.R,). Andai a ('ena, secondo la mia ahitudlnf', dopo il teatro, e quando uscivo dal rl11h noti.urne. una ~i~mora, assai conosciuta in so.-·i.età, mi .attaccò aspnlmente fl.U dì un articolo del vÌ8f'Orttf." C.astelrossr: (uno dei coll-11horatori del S. E.). Mentre, piuttosto f,lU,n.C'O, rientravo a casa, mi accorsi che il .S. E. r,redominava nd West End londinese, e f'li:: ~550 ai rivo]f!:C'Va a tutte le classi socinli. <( Fu c-iò (·nmr•;;ito e.enza l.acrl:ne ed ap:o- <' No <'f'r1RJ11rnte. L'avventura fu pazzesca. Vrrso Ja f111e ,!cl l<J18, rlecisi C"hc abhiec• t,.navo di un l,!ir.rna.k domeniralP. Avevo prontamente cornprt-.-io chP un :Cornale londinese dt'l 1nat~int1, uno della aera, e uno clella domeni<'...a, 1·r.u110 la eomhin<'zione idear~ una trinitit d•f' si !•nstene\'.a mutualmente. M~no di tre gi(:rn.ali t~ perÌ<'oloso, per Ja a,ncorrenza rcci 1.roca, pill di tre non n~ 1:05so u1r..an,a1ncnk dirigere. Non comprero ;tuindi nhri giornali se non per difendermi, <1 per, rappresal,!ljR )). . . _ (Ma Beavcrhrook era ~ll~rn min~~tro Ò~ l.loyd George~ e duvetlc rirtYl-<UT a piu tardi i suoi progetti). e< In mezzo a un s-enso rl'ira per le trattative andate a n1ale~ e di liI,,~r.azione d..ai legami ministeriali, nacque il S. E .. Tntti f!li esperti furcmo <·o~1r.ari alla i,i.u.atonda~ Y,ione... }li sprofondai nd lavoro per compiere ciò chf". tutti dichiaravano impossihi~e. f\1 un grande sbaglio, ma e!-itrem.1..,mc?te 10t<•ressante. Il primo l,criorto fu un f.a~1mento completo. Non avevamo un'idea du~ra de) tlpo di giornale <'he cercavamo <11 f.are. I 'aria era piena di idee e di imprrfette rf'..a• liz1.azioni. La vendita non and.a\·a. . . <t Abb.anclonai il mio riposo dnmen1('ale 1n c:~mp~-irrn.aper <"ollahorarc- <'Gfì b redazion~ del gi,;'rnale. In tutti ~li mmi ,fal '19 _al '22 11011 conobbi le var.1111zt~ d'a:;os1o, perche que• e--tomese er.a il peggiore p<'r i] :;iornale. Le~- 1,?:f-Vo, col cuore stre_tlo~ li::-. clf n: <le] deficit settim.anah. In quei ::;H..1<1H 113..n·o andar a prender aria in giardino, acuotendoi:ni :omc fnnno i caui. Cercavo di sbaraz;z:.irnll d1 una 086 e85 ione. Ero rimheciJlito? L~intt·nsità delJa mia preoc-cupazione fu ud~ che rni se.rissi 1~ cifre delle perdite, i conti, e re~ola1 su d, ei;se il mio bilancio privato. <' E a un trat\o, il S. E. cominciò a pro~ sper.l.re. Il trionfo fu interamente_ d,>vuto ngli sforzi <lella rPdazi.onc_- La m•a.. ra~t~ personale fu qt1ella del! mr1tatorc. l.,. r ..11.s_1. dei n1iracolo furono perfeltamente n.atur..i1J. a l, (( L'idea ansiosamente cercata era ocmai chiara. Il pubblico voleva un giorn.al,, non estremamente r,affin.ato, ma ne1nm.e110 basato sul faqo dell'umanità. Uomini e donne di meclin. cultura volevano interessanti notizie. e buone opinioni, espresse in ferma attraente. In qualunque modo, •nche frivolo, il pubblico impieghi le ore che ouccedono al lavoro, esso vuole le più ecelte opinioni sui soggetti dell'ora, e una più alta idea dell'umanità, <lella religione, del patriottismo, che non quella data dai fogli a base sc.andalo&1.1.. « Il Sunday Expreu preferiace far appello all'idealismo innato in ogni uomo, che. non .agli istinti primitivi, che spesso sfigurano rumanità. Ma si_ sforza <li proporre i suoi ide,ali senza pompa, o gonfia stupidità, ... « Nessun genitore può preoct·uparai se vede suo figlio prendere in mano il giornale. Esso è perf et tame1Jt~ oncttro..... >>. In queeti framntenti c'è un pro~na, e r'è un uomo. La folla a cui egli si rivolge, con delle frasi trh;almente espressive, ma L 'inneg!lbile potenza, è quella piccola bor- !(hesi.a che si autodefini•ce rispettabile e conservatrice. Beaverbrook le dà quel che le conviene: religione, p,a.triottiaruo, ideali famigliari. Le porg~ dei drammi giudiziari rornanzesca.mente rifatti, delle inchieste sulla moda, degli aneddoti sui grandi uo:nini ,lei momento. Fa .animare tutti i sog~etti, e rinforza gli articoli con fotognlie, discf;Ili e schizzi. rfa sempre dieci belle donne da mostrare, e un eroe da mettere in vetrina. Quando si prendono gli altri giornali domenicali, le nµ.s.aiccie pagine di ?"ecenejoni biLa grandezz.a di lord Beaverhrook sta nella sua pien.a coscienz.a di servire gli ideali del •uo pubblico, nel modo migliore c più elevato. Non solo, ma anche nc1rillusione di vivificare la materia dei suoi giornali (l'uomo del mestiere sa che in fondo nuJJa v'è di più morto del contenuto di un giornale g;allo: non un 'idea, non un'opinione significativa; talvolta, qualche sudicio inganno). Questa manìa di manipolare le notizie è un dono istintivo, poetico. Il defunto Stead, di cui oi è pubblicata or ora la biografi.a in due volumi, l'aveva nel rongue: p.assabilmente _ignorante, con delle fissazioni diplomatiche curiose, .poescdette subito, i] giorno in cui fu 'lleSSO in un ~iornale, il ~usto professionale di agguantare il pubblico, Gli emuli del fu Northcliffe sono conda11nati ad accontentarsi Ji <' brillanti seco1l(li »: :. difficile che riescano a trattenere. o soltnnto ad ?.<·ccttnre, ruorno ò'lngegno cht· passa. Le loto organizzazioni sono prive di aria, producono l".:isfissia. Ma sono &0rrette da una pe)'sonaHtà cap.arbia, tenace, ir.du- !:lrios-a. Il tempcr .·.u. ncnto inglese e .:imericano, In mentafità da uomini di .s.[.ari: CC{"O le ..,-1rtÌ1 eh<' completano la genialità giornalistica, qtlal!sù. Comprendete di ,·olpo 'che altrove la sorprendente fusione dello spirito plutocratico e forc-.ajoJo <le! p.aclronc, con gli ideali angusti del puhb!ico medio e ron ia virtuosità tecnica <lei rrdattori, i.· impo~- sibile. ARRIGO CA.Jl:\fl. Il caso Missiroli visto da un meridionalista Il Ncente pus.aggio di Mario M.issiroli e la giuati• h~&.ione che egli ne ha data 11ull'Epoca ci aqgeri- &coo,o aleune eoruiderasioni da.e vanno ben oltre JI f ano personale della " convenione • e tattari1 non p1 eteudeu.o asfi&aiarsi nell'aria rarefatta in cui ii aiitau.o le idee madri del sistema atorico e tllotofico ft\issiroliano. Quella non ci &orprende, anche te ci addolora; qu~te sono fu.ori diacu.ssione per quel che nol rngliamo con&talare. E ci CfJn.&enta il bene.volo kn"orc di 4n'..t' aaehe nvl 1· e fdea dua :a; <SI dR!'o ancora noi un giro al torchio del nostro • meridio• naliamo ». Nell'opera del Miniroli, acca.oto •1le aOQ.te pa• gine di filooofia e di ricostru:tione 11torif:8 1 ve ne H,no alcune di intonasione politica 1m1;>ia e proh,nda, che 3prono al lettore oriuonti nqovi e profil•etlano i pMblemi e i doveri più urgenti e &everi. Altre infine VP ne sono, tutte pervase Ùa un fremito di umana past:.ionc e illuminate da uoa nohile visioni, (li plebi redente, quelle cioè in cui egli esamina la i:itiaz:iooe sociale della Valle Padana. Ovunque: a:enti rremere un'.alta cosdenz.a che vede ogni questione dal punto di vista dell'interesse. della uhen.a o ddla ,-:randezza nazionale. Ma oltre a c-iò, in noi del So<l? lo ,tndjo deglj i;l·riUi, la ro.edit.aiU>nr, sul pensiero di Miaairoli r H:l'.n lìU3 a:::ione, fas<'iioo un senso di vaoto, di de• lusione, di tristczr.a. Non vi è u-~ tante pagine e tao.le idee e problemi d~Lauuti un accenno .al M.enogiomo, alla nostra ([ue,tione: il nome del Sud, talvolta ricordato. ci fa. c-rva 3"'-peltare che lo 9crittore vi ai fermaa&e e di- < r-s!'.e il j,UO parere ... Mai! Eppure ·-- pensavamo tra rn,i eppure il problema meridionale, (·be tanti nobili 1,piriti ha appassionato e ha occupato esso golo tntta la vita e ·tutta l'.anività di pensiero e di azione cli un'aoirna austera e nobilmente disperata come <Ji~di::J di G. Fortunato, avrebbe potuto e dovuto. ,111r:1rre l'attenzione di uno spirito ascetico. gravato Jal pcssimiemo più vario e complesso, come quello di M. Missiroli, qua!>i per un'affinità elettiva tra reah.à quasi fatalmente infc;ici p.J aniuie desolate! 11 nostro problema, inquadrato ueli.a sua visione P'>• Ji1ic11, gli avrebbe •~viUto errori e precipitose 6pe• rame, come 3ndw g)i avrebhf" 1:otuto. pretcatue o iiustifica.rc con m.a~giore eò e::>auricote pienes:r.a, r ultima rercnte rinunzia a<l ogni sogno di m(\der· ni1:ì italiana. Comunque ciò ~i s1)icghi e i-,::.: e valga, veniamo , 1 1 n•,..;Lro a,i;sun10 c-he è quello 1!; dimostrare, attrn- \i:r~•, e hcgut"ndo pnsso pa11so b 1>:Ì"•iro}ian11melem• JH,iCni,i delle funzioni politfrhe tÌ,A un purt.ito alJ"ullro, che jj fallimento coi f'ucialisii prima e la t1 a;.:migrazionc nel fosc-ismo dopo della tesi coll.alora:-:ionista, banno uno strt!UO particolare rapporto con la questione meridionale, rapporto che per 11 suac-cennato difetto del pensiero missiroliano non è stato nè è cakolato e non ha determinato qujndi, 0 ;. <leterruina alcuna reazione o modifica!Uone anlla tesi e;tessa, come avrebbe dovuto. :'\cl nuovo atto di fede, Missiroli ripete le pre mct:·è <lel suo vecchio 110gno collahoram.oni1,ta e 'o dil·hiara attuato dal fascismo al potere: 'f Vent'anni di organizzazione operaia f! di propa1 ganda socialiet;:i, di a8-Censione materiale e morale ,t delle classi lavoratrici; l'caperien'!tr della gue.ra r , 1 le trasformazioni economiche dd Òopo•gucrra ave1 vano talmente elevato alcuni ceti popolari, che (' quceti non poteVano più n~t.are contenuti e rh.iui;i ._nel \.ecchio sistema socialista, che, oell'asrnrda tl preoccupaz.ione di voler mantenere., ad ogni co1tu, 11: una unità sindacale, che aveva, oramai, unicamente v un valorr. elettorale, oon si accorgeva di oppoui H .alle improrogabili eti,enae del dopo-JUerra. QM· 'f st~ prnoccupazioni paralinaron.o i 10<:ialisti, cbe " rifintarnno il potere (per non dividere il partito, u il putilo fine a se Eleaso !) e condouero alla ca- ,, tastrofe la Confedernione del Lavoro {aUa quale • lh:il1olu:Jl &\'eva orlcno una tuvola di aal..-~) ,u&.i· ~·nata - qut:tle respoiuabiliti ! - a tenere atreUi ~n -, u.n medcei~o org.anirnu.o claui e categorie divenute, • ormai, divenis6ime. Ciò epiega l'inaLLMa déboek <a del sociafo;mo riforwieta più ancora di quello mat· (I aimalisu e proprio in quelle rooe (nella Valle ,i Padan.4, ad e'!.) nelle quali es~o er-a più forte, f no6Ì forte, da parere assolalo dominatore. Il feno- " u,eno che pan-i! lne1>plicohile, è di una c-hiareu.a <' lami)ante. In quelle zone il sodalismo, avendo conu. sca.uito la maarima efficienza, oveva, in pari tempo, « eaawi.to la rua funzione storica: proprio in quelle ,: zone. prima e meglio che altrove, si erano espreai.ì (l quei naovi ceti medi, piccoli borghesi, che col « socialismo non av-evano più nulla in ,·omone, tranne "'L. fede di nascita. ll port.ito sociolji;La, non aeppe " e non volle, o non potè, acoompagruuli nella loro :i ulteriore aR-Censione. Ed eu.i paasarono in mana al ,, fucismo, cbe, come avvento di gente nW>va e di •< cl.aaai nuove, li portò alla conquitte dello Stato ~ .l ne interpretò \a nuova posicione t--ociale. Abbiamo " assistito al nascere di un nUO\'O patriottismo 5o.J ~ medei;imo terreno degli spostamenti dì cl.asae, come "'"din1ostrO in modo definitivo Muss.olini nel celebre 11. articolo su ìl Fascismo e i rurali. Indubbiamente ~'Mussolini· corona••o., con tale opera, vent'anni di : azione socialista, in quanto interpretava, st.orica- "I mente, ~ cioè, nelle loro conseguenie, vent'anni "di traeformu:ioni politiche e sodali, do,.ute all'·t· ,1 zione sor.ialiito. e<l alle ripercussioni della guerra l, Una osservazione si può subito opporre ed è che, :<l' Ja· nuo,.·a piccola Lorgbesia rurale era sorta per l'opera trentennule del r;ocialiismo nel Se:t~ntrione, t'-On era accaduto altrettanto nel Sud in cui Mi.;siroli, dovrebbe sapere che la propaganda socialist.a non f>('teva s,-olgerai e non bi svolse per l"ostilità go1,•«· r.ativa, ma anche perchè paralinata dai compro• m<"ssi settentrionali socialisùd r:ol Governo e dalle c:.crbit.a.nti prete~e delle maestranze operaie impie- ~Mc oeH'agricolturn e nelle industrie protette, vam• piri dell'erario pubblico. Gli è che Missiroli per quanto dguar<lu i problemi sociali si è sempre ed t:~c!u:,iv:imenle occuputo della basso \'alle Padana e inavvertitamente hn esteao a tutta l'Italia H feoomcn'> della form.izione accelerata di lali nuovi medi etili "" ha. elevato a chiave òi volta di tutta la più r4-cenle ~toria italiuna I.a loro -..olontà di tradurre, e il tradurre effettho in potere p9Htico la conquistat.1 mnturità economìca. (I, Conquistata rr.3turità economie.a ll, abbiamo i,;.entiu, dire e ripetere; ma di tutt'altra cosa invece si tratta e che bisogna far capire a tutti! Non <"onqui8ta, non maturità eoonomira; certa• montc. E noi dimostreremo ciò (e sarà sufficiente} S<"lo per la zona sopra citata in parente.si dal ~i•_- isiroli u 1itetl<.1 <li esempi-o: per la Valle Padana, ClOP. ~ ci :;cn·ire;,io delle é'UC stesse p:wole e degli ,tessi 8uo\ ,ç:iuJizi. Una tal nuova dnsse avida, eso&a, epregiudi~.tla, ignorante, si è formala co:;ì: "I la-.o:r! pt!bhlici c.:-rogitati a fine r.adtati·,o e di . • ecdir.1.c pu.bLlico, coadt'livaoo il foaGO di g~rra •· cieli. orgaaniurrioni nello lotta cant,e In propri,ù •• •ri«'n• Si venne ere..i(l~o negli a11nJ»l'tccdenti •li• " auer~ UN cconorn.1,a ~fiMalc· ene_ ......eva di ,. 11 l'ori cooperativi e di a,ppoonagr,i f:Ol'ernativi, in: " c:au\bio ed in fun.;pne cli !'erviz:i politid. Fu quelle, n iJ ~riodo aui-.o del riformismo, COl>tra!\i.egl14lt0 "' <l•ll'allcao.u tacita fra il cooperati1'Ì&JOO aocialina, I'! lo bonifica e le p,andi imprese dell'indu,trialism@ e .a1r.ico!o prateuo)) (Ritu,luzionc l.,ibual,e, N.' 46, ,,.~.i... i'ieJi·u,icol\l ,, Siamo reaiionari ~ (U11a baua6lia poduta, pag. 208J: ,< riia chi può chiudere gli occb.i • d.avanti alla strahilianle contraddizione di un par- .. tito che mentre raccoglie due n,ilioni di voti, • manda c-.ento e veuti deputati alla Camera, regola " ruiglieia di organizz:uioni, ehe tii inseriscono -- 1\,. come! -·· nel sistema (".,apitalistico dell'odierno « ai,setto ,odale, domand.ano credito allo Szato e non \,( pochi favori, traci.ano alla pgri con l'alta fiuansa :, del Pa~e, con l'in.&utria, con la burocrazia; gj ~ ri6ut.a di coordiWll'e questa opera frammen\aria, " as,amendo di fronte ;iHa 6le111aeluse la-1.-oratrice, t1 la reeponsatbilità della propria azione? >) È ehiaro, adanque, cbe La nuova horghMi.:1 rli e-:,;: proletari è diventata tale non per nnn for~ antoooma di aseeaa, non per virtù di luterane,-imo ~ociale, ma per tuUo il po' po' di ealasao dello ~lato e di prote1ione da parte del medee;in10. È c-hiaro anche ed è logico M.issiroli qaando d.i,eo .:ii ..ocialisti -- buoni a tutto meno che alla rivolUJli.oo.e di smettere la commedìa del continue riuttD t:ombinato f'oili agrari contro lo Stato, e di agire dir~ttamente, in proprio nome, i,.enu lo fana della mt:-diazione. Altro che conqu.iata e maturità! Se Miseiroli ave&M Cf',nosciuto o megl;o valutato l'auività che allora e poi ,volse il Salvemini contro tutte le d4tgcncra~ioni par tirolaristirhe ed antisocialh,te ùelJe oligarchie proletarie del Nord e del loro partito, i;i i,,areLbe ben ,::aardalo dal presentarle agli italiani come runico sahctza ddl'ltalia tutta e dal suggerire loro un pro- ~ramma antipaternalisle, antiplutof"ro.tico, antiprote• :t1oa.!~ta, antiUuroc,atico, anticoo11erutivistico, antip.ard~Sitario, ccc-., e dall'esortare b ,ecchia hoq~hc1,ia J cedere e la nuova a ,-uccedere. Ma aVTehbe vieto la organici inc-a.pacit.i:idi quet.ta allima ad attuare il programllla propoetogli, ~olo f"he 11,efs-e tenn1i presenti due fatti: 1°) il proceMo di furmuione paro.saitaria dei nuovi mcdi ceti, da lui t<tr-,;~odesc-ritto; 2°) la necessità per questi di continoarc. dopo la ,aJita al polere, l'alleanu. colla vecchi.lii borghesia (rome i fatti oggi Jimostra0-0), che l'a..-eva generata e risiata dei 1uoi ateasi vili~ neJ. l'open: di diuaagu1mento delle Stato, che, infine, 1-i risolve nell'aggravamento della miseria e delJ"ubbandono de) Meuogiomo. Anche a prescindere, come fa, il Mi!11iroli, dalle traviasime eccezionali ripercussioni di tale alleanu .....U~mio ~ci del !-=t1~. i1 d.onno .eh,. lM' _ric,,,~,a ~a tulto la n.asione è hdlmente immaginabile, dalle pr.role con l(' quali il Mìssiroli at~ao descrive la v~n:hia borghesia, allora ostile alla collabor,ii::ione coi sorialisti: • A quali ceti borghesi si· riferiscono, questi sedi- :, ccnti rapprc11ent.anti della borghesia che si rifiu. " tano di dividere il potere col proletariato? Sono, " Jler a"'ventura, i portavoce di quel C3pitalismo pro- ' h.:lto d1e , iH! rli fovori governat\\·i. di <"orr·uionc "' politic.1 r- parlamentare e dissangua l'Erario? Sì , i:,uò sapere se, per avvcatura, 6000 contro la col• , laboru:ione i filibu~tieri della siderurgia, i ladri • delro toccbero, i pirati del mare. i resdcanì ter• .~rieri, cui lo Stato e gli enti publlici regalarono i o mili3rdi per bonificare le loro terre. divenute og· ,, gelto di ~cnndalose speculazioni di boua? Si può u ..apere fe i<ono quc8te categorie borghet-i quelle che • ~i oppongono alh collahornione? Non ~nppiamo. " Quet,la fsl~a borghesia ha ,vvel~natO tutta quanta • l'economia mu,lonale che si svolge su un piano che e• non r. di produzione, ma di generale impoveri• r- mento; ed ha (ed è qui il !!Uo maggior delitto) 1,. rovinato la mentalir<1 della borghesia vera. della ,. liorghe..,ia au1cnlica, Jabori<>:.a. produttiva e pa· .. ;,.ientc, fatta ùi profcs~ionii.ti, di pìc-c-oli indu1,triali. 1< di comemrc-i.an!i, Ji agrirohori 1). Eh via! Dunque: ~i abbia il coraggio di arrivar1; ..ll'oltini,1 condw;ione e sì dica che la nuovu bor• ,.h(':-ia YA]t,\'a l'antica, se non era. peggiore, e che '}uindi <;onvenivo 8ia all'una che all'altra il con• 1:ubio o.i danni ,lei teni. Eppure tale lolla era fa, oi:evolr, aIla n~zione, come ave, a tentato di dimoetrare il nostro. quand,1 •osteneva che « sarà proprio que11to.indi&ciplina delle 1• maestranze che liquiderà quelle industri.- pnras- ., r.iuuie, che poi-~ono vincere solo in , if"tù di quei .. uusc, rhc Yanno dalla fahl,rita ali~ h1m<"a, verj " canrri deHo nazione, che avvelenano le fonti vive ~ t· vitali delle prodm:ionc. impoverendo il proleta.• 1e ria.to, media e piccolo lioi:ghesia. E così \'Ìa. Jl ,( parado!lSO è 1en1.a1ore... Esa.tti11sima intuizione! Ma • anche iHu~oria ~peranza ! .o. T,1uavia ~r. M.is.siroli, avet111esvolto e dimostrato e ~, 1-;tenuto il pare.dosso con più coerenza e--più lun· gnmente, noi lo avremmo tra i liberisti benemerili d• Ila qur.!-.tione meridionale. Ma pur troppo! Altri p~radossi e altre contraddizioni pullulanti in germe ,H Hc sue ducubrar:ioni filoF>ofiche lo hanno tentato e gli han giocato il non infrcquenl~ brutto tiro di n~('ltt'rlo anche questa volta contro se stesso. Egli teorizzando il fascismo come l'osce~ al potere •li quei ceti medi su ricordati e non poten~one non constatare ed .lpprovare l'alleanza inevitabile colla ...rcchia horp;he,.,i&, c·i hci. posto in modo ancor più C'hìaro i termini della rivoluzione liberale degli ope• rc1i <h:I N.::ircle èdìe ma.;~e del Sud che deve ri1,oh·ere il problerr.a ddh 110.,:trauuità. Homo meridionalis.

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