Rivista Critica del Socialismo - fasc. 10 - ott. 1899

880 Rl\ 'ISTA CIHTl ('A DEL :- ;OCIAI.IS .\10 ------------ -- - - - - Facilmente dalla semplice crrnnciazionc di questi temi si ,ug uisce quali sicno i dc:-idcrii e le aspirazioni dei cooperatori italia 11i. E Roggiungiamo subi to che i pr og-rcss;i fatti dulia, Coopera,... zi0llC in Italia, non ostanti le diffidenze e le paure e le aYYCrRioni che essa ha, Ruscitato e non poteva non snRcitare in nn Go\·crno come il nostro ed in una, classe capitalistica come la noRtn.1, sono conRidercvoli. Il num ero delle Associaxioni Cooperath ·c nscendc oggi a 2:ioo. Nel 1 1 1 se;·i~I~o~1 ~~~~s~olcl~ s~~;g~r~ ~~;~~a l;~-ct1 ~l~~\;~~ 1 Q, ~ ! numero scendcrn a. 17 nel 1892, per risalir e a.480 11el1808. Oggi ne l'irna11g·ono :334 cori 220,000 a,:sociati 1 un capital e di dicci mi– lioni di lire e un giro di affari per t1 1 e YO!tequesta somma. Si intende che il numero magg·iorc delle Coopenìtiv e appa rtiene all'Alta llalia : la, Lombardia ne ha 88 1 la Toscan a 60, e ~i sceude via ,,ia, fino n 10 nell'Umbria. a 10 11ella :-;icilia. a ;j nella Cam – pnnia e a :3 nella Sa.rdegna ,. Bisogna riconoscere però che il pre– giudizio merldi o1rnlc 1 così diffuso llell'A\ta, Jtalin . contribui sce un poco a mant enere il .Mezzogiorn o in arr etrato di sviluppo. Lo scorso 1;.1nno la Lega. delle Cooperative volle mandare una, Commissione in Sicilia a diffondervi i pri ncipi i della, cooperaz ione: furon o scelt i per tale ufficio due sette ntrionali, i qnali nntural – mente riesciron o ;\ ben poco . perchè non conosccqino !' illdOle degli abitanti. le loro speciali condizi oni econo miche, e fori-e nep– pure ani vavano a farsi capi re. lo: pure non mancano anche fra gl' italiani del Mezzogio rno arde nti e intellige nti cooperatori. J,a difficoltà .Magg·iore, il maggior ostacolo al pro:n esso della. Cooperazione . è da ricercar e (semb ra. a noi ) nella cattin\ proYa. che hanno fatto e fanno parecchie Cooperati\"C. Sarebbe, a. nostro modo, còmpito essenziali ssimo della Lega. delle Cooperative di eserc itare n11a seYera censura, sulle proprie organizzazioni, sceve rand o continna men tc le Yerc dall e fal~e Coo– perative. Confessiamo la nostra meraviglia ,: che di questa. indispen– sabil e opern di epurazione non ~i occupino nè la Lcg·a,, nè i Cong-ressi della, Lcg-a. Eppure lo stato effottiYO della Cooperazione in .ltalin è tale da do\·erc seriam ente impen sierir e i veri e sincel'i cooperato ri. Pr endiamo ad esempio Homa: e per eYilare petteg-olezzi, sopprimiamo i nomi delle Cooperative a cui facciamo alln~ione. V'è n11a Gooperati vu di larnro che chiameremo Jl. che fu costituita , nel 1888 da. otto oper~\i, ai qua.li se ne sono ag:g-iunti in pro:-;iegno altri dodici. Questi pioni eri si quotarono per poche – lire ciascuno per setti mana, più lavoravano due ore per l'azien da.. socia.le la sera I dopo a,ver termi,iat e le loro giornnte di lavoro presso i loro rispett ivi padron i. Erano operai eccellenti e sono riesciti in pochi anni a cost iluirsi nn capitale di L. 120.000. Ma la loro associa.zione più che una Cooperativa è una. Società in

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