Rivista Critica del Socialismo - fasc. 10 - ott. 1899

TEOR!.\ E PIUTJ('A DELL,\ COOl'EIL\Z/O:0.E 881 nome collettirn. I ,·enti 1-oci ~i ripa rtiscono fra loro tutti g-li utili: impi('g-auo circa liO operai cstnwci, ai qrndi non tlìrnno che i1 f'.Cmp!icc f'-ftlario. :::i-0110 insomma piccol i capitalisti riuniti. Gno fra Ci-~i,che fu per pnrccchio tempo il Direttore dcll"azicnda . ~i -ra\sc di tale :-ma q11a\iti.1per formar:-ci 1111:l cerchia di conm;ccnzc, e poi si ritirò dalla Società, mettendo su 111.ìo ~tabili mento per prop rio COlltO.Così la Cooperazione serve di scala per diventar capitalisti: e questo è certo il contrario di ciò rhc i-i propongo no i veri cooperatori . . E que5to non è il solo caso. Come la coopcrMin A, la Coo– perat i, a di la,·oro n fu formata da' migliori operai del mestiere . Erano IO nel 1890.cd ora sono <lhclltati capitali~ti. cd impiegano opera i estranei n salario. L'n anno e mezzo fa, il DircttOl'e si ri– tirò dulla Coopen11i,·n e mise s11 bottega pc1· suo conto . ];; con– f'-iglierc com u11alc: e mentre per il pa:-:.1".alo era portalo da'parti1i popolari. ora figura nella lista dei lihcrali. La C'oopcratirn C Rì compone di 10 o 12 socii: pre nde ap– palti di 15 a 20,000 lire; ma i socli no11 larnrano. aRRi~tono al lavoro di operai est n1nei ali' Associa zione . Questi operai natma\ – mc nte riccrnno il 1m ro salario: gl i nti li :::.ondivis i frn' soci i. ..\la r es<·mpio tipico delli1 falsa Cooperazione è dato dalla Coopcrntirn JJ . ehe pure conta più migliaia di soci i. ed è una di quelle alla quale si prodigano tntt'i giorni le maggiori lodi da coloro che non hl C:OllOf'.COilO. Questa Coopcratirn ha 111prc:o:idcntc e ;i\cnni cOni-ig-licri <·he non sono oper ai.<' ~ono i soli non operai mnmcssi n<•ll'associ.i– zìone. Sono naturalmcnte a dta. li Presidente fa tutto. Xcssnna assemble11 di socii. ncssumi discuss ione di bilanci . e crediamo nessuna clistribnzionc di di\·idendi. I socii souo completamcnt<" ignari delle openizioni del DirNtore. il quale contrne debiti ,Hl intcrPssi. firma cambinli, e 11011 dh conto n nessuno nè di quello che e:o:ig-cnè di quello che spende. Egli eserc ita anche sui socii della Cooperatirn 11n;1 specie di t,·1,ck s,11ste11i - che qui non è il caso di esporre. Un'alt ra Coopc rntìYa, che jn diche remo con la lctteni K so– miglia ;i penn ello alla Coope rntirn A e ;i l\;i Coopcrat irn B. Acca nto a queste, che di Cooperntiv 11non hanno che il noml' ,i :-:ono in Roma cinque o sci Cooperative di larnro. che run– zionano discretame nte: ma in qualcu na di esse si manifesta già la tendenza <t passare da lla coopernzionc, diremo così, democra- 1'.ft~{1~:1 1 l\r~~~~~~to' 1 ~ 1 11 \~~:~ f.~ O ~i~i~tif C~J~;~~ . ili~!~e;~·;'i·i.t~';i!.:~.r~~ nn ' azienda cnpitalistic,'i qnal1111quc. E 1rn:-:-iamo alla C'oopcnizione di cons umo. Tranne quella dei ferrOYieri 1 che funziona disc rehunente. k· altre Coopcrati, ·e di cons um o. specialme nte le gran di, h:,n no nuo stat o nrng-g·iore di Diretto ri, Yicc Diretto ri. •Hag-ionicri Capi; ccc. che percepiscono lauti stipendi i (tino a 20000 lire\' an no) e ren dono ai socii poco o ness.un conto delh1 loro gest ione. I div idendi sO11O m,1gri {l'J 1 1! o il 2 °; 0 ) : e le Cooperath·e non si forniscono 56

RkJQdWJsaXNoZXIy