Gl'Istriani a Vittorio Emanuele II nel 1866

\ - 15 - , · m~nicipii, l'Istria domandò e ridomandò d'essere unita ali Venezia, ma sempre indarno perchè l'Austria rimase pa rpna della situazione. Nel 1797 gl 'I taliani si commossero 'pel distacco dell'Istria dalle provincie di terraferma come ne fanno fede varie pubblicazioni di quell'epoca. Una di queste, stampata per ordine del Governo centrale del Padovano, Polesine di Rovigo e d'Adria negli Annali della Libertà Padovana, termina con queste significanti parole : - « Patriotti Lombardi, la libertà del- « l'Italia sarà sempre contingente sinchè l'Istria rimane « soggetta alla corte di Vienna ... L'Istria è una provincia cc italiana che vi appartiene per natura; è una parte in- « tegrante dell'ex Stato Veneto che vi appartiene per conce venzione... Gl' Istriani sono vostri fratelli... Essi vi << furono compagni indivisibili nella comune schiavitù, « essi reclamano il vostro soccorso ora che siete liberi « e indipendenti. Prima che un trattato tribuisca ali 'in- « vasore austriaco la proprietà della provincia, prima che « giunga il tempo in cui sarà inutile ogni sforzo, Italiani, « scuotetevi, e se non l'amore dei vostri fratellL non cc l'oggetto del loro benessere, vi muova almeno il vostro « proprio interesse, la causa della vostra libertà sempre « contingente e compromessa fìnchè sarete disgiunti dal- « l'Istria ... Non permettete che si disgiunga da voi una « parte preziosa di voi medesimi; non permettete che cc periscano in questa separazione le speranze della vo- « stra prosperità. Armatevi, se d'uopo, e accorrete a « strappare dalle mani dell'invasore ciò che è pur vostro, « e i vostri fratelli benediranno per sempre la mano che « avrà spezzate le loro catene. » Così pensavano gli italiani del 1797 riguardo al- ! 'Istria! Potrebbero pensare diversamente quelli del 1866? Pirenu, 13 luglio 1866. B blioteca Gino Biarco

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