Virgilio Gayda - Gli slavi della Venezia Giulia

- 24 progrediti di vita sociale, in una regione campagnuola, scarsamente popolata, che si appoggia tutta, per i suoi traffici quotidiani, sulle sue città. Le correnti di affari, di piccoli o grandi mercati, che si sviluppano tra questè città e il contado, irradiano pure spontaneamente, sempre più lontano, quanto più cresce il valore del nucleo cittadino, con una inavvertita ma profonda ondulazione, la lingua italiana, un movimento di cultura e insieme di pacifica e irresistibile propaganda nazionale. Lo hanno intuito anche i governi d'Austria e p 9 r questo hanno concentrato i loro colpi contro l'italianità sopratutto sulle città, sentendo che, cadute queste, crollavano non solo gli ultimi punti di appoggio della difesa italiana, in questa lotta impari di popoli e di governi avversi, coalizzati, ma anche le più salde ragioni di quel prodigioso dominio italiano sulli:i terre adriatiche, che ha infiltrato il suo spirito fra tutte le genti slave del litorale, facendone, in Istria, come in Dalmazia, qualche cosa di suo, di assolutamente diverso dall'altra gente slava, che non è mai vissuta a contatto con l'italianità. Sotto questo aspetto si può dunque anche dire che ogni sviluppo avvenire della vita, dei traffici, e dell'opera cittadina di Trieste, come di Gorizia e dei vari centri istriani, significherebbe, quando non ci fosst più l'azione neutralizzatrice di un governo avverso, una progressiva sicura espansione dell'elemento e della influenza. italiana, fra gli slavi. Si può rilevare, in proposito un fenomeno molto tipico 9 illustrativo. Cinquant'anni fa le isole del Quarnero potevano sembrare assai meno italiane di oggi. La città di Lussinpiccolo, ad esempio, aveva una percentuale di parlanti italiano minore di oggi. Lo sviluppo della navigazione ha portato immèdiatamente, S9nza coercizione di sorta, uno spontaneo, impetuoso sviluppo dell'italianità. Così avviene nella campagna. I contadini slavi, che vivono dentro la sfera di azione di una città italiana, parlano italiano. L'apprendono spontaneamente. Un tale fenomeno di bilinguismo è tipico per provare la volontaria sottomissione degli sia-vi agli italiani. Fra gli slavi istriani non è solo l'élite intellettuale, ma è la massa, vicino alla città, che parla italiano : fra gli italiani, assai più progrediti nella cultura, non Biblioteca Gino Bianco

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