Virgilio Gayda - Gli slavi della Venezia Giulia

-22Ma altri artifici, a danno degli italiani, appaiono ancora nel censimento. In Istria, per esempio, nel distretto di Volosca, nel decennio 1900-910, si sono fatti salirè gli sloveni da 647 a 3568, con un aumento assolutamente inspiegabile e inverosimile del 500 per cento, in soli dieci anni, mentre si sono fatti discendere gli italiani da 1307 a 958 (ad Albona: da 3959 a 2396). Tutto quèsto può già abbastanza chiaramente dimostrare che, anche per le altre regioni della Venezia Giulia, come per Trieste, i risultati del censimento non corrispondono alla realtà del patse, ma devono essere corretti, con un ·aumento della somma degli italiani e una corrispondente diminuzione della somma degli slavi. Anche la natura di questi slavi del Friuli orientale e dell'Istria deve esstre esaminata, per precisare con essa la natura dei rapporti che sussistono fra essi e l 'elemento italiano. Notiamo anzitutto la indiscutibile diversità del grado di cultura dei due elementi nazionali, italiano è slavo. Per misurarla possono bastare queste cifre. Nell'anno 1911-12 vi erano, per tutta la Venezia Giulia, 17 istituti d'istruzione media : di 5615 studenti che li frequentavano, 357 4 erano italiani e soli 1317 slavi. Gli italiani hanno una cooperativa su 857 abitanti, gli sloveni su 1316 e i serbo-croati su 1605. In Istria ( 1908) l'italiano paga in media, per impòste dirètte, corone 5,94; lo slavo 3,31. La media di imposta fondiaria, ;segno proporzionale alla produttività, è in Istria di 2,09 per ettaro nei comuni italiani, e solo 0,90 nei comuni slavi. Bisogna poi ancora osservare che le due razze sono topograficamente divise. Nel Friuli, gli italiani occupand la zona co~tiera e quella che si stènde lungo tutto il confine del regno, da Cormons a Cervignano, per la grande pianura che si allarga da Udine: gli sloveni popolano la parte orientale, montagnosa e incolta della regione. Le città poi sono tuttt prevalentemente italiane : Gorizia, Gradisca, Monfalcone. Solo Gorizia, negli ultimi anni, è stata invasa dagli sloveni che volevano, con I 'aiuto del governo, conquistarla, per farne un centro cittadino proprio. Nel 1890 la città contava 3750 sloveni : nel 1910, dopo la revisione dèl censimento, 9819 Biblioteca Gino 81c1nco

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