Virgilio Gayda - Gli slavi della Venezia Giulia

/ - 16 - gente, mandata avanti negli ultimi decenni dal governo, che ha detèrminato l'aumento della massa slava di Trieste segnato dalle statistiche. Ma appare anche chiaro il suo carattere che bisogna subito accentuare : questi nuovi immigrati sono degli espone.nti del governo d'Austria, del suo sistema politico : essi rapprçsentano una parte a Trieste fin che rimane a Trieste un governo d'Austria. Se un giorno questo governo cadesse, molti di essi abbandonerebbero la città o, tornati in un contatto naturale con la massa italiana, ne sarebbèro progressivamente assorbiti. Due cause hanno impedito, negli ultimi decenni, l 'assimilazione rapida di questi nuovi elementi slavi importati : la mole della loro immigrazione, forzata dal Governo, avvenuta non comè per il passato lentamente. gradualmente a seconda del quotidiano bisogno di lavoro di Trieste, ma di colpo, per grandi masse, superiore alla capacità di digestione di questo enorme crogiuolo nazionale che è Trieste : è la nuova politica separatista delle autorità governative che hanno, con ogni mezzo, tentato di tenere abitualmente divisi gli slavi dagli italiani, di isolarli, per mantenere intatta ed anzi accentuare la loro fisionomia, 1a loro individualità nazionalè estranea nella città italiana. Con questo io non pen~o certo a consigliare al nuovo governo che si potesse stabilire a Trieste e nella Venezia Giulia una politica di oppressione e di violcmtazione nazionale contro gli slavi per ridurli a dirsi e parere italiani. Basterebbe che un governo non prendesse partito nei rapporti fra le due razze : lasciasse svolgersi 1iberamente le lèggi naturali che già in passato li hanno regolati ed hanno difeso la italianità di Trieste : fermasse solo questa eccessiva, artificiosa, esclusiva importazione dell'elemento slavo dallè altre provincie dell'Austria, che il governo di Vienna oggi favorisce non per necessità, ma come arma di combattimento contro gli italiani. Deve essere poi osservato che il nuovo confinè politico, che potrebbe dividere la zona di Trieste e di tutto il litorale dalle zone interne dell'Austria, sarèbbe già esso un mezzo naturale per diminuire ed arrestare le penetrazioni slave delle terrè italiane. Possiamo intanto documentare, con fatti precisi, le 81bhòteca Gino Bianco I

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