Concetto Pettinato - Russia, Balcani e Italia

- 26quando hanno vissuto d'accordo. Non essere più con gli uni vuol dire essere con gli altri. Seguitare a condurci verso questi altri quasi verso il nostro peggiore nemico sarebbe equivoco imperdonabile e inesplicabile. Esso ci esporrebbe fatalmente a un doppio rischio: l'ostilità della Russia, la quale vi troverebbe continuo motivo per ingerirsi nelle cose serbe, specie quando fra qualche anno sarà entrata anch'essa nel novero delle potenz_e mediterranee, e una nuova int_esa slavo-tedesca contro l'Italia, la cui conseguenza più logica potrebbe essere la discesa della Germania o la ridiscesa di una nuova Austria più o meno ungarica in Adriatico. Perchè, infine, faremmo la lotta agli slavi? L'Italia è troppo grande per aver paura della Serbia. Ripromettersi di mantenere a pochi chilometri dal mare un popolo così vitale e così degno di , vivere è storicamente e politicamente un'aberrazione. Assicuratici di Vallona e, quando l'ora sarà giunta, anche dell'Istria, per noi gli slavi dell'altra sponda non costituiranno più alcun pericolo. Al contrario, offrendo loro fraternamente ambo I.e mani per aiutarli a resistere alla minaccia tedesca, a sottrarsi all'invadenza russa, noi ne faremo i nostri alleati per la difesa futura dell'Adriatico e del Mediterraneo da questi due grandi pericoli, che sono i loro come i nostri. il Mediterraneoal popoli mediterranei, Si fa tanto altercare in Italia fra partigiani dell 'Intesa e partigiani dell'Alleanza : la verità è che noi non possiamo esserlo sinceramente nè dell'una nè dell'altra poichè i nostri interessi non coincidono con quelli di nessuna delle cinque potenze, tranne forse che con quelli dell'Inghilterra. Noi in codesto angustissimo ùlim::,o europeo fummo ,e saremo sempre soli. Ce ne siamo accorti t3 bltoteca Gino Bianco

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