Concetto Pettinato - Russia, Balcani e Italia

- 24 torna comodo, ma non appena abbia finito di aver bisogno delle sue elemosine, farà probabilm~nte quel che ha fatto la Bulgaria, cercherà di trovare da sola la propria strada. In quanto alla Polonia, in questo momento, certo, fuma con la Russia la pipa della concordia perchè dei tre litiganti capisce esser questo l'unico che possa davvero r~stituirle, almeno a titolo di usufrutto, l'unità territoriale ed economica e lo sbocco sul Baltico di cui oggi esclusivamente si preoccupa. Ma raggiunti - s_eli raggiungerà - i propri ideali immediati, non vorrà anch'essa passare a rivendicazioni politiche, per le quali la Russia non le fornirà senza dubbio che troppi motivi? Mentre dunque da un lato lo slavismo subdolo del1'Impero degli Zar preme sull'occidente tentando assorbire, col soccorso degli errori di quest'ultimo, un'enorme morena etnica, il cui acquisto potrebb_e valergli, nel caso di una catastrofe tedesca, l'egemonia sull'Europa; dall'altro in seno a quella stessa morena emergono, quasi isole dal mare, nuovi centri di attrazione i quali non chiederebbero se non di fungere da contrappesi al colosso. L'interesse dell'Europa - l'ho scritto due anni fa, lo ripeto oggi e non mi stancher6 di ripeterlo - sta nel1'aiutare a tale emersione. Già la sollecitudine posta dall'Inghilterra e dalla Francia nel far da testimoni al proclama del Granduca Nicola promettent.e l'autonomia alla Polonia, la soddisfazione manifestata a Londra ai giorni dell'ultima vittoria delle valorose armi serbe sono buoni indizi di ravvedimento. Trionfanti, gli alleati cominceranno ad appoggiare gli slavi per rendere alla Russia il tributo della loro imperitura riconoscenza, e seguiteranno per crearle degli imperituri nemici. a bhoteca Gino Bianco

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