Concetto Pettinato - Russia, Balcani e Italia

- 21 - ne hanno un numero stermii:tato, uno strumento di guerra straordinario. L'idea tedesca ha insomma d.ato all'Impero deglt Zar più che l'intrigo tedesco non gli abbia tolto. Non è senza inquietudine ·che io mi chiedo, oggi, se i nostri berretti frigi, i nostri rami d'olivo, le nostre palme più o meno accademiche non corrano rischio di escire dà quella amica mano alcun poco gualciti ed appassiti. Rinviato ·sine die l'avvento di quell'altra Russia pacifica e dolce che potrebbe forse essere l'arca santa di un migliore avvenire, e scesaci più vicina questa, guerriera, autoritaria e invadente, non ci minaccerebbe per caso il pericolo di dar di cozzo, dopo tanti sforzi fatti per evitare un' egemonia, proprio in una egemonia? · Imperialismoe slavismo. Il Governo russo, certo, vi pensa. II suo nazionalismo ha trovato bell'e pronto, per stabilirsi, naturalizzandosi, un terreno magnifico : lo slavismo. Non si trattava se non di convertire in idea politica un 'idea mistica che il popolo nutriva alm~no da mezzo secolo, quale rifugio platonico del proprio spirito cristiano e federalista : la redenzione di tutti gli slavi. La conversione non si è operata, nella realtà delle cose, poichè il popolo sente troppo, ingenuo e sincero qual 'è, quanto poco gli slavi non russì, più liberi e più progrediti di lui, avrebbero· da guadagnare nel divenire sudditi dello Zar. Ma le analogie apparenti fra le due idçe erano tali che il Governo è riescito senza difficoltà a far pigliare l'una per l'altra e a presentare al mondo un programma - sottinteso se non esplicito - di tipo prussiano come autentico programma russo-ortodosso, munito del visto della nazione. E' stato un giuoco di bussolotti, che i grandi giornali, la Duma, l'alta burocrazia, la nuova borghesia mercantile hanno accettato ad occhi chiusi, felici, se non altro, di avere finalmente una grande missione da com8 bltotèca Gino Bianco

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