Concetto Pettinato - Russia, Balcani e Italia

- 13 -- torni d9lla città? Quando giunsi a Varsavia, nell'agosto del 1914, correva sulle bocche di tutti un aneddoto mordace. Si diceva qualcuno avesse annunciato telegraficamen.te a Pietroburgo la presa della città per parte dei tedeschi, citando a prova l 'eJ9nco dei funzionari stabilitivi : Von Korff, governatore civile, Von Turbinn, governatore militare, Von Meyer mastro di polizia, Von Koltz, direttore delle Poste e via di seguito ancora mezza dozzina di Von. Si trattava nè più nè meno che dei nomi dei funzionari russi allora ~ ancor oggi in carica ... L'Intrigotedesco nella po• litica russa. Sono gli inconvenienti della corazza. Scritturati perchè facessero la forza dello Stato, quegli uomini d'ordine ci venivano col segreto programma di farne la debolezza. Fino a ieri le peggiori idee del Governo escivano dalla loro testa. La sciagurata politica fatta in Polonia, in Ukraina e contro gli ebrei fu sempre la politica che tornava comoda alla Germania. Sott'acqua l'Ostmarkverein lavorava a fom_entare il separatismo ucrainico, e intanto i tedeschi additavano al Governo russo i polacchi quali colpevoli. Quando poi il Governo russo si era scagliato sui polacchi, approfittando dell'occasione i suoi consiglieri più o meno aulici .gli suggerivano : favorite i tedeschi in Polonia; essi si accaparreranno il commercio e le industrie, e i polacchi rimasti a mani vuote non saranno mai abbastanza forti per cr~arvi dei fastidi. Nasceva così Lodz, quella opima città manifatturiera che• le truppe del Kaiser hanno ora espugnato tre o quattro volte senza rompervi una tegola, per la ragione semplicissima che sapevano trattarsi di tegole germaniche. Da molti anni i russi' si erano lasciati siffattamente convincere della malafede polacca, nutrivano tale certezza che alle prime avvisaglie di guerra il paese si sarebbe sollevato contro di loro, che avevano rinunciato ad accett3 bltoteca Gino B1dnco

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