Pattuglia - anno III - n. 2 - 1 marzo 1944

lii, al uostro sole, allo scopo ùi rilemprn.re 1.'l an.luLc del corpo e drJ .. lo spirito, bisogna.va. accontentar!li di Wvere 1ug'Ji aHori del pa~ato. rennar!i alla guerra Etiopica.. Ferma""i non ·av,rehhe certo si• gnificato a.vantare. Per distrugger• il Fasciamo ? E l'•Jtali1>, !orte d, volonLI•, di uomini e d'anni, entrò nel gra,1de conflitto, per il saorosanto cliritt-O a migliorare le sue ronòizioni <l1 vjta. M& g;l dalle prime b1tttute si ~P· 0 paleoa ·che tanta volontà e tanto &r<foe aono mioati non tanto dalla Ione. del nemico quanto da qu&lh corrdSiva inteI'na. rurare la storia delle tappe percor~e è co,a inutile e dolorosa. Vogliamo nnche nr11mettere chi• errori n01' mn.nrn.rOIIO nelle "f Pl'" respor>snbili della dip'lomazia, doli• politica e della guerra, che vanno L'Italiano è un popolo che non ha mal avuto panea sufficienza.Etutte le volle che noi abbiamo cercato di farci un posto nel mondo,abbiamo trovato le vie sbarrate: non solo le vie sbarrale ali' Italla Fasclsla, ma all'Italia pura e semplice, fosse anche l'Italia di DI Rudlnl, di , GiovanniGiolitti o di Orlando MUSSOLINI aggiunti n.11'a.zionc disgregatrice della propaganda nemicn (leggi ra, dio .Londra). .:, Ttroppi capitani cctridn.vooola 111~ ve: gli afoni dell'uno per condur· la sulla. giusta rott:i. non comp"n ,avano quelli degli a,ltf'i che tenl:t.- ve.oo di buttarla alla derivo. E vimero gH a.ltri. E la. -nave s'in franae, ii polveriub. TUTTO QUESTO PEH l'All CADERE Il, FASCISMO? SI ruo• PENSAHE AD UN PARADOSSO MAGOIOIU:? E non bnsln. Perchò COSI' FA• CENDO L'ITALIA SI E' M.\C• CHIATA DI UN'ONTA, CHE NON VAHRANNO OLI ANNI ;, CANCELLARE. Ma perchè dunqu& tanti sacriO oi1 tanto sangue, tante sventurt". ex-Maestà, signori dalle greche ,111 berretto, borghesi dni pioguj porln• logli I Se non eravate d'accordo, perrhè vi siete trovati al porto di par.tertu I Se volevate disfarvi del Fns,·i• emo, che pure ·ci .insegnò od amnrP il Re, la Patri&, la lloligione }'•I to. tic&, le leggi del l•voro, il pok<iiinmento della rnzza, ern. proprio nrce!111a.rio,dite, tnn.to enngue, tnntn di,truzione, tanta VERGOGNA? Era. per Voi questione di uomini t E allora, perchè non 1i avete ;if. frontati subito a vi,o l\pc-rto I I1 I Fnsci&mo a.veva troppi difetf i I Troppe l~ggi a fnvore clol popolo, troppo dinaml!mo, rhe non .ai adllice alla comoda. borghesia e ai molti uffici,li, pur preoecupnti delle promozioni ,e delle gnln.nterie <•he, dell'arte delle nrmi I E per voler abbnttere il F1tsri. ,imo, &Tete ,a.vnto bisogno de!le tnr,• pe di Grecia.; dei nost.ri e Fiume ,. e Za.ra ,, e Pola ~ e d'i tuttn unri pattuglia E ANCOUA NON Cl SWTE RIU• SCITI. Al cospetto _della tremenda realtà È' vero che avete anrora chi v1 segue, rhi vi attende qunli s,i.lvatori. }f :L lf'IOnvi accorgete, però, e 11e il vo•tro palco &i regge flio1ograzie nlln volpina pi-opngandn di radio Londra 1 1Sic11ro: porrHè b11nnn parte dC'l popolo it.nli:,.no è immntu:-o ai grnndi evenbi intcrnn:7lionnli, cd nmn più 1l1. fnr!!ln.ciel dramm:l, s&- gue _più la cronml-1\della servn che l1 n.rticolo. di fohdo, anche se !Critto <la. rhiHA- quale penna. Mn voi siete cnpari anche dl arfermnre che nvete originato il O settembre. per ~n.lvnre il snh·n.bite. E allora l'uomo di carattere, nemi~o od amico, vi dir1' che, è meglio una sconJìlll\ ooornt1> ehe nn sllllvntag• l(io ·disonornto. .Ed oggi, eccoci nl cospetto delln tremenda re,lt,\, Popolo diviso, san· gue fratricida. Italia., terra i-ont"'Sa da eserciti ,sLrn.nieri. Forr.:i:emni !!!orte piì1 dura toccò ni popoli. I Gioventù italiana! OiovC'nlù d'lt.n.lin, \(vrglinti hl torpore! Non ti ecuotono In ùi,oM• rcvole éapitol,u;i011e1 In ver,'{ognn dt-1 tradimento, )a triste pro-spet livn ili un domn.ni di servaggio, di miserie, di lottet Vorresti dunque rassegnn..rti n tonta ignominia, che ti impedireb· be domani cli comminare 'a te«tJ\ alta per le vie del mor,do I Disdegna le lotte cli p1>rtiti, i petlcgolcZ7.i inubili, l'ozio volen~o. Riprendi• la rettn via \lell'onore e cleUa glori&. Tieni pr~Pnt(' <'he l'Hnlin hr.. hussato hlla pori,\ del ricco e del potente, e non le· hanno ri~postv; che le hanno oegnto quf'l minimo indigpensa.bile, c.he per 'lei Ngnificnva lavoro e gioi"' e per loro iof!ensibile privnzione; cho no~ hanno mni vdluto il benest:ere noetro; cho e.i hnn110 ~cmpre co11lretto al troppo ùuro lrworo; che s: A0t10 rnlle~rnli tielle nn~tr(' privazioni per ùomin!\rc.i. Lo ricchr.zze delln Lcrrn sono inca.lcolnbili : J!ppurn loro, i popoli F~à~~a~Ft\mifti;:;; Fo lì del ~ luglio, <lei O settembre! dni pingui i111peri 1 non lHU\OO .mai \:olulo chn tn, itali11no, vi prendes- &i parte. ,GioVane I 1.,ensi Co,~e ai partiti politioi del domani ee ,~incer.anno ioro1 MA TU, O GIOVANE, CO• SA NE SAI DI PARTITI? Te lo dirò io: - 'I partiti che preva,r,rebbero domnnl sarebbero quelli valut.i dai vincitori e TIO'l <lnll1>volontl\ del popolo. Gli anglonmericani sono nemfoi dei governi ditt&t.oriali, perchè, i popoli div,si politicamente <!ono pi~ malleabili, e ~i oo~tringono pii1 facilmente ni , olei,i di coloro- che con l'oro ore• leudnno di lnre il bello ed il catU• vo t,, 1 mp6. La G~rmania Osserva la. Oermn,nia che, tmita •ui fronti d; battagli" e e.ll'interoo, canuninn 9tcura e fidente per le vie <le.Jl'onore, dulia glorin, per conquistarsi un domnni migliore. E siccome questo grande popolo è con•cio doli:. sorte che gli spet· terebbe da.Ila oconfitln, LOTTER.A' FINO Al.L'INVEROSIMILE per non cedere. rLa Germania,• potente nelle nr· mi, maestra di strategia, OOB5t6 negli nomini, ferrea. cielln sua volontà, saprò. certamente sormontAre ogn'i aspr-ezz..'l, per conseg1~iire Vau6picnh\ viittorin. e per ere:nre un:1 pace gili5ta. Se ciò non fos!e, !a.rebbe la fine non solo !un ·ma dell'.Europa, che diverrebbe vassalla di coloro rhe tanto le debbono. Ri■cattare l'onta Ver>o qi,osto grnnde popolo I I· tnlia deve riscnttiare l'onta det tra.- <limento. Non dobbiamo l!entirci ridicoW pM" l'ing:,nno 'patito, Se il trn•limento dovesse tN'lscinn.rRi vera.mente dietro di se quest'idea., J,a. sto• rin avrebbe roperto di grottf'sco Oesit che fu tradito da Giuda. Ricordnl i però rho il trndim~n• to dell'n.mici1.in. è srmpre 11 p.iù duro perchè nOfl hn, c-ome nell\.'\.more, l'nltPnunnle ùei sN1Pi. E noi dobbiamo risrntt.,ue que- ~l 'ontn per Mlnuri d1"I nenlic-o, ri• conquistare In fiducin ie b. st.imn dell'nmiC'o, pPr rimcritnre la glo• ria. IVH A tutto motore 7 / dai gior11ali E LASPAGNA 7 LIBROE MOSCHETTO•lt1ca, 1Purt.ropii, la. l'pesa delln dimostrar.ione ,l'abbinmo pagnt.& noi. Ed è una. spesa. fort.e, una ~pesa che ci costa, al di fuori dell'ordine moro.le, la fisica di8truziooe d'una parte deUa. Patria. Comunque ora la di0101tra.ziont1i c'è • .Cioè che tutto è possibile, in qucHta guerra, tutto, luorcbè la 1>eutralità. Dei 'pocl>i poosi ancora luol'i ~11' guerra. e<.-co che uno, l:l tSpagnn, posto ·in una zona nevralgica, ~ per lo meLropoli o per qnet pezz.etto ù' Africa che !l'o rroot.eggi.a e che urta maledett-a.meote i nervi ùegH .anglo - irusso • foaoco • ,a,mericnoi 1 ecco eh& vieoe sollecitato " parte· ciparn, direttamente o indirett.:1-• mente, nl conflitto. E un'altra co· ,$,a, t1tin010 dimostr.ando, noi italia.- r..i, al monùo e ai politici: cho <·osa si~ilichi i,ace eeparata. E quo.11to coali. Ora, dunque, che Ll Sp11g11a è premuta, incitata, sgridata, blnuùita; ora. iasomma che I).a Spagna sta in we~zo alla reoo come il toro fr·a i e bandorilleros ,, è giusto, ci pare, che a.oche noi dici,amo la no· sLr& paro]&. lt\.nzi, non noi, ma quegli apiriti it.:ilinoè che ,·eglinno, iu tern iberica, quei campi ùi battaglia, <la. Malaga o. Santnnder, t·heuoo lsooo .ancora ~ovecchiati nf\lL.'l storta. A loro,,spetta parlare. Am• mon'ite le iot.elligenze spa.gnole, anche le più a.tt..cntc del climn po• litico o ùiplomat ico at,tuale, che la vin è una sola, e diritl:-i. c la \'itlo rin, qualsiasi ,,iuol'ia, non ne slà a metà. ma jo Ion<lo, .aoche ~e quest..a stroda è durn,

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