Pattuglia - anno II - n. 2 - dicembre 1942

ACCl:\GEHSI ad un discorso che G dalle premesse iniziali sgorg:ii o V A N N p E R z in un necessario panorama sintetico cleÌle arti figurrilÌ\'C giuliane, presuppone una impostazione cli cnruttcrc vrcttamente selettivo cd un Ja,·oro che, csclus·i i' «testi•, arrivi attraverso essi ad una condizione di visibilità critica imperniata sull'intelligenza e sulla validità di una piUura o sculturu, più che su un gruppo postremo o anteriore cli opere. ARTEGIULIANA Si chiede troppo u questa nostra arte, quanto mui impreparata da una. tradizione di scarsissimo vnlorc, quando s1 cercano i nomi per tracciare una continuiuì ideale tra la nostra arte contemporaneo e <1uèlln che la precedette dircllamcntc. Gli è che lu stoi-ia delle urti figurative giuliane non arriva più in là, con il suo valore, cli una con• dizione di cronuca spicciola. · Etnicamente mista per conilucnzu d'incroci, nulla rice\'c qucst.a nostra gcn• le dalla natura cursica che ne potenzi il carutlcrc e la freschezza, come la naturu umbra per esempio dona alln strn gente, cui l'isolamento è foriero di maggior , italilà e proprictù. t il destino di .questa nostra arte non a\'cre una giustificazione esatta che la riporli con una coordh1atu ncll'ufflusso san• f::uigno della grande arte italiana cd europea e ciò in massinrn parte perchè quello che in lclleraturn e fomite di ricchezza morale cd cstciica, un'uria di mittclcuropa cioè, per le r1rti figurative, che al mio modo di ,·ccÌerc richiedono maggior puritù, è cagione d'im· propriu condizione di partenza per una realizzazione cli _natura plastica. Comunque, in questa brc,e rassegna, mi preme più mettere le condizioni cd i problemi, che il risolvc~li; rcstn a ,cdel'e, in una analisi accurata e per .esteso, rngioni e conclusioni più precise e meno superficiali. ln queste condizioni le personalità spiccate, decise, sono dirficilmcntc ri• scontrabili ccl una certa aria provìn• cialc ed aculturale ne rimpicciolisce e falsa la figura. Alcune promesse l'arte dei dopoguerra a\'ern fornito, ma la morte le stroncuva prematuramente: pri• m.i cli condusi\'i ris\lltati BolaU:o; ullc prime t«ppe Carmclich; con delle buone - promesse 13ritz; un vulorc indiscusso riscontrabile in Piero ~larussig,. di cui si ,·uolc ora ingigantire la statura ca 1 suoi upporii al Xo,·cccnto. J1 resto è sfatt.o in un pro\'inciolismo ignornn• te e pretenzioso, che ciel resto bene si ndatta ad una cultura artistica retro-. gracla ccl incompatibilmente ritardatar:n su ogni C\'oluzione artistica. Il gruppo fium1rno1 meglio prcparnto e più unito, sfugge idealmente un poco n questa premessa; pc1·ò sfugge per l'apporto morale più che per un erfçttivo contributo valido d'arte. li gruppo triestino, aiutato nel suo confon:lersi eia una critico disattenta e impreparata, si disarticola in una lott~, modernista che è ,olontù di mettersi in luce e pri• mcggiarc con una novitù e gloriuzza }o. cale, strombazzata accortamente, piuttosto che con una ricerca pura <li valori artistici. Tutto ciò va naturalmente a scapito di pochi che lavorano in silenzio, 1>iù per se stessi che per gli .,nltriJ. Jn un breve giro i nomi dei mi• gliori: Ladislao De Gauss 1 Adolfo Le• vie1', Augusto Cernigoi, Tonci Fantoni, Homco e Henato Oaneo, Federico Highi, Homano Hossini, Vittorio Bergngna, l\lario Lanncs, Franco Orlando, Luigi Spa• cat, Mari;, Lupieri, .,.\rnold, nella pittur:, Ugo Carrù e J\larccllo \lasche~ini e Svara nella scultura. Artiorano magari con peì·son1.tlitù d'.· scutibili; sono g1ovani 1 .per lo più non formati e che !orse nrni si formeranno, . ma questo è sopn.1Hullo il ,·olto di un possibile panornnm delle arti giulìane. :'\ella sltl~mrntc ,.tmosfc1•a i mo, Ì· mcnti artistici entrano ullutiti e di la• glio, si raccolgono i residui ormai snwtati di una cultura impressionista é l'auvistu, 1•uramcntc c'C buona e assimilata lctlurn cli CCzanrie, che pure è il pili latino cli lutto il glorioso ottocento francese. ,\li accorgo che le parole, per essere est1ttc', sono sh1tc anche troppo cru• dc ed 01·a che il discorso vorrebbe restringersi su ,1ua_lchc valore è ncccs• surio allurgurc i] giudizio, senza pel'Ò lnr coincidere valori reloii\'i con v:-ilori as~oluti. Le, icr è il paladino anziano. Pitlorc dotato <11 grandi qualiti,, p,1ssnto altrm crso il \'aglio d'una cclucazionc r:,ffinaln. mi <lppare lrtl\'olgcntc di vi• sionc, seppur disordinato nel colore, é le sue intuizioni sono comprese negli epigoni di Van Gogli e Kokoschka. li fiumano Ladisluo Dc Gauss hn una pi1tur~, ron unti pt1sta cromatica densa e ~i:1picl11.Il suo mondo ramn:cnta gli u~1crcsi, ma hn sodezza e C(H•po~ sitù nel rci-i.dcr(• la nrntcria in unu s;n. tesi sobrin e tuh-oltn scarnn. Usa elci temi el<:mC'ntari, che cerco di portare alPosscssionc. Quanti i quadri vi\'enti sul contn,sto dei toni pietrosi, compatti elci moli con 1'~1zzu1To contrusto del suo mare! ,\lc-ntre l'ariditi:i di De Gau:,s è 5;. '-'uro in:licc nel guidarci attri:,vcrso un mondo coloristic:1 t!Sallo e mai provvisorio e impron isato, queste sono le prcrogutive cli un Cernigoi. llutil;;e e imnwginoso, analitico e acuto clissoJ. , itorc dcli' immagine, egli non lascia tl"C.'@.\li:t: è instancabile e nella sua policroma girandola spesso appurc decora• tivo spurpagliatore di colore. Sempre rimané ncllH pitiura, anche se di tono minore. Highi è un tcmµernmento ricco di scnsibilitù e intelligente, certo trop110 dultilc. Si lascia facilmente influc1une dalle «letture»: ne escono pitture spes• so ben impostate, ma pri"c di personalità. La sua ricerca è di rrec1uente un ritrovarsi su uno o l'altro testo. Cli nurncu In possibilitìi di uno scavn1•s1 e forse comi.; i pcrso1rnggi cleHc «Lettere di una novizia J> di PiO\·cnc ha Fmore di tro,•arc il suo fondo e si ferma olle prime a·pparcnzc. Un suo umore scnli• mcnt~le ntlenua1 i ricordi di Vnn Gogh, Gauguin, Cézannc e pone ha sua foticnh, pittura sul piuno di una ccrb ,aJ;ditù. \Jcntre Hcnalo Daneo ('on una riccrcu tonulc e coloristica di candida ingcnultù stupisce per lu semplicili:ì con cui pia• sma I suoi oggetti dalle forme più elementari. il fratello maggiore Romeo ha tra gli ottimi (Jundri alcuni incerti; con degli impasti bene dosa6 e con un.i mulcria ruvidamente trattata sa tro- , are s1>esso una essenzialità di lingua.~- gio che dovrebbe essere la sua esatta condizione di pittore. Lo attendiamo ad una personale per u·rn c~nferm:.. S1,1acnl è.• quello che si presenta p;ù appariscente) ma In sua fantasia è nnco1•n un fatto illustrativo, il che gli toglie la possibilitù di trndursi in -puru pittura. f: un IH'O:!Cdcre per scnsazio1c di forme piuttosto che per sentimento di colore, <1ucsto complementare a quel• la, mui in sintesi assoluta. Hestn da considcnnc pur sempre in lui un temperamento interessante e di buone possibil itù. '\ella sua lunga carricrn i:1rtistici1 l.annes è apparso u, CQmbatti,o, ::.cm• PIERO MARUSSJG : LIGURIA ForitJazione Ruffilli ~ Forlì pre in volontà di superamento. f: questa la sua posizione, non sempre sufficientemente motivata da risultati proporzionali. Il suo dialogare è disordinato e pr~cipitoso, ricco di fèrmcnti vitali e di sp1'egiudicatczza. Sono le qualitù antitetiche a quelle del pittore Orlando. Pieno cli timori e di tentennamenti, è arrivato, affinando gradatamente le sue doti, .1d una pittura di sorcio colore, con ,1trnlchc buon crrcuo atmosferico, come quello delle olcograric \'Ccchie e stinle in cui il tempo abbia nmalgamaio i colori di solito stridenti e passivi. Bergagna e Rossini si poS.':lono accoppiare, quantunque nel pv:mo un certo lumeggiare crrcrvcsccnte stia \.ar• cando i limiti di uno stile per giungcrC alla formuh1, mentre Bossini bada u ral• firrnre lu tavolozzn in sensibili accordi lumistici su una scala cromatica molto dimessa. Entrambi ofrrono una pittura intelligente e sensibile. se pur rUcilmcnlc catalognbilc. Degli acquarellisti il migliore Firn• toni. Stampc1·à i suoi colori in unn sin• tesi lirictt istintiH1, ricco di intuizioni, ma di limitate possibilit{1 C'ostruui,·c e plastiche. Pochi pittori di qualche valore: fra 11ucste l'Arnold, luminosa e dccorutiHt, molto dcina al. suo concilludino Dc Gauss. Lu I.up ieri im elc, temperamento estroso e incontrollato, dù dei frutti lal\'olta quasi geniali, ma è piutlosto volubflc e pronta alla ricc.1.ionc di motivi esterni alla sua nnlura. Passando alla seultur:-1 no:inmo minori n:lcpti e du questi C~ml e 1\laschc• ri,ni si stacc~mo 1>cr il loro vnlorc, mentre un giovane, lo Svarti, s'{H,·in ad essere la sola rigura di rincalzo: com• posto ed equilibrato, compre~o i:1tro,urc uno stile euritmico con U'l rigoroso bilanciare di volumi. \lcno dotuto, anche se più educato 1 Psacnropulo ci fOl'prende per la sua instabilità e 1~1faciliti\ con cui pnssa da una modulazione alla ~la• rini ad una narrazione martiniana o ad una imitazione casf'l'nga di 1\latc:,cr:ni. Considerando la scullura di C=:1rùper la prima volta dobbiamo trattare nella nos.tra rassegna di un valore assoluto, anche. se non di primo pi,,no, dclln scullura italiana. ~ci l'itratti ha rag• giunto una sobrictù cd un'eleganza , crnmcnte classica con una rastremazione di piani prettamente attuale e moderna. · 1\laschcrini, più ricco di fontasia, ma meno sicuro nella strada da seguire, ha dalo nei suoi bronzetti ctruschcggianti In sua migliore 1>roduzionc. In co11tinu_a evoluzione, aspettiamo una sua determinante che nc chiariscn la posizione c. le personalità. Questo di~corso, che purtroppo è cli- ,cnuto una lungn rassegna di errori più che di virtù dei nostri artisli, si chiu• dc senza conclusioni, come si crn ini• ziato con <1ueste intenzioni. Hesta eia augurarsi che <1ualchc fatto decisi, o, qm1lc per cscm1>io l'apertura a Trieste dl un centro per l'arte moderna, come quelli giù ist.ituitL n Tobno e a ~lilano, riesca a chiarire le idee a quanti, c. .sono j più, in fatto d'Mtc dimostrano th averle conCuse, e sopra ogni nltn, cosn offrire aì giovani un esempio sicuro dei testi su cui rondnrc la loro sccltn e preparazione.

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