Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

2114 Giovanni Busino E' vero che esiste un congr-uo numero di tecn1c1 internazionali disposti a mettere le p,roprie conoscenze tecniche al servizio dei governi dei paesi sottosviluppati, ma ciò non vuol dire minimamente che il problema sia risolto. Purtroppo questi tecnici possono fungere solo da palliativi .nei casi piu dolorosi, il che determina in essi lo scoraggiamento .piu nero e il pessimismo piu tetro. Dopo anni -di lavoro in paesi lontani, non riuscendo a intravedere una soluzione immediata, essi traggono facilmente il convincimento che una sola cosa si può fare: evitare che paesi sottosviluppati discendano ad uno stadio economico piu basso. Perciò consigliano di diminuire i progetti d'ind·ustrializzazione e di sviluppare invece 1' agricoltura. Cos1 almeno si ootranno affrontare le difficoltà riscontrabili nel settore dell'alimenta- .I.. zione delle popolazioni, essi pensa,no. Diciamo subito che questo atteggiamento è pericoloso. Un paese non può permettersi il lusso di dimin·uire il ritmo dell'industrializzazione allo scopo ·di sviluppare o potenziare l'agricoltura. La verità è che industrializzazione e sviluppo clell'agrico'ltu·ra non sono cose alternative. Sono piuttosto le due facce della stessa realtà, dello stesso edificio. L'agricoltura sostiene l'industria e viceversa. Allorché si considera la am•piezza dello sforzo necessario per razionalizzare le colture agricole e l'irrigazione, si compren-de come industrializzazione e riorgani~zazione dell'ag~icoltura siano strettamente interdipen.denti. ~< Aumento della produzione agricola e industrializzazione>> deve essere la parola d'ordine dei paesi sottosviluppati. Solo cos1 si potrà mo1 bilitare la mano d'opera sottoccupata nell'agricoltura, cioè condurre .le masse agricole con produttività minima ad uno stadio lavorativo piu produttivo. Del resto questa è l'unica maniera per esser certi che i lavoratori consume~an.no solo una parte del reddito aggiuntivo, lasciando l'altra libera per gli investimenti, ed in particolare per la creazione di nuovi impianti industriali. La storia occidentale mostra che i paesi piu industrializzati sono quelli che hanno seguito questa strada. 2. Prendiamo, a scopo -di mera esemplificazione, il caso dell'Afga- . n1stan. 1 Sulla terra esistono tre paesi avvolti nel mistero piu fitto: l'Arabia saudita, l'Yemen e, appunto, l'Afganistan 4 • . .Di quest'ultimo paese si sa ben poco. Montagnoso, senza sbocco 4 Finora non mi è stato concesso soggiornare in Afganistan. M.a ho potuto profittare dell'esperienze dirette di vari amici conoscitori degli affari afgani. Il 1 mio debito è particolarmente grande verso Nicolas Bouvier e Gilbert Étienne. Biblioteca Gino Bianco

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