Ombre Bianche - anno III - n. 5-6 - febbraio 1981

88 Federico Bozzini opportuno che nelle attuali circostanze sanitarie, venissero sospese, anche all'interno della Chiesa, le processioni che soglionsi fare nell'ottava del Corpus Domini, non che tutte quelle funzioni straordinarie, che possono chiamare insolita folla di popolazione" (44). Dal primo luglio compare sui fogli cittadini ripetutamente la seguente ordinan- . za prefettizia: · · . '' Attese le condizioni sanitarie delle contermini Provincie (è da pochi giorni che è stato denunciato il primo caso di colera a Cologna, n.d.r .), a maggior tutela della pubblica igiene, e per la es_attaos·servanza delle discipline pr'escritte dal Consiglio Provinciale di Sanità'' vengono istituite le Giunte Distrettuali sanitarie. I loro compiti sono, in relazione allo stato sanitario del proprio distretto,·, 'di proibire i mercati settimanali, il commercio degli stracci, la vendita dei commestibili perniciosi, le processioni, le sagre, e prevenire· ogni occasione di agglomerato di persone, in quanto le condi~ioni gieniche locali reclamino un tale provvedimento" (45). In un'altra ordinanza immediatamente successiva, per snellire le procedure, il prefetto attribuisce la stessa autorità direttamente ai sindaci ricordando loro l'obbligo "nel caso di sviluppo del colera nel proprio Comune, o nella sua prossimità, .di sopprimere ogni mercato, di chiudere le scuole, di impedire le solennità o sagre festive, ed in generale di togliere ogni occasione a soverchio concorso ed af-:- follamento delle persone" (46). Poiché mercati, solennità liturgiche, e sagre festive erano le uniche occasioni in cui i contadini si -rfrrovàvano assieme, parlavano e potevano agire collettivamente, giocando sul pericolo (del resto reale) del colera e della sua "prossimità", . ) l'autorità politica voleva impedireq:__nttele circostanze che si erano dimostrate occasioni prossime di disordine·. Dobbiamo inoltre tener presente, per valutare finò in fondo l'effetto che queste misure "sanitarie~' producevano sulla popolazione agricola, che tutti questi provvedimenti tesi ad ·evitare il ''soverchio col)c·orso ed affollamento delle persone'', causa prossima_ di contagio, mentre sono credibili pe~ noi, lo erano molto meno per il contadiname ottocentesco che era più propenso a vedere nel colera il dito di Dio che l'azione del vi_brione. Agli occhi delle masse dunque i provvedimenti dell'autorità erano ancor meno giustificabili dal punto di vista sanitario e ancor più strumentali di quanto lo possano sembrare a noi. La strumentalità con cui il prefetto usa della giustificazione sanitaria per fini chiaramente politici e di ordine pubbliço è comunque eviqente in primo luogo se si considera la rozzezza e la trascuratezza delle misure preventive prec¼dentemente adottate, in secondo luogo se si riflette sul fatto che le misure atte ad evitare il ''soverchio concorso ed affollamento delle persone'' vengono prese più per i paesi in cui si verificano sintomi di tumulto che di colera (47). ' · Le commissioni sanitarie distrettuali, ma soprattutto i sindaci ed il prefetto useranno con larghezza, anche se con modesto successo, dell~ facoltà che si erano attribuita di cancellare dal calendario le solennità liturgiche troppo spess.o occasioni di subbugli e tum-ulti. In questo loro intendimento non troveranno'geneB .. ,,oc..,.,,~ • arte dell'autorità ecclesiastica diocesiàna e parr_occhiale - (48).

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