Ombre Bianche - anno III - n. 5-6 - febbraio 1981

Le rivolte dei veneti 87 Sign0ri, prote_stanti e cittadini divengono sinonimi in bocca e in testa ai conta- ·" dini, che attaçcano così simultaneamente i padroni, i nemici della religione e gli abitanti dell'odiata città. Erano tre- elementi che-si integra vano e si offri vano vicendevolmente argomenti d'odio e rancore. Nei sobborghi e nei paesi si diffonde e mette radici la curiosa abitudine di coprire d'insulti e di prendere a sassate tutte le carrozze di passaggio e ogni individuo ben vestito. L' "abito cittadinesco" è un'uniforme di classe: il particolare che.più attira l'odio ,e i sassi è la tuba o "canna" bianca dei benestanti. Questo è ciò che succede a Parona, luogo prediletto di gite domenicali in carrozza e passaggio obbligato per 1·possidenti residenti a. Verona che si recavano sui loro campi in Valpolicella. Di questo si lamentano 25 possidentj e abitanti del borgo in una istanza urgenussima al prefetto: . '' Viene compromessa la personale sicurezza come a v~enne più volte e particolarmente nel dopo pranzo q.elgiorno 20 (Corpus Don11ni}da molti scapestrati insolentàndo in tutti-i modi coloro che dalla città coi propri rotabili si recavano per diporto a Parona., aggiungendo anche più tardi minacce e scagliando sassi contro inoffensive persone, colle solite grida di morte ai ricchi" (41). Come vedremo, questo comportamento assume din1ensioni di massa. È in queste forme ben_poco politiche, generalizzate anche se non organizzate, che prendono la parola i contadini. . ' ' ' , 5. Il. colera ed il suo uso politico ' In coincidenza con i fatti d~l Corpus Domini", arrivano a turbare ulteriormente l'opinione de.Hagente le prime notizie del .colera . .Il contagio era scoppiato nel febbraio del 1867 nel Bergamasco. Si era poi diffuso nel Bresciano e nel Milanese ~ 'senza risparmiare né meno le città'' (42). . Le difese sanitarie approntate dall'autorità fino al giugno sono gracilissime, i controlli e le barriere sulle strade d'accesso dalle procinviè contagiate dal morbo facilmente superabili. , •Cologna è il centro d'irradiamento dal quale il colera velocemente si estende (43). Nel corso delCanno la maggior parte dei distretti veronesi viene colpita: Legnago ha 48 morti, Cologna 31, Isola della Scala 12, Tregnago 7, S. Bonifacio 3, Verona città. 50, il distretto di Verona 19. 11·primo caso viene denunciato nel nostro territorio.il.25 giugno. Cinque giorni dopo il Corpus Domini e in coincidenza con le preoccupazioni dell'autorità politica per l'estendersi nelle campagne del fenomeno di ribellione. Da questo momento le autorità, che per la loro incuria preventiva potevano essere tacçiate da untuori, divengono zelantissime~ l patrioti comprendono al volo l'uso politico che è possibile fare delle cautele sanitarie oportune a-combattere l'epidemia. Il 23 giugno, a caldo degli inç:identi del Corpus Domini, da buon mentore "L'Adige" suggerisce il comportamento adottabile dalle autorità riportando come cronaca l'ese1npio di-Milano, il cui pre- . fetto per prevenire "la.diffusione del tipo contagioso e d~l cholera (... ) si è anche Bib · ~-"~r,:,~, Y"'-,.....,.,, uria arcivescovile facendole conoscere qua_nto sarebbe

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