Ombre Bianche - anno III - n. 5-6 - febbraio 1981

RAPPRESENTARE UN LAVORO FRAMMENTATO E DIVISO di Fausto Tortora Raramente, come a partire dal 1970-1971, si è discusso così intensamente sul sindacato, sul suo ruolo nella società, sul suo "mestiere", sul rapporto che esso intrattiene con i lavoratori che orgànizza e sulle "altre società" che invece gli sono esterne o estranee. Questo dato rivela immediatamente una contraddizione: esso è infatti il segno che il sindacato è oggi infinitamente più importante e autorevole di ieri, una vera ''istituzione''; d'altro canto ciò significa che la definizione .dei suoi compiti nella società è strettamente interconnessa con quello che fanno, e quel che non riescono più a fare, altri protagonisti tradizionali della vita sociale e politica: movimenti, associazioni, partiti, enti pubblici, sedi di rappresent~nza e di esercizio della dialettica democratica ad ogni livello. . Su questo dibattito si scaricano perciò aspettative assai eterogenee: da quelle dei lavoratori, innanzitutto, che al sindacato aderiscono e chiedono in cambio una tutela della propria condizione materiale e, insieme, strumenti efficaci per migliorarla; a quella di altri, più vari, soggetti che chiedono al sindacato di fare o di essere quello èhe altri luoghi di rappresentanza politica hanno cercato di fare e di essere o, addirittura, non hanno mai fatto e non sono mai stati. E non è sempre facile scegliere, fra le tante richieste che vengono rivolte al sindacato, quelle che sono manifestatamente infondate o dichiaratamente provocatorie, anche se alcune di esse nascondono a malapena la segreta speranza: che esso perda credito e consenso fra la gente fino ad indebolirsi al punto da non costituire piu neppure materia di analisi per i sociologi. Infatti le critiche provenienti "dall'interno", per la verità assai variegato, del movimento sindacale, rivaleggiano spesso in quantità e qualità con quelle degli avversari e la natura delle argomentazioni addotte non sempre riesce a nascondere i fini inconfessabili per -i quali così disinvoltamente esse vengono avanzate. D'altro canto, esistono critiche e richieste più eloquenti e decisive di tante interviste, articoli, saggi: quelle che, in modo più informale, affiorano nel corpo stesso dell'organizzazione, nella pratica quotidiana: sono i silenzi di molti lavoratori alle assemblee, l'assenza di tanti altri che, malgrado dieci anni di pubblicità, ancora ignorano cosa sia il sindacato perBib , {~-..,~l' .....,.l!L~~l,i"tl1 mente visto o non hanno capito cosa può fare per loro,

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