Ombre Bianche - anno III - n. 5-6 - febbraio 1981

J2 Bruno Manghi Il do1ninio si esercitava attraverso la determinazione puntuale degli scambi inforn1ali. Chi ne era fuori, finiva fuori anche del tessuLo economico-umano (ricordo le testimonianze di T. Tasso licenziato comunista Jell'OSR, quando va per i n1ercati di borgo S. Paolo a fare i suoi comizi disperati). Arriva la repressione conLro la CGIL, i comunisti e i socialisti; segue, dopo la coraggiosa scelta del '58, la persecuzione dei quadri fedeli alla Cisl. Tutto ciò che si 1nuoveva "contro" inevitabilmenh.: Lrascurava lo spessore sociale del dominio. C'era l'opposizione in nome della Costituzione (si veda il saggio di Della Rocca sul volume Feltrinelli '78), c'era la tematica di minoranze cristiane (padre Vivarelli, i cappellani del lavoro in crisi ecc ... ). Quando pochi giovani socialisti comunisti e cattolici andavano sui marciapiedi protestando contro la Fiat, lo facevano con la CosttLuzione in mano. Vattimo leggeva il Vangelo su una camionetta davanti alla Ri v. Quelli del Morandi e dei Quaderni Rossi fecero un passo oltre: a capire la fabbrica com'era dentro; l'organizzazione del lavoro, riprendendo in termini nuovi 1 tentativi di guardare alla fabbrica modificata operati senza successo da Minucc1 ed altri. Anche da loro deriva un modo nuovo di stare davanti ai cancelli, l'intenzione analitica, l'ansia· di cogliere come si organizza il lavoro ..Ma ancora il messaggio è rivolto a dei "produttori". · · · La storia ufficiale della caduta della Bastiglia - Fiàt e nota e stranota: dequalificazione, ritmi, immigrati, un lungo picchetto che dura dieci anni e che parte da Brescia - OM. Ma la caduta del mondo vallettiano e della città calvinista e militare comporta un vuoto impressionante di modelli associativi. 4. Il limite della nuova sindacalizzazione Le vicende che portano all'indebolimento del consenso Fiat sono note e documentate. Ciclo economico, trasformazioni culturali, ruolo dell'immigrazione, convengono e offrono al sindacato, alle avanguardie e ai dissenzienti le condizioni di un'azione finalmente di massa. Gli attori consapevoli della strategia di lotta che dal '60 conduce fino all'inizio degli anni '70 non sono ·numerosi: a maggior ragione vanno sottolineate la dedizione~ l'intelligenza del loro lavoro. Tuttavia l'affennarsi del contropotere sindacale nelle officine e negli uffici (assai meno in questi ultimi) della Fiat sconta limiti evidenti. Anzitutto lo testimonia il livello piuttosto basso della sindacalizzazione, in secondo luogo l'incapacità ricorrente di prevedere in anticipo la riuscita di un'azione di lotta, infine la necessità di utilizzare le vertenze del contratto nazionale per risolvere problemi tipici del rapporto aziendale. D'altra parte la dimensione internazionale della controparte costringe il sindacato locale ad affrontare temi la cui portata sovrasta il livello di organizzazione effettivamente raggiunto: valga l'esempio dell'intervento sugli investimenti (dislocazione di alcune lavorazioni al Sud) o quello dell'intervento sull'organizzazione del lavoro che pure si è avyalso dell'impegno di molti delegati. BibliotecaGino Bianco

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