Ombre Bianche - anno III - n. 5-6 - febbraio 1981

18 Alessandro Castegnaro Quel particolare segmento del ceto politico nazionale che dirige il sindacato sembra avere adottato anch'esso da qualche tempo questa moderna invenzione linguistica (si sa quanto i sindacalisti sono preoccupati dal non sembrare moderni ... ). Anche nel sindacato dunque la riaffermazione dei tradizionali valori con-· serva una insostituibile funzione evocativa nel rendere accettabili novità che magari con quelli contrastano, mentre ricorrenti oscure declamazioni, rivolte ai militanti, circa la necessità ci cambiare mentalità, si sprecano. Ma chi cercasse di capire esattamente dove ed in quali direzioni troverebbe solo nebbia. Così il mili- . tante sindacale sopraggiunto ormai in zona nebbia, come già a suq tempo l'ansioso lettore dell' "Unità", cerca di leggere fra le righe delle interviste il pensiero naséosto del càpo scoprendovi, ahimé sempre solo il grigiore della carta stampata. Questo scritto vorrebbe cercare di mettere un po' di ordine in _questo groviglio delle parole, introducendo qualche concetto - penso - nuovo per il militante con cui da tempo dialoghiamo, che consenta di leggere, se non proprio il mutamento in atto (la virtù ·dei maghi non essendo particolarmente diffusa in questa rivistél nonostante il nostro impegno) almeno alcuni termini del dibattito che si muove dietro le quinte. Inutile dire che, se non mancherà qualche riferimento alle altre organizzazioni, questo scritto si riferirà ·prevalentemente al dibattito in corso all'interno della Cisl. Ho l'impressione che il discorso sarà abbastanza noioso e un po' al di fuori degli interessi di questa rivista che ha finora sufficientemente evitato il confronto diretto con i grandi temi politici ''che superano la circonferenza prodotta dal ruotare del nostro braccio''. E tuttavia, dopo aver cercato nello scorso numero di avanzare alcune ipotesi per un sindacato popolare, ci è s_embratogiusto far sapere che non è precisamente questa la direzione in cui si sta sviluppando il dibattito. Queste note saranno necessariamente Schematiche: ne andrà di mezzo la profondità dell'analisi, ma ne guadagnerà qualcosa la chiarezza e la comprensibilità. La tendenza _Comincia ad essere evidente anche agli occhi degli sprovveduti che da qualche anno è in atto, in modo non esplicito, ma non per questo meno reale, una trasformazione del modello di sindacato le cui premesse erano state poste nel corso degli anni 60 e che era balzato sulla scena politica del paese con il ciclo 68-72. In che direzione si muove questa trasformazione? Credo sia possibile individuare, dentro alcune scelte compiute dal sindacato ed anche nel dibattito in corso negli ambienti intellettuali che gr_avitano attorno ad esso, il progressivo affermarsi di tendenze di tipo "neocorporativo". Che, va detto subito a chi avesse i riflessi condizionati dal termine "corporativo", non sono di per s~ cosa del diavolo, ma vanno capite per quello che sono e valutate per quello che possono dare. BibliotecaGino Bianco

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