Ombre Bianche - anno III - n. 5-6 - febbraio 1981

. PARLIAMO DI POLITICA, PERDIO! Note sul sindacato degli anni 80 di Alessandro Castegnaro Premessa Come ben sanno tutti quelli che ci hanno seguito fin dall'inizio, questa rivista ha sempre accuratamente evitato di parlare di "caratteri nazionali" in riferimento all'intero territorio della penisola. Piuttosto essa ha sempre cercato di cogliere il carattere locale delle culture e dei linguaggi. Tuttavia anche questa scelta non è stata esente da limiti, perché forse uno spazio in cui è possibile identificare degli elementi caratterizzanti questo paese esiste: tale spazio è quello della "Politica". Non certo tutta la politica, ma più precisamente - come l'iniziale maiuscola lascia intuire·_ quella prodotta da quel particolare ceto a cui la sorte e le personali aspirazioni hanno attribuito il compito singolare di partorire le "grandi" decisioni politiche, di carattere - per l'appunto - "nazionale". Particolare attitudine del ceto politico nostrano sen1bra essere quella di produrre repentini mutamenti di rotta, tali da scuotere alla radice convinzioni profondamenJe consolidate, presentandoli come se fossero in perfetta continuità con le scelte ideali e pratiche da sempre compiute. Avviene così quella stranissima mutazione logica e linguistica per cui, non solo antichi concetti vengono disinvoltamente utilizzati per descrivere contenuti del tutto nuovi, ma addirittura le medesime parole che un tempo servivano a definire determinate pratiche, vengono più tardi usate per illustrare prassi esattamente opposte. Come nel celebre romanzo di G. Orwell ('' 1984' '), e per la verità con una certa coincidenza con i tempi in esso stabiliti, il ceto politico nazionale ha creduto opportuno dotarsi di una sua "neolingua", forma linguistica del "bispensiero", invenzione astuta questa, che consente di pensare una cosa ed il suo .esatto contrario, non per cogliere la complessità del reale, ma più semplicemente senza avverBi . n,nlt":<r.,, d· vO

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