La Nuova Europa - anno III - n.6 - 10 febbraio 1946

r- -H -- !Ofcbl,r:lio 194G--~----------C-- L ,t X uo V.¼' { u il o l'A ------------------ 7 -- IL ·MONOTEISMO E poiché YatU·lbuto delfa crcatlvtt, meglio s'intende, a parer mio, come proteziooe e 11flesoo di un operare mLraCOioso e straordinario, ~:mzlchè normale e razionale, conviene altrcsl esse-re supremo 'Printltlvo e l'idea di Dio propria dc-llo religioni mOnotei• sttche attuaU, ha costrutto a prfo,i un tipo fondame-ntale di essere supremo creatore (ez nJMlo!) cmnlpotente ml· scricordlbso onolscfonte vindice s!· ,gonore della Vita e delkl ?Uorte, conce· zione elcvatl.sslma del puro pensiero ,razionato (Jogtccx:ausallstlco), esente da ogni 1nquinazlone e contaminazlo– nc nùtolo;:ricJ, assegnando questo S UL terreno della fo111rnzionc do?l monoteismo si sono scont.rate due op:poste oonce-d.onl: queHa evoluzionistica, che pone tre gradi co- stanti di un unifonne b-volIDmcntore– Jjgioso dc-fil' umanità. l'animismo, U poli~eismo e il monoteismo (E. B. Ty. lor), c·qu.elfa contrarla, che daHa non J'lducibilità del:1&.nozione p1imi1iva ùi. ,un essere su.premo entro lo schema· del tre graòi suddetti passa ad affermai-e la sua genetica autorionùa (A. LangJ, e addirittura l' es1stel17,a di un mo· not.cJ~no ·p1·l.lno.rdialc (« Urmonolhel– ;;mus,) ·anterioro ad ogni altra !011na ;reUgtosa (P. W. Schmldt). La pnma teoria ha un Di.'11.tecedantc prossuno nei. aisteina del positlvisfa A. Comte con Ja triplice graduazione de-1 fetlctsmo, l)Oliteisrno, monoteismo. cd alt.r1 plù .1iemotl nel I Rousseau (Emile, 1762). e ~~~-:Fa~i~o~~i~J~~~n~)fu;:~- irL~to al polltetsmo (The Natura& lltstoru o/ Reliaton. 1755). La secon• da, attraverso il Voltaire f,,Dlctidnnaz. :re .PliilosophlQue, 170--0, 1 raztonalisU e i de1sU,sl 1icoHegaahla dottrtna tra– dizionaic della religfone rivelata, rlsa~ 1e-ntc, alla antica apologetica cristiana, che nelle religioni pagane volltelsti– ,:he vedeva una con<tiraffazlonedia1Jo. J,i<'n ·d<!!lla rcil&ione vera monotelsttca. Or ron circo. t.rcnt'amù io concei,ii lJ disegno di una Formazion.e e svl– l:uppo dei monoteismo neUa storta det. le rellgloni, da svolgere in tre parti: la pt·itna rc-latfra agll essel'l supremi ncUlc Cl'CdellZC dei popolt p1imkivi. la seconda ag!1 1ddli su1>remidelle re• ),igioni politeistiche, ta te~za agli iddli 11.micl delle religioni monoteistiche Queste trè Pil.f'lt1, dl ct1l soltanto la pri– ~na fu condotta a ta!"Illine, coniSI)Oll· devano, ne-1 mio pensiero. a tre mo· meni.I ~di wrn. idea~ contlnuit~. fon• d<lta' sopra una essenziale identità di natura, e ci~: gll esseri ~premi de:l pOpoli primiHvi ·erano, nella inia con· cezionc, degli esseri celesti (personi· flCaz!oni d,;tl ciel-O), ,t quali in ragfo· ne della cosmica grandiosità della Joro comune natura uranica dlvoota· ,vano po!, ad un S\J.l)Ctriorc 1l ,~cuo cul– turale, gli dèt suprenù del varl ])alt• theon PolUeLsticl.e questi a loro vol– ta passavano come id<lU un.lei ile.Ile niliglool monoteistiche. · Questo s:hema ternarlo deTia mia costruzione Poteva sembnu·c calcato su qucllo delle· teorie evoluzionistl– che. Riconosco altresl che la tendein. za ad assegnare un comune e costan· .c:c carattere uranico cosl al primitivi' <IBSerl BUprerul oome n11l:e pooterlorl, divinità politeJstldte e monotelsttche introduceva nel mio sistema Wl3. no– ta di uniformità e m.--cessità natura• ,isuca. che _trovava ovvio riscontro m,c-l1ccostruzioni teol'lchc de-ll'evolu– r.lonismo. Cosl poté accadere che qtlaJ. cuno mi scambl:assc pe,r un evolw:lo– nL.;;ta in ritardo. tunto più che io ml !)pponevo decisamente a quella nuo• :Va teorla del « monoteismo primiti– vo i, che era. come :::.1 i:! detto, dichia· r.i.t.amente e programmaticamente an• tJ:eyoluzion!Stlca. :Ma questa opposizione aveva tutt'a!– t-ra orl;;doe, e procedc,·a da un pensie– ro orienfato in tutt'al•tro ~nso. ff mo– notcisnto non è, per me, l'ultimo ter· mLnc ,necessario di una evoluzione re– ligiosn wti.Conne e costant.e, v lrt ua J. iu ente contenuto n.ell'an(:ccedentc momento poli.telstlco, anche se d l ! atto non (ancora-) universalmente attuato. II monoteismo è l:nvece, per 1p.c~ una· formazione orig!:nale, eh'? presuppone. sl 1 U politeismo. ma da esso procede per rl VO!uzione anzlchè per cvoh.tzionc. Questa concezione non <llscendc da astratte rlfl'essioni speou– lativC, anzi aderisce alla concreta co· nos6e11z:1del'le religioni' storiche m~ noteisticbc, che sono U Jahvismo, n lfazdctsno. i'l OrlsUanesimo e l'lsla· mlsn10. Queste rellglonl ebbero cla– sctma wt suo Foodatorc, e nel pensle– ,ro appunto, dl quel Fonda.tori sorse - o risorse - l'idea moooteistlca: in un ipcnsLcro, dW1que, acceso di p:1;;· stonc rellgiosa, che ,1-1 portava a 11esa• re <tutti ~ altri dèl all'infuori di uno, e a o.1egare,cosl, t.utto un mondo tra• • 1Hzionate per fondare sulle suo r~vlne il ,~crbo nuovo e U nuovo nieMagglo. In questa negazione è il monC?teismo, lin questa negazione è· la vera n a t u • 1·a del monotclsmo l)E'I'Chè ln e~a ~ il suo nasclimento,. cioè in quel• Ja opposizione al preesistente e co~ sistento politeismo, in Quel dranun:'.l clle trQyl3lllO alla radice dt ogni for– maztòne storica 1nonotelstlca. Se Jahve preesisteva a Mosè, se Ahura J,.Iazda prccststeva a Zarathustra e rl; saliva : :i.ne o rlginl 1ndo•lranichc, se Lu genere U Dio wil.oo delle religioni mo– oot.eisti(:.he era giù un dio suprema negli :mtecedenti rispettivi politclsmJ, questa medcslmez:za di n.at :ura (u.r:mi• f,'8) e di grado ,(supremo) non vaJc tuttavia a spiegare evoluzionlst.lca· domandarsi se l'idea stessa di un es· mente la formazione del monoteismo, iSerc supremo creatore non affondi perché quell'antico iddio politeistico Je sue rad.id tin una clviltà permeata dc! ciclo non sarebbe !Ila1 diventato -d! magl.smo. un Dio u11.ico senza 1·anegaziop.e dl Di qul dls.ce.tidcmia esige-nzii meto·· tutti gli altri dèL II monoteismo di dologlca ché lo non avevo sentito nrl– ZaratJmstra consiste, sl, nella esalta• ma, né potevo sentirla fino -a che 11 zione di Ahurn Mazda, ma in primo :mio pensiero restava Ingombrato da luogo dipende dalla degradazione de· queHa preconceplta omogeneità di na– gli antichi !dclii (deva) a demoni ,tura (uranica) degli esseri supremi. (àaèvaJ. ment.rn ora ml appariva come condi· Di qui discende tanto fa critica del -zio:ne prelJrninarc e necessaria per monoteismo come tùthno grado della ogni ul<tedore· progresso in questo Ol'· evoluzione religiosa secondo la con- dine di ricerché-, e cl~ l'esigenza <li oezion.e t>OS'i.tivlstlca (ConHci ed evo• -una tipologia degli esseri supr,1. luzionJ.stica (Ty!or) Quanto queJJJ.del m1, non - beninteso - come nne a monoteismo come fonna primordiale sé stessa, ma come ovvia premessa della rc-Ugione secoi1do la concezione ,e punto dl partenza per procedere teologica. (Padri della Chiesa) e la ra• }XlS:Slbilmentealla assegnazione <lei ziona!istlca (Voltaire). Il monoteismo ,singoli tip i al rl.spetUvo ambiente non è né il punto d'arrivo neccssa1io o complesso culturale. di un uniforme prog1-esso religioso Con questa rettifica della mla posi· (si pen.sl al B:uddhlsmo), né il pWlto 1..1onciniziale lo venivo a trovanni dl partenza di una generale degenera, più che mai sul piano della ctnotogla zionc, ossia svolgimento regressivo. Il « storico·culturalc J, da cu1 è ,•e-nu-ta. monoteismo, come .negazlone del po- fuorf la - teoria del c.'◊sldetto « mono· liteismo, lo p1-esupJ,>One: lo presuppo·. teismo primitivo». Ma proprio · su ne non come la fase immediatamente questo piano persiste, anzi, e si a1>– precedente di una necessaria evolu• '.I)rofoodisce it mio dissenso. da tale zione, ma come l'oggetto della sua teoiia. La :quale vuol essere bcnsl negazione, la tesi della propria a.n.-ti· una applicazione del prlncipH e cano• tcsL · mi mc-todologl.c1di c1uella etir.ologta, Ciò vale alt.resi per 11 cosidetto ma i:! una a1>Pllcazionesbagliata, per– « monoteismo 'primordiale it costrutto <:h~, giocando- sulla confusione - co· da quella scuoia etnologica - la scuo- .rnc ho deuo sopra - fra l'idea di un fo « storioo-culturalc • - che vuol es- K mostro» di perfe:done aJ più 3mttco de! « cicl1 cul1urall », ossla ambienti o com1>-lcssi! deNa 1~rimitiva civiltà ,umana, e alla .strc-gua dl quell'lcleale interpretando sii esseri stipremi del– ie•chiltà meno m·caiche come forme infet"lol'r e Wù o meno degeneri, se· condo che pi.li o meno dlstanH da quego. Proccdimc-nlo, come si vede, ..i.rbltrario, In .contrn.sto con le esi– .gcn:te mcto<lologichc della ricerca stor1co·culturafo stessa. La quale, per essere tale veramente, e 1ion s·o10 •li ,nome-,non dcye 1>rocedercda un ore– .concepito unico tipo - 11 più alto - òl esset·e sup.1.·emo, e <1eveinvece ti· teonosccre, 1n base nd wia accuro.w ,tipologia, l'esistenz.a di esseri ~1.1p,r0-· mi di tipo diverso, diversi nelle for· me e negli at(1•ibutJ, e presumlbil· mente orlginaU in ambienti o cicli culturall diversi, che l'ebnologla ha 1· , èòmt>ito dl verlfìc.1re e detenntnare. RA.FFt\.Rf,E l''~'.l:'XAXZON.l (Da tm VolumC dJ « Saogl dl storto · delle 1·eliqlonl e di 111-Hologia » eh, esce in questJ glornl). sere. come sl dlsse, nettamente antl- c,·otuzion.istic:i. Questo « monoteismo N uo vo. Lo scri'ttore esamina in prlmo htog•> p1imoroiale ,, che sarebbe anteriore la struttura, il significato; U fato di ad ogni voli:telsmo e risalirebbe a.ddi· qucllO ch'cg!l ch.iuma lo « Stato-Prov· rittui'a alla più anllca fase della uma•· videnzn », che è poi lo Stato assolu ll-c1 Chiltà -· « la più anitlca raggiun· to, lo Stnto tot:.llitario, lo Stato colle<!· g'ibl.l"c coi mezzt della ricerca etnolo• LJ.BERALJSMO 'tlvista. In questo tlpo di Stato Lipp gica » -. n.ou ~ il mo.tjoteismo .sccon- · mann include indifferentemente co:ìi do la sua vera natura di negnzlone e lo Staito fascista dl Mus.solinl e di Hlt- contraslo, bensl la nO'tione dl un Su- ler come quello sovietico di Lenin e pi'emo essere divino, Wllco sl, dcl·sao ·e HJ:: esista un sqcia!lsmo mocler- dt Stalin: -dovunque cioè - seconçl,l gcnCi'e',ma compcrtan.te accanto a sé llO, completamente rinnovato ri· Il ,suo giudizio - al prtndpio liberale la nozione e l'adorazione dl altri es· spetto al veccluo sociallsmo cl~ è stato sostituito il principio autciita- oorl dlvlnl infe-rtorl. Ma questa conce- slsta, è un fallto ormai noto e gene· rlo nella condotta degli uo1Dlni,al ri zlone del monotclsmo come nozione ra!!lnente atnmeiooo; meno noto il _l'in· coOOscime:ntoe al 1ispetto de\l-a indi di W}. primu.s --. dir.e! Quasi ~ {nter novamento compiuto da una parte del vl<luale e Uber:1 personalttà tunana lv tmpares (che ricorda da vicino la po- liberalismo. meno generalmente om· preoccup~zionc prevalente per l'orga- ~~~~rl~~!t./l~teS.~~~~~~. r:~1s!~~ :~1~:e~:i~•~s:1 o:1n~al 11 !fer 1 :~ gf:; 37Jgre8l~1ii-1fti1 ~i(~1%i~~a~ ~~· . !:~hf 1 ~~~~~et~ 01 d~u~ ;f~~f!u~a: ~~ 01 i~~l~~ d~h~u~~a ~~~~r~~ r.:~\~:e ~'j~li~nj~~ ~ ~~ci;:~~~. giosa. Infatti gll dèi unici delle re'.i· 1~. !iasc1ta come dalla d~generazlone a pensnrc istintivame11tc in te11ninl di gloni monotelsllche hanno bcns1, qual u0:l1tartltlca che ne ra1>1n esenta la fa· organizzazioni!, auto1ità e potcrt? col· più. qunl meno; accanto. a ~ degll es:.. se dc-u,~~d.ecadem.a,..e delle sco~fl.Lte. lettivo ,. secia di,1,nl dl grado inferiore; ma quc, Una voce autorevole cd originale t.H n motlvo centrale dcll'oppQsizion,: sto non è un carattere essenziale cd questo nuovo MberaUs:mo,U cui aff~r• dell'autore verso ogni forma dl asso- 01iginario, inerente alla natura stess!l mami va salutato con soddisfazione m lutlsmo collettlvistlco non è .soltanto del monoteismo, bensl un carattere tut~o il mondo, è ora rappresentata da il ,senso profondo, rellgioSO del valori secondario e accidentalinente acqulsi- « 7 he qooà soclety » d~l noto g:!.orna· liberali; ò anche l..1convinzione che to e qulndi non trasferibile per defl· lt~ e seiittore polltlc.o amerlcar:io una società organizzata. secondo i.I' nirlone al~ monoteismo. Il preteso VlaMer Llppmann: un libro che, scnt• ptlnciplo dl autorlt..\ è fatalmente un3 iddio unico del « monoteismo prlmOI'• to dal 1933 al 1937, vede ora la_luce società organl.zzat.l In funzione· della dlalc» non è veramente un dio mono- nella traduzione !~liana (« La giusta. guerra · tel.stlco: non è che l'essere supremo società») per opera della casa eclltri· Non ·c'è bisogno di rnctteré 1.n rilic- dei I>OPolli prlmitlvi, che, come tale, cc ~naudL . vo Quale fosse iJ valore polemico di prescinde da quel carattere di unicità E innanzi tutto va messo i~ nlicvo una tesi ,come que-9!a negli anni che che è in.vece essenziale del Dio del:!.~ che questa nuova coscienza liberale è vanno dal .1933al 1937: il grtdo dl aL– rcli,giont monotetstlche .. Qu<"!staman- nata da quel travaglio critloo che. è 1a11nelevato in quel periodo dal Lipp· cata distinzione fra pseudomonotel- seguito ana sconfitta dell~ democraz1~; maim aveva uoo funzione dl mnmo· smo e monoteismo vero questa con- liberale in buona parte d Europa, « b nlmento, ed ba oggL pel' 1101 il peso cli fusione dei due Concetti,' questa cqut- un f~t1o che quasi ~uttl in quella gc, una vera e propria preveggenza. voca applicazione della terminologia nerazione - scrive Lippmannr nella Ma quel che conta sottolineare, è e idco1ogla monoteisUca all'essere su- introduzione - avevano dlmentlcato che la posizlone politica e intcllettun– premo del prlmltivi è un errore in cui il laborioso iravagllo che avev-a rCtSO le dello scrittore americano non è pu– moHi sono caduti, ed alt.r1.,pur avver- il mondo prosi:>ero,le. lotte cbe ?Ve~· i-amente negativa, 110n si csautiSc<: tendolo, non vi han dato tmportariza, no reso gli uomini liberl, le vittorie nella critica al regtml assoluti (crlti· .a tutto detl'imento delila verità.. che avevano a1>portato U dono beneft• ca che, <l'altt.rondcpresenta· pagine tlf Agli! esseri supremi del PoPolf pr!• CO'della pace 1. Io ricordo d1 aver unn penetrazione psicologica vcrmn.cn · mitlvi è dedlcata come ho dett.o so- ascoltato da Benedetto Croce qualche te rara~ da tale posizione crltlca J .. iJ>P· pr:r, Ja Parte I de-N'opera da me con· anno fa 1:ma_ specie dl confessione:_ a mann passa, nella seconda· parte del ~:r 1 ;~:ol~11fo 0 r:::~~ 0 :t rl~ ~tl:v:g ~~ 1 .::- c~~%~rv~ef 1 cf~~ 0 ~ 0 ctn~~~~~~- ~~di th ~~e1f: ~}i'!gW 8 ~1~~~d~a~~t U!]io1tl. Essa fu pubblicata nel 1922, mc1:to, sembrava lmpossiblle <:he le e: la gtusta società». Ed i:! In questa e non è stata segulta finora dalle al· conquiste liberali. e ~cmocratlcho po- parte che ])rende contorno il Ubcrall· · tre due J>arti destinate rispottivamen- tessero essere me~e m pericolo, sem- smo moderno 1 di cui to scrittore è tm 1 ) ,te agli dèi sUpremi delle religioni 1X>·brava lm~"ibile che qualc':Ilo potes· dei più originali lntcrpretL li1eist:iche. Questa interruzione non se realmente mtnacclare la llbertà ita- · Nell'i1Jt,roduzlone- eglt, scrlve che, slgm.tJìca che io abbia cessato di oocu. . liana; e con questo spirito ci _trovam· quando per la pl'lma volta intravide parmt df questo argomento; bcnsl è mo in. certo- senso in:llfcsf di _front~ nella soluzione liberale la via d'user avvenuto che col progredire della rl· af fascismo che avanzava vro1>no pei t.a. dalle contraddizioni del mondo con– ccrca, la iinJ)OStrudonc generale ·del~ togliere la Ubertà al l)Opolo italiano. temporaneo, cominciò « a legger~. co~ t'opera ha subito una sostanziale mo· La generazione di Be-nedetto Croce nuovo tnte~e. q4anto ebbero a scrJ· di:.flcnzione. ha \'ls.:.-utotultto il ciclo di u-na libertà vc1·e Adamo Sm1th ed· altri suol con· • 10 sono venuto persuadendomi scm- duramente- conq~t.ata, mtbitanten!e temporanei, quando insistevano che lI prc più che la Werutità ed uulcltà ·di perduta ed ora faticosamente In corso sovrano deve essere « con11>!etament.è natura degli esseri supremi è da ab· di riacquisto; la generazione. di \Va!• dlsl)f ?nsa.to da un dovere: Il dovere dl bapdonare, vale a dire ~1c moltl de- tcr Lippmann. che ha circa crnqua~ta sopraintendere a11'attlv:lltàproduttiva gti CS::o"'erl supremi: sono boosl degli a-nn1,e ancor più Ja ge,ner~zlone sue- del privati .e di dirigerla verso gii im esse-rii celesti. ma non tutti, dacché ecssiva alla quale ~hi ECnve appar- pieghi più favorevoli all'lntcres;e del· non soltanto u Cielo, ma anche U Sole tiene, honno dovuto ricostruirsi J?Cr la società. Nel tent.are di adempiere fu concepito come essere supremo. e loro conto un mondo ln cu1 la VJ.ta questo dovere, per cui nessuna umana 1a stessa. :Madre Terra oomu essere avesse un senso o::>minclando~al-1~ ?i· c::onoscenza o sapienza potrebbe· mal supremQ femminile, cd altri ancora, struz!one critica di quel che Sl t10\fl· essere sufficiente, egli sarebbe_ fatai• .clascuno•secondo la sua natura. v~no attorno. . mente cs1>0Stoad :innwnuevo\1 erro· Né questa natura, con i suoi proprl Il processo è stato faticdso, ma d!· d ». Ml Bi cWarl, peri), nnche gradua:· attributi, ~ oo.suale e fortuita, ma rei che i 1isultati ne sono tant.o piu mente che Adamo Smith non avrt?b– co:::idizicxnatadan• ambiem.tc culturale -valevoli, itl quanto non derivano da be oo!lSiderato 11capi/talismo associato in <:lii ci.i.scw1 essere supremo si è Una fede apiiorl.sU.camentc vissuta, ma detre grandi anon.ilne, del grandi trust tormo.to . - da un fem1ento critico che tiene ra!• del XIX secolo come l'« ovi•lo e scm- Jnfattf l'idea di un essere supremo do conto de)le tragiche esperienze :plu plice sistema di libertà naturale:» eh fcmmtn.Ue diffici-lmenté .potè sorgere rcccntL . · ~ cgt-i aveva tmmaginato, pcrcb~ eg altrove eh.e ID ambiente matriarca.le, Ma, per tornare al hbr-O dl J....1pp·aveva avuto cura cl\ dire .che -era do-i menti·c apparo &}nz'alU"Overosimile mann, qual'è 11senso di questo nuovo, ~~t~t~e~~U?c~ o~nip~:.:g:~c d:i~ri ~J:i1:-a ~::.t'lZ1~~:· ~ ~v!L~ue~ 1 ~~~d~~ 11 ~ri1~zr tutto ~he ra 11;ocietàdall'1nglustizia o ~latl'opprcs- parti:colare tipo di t.>SSe-re supremo conQ.uista di questa. nuova posizionv sione. cJ1e può essere esercitata da ~• .cho doveva poi culmlluu·c nella 11-0'tlo- 11arte nel Llppmann da un· vividslmo, altro mOOlbrodella medesima•• e<I,er:). oe _dele Padre nostro che è nei clc-U :t_ interesse 1>0littco,dl l~r:;::i1splra;1one. 1 dli.aro da !.!1Uo i! contefltO del •lO ,ji-

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