La Nuova Europa - anno II - n.45 - 11 novembre 1945

j... ... -- 11novem.1945 -------------- LA NUOVA EUROPA------------------ ~ -• OPPOSIZIONE ·E NHOFASCISMO cioè, in parole povere, ncoa la demo, nui d;sordini, una comm.Lssionc d'!n· craiia a Jav01'odeU'asso(uttsmo. chiesta brl1annlca fu lnviata•attl luogo So bene, mouo bene che pochi di quei e mandò i suoi 1·appQrti annuali alla tari OPJ}OSiturt hanno tl coraooio di pur• Commissione permanente J>Cr i man· l.ar chtaro. co.slcome h-0 fatto io adesso cb.tl. P01 net 1933 1a situazione fu radi.- Poiché )'oclio di raZ7.a il ll'!lCOra trOJ>M vivo. H O ricevuto una lettera, a firma « lU cuio Atcnos2o » - cosl lu:nua cla ,um pottTst pubblicare neancl1c ne.Ua e Bocca ddra Ve1·ltà » - l4 cui sostanza si compendia in una domanda: se to ghultcht, ~ condannt, come « neo• fascismo• og,ii opposlzio1lc al governo attuate, o alla cosiddetta esarchfa. lt slçnor Atcnosio deve aver {etto la Nuova ltu:ropa p{:ultosto a1stratt.amc,i· te~ A!trfmc.>nU .st sarebbe accorto che qui si sono criltcati liberamente plù voue atf.i. governativi e parUU qover-– ,r.aUvi, e anzi a un certo punto sl è z,resa nettamente pos1zione contro la condotta ocu.erale del secondo mlnistc– ro Boinomt. E avrebbe cmche r.ilcvato cheto ho chfa'Tito perfettamente Qual't Z'opposizio;ie da me condannata come e neofascista• o « quc,Juilqui,sta ». E' i;'opposiztonc non a questo o a q1u:l vrovt,etlimento, non a questo o quel ministero, ma al 1n'inciplo politico su cui sI sono /ondalt t governi costitut:, da_l r;iuuno 1944 tn poi: tJJ.. vrmcipio, ckm, elle. nella sttuazione inlermed.!a fr4 la caduta dd fascismo e la Co.scr -tunte, il potere spetti alla coallzlou dei pm·tm democratici antifascisti. Op· posiziOJlCche si Cn(['U(J(lranell'altra. più g~eral~, cli, neoa H dirltto e la fun• ~eme d~ yoverno def. partili, rivendicmi.· cando, con cfi) .steHSo, ·tnl.ediritto o tale 'funzioae a un potere dall'alto - sia qucl(o del Luo-aotenente sia altro -: è ~/~[ :'~'~, l%0~ 1~0 c~~e d~~j~ ~:;g: calmente mutata dalla salita al potere caZiont di certe afJcnn.azion!, dJ certi ~fiJ:~~~ f ~~~~~~~~~~ :!;Z;:~-~l~.: 1}:':i°~ò~!;~Ìo ~1i!~c;1;~ NMl_mb~rga, di quella Politica dl pre– mo ass·u1it~, ,wt della Nuova T!!uropn, ~~~~n:cr~~r1oct<';;1;u:ao~~tod=~li è <li vederci chiaro, e dl aiutare Dli at- ebrei di Europa. In conseguenza dt tut– tri a vederci chiaro; e cerch'l.amo di os- to ciò U flusso del capitale e degli em1- ;:;~;:~st:~ou~do'~,:g;';t,1:;;:;:1'~ granti ebrei in Palestina si acaebbe i « finti tonti,. rapidamente. Nel 1935, 60.000 ebrei giun- /n. quanto alla leoisl.azione antifasc:i· Be'l-O in Palestina. e gli arJbi, sebbene sta, su. cul pura s! sofferma iZ signor non fossero contrari a vendere privata• Atenosio, se li tratta di cUscutere le mente la loro terra agM. ebrei a prezzi misure concrete, non ho che da rinvla· ~~~scfut:l~~~~n°ai se~~~~ re a ciò che ha scritto ripetutamente su ebJ'cl Nel 193G gli arabi insorsero e :::;':hec~,~'~: p:,~~u~~%,sf!s:;v~ la rivolta durò fino al 1939. Per tre vtuUa « con la vostra tecnica cpurativa », mmi le trup{>Ob11tanniche furono co· qua,siché nol di Nuov.i Europa avessi- strette a condurre una E.'llerra orgà- mo imbastito Qualche leooe O istituto ~~~;~~aT~l i~1~h~ c~:dri1 r:~ ~t~~e~t;, ~!:::::~~:~f·P~~ 1 J!t~r:; : eroico liberatore. so di tale lealslnzione, al.lora non. ho che da citare le parole dello ,stessoAteno– sl.o: « non ho muf avuto particourrt t"i· bellioni senttmentaJ.i contro fL Teoime, almeno fino aUa entrata i::u una guerra che ritenevo perduta tu. partenza». Merntrc un dlJ lode schietta della scldet· ta c<m/essionc, co,rcludo che non i da meraviuliare se eoli , i.on sl r&nàa con– t.o delle ncccsSitù di un si.stema di san– zlot~i contro t responsabi/li del passato reu,me. L •· Il progetto Peel falUto Nel 1936, un'altra commissione rea• le.. la comm.1ss1one Peci. fu \nvtata 1n Palestina per studt:ire la situazione e susgenre una equa soluzione del pro· blema. INQUIETUDINE IN PALESTINA La commi.~o:ie propose una specie di giudi~o di Salomone. La PalcsNna sarebbe stata dlv!sa; la zona costiera dove più densa è la popolazione ebra{• ca avrebbe ·costituito il nuovo stato de– g:J cbrcL dove natur:Jbncnte sarebbero stati llberarnente ammessi nuovl ent:– granti .. La SC<.'O!lda zon sa.rebbc stata tempc.z·ancamente mantenuta sotto 11 maocfato brirnnnico, mentre nel resto del paese gij araiJ.i avrebbero goduto finalmente cJella tanto attesa tndlpen; denza .. li princi1>ale merito del progetto del· la comml&ione Peci era che es.so c on· feaiva sicurezza e complt.'ia libertà d'a· zilonc agli eùrei in una zona pur la· sciando loro la possibilità di ulteriore sviluppo in un·:11t.ra.Esso inolu·c con– feriva .icli arabi la libertà nel resto c!cl territorio e tOl;lleva loro la preoccu– pazione di vedere tutto 11 paese In ma· no agli ebrei, scopo questo dc-I. più tn· fervoraU sioilisU. D'at'Lra parte 11prin– cipale difetto del progetto stav~1 nel fatto che la Palestina è una. unità eco· nom1ca e che la sua eventuale divisio– ne comporterebbe grav!sslme ~fficoltà economiche e flnnnziarle che ne 11tar· dcrebbcro Il progresso. E' postiblle che la soluzione sia da ricercar.ti nella for– mar.Ione di Ùna Fcdcra,Jonc patemlne· se, dopo un pe1•iododi transizione; m:i 1>c-1.· questo l tcm1)i non sono matun, I L piccolo territorlo della Palestina, <lc~l1 Ester't brit.armk:o Balfour inVtò che I~ una. superficie cor.ispondcn· una lettera a Lord RothschHd conte· te all incirca a quella del Galles. nentc le seguenti dtchlarar.tonl uffictaU presenta un problef'!-a che fa. mettere le da po~tare a conoscenza della Federa m~ nel ~pelli agh uomlll\ più mode- zlorte sio™sta: e Il Governo di Sua rati e Imbracciare JI fucile agli estrc- ?duostà consldera !avorc\'Olmente 1a misti. E' un probl-ema in cui ognuno sçe,lta della Palesrfoa quale patria li~; ba la ragione dalla sua parte; ne con· popolo ebraico e farà del suo me·•llo .: ~~/ 1 ~!=eu~ }!~:r~o B~ ~i!~c~~énsir;gtbu~:i:~: ~~t~!~ .tro~are una soluzione, la dcclsl.one sa· che non verrà fatto nulla che pos.-:. 1 rà, U\ parte abneno •. errata e ingiusta. pregiudicare I diritti civili e religiosi Nel 1938. la comm1s,none tocnlm WOO<lhca<i fu Inviata Jn Palestt'na per: delimitare )e frontiere e prèparare un progetto dettagHato per la divl.9i.one trt1~art1 ta del terrl torio. Gli arabi., tut, tav1a, si sono mostrati sempre tnfl~ bllmente ostili a1 progetto. l1 Governo blif.a:IUllico invH.ò allora 1 capi arabl ed cbt~ a un~ C?nfercnza. ma sta gll uni che gi; altn Sl rlftutarono di incontrar– si nella medesima stanza e nonootmto gH enormi sfol"".ti del ministro deg-U E- ~~~ztir~n~~~~e:!~i !~~/ai'ica, Mac Sitmuione instabile Nel 1939 il Governo inglese nnunctc) allora all'idea della ti.parti.~one del ter– ritorio. In un .libro bianco pubblicato 3 quel tempo fu staJ)jUto che 75.000 ebrei, mtrobbero stati ammessè in Palestina durante I S'!S'UCnt.1, cinque ann4, ed essi avrebbero tonnato cosi un terzo della popolazione totale. Dopo li 1045 e&.'41' non avrebbero J;iù potuto entrare nel territorio pak-stinL'SC se non con ti con.; senso degli arabl; alla regione s~rct,be st.at: 1 concessa Jnollre l'indipendenza ~in~cè ~~dl~~1~a s::;/1 !~ro rag- Ora U Preslden-te Truman hn chiesto Il consenso del Governo britannico pe-r l'immtcrn:ilionc òi alt.r1 100,000ebrei 1n Pnlc-sUna e si al.:tcnde entro breve tcsm 1>0 una dichiarn7.lone ufficiale del Pri• mo m.Jn1sLro AtUce a questo propo9ito. Nell"Europa ccntJJle vi sono attun!• mente numeroS\ ebrei c-he si trovano.~ ln conflizioni <le1llOrcvo1t e le Nazioni Unite hanno l'ohhllgo morale di vetù.r loro In aiuto. Al tempo stesso Ja WJ>O"' !azione araba dclln Palestina va ere .. scendo .rss..-i1 rapidJmente e deve sem· pre più basarsi sulle nuove lndustrle ebree per trovare lavoro. Sia dal punto di \'lsta economico che da quello uma• nltarlo sarebbe dunQtK! con&:g!iab\le favorire una ultcMorc Immigrazione dlt ebrei nel paese. Ma ciò può essere fat• to solo con il consenso degn arabi.. Glt stntl arabt st. sono dichiarati dt, sposti nd .rccogldcre t profughi cl,ra ma solo in funzione di un concertato plano lntcrnazii.ona!c. L'Eritrea e li l\'fa· dagascor sono stati proposti come t tcr· rit.ort dove potrebbero sorgere nuove hnportantt comunità ebraiche. Gli Stati Uniti e ia Gran Bretagna non devono l.'.lSCiarsilndw-re dalla campagna con· dotta dai più csu·eml siontsu nell'cgoi· stico tentativo di alleviare le terrib11E piaghe d'Euro1X1. a s1>escdegll arabi. \1JN'CENT HARLo,v Circa 000 annl pnma della nascita del.le comunità non ebraiche cslstenu cl~Cristo. 11popolo ebraico oc':upò la ln Palestinn o 1 dirHtl e lo stato poH· Giudea e visse colà per circa nu.ne an- tico cli. cui gll ebrei godono fn qualsia· Di. prinrn che i r~manl SilCCheggiassero si altro paese•· Questa formula aveva Gerusalemme e disperdessero gli tsrae- proccdentcmente ricevuto l'approvazlo- ~~o ~i 1 P~st':"n;~ ~~ ;~~! ~~q~::; ~~:~ap~:ri_n~t:::::gn.~: d~~~ i"'========================="' stri i;;,iornl. per mil·lct.reccnto annt dun· lato a ricon06Ccre e ad appo,ggi::tre l'ìn- L [BER E E quc, hanno SE<llpre vissuto In quella di,pendenzaarabaedall'altroafaredcl 1 1 ~LEZ[01V[ SOL/DAR/ETA' rcgiione. Dal giorno della sua disper• suo megllo per facllitaro la c1~zione :: '.;,[~.;'° 1 & cb.;;:;,':ti~/ J.!i':!,,::i:: ~ i,~:!;ui:t~:.J;[ i~.r~r..,~b~~~ IN UNGHERIA MI N 1S TE RIA L I tdentificandosl in varìo grado con le to nessun pregiudizio al diritti civili 'llU!ont che gli hanno dato a~lo e re-- e religiosi deHc al,tre comunità del cando ad esse un notevole contn.tiuto paese. · materiale e culturale grazie alla sua energia e aUa sua capacità. Pur senza averi? una patria. gli ebrei sono 1iu· IICitl, fat.to un~co nella stru'\a. a prescr· ~are ln ciascun paese di adw.ione la acro identità religiosa e ra~aie. ESS'I hanno resistito al normale processo di assorblmc:!noo,e qut sta la difficolt!l. Cli ebn'\ cosUtuireono Infatti una sfida conunua al nazlonall&-mo del terrtto· rio dove essi si trovano, e a mano a mano che il na~onalismo ~ è fa«o p1il acuto c barbaro, le sofferenze del popolo ebralco sono divenute Ì>iù om– bUl. L'ebl'eo soffre perché rimane uno e straniero• nella nazione dove vive, ma al tempo stesso ha molto ptù in co– mune con· 1 wo:. concittadini ad esem- ----fJ~i:.e~ ~ n g:r;:;;7:u 0 r2~;t ~J! Germania, Ora egli vorrebbe creare uno stato ebraico l.n Palestina. patl'U. de1 su°:f. antenati. 'lldoppio impegno britannico ' Nel 1915 gli arabi prcp.rravano un:i rivolta c.ontro 1 turch1, ma _prtina di ~ ,mettorsl al 11:lncodegli allcatJ, essi voi· accertarst che la vittoria avrebbe to loro 1"4ndlpcndem:a e non un 1aempllce cambio di un padrone per ~-r~pr~~~~~~ diM~Wa~ llan. Alto commtssalio britnnnico In E– •uo, e il risultato tu che la Gran Bre– ~ si Impegnò solennem<mte a rt· fOOD_osccre appoggiare l'lnd1:pendenza ;araba ln tutta la zona del Medto orlcn· I~. che, secondo il punto dJ vista ara– ~ comprendeva anche la PalesHna, ;oove a quel tempo la popota,ione era ,Il 90 pe1· cento araba. Segui J>01 la brU· ,ante campagna dl un'armata britanni~ E al coma.ndo del ~ncrale Allenby ~on l'aluto della popolazione araba. L I! 2 novembre 1917, l'allora_ l\Ilnlstro Difficile compi.io tra arabi e si.o11uti Nel 1919. l'Emiro Felsal imitò a no– me degli arabi la Conferenza della pace a iraliare una conun.i.ssionc in Si· 1ia e in Palcotina per rcndcn.i conto del desiderata della pop0lnztone. 'Al termine della sua inchiesta, la comnlis– ff.one Si dichiarò contr,ma al Pl"OG'Ctto dei slonJsti. estremisti - alla formazio– ne cioè di uno Stato ebraico - e pro· pose che ,;U Stati Uniti. accettal:\Scro \l mandato Slia sulla Pale.stlna che sulla Siria. Ma gil Stati Uniti si rifiutarono e nel 1922 la Gran Bretagna accettò H mandato sulla P.rlestifl:.i, in base al quale Si aSjunsc li doppio im,pegno di preparare entro il più breve tempa pos– sibile la popolazione all'tnd\pendcnza e al tempo stesso <li crem-e una patria nmionaI-e ebr:Jtca pur sempre e salva– guardando•· cosl dice l'art. 2, e J d~ittl civili e religiost di tutti gll abttantl della PalesHna senza dlscrimln;iztonl di rav.a o rettgtone •· Un compito a:;sal arduo, ma nel 1922 pareva che non do– vessero esservi motivi sei; perché gll immigranti. cbrcl, eh.e J)Ortnvano al paese 11 loro Ingegno, energia e c.rpt• tale, non dovessero essere bene accolti daglt arabl in una collaborazione van· taggtosa per entrambi. ln oueUo stesso anno, U Goveruo bn· tann~o espose Il suo punto di vista 1t1.11la Questione in una dlchia:rnilone u[· ftciale in cut era detto che la creazione di una pntria ruizionale el>raica In Pa· K'6Una non slgniflcava e l'imposlztone del!o nazionalità ebraica a tutti gli abl· tanti ~lla Palestina it. L'immtcrazicme ebratca inoltre sarebbe su:ita )'imitata. in maniera da non superare la c-. apaoi.tà economi.ca di assorbimento del paese. , Per circa dleci anni si. ebbero contl· i i\ TELL.4, e Setti1nanri • del 4 c11rren· ( Y te iJ stato osservato che le riunto• ni st>Olte.sl a .IJeLgrado e a Y.aa11 brta trn dhiersi capipartito per forum· re un blocco di op1>0slztone s mùl'ava- 11-0 testimoniare -una certa (4berM · (U lotta polHtca tn Juooslavta. Oooi, d.qpo le eleZiont imohcresi. clobbJa-mafare l-o stesso riUei:o. ma coii piÌl. sicurez:za. In Ungheria si i votàto su liste sc111mite det divers; parttt"i, conh·artamente alln prOJ)osta - elle non~ stata d1111q111: una im1wsizlone - del maresciallo Vorosc,– l()t) in favore de~a lista u.nlcu, c;omb•· ,tata fra i diver.s"i partiti. Bensl, qiie– sU han.no dichiarato preventii;amcute la loro i:n.ten.rione di tonnare u.n oo· ver:no di coalizion~. DaJ.J.e elezioni è uscito vtncitorc; non tl partito comu1'i• . e neanche IL socialista, ma queUo d~i e piccoli proprietari •· c1oc?, · 1·e1ati• vamente. 1L più co11servatore <lei tre partiti pro1civall. E.sso ha riportato più voti dei comunisti e socialisti som– mati insieme, e ctot più della metil dei votanti hanno potuto "esprimersi a sua favore (se, c'lononosta,nte, esso ottiene 11111. nmnero di seool u.n po' h~fcrllJr e a quelli dei aoclallstl e comunisti som– mati tnsieme, clò 1ard dovuto al sbte· ma elettorale). Po:ichè l' Unoherla è tuttora occupata da!lt tnmpc sovletz· clte, questi fattt hanno una p:trUcolare •mvortanza: una hn.portanza interna• zlmurLe, attmentc II uno del pu.n.U più. ~Ucat, per ,~ rd.a.itont fra I Tre. Se In tutti 'i 1>aesl delf EuroJJa centro– orlentole e balcanica si arrivasse vros· s-tmamente a elezioni vcrmnante Ubere, e quindi a 1m aoverno e.sprlmente d!IV· ve-ro la volontd popolare. 1·lspocchlante Binctramente I.e correnti poUtiche del paese. si. rimoverebbe fra onolosasso– ni e russi, imo dd maggiori motivi di sospetto, una delle più grosse pteire d'lnciam:po, e w, passo enorme sareb– be compiuto per la stabilizzazione eu– ropea e la pact/i.cazione ·r,umdl<flc. • 1. fl, I I, fatto che una. parte dei liberal! si sforzt <li provocare una cri.~l clì ua· blnetto a pr()IJosUo dl tc1(1Lni dec:rctf lcgts/ati"vt approva~ 11t Conszulio deC minf. .it.rl , .,;oUcva (a 1'Q"TlC! ogni appre::• zrm1cnto di sostanza) una q1.testione dt principio: quel.la della solfdnriet.d minf. sterlale o dc!funttd di ooverno. E' am– missibile che un partit.o facente parte di una coalizione oovernm'iva ~ombat• ta un prov-vedtmento deliberato m Con,, sJuUo dei ministrl con 'lL concorso del suoi rappresentanti ncz Consiolio stcs• so; t -lo combatta fino al punto da ht.· vocare per esso una cri.tt mhtisteria• le? Si capisce oonl più aspra opposi• zkme - compresa lu minaccia• di cri• st - prima ciel/a <leUberazionc coU,::• uialc; non st capisce clopo. Neppu.rc nel caso elle t 1ninlstri appartene.iiti a quel parlito avessero votato contTO, olac:che eol fatto stesso di prender par– te al voto, senza ,--;serve prevent,vc stu risttltall di questo, essi hanno utà ac• cetlC1to la decisione "della mr1{lulo1·anza .• La questione di oabtnctto, ripetiamo, va postri vrmw. no,t dopo. Senza di cù>. 11essu.n ministero di coal.i.zio11c, nessuna compagine -mlnistc– riaic potrebbe fuzlonare. I liberal!i più di una voUa h0?1no rimproverato al comuntsu e ai .socùuisti la dom,ia po– litica, ~ partectpaz:1011~ a, oovcrno e di. opposizione «L governo: ed ecco che ora una J)c:.rte dt csd la pratica in– imo mi.su1·a 11i.olto nuioviore. I. s. "LA CRITICA POLITICA,. 1..:1 Crlllea, Un tm.peono: un dovere,· o. Plerangeli. La battJ(Jlio per le aut.onomJet G. Salvea,lnl, Fcd.erau.nr.o, Re!)lonaUmw, Auton.omi.smo,· O. Zuocar!:11, Doi Comun.• Ubero .oll'U11Ud Realon.ol-e,· E. Parrl, Ld riform,a .ao·ra:nla -e Lo me:zad1'1tJ.4n Tosca,. ne; o: FCJTe1·0.. 1l 1lstcma poU.ik-o .•. U. beMlc.

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