La Nuova Europa - anno II - n.28 - 15 luglio 1945

'--- 15 luglio 1945 -------------- LA N UOV.A EU ROP.:4 ------------------ 9 __ RICORDI CON UNA MORALE DUEREGINE,DUEEPOCHE Men che da allrf potevano esser tmi pressionau da gente che aveva sempre in bocca 11 e mto sangu, la mia ca• sa•··· Frasi siffatte, del resto. SOl\ o– vunque 1, segno del disfacimento di /ARTIGIANI DI rENTURA una ""dlnasUa. In altri te!Jlpl quando Ji.J recente: scandaJ,o (le{ falsi parli• ~fJ~~~ 1 are3~/%b~~g!a~o d: 1 °i 0~ gianf _'eveN delinfJ.uent( arrestati e Hl si rl'corda più di Marfa, regina vo comll'lclato a scriver )ibii _ ml In• b bb a{omt or sono ln Yia dei tor · t~z:e~a~~·v1~ic~:b~:r:;~~~~l~~ ja~~~~~e 3etl~lt!rar ,A ~f~:z:~~ ~; teor!~. a assanU~ a tali voJgnrt yani ~:::ofc!:, c:~t:S!~ ':'~~i!~~~· cCoru d'Europa :t, aiutata com'era da mania, con una franchezza sconcerj * Riccardo Bauer (EJ)()Ca, 30 gluono): Jma bellezza che l'avrebbe fatta notare tante. Maria sl era sempre vantata dli « Il movimento partigiano ha crmiw: anche e lungi dai gradini del trono :t, pc,ssedere un dono uncann:v _ magt: Vi !u Invero In Rumanfa, prima di lato benemerenze tnfin!te nella storia per usare 11 Jinguagglo che le era fa; co - J):er penetrare !'anima del suoi Maria, una regina che Ignorò· sempre contemporanea de; nostro disgraziato mmarc? Interlocutori; o u dono ,!emancò verso l suoi gesti speltacolarl; fu sua zta, E• 'f)<Iese.Coortl di martiri nobilissimi Io Siccome fece di tutto - ben st sa di me O io riuscu a ben nascondere .llsabetta. Molto più. fiera di esser Car• hannQ fecondato: '' loro esempfo ha che 1 grandi della terra san far le mie impressioni; fatto è che restai men Sylva che regjna, essa tanto più trascinalo legioni dì giovani prodi all tutto - scrisse anche dei llbrl: ro1 ancor più disgustato che sorpreso della evitò ogni pubbHCltà che anche• per~ 1 rischio, al combattimento al.Jagloria..: manzi, racconu, fiabe, ricordi· autobto, .libertà senza rispetto con cui: sezio• suoi verSi non cercò mal 11 p!auso fondatori veri di una nuOva Italia re~ grafici: e fu proprio lei, contrariamente nò davanti a me suo zio, iI re CaroJ, delle folte. denta. Ma non appena la guerra t fi.. a certe regie scr:ittrtct dt nostra cono• fondatore della dtnastta, e la regina L'interesse che Elisabetta destò In nlta con 1a vittoria, Il mot:tmento par– scenza, che gettò giù tutto ciò con Elisabetta, Carmen Syiva in Arcadla. me !u profondo come ognt volta che tfglano s•~ snatu rato. itblriamo altra quella sua Junga calligrafia, dl cul e ESSi non mi compresero quando ar: incontro gente formata sotto l'influenza volta accennato a, do(o-rosofenomeno. dieci parole riempivano una pagina. rivai laggiù; tentarono Invano di to= di due età. E Carmen Sylva ml permise Ne vol/Jiamo parlare ·senza veli. Era roba biillante; ma stancava flm: gllerml ogni personalità ...; eran gelosi di immaginare quel che dovetter es' e Mi.oliala di prodJ sono uscUl da pronta, ad ogni pagina, di questa ·1n• di vedere quanto presto avevo capito sere le Corti e muminate, del seco• tutU i. nasco,z,lfigU,miQliakJ di reduct genua fede: e Nata come sono, tutto 1 rumeni...» Sempre to, me. - lo XVIII. Un giorno ml raccontò che ~:~: !'[°fo~~e f ~~,.U~°;/:i~/, ';:f!~la gr~~ Quel che scrivo è interessante :t, Come quando le domandat quaiche bambina, al castello P.aterno dl ,v1cd, fascisti st son-0 mlmetizzatt con una In nessun Posto - per ch·l come me dettaglio sulla pace separata che dopo asslslette a una rappresentazione di coccarda, un fazzoletto sgargiante, un ia conobbe bene - essa fece li suo una lotta sfortunata ma onorevole la quel Na t llan i( saggio In cui Lesslng pacco di attestati compiacentt in tasca,, ritratto intimo, senza pensarci d'al• Rumania era stata obbligata a fir. mette sullo stesso piede giudaismo, a lnc,rossare brtoate oruppt s d ,t.ronde,come nel suo testamento; .(que• mare a Bucarest nel 1918cogll Impert cristianesimo e Islamismo. Sua madre, « Ncm tutte queste manlfcsfazi~~~ ;:; b'to succede talvolta: lI testamento dl CentraH: è Quando Ferdinando con• la principessa di Wled, aveva organlz: tor.ootcht,che vanno gettando tanto di. Sant'Elena rivela pensieri intlml del vocò Il conslglio per decidere la pace, zato 10 spettacolo per festeggiare i! •scredito Btd movimento partl(Jiono son t{~t"E:~~JE,i~f ~i~~t:~\f~ 1 1t1i.!~~~r~;~i:~l~1~t;~;::;r~:l ~~lt;?~~~ 1 ~;r.:i~ri JC1;F~1l r lf ~t~ft~Zpricd:t prtnclpato tedesco .(suo padre, secondo i Inevitabile, lo so,·ma se a,zdate troppo Pelesh, a Slnata, ml parlava ancora d1 dl &fuggire alle meritate sanzioni.· Son 1ìgtto della regina Vittoria, dovè rag= lontano, se diventate amici coolt lm· problemi religtosl con un tocco fra dovute piuttosto alla mcntalitd alllvl giungerlo alla morte di suo zio, il duca peri Centrali, vot perderete ne{lo stesso poetico e scettico che aveva imparato stica e sqtuU.irlstfcacoltivata dal carlu ~~~~5it~~~fl:~s:1a~:a, ~~cl~o~: 1 n;~~ tempo (e qui una pausa drammatica) ~~e~:rtf.n Uno del suol autori frances~ t~~~g:,1.; 0 ~:rg::,~~~1:n:e':J,;~:n1! OJ~ testamento, consacrò una pagina Intera la sposa e la reolna :t. Della doloros~ Fu Ellsabetta troppo tedesca tra Il che nelle file dell'ant-lfasclsmo. So,i clo– a ricordare dl essere Inglese, Inglese, tragedia di un popolo dalla st0 .rla toP 1914 e Il 1916,anno della sua morte, vute ad iunoranza di cib che sta liberlil. Inglese... 1n realtà nel suo carattere mentata. essa non vedeva che la sua come del rumeni amicl della Francia Dopo vent'anni di fascismo no,i pub c'era p\ù di tedesco che d'inglese; ché parte, una parte tutta teatrale. le rimproverarono? Sl, fu tedesca, ma destar sorpresa, che poco si capisca e dell'Inghilterra ella mal comprese né Nemmeno ora, dopo anni dalla sua non troppo, perchè appartenne al vec• si savvla generalmente che Jfbertd non. Ja fiera indipendenza dell'aristocrazia, morte, voglio servirmi dl certe sue chlo tipo tedesco universale e bona1io ~ t'I fare comunque il f)TO'J}rio comodo, né le tradizioni di Ubertà del suo po- confidenze personali; ma ben posso dire che la violenza btsmarcktana distrusse. non consiste nel saper far prevalere ccr ~!o~:;s3pot:v!rgr~Jda;; 0 avcoa :'ii!lueasme 0 pne 1 r 0 • che una delle più fatue muslonl della Una conversa:,ione de}la regina EU= fsfan:::a 'fnS[i!~~':rev:«:;;t~:t~;!~~ob~';! regina Maria fu dl credere che cono= Gae~~~an~al=~~ts~~1:.e ~;e vit:s!~~e~: si t rispetto dt una ncrma che impon~ ctò che senza tregua pensava: e Sono sceva a fondo l rumeni. In verità non Stael descrisse e vantò. Dopo, quella fe·rrei impeoni di equU4 e vlncoU di }a niPote della reglna Vittoria•· ne sapeva nulla; i rumeni han del di• Germania non la vidl mal più. disciplina alla a11torl.td stessa che del~ Conobbi :Maria, allora principessa fettt e delle qualità, come tutti 1 Po· Uno degli ultimi giorni che passai legge si fa tutrice•· ereditarla dd Rumanla, quando giova: poll; ma l'ultima cosa che 6 1 può ten: In Rumani.a Sarah Bernhart, venuta a In Italia, la terra claSsica del so{dato nlsslmo diplomatico passai a Slniìa tar con loro è di impressionarli red• Bucarest per una serie dl recite, andò :!r:::'~;:s/ {F:J!~:~~ ;iit!~'::t~~ un'estate come Incaricato d'Affart. La tando una parte; quanto c'è di latino dalla regtna Elisabetta. La lncontcat Ne, discorso dt Milano- Porri tnvocb.la ))rima volta che montai a cavallo con In essi li ha forniti dl una fredda lro• per caso all'uselta, ero con due dlplo,: solidarletd del gal4ntu.omlnl d'Italia. Ii )ei Il sole era apparso dopo un'alba pio• nla cbe sa _presto vedere ~ttravers~ ~~~~!: ~,,e bi~~~ei;;:~,~~~;~es~~~j~di galantuomini devono impedire ad o,,nl :vosa; e per dir qualcosa Je osservai che !e apparenze, come quanto e è dl orto• lei, con un'aria misteriosamente am• costo la nuova lebbra de} partt{J'lano avevamo fortuna col weather. E Jel: dosso e orientale ln loro u rende tn: mlratlva: Quelle femme, quelle reine di ventura. m. T. e Ma non sapete che lo son sunn:v e dlff'erentl a ogni culto dinastico. Per= - e dopo un saplente silenzio - quelle ------------- :1:? ~~~f~:. :1~~;a~trr~o:e:P~! ~~: r: 1 stf:~i p~fo~d';:"~~~te~ 1 ~.fas~ co~,é~~;~: pericoloso far del mots, '' LA CITTA' LIBERA, .. subito di qual nonna st trattava, lel lor malgrado. La semplicità dl un e i francesi non san resisterci quando r..e! numero di ql.H!sta settimana pubf se ne accorse e fu ancor più stupita Giorgio V o di un Alberto del Belgio, net::a:~~~~! u~Ùs!i!t~a1~ f~: bHca: . che offesa. Ne ful punito con una lun• avre~be provocato 1! :ispetto del ru grande e nobile anima ed anche, a suo Gabriele Pepe: ~lberaN ! conser.ua ~ori ga conferenza sulla vita a ,v1ndsor, a ment, ma qual Ingenuità di creder di modo, una buona regina; quanto alla - Stefano Bott.arl: Ga. ran.ie i11a11JAcum• Dalmoral, al tempo della e nonna :t. imPorne con e arie regali» ad un po' comédfenn, essa era Jà, ma non an: Ji - Alfonso Ira.ce. Demos.~en,_ cd Each~ Molto più. tardl all'estero- a Parigi, Polo che da secoli ha a volte temuto co.ra e sul trono». ;te - Giulio Nlert: Gli 1 cn_ton eà l Par. a Londra, ~ Cannes, forse pcrchè ave• ma mal stimato 1 suol padroni... CARLO SFORZA ;~~0;_ !g;;~~i"~e~ ~f~~~~,:R;:::::: A L dolore ·di a,·er perduto uno del mi~l amici più cari si è aggJunto Il dispiacere di non averlo potuto rlcordare prima d'ora. Ml giunse con ritardo grande la notizia della sua mor-. te e senza men1J.onedella data nè delle circostanze. Solo poo.hl giorni fa ho ppreso ch=eUmberto Cosmo è morto 11 18 novembre 1944. In Corlo Cana- UMBERTO COSMO vese. ·per un attacco cardiaco procura= la letteratura italiana, di cul soprat· togli dall'emozione terribile dl un fe- tutto al -temp0 del Renier egli potè oce massacro dl quarantac!nque glo• dirst una delle colonne. Se poi si al• vani della IV divisione Gar1baldl. Pa- lontanò da quel periodico, clò fu do· re ch'egli avesse ançhe temuto che fra vuto alla settarietà persecutrice di tale quel giovani fosse suo figlio. valoroso che non nomineremo qui per •non lm· mrnte dell'anttrascisn~o. esperto del brattarne questo 1.·lcordo. cacrcere e della cospirazione clande- Ricchissimo di studi e Indagini par– SU-na. . , tlcolarl, dl materiali e di :ibbozzl, dl Umber,to çosmo era nato a V1ttorlo idee e cognizioni personali e precise, iVcnet:0}8 giugno 1~- Tutta, quasi, .la egll fu sin verso la fine delia sua car- ~~ ~•t~~ 0 :'? 00 1 ~~~u 1 r;;ap~~~:~\er: ~::: r~era parco comJ)OSltore <Il libri. Ricor• pendiata In due parole: studio e lnse: d1nmo.- ma _senza la più !on.tana pre– gnamento. Umberto Cosmo aveva ta tesa d1 una b1bllografia, di cm non ah– vocazione dell'lnsegnante: la vocazlo- blam? gli el~mentt, e che dovreb~ ne· autentica. che è rarissima, vera- 1iusc_1reben altrimenti a!11pl_a - la Vi· mente dono prlvllegtato del cielo. per- ta d, Da~te tl.el 1930, L ultima ascesa chè significa capacità di penetrare nel• del 1936 (sul « Paradiso, di Dante). !e aniimc, svegliarle, educarle, plnsmar~ Con_Matlonna 1 Povertd (racco.lta di stu• 4e: una capacità creatrice per eccel- dl francescan.) del 1940. Un altra rac- 1enza.· · colta di studi francescani e danteschi L',insegnante-ed.ucatore era pareggia- aveva finito di apprestare poco pr:_tma to in lul dallo scienziato-scrittore, crl- dell.a mo~e. e altresl una lntro~uz1one tlco storico ed estetico. Dire che u agli studi da_ntesclll, che riuscirà ve· suo carnp0 tu la letteratura italiana è ramente p;ez~osa. Aveva anche tnv;ato dlre esatto, ma angusto. Egli andava a Bari, all echtore Latcrza, poco pnma ben al di là dell'indagine puramente dell'S :5ettembre 194.3,un libro su La ~etter.irla: scrutava e possech?,•aa fon• fortuna di Dante ne~ Seicento. do, nello spiri.10, gli. uomtnl e re epc>J Um~erto Cosmo aveva fatto una che. Era un dotto, uno psicologo e un escurStone fuori del suo campo dl stu– arllsta. Suo dominio particolare _ 0 y. dloso e dl edu~atore divenendo redat– tre H quale, tuttavia, iegU spaziava sl· tore poHUcoalla Stampa di Torino, fra curam>ente - fu n medioevo italiano il 1917 e Jl 1921. Era Poi rimasto nel rna~urF°;a~6~~ c:edri>!nfeuera"~~i'u3~ f~~~n1~t~~~16,le~~:;1e:1\~o~rree r~:J: la più grande, l'eterna Italia. Ed egli, quando il fasclsmo lo espulse tn pari per l'appunto, fu un francescanlsta e tempo dal giornalismo e dall'inscgna- 1 un dantista parimenti Jnsigne. Testi- mento. La destituzione di un insegnan– m<:!nidella sua opera pluridecennale te e un educatore come Cosmo fu un on O Jé annàte <l'e! Gio~·nutcstorico dst- atto tipicamente fascista. Nè la perse· cuzione fase.I.stasi fermò qut: per un omagg;1oa Croce, in occasione dJ un discorso di opposizione d\ lui al Se• nato. egli fu assegnato a confino nel maggio 1929 (a Ustica) per cinque an• nt: ma il pro,•vedimento fu re,•ocato alcuni mesi dopo. su ricorso per vizio di forma ne\ provvedimento. Ancora nel 1940 li ministro della Cultura Po· polare Pa,·ollnt vietò che gli Cossedata dall'UTET la direzione dl una nuova Collana dl Classici Italiani. Umberto Cosmo era passato altra• verso la politica, Intatto nell'elevatezza morale e nel candore della sua anima, veramente francescana. Era un buono. un mite. sa.: Potrebbe quasi dire un santo. Solievando l tenninl politici sul plano morale, possiamo dire ch'egli fu Intimamente libcral'e e socialista: Hbe– rale per tr culto delfa Ilbertà, lntesa come pr!ma ragion d·essere della vlta splrltuafe, e per l'abl>orrimento di ogni oppressione o violenza, socialista pe,r l'anelito di giustizia e dl amore. Ricordo Il caro amico al suo Posto di studio, tn urta delle safc riservate delfa Biblioteca nazionale tn Torlno. C'Incontravamo s~sso - ln certi pe: rlodl quasi ogni giorno - sedendo an– che vofenllerl accanto. o di fronte l'uno all'altro; n!it di una volta. nel tar– do pomeriggio, si usciva Insieme e st tornava pian piano verso casa, scam– bl.andoct re nostre Idee. le nostre spe: ranze. l nostri presentimenti. C'era In Iu~, neglt ultimi annt, uqa certa piega di pessimlsmo. fatta di sconforto per re lunghe dolorose espertenze di una umanità che si ostinava a 110n Impa– rare, a cercare lf peggio. Ma Il pessl· mlsmo rion alterava la bontà, ra mi: tezza di Umberto Cosmo. Era addolo– rato, ma rassegnato: non rinnegava quolfa fede nell'Ideale che era stata sempre il centro della sua v:tta, delfa vua dl Quest'uomo Jntimamente reli– gioso. e. pur s·enza credo confesslona· le, profondamente cristiano. LUIGJ SALVA'.rOll,ELL~ La rinascita d~lla G~ma,.'1a - Attilio Riccio: Verltd • p0esia - Ch>rglo Ora• nata: Nuovo mondo - Docum11nti po(I• 't_icl della rluoluzton• russa d.i febbraio - Articoli informcutoni bloUografiche • note di crllica arthtlca a oura dl Fede: rlco Spada, Riccardo Mu.s:att!,O!u.SCppe Santon3Stas0, Enzo Forcella, Gino Vleen– tlnl, Guido M. GatLl, Ennio Fiatano, Ema: nuele Fametl e Ca&slodoro. IL MOTO PERPETUO Oollezlone di aoiil a. cura. di ALBERTO MORAVIA E' uscito: MARIO PRAZ LA FILOSOFIA DELL'ARREDAMENTO Liro 151 Nella ite11a colle:ione: LA SPERANZA ovvero CRISTIANESIMO E COMUNISMO ili ALBERTO MORAVIA DOCUMENTO Editore Libraio - Roma A FIRENZE e NAPOLI gli abbonamenti a .lJA NUOVA EUROPA 11 possono aottoecr\vere preeeo : LIBRERIA INTERNAZIO>IALE C. CALDIN( già Treves YJo Tornabuonf~ LS - FJRENZB Don. GIUSEPPE PISANO Vkl cario Dc ce,are, lJ - NAPOl.l

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