La Nuova Europa - anno II - n.27 - 8 luglio 1945

-- 8)ugllol945 --------------LA NUOVA EUROPA------------------11-- signoria, ma aspJrano all'autonomia del proprlo essere nazionale, a conservarla Jntegra e pura fuori da ogni politica estranea soggezione, a promuoverla senza Incontrare 1mpedlmenu e tanto meno contrasti. Come formatrice o tra' sfonnatrice di stati 13. coscienza na• zionale è ancora una forza viva, ha an– cora una funzione da esercjtare nella storia moderna, donde la vitalità del principio di nazionalità che sul senti• mento nazionale si basa per proclama• re le sue esigenze, EUGENIO DI CARLO POSTILLA A DI CARLO No,, c'è nulla da eccepire ln sede teorica, alle concl~oni del Di Carlo sulla leottttma persistenza deL princi• pio dt nazlo,ialità accanto a quello /e· deral.ista. Ma la questione poLftfca concreta è un'altra: se oool non sia giunta l'ora che il primo si inquadri nel secondo, o per dir meoUo che si oiu,lga a quel superamento dell'asso– lutezza naziona(statale del quale U fe• deraltsmo rappresenta L'attuaz-ione. Lo. COMMISSARIATI L A nomina di commlssa-ri alla dire• zlone dt molti istuuU e di aziende pubbliche e private è ,stata una necessità nella prima fase della libera– Zione. Le amministrazioni ordinarie erano tnqufoate e occorreva del tempo per Tifare le Uste deolì elettort e deoli eleggibili, o per Ti-vedere I titoli det praprietarl. Intanto, il lavoro doveva proscouire net limW del possibile; ecco pcrchè s'impo11eva la nomina di uestort provvisorii, che nel tempo stesso provvedessero a far funzionare le azien– de e g{'Jstituti e a preparare U ritomo a una oesttone nomiale. L A Nuo-va Europa, come tante cose del tempo d'oggi. nacque, o me– glio fu concepita, nel periodo clandestino: Ne ebbe la prima !dea un amico, abruzzese di nascita, milanese d'elezione, che riunl insieme Pancrall, Antoni, Morra e me, e ci mise in rap– porto con una casa editrice dl Milano. Decidemmo che li direttofe sarebbe sta– to Salvatore!N, li quale però allora non era a Roma. e non potè quindi parte– cipare alla preistoria della rivista. Questa preistoria è tanto fortunosa, e s'intreccia a tante vicende della rase fi– nale deJ fascismo, che vale la pena di raccontarla. Eravamo agl'in-i.Ztdel 1943, qllando, vincendo le ultime incertezze. fittammo un appartamento all'ultimo piano di un vecchio e signorile palazzo di via del Gesù. Calcolavamo d'« usci– re» verso l'ottobre, presumendo che per quel tempo n fascismo sarebbe stato Il· guidato. La previsione non era troppo erronea, anche se. per complicazioni .,; imprevedibili, le cose sono andate di– versamente. La rivista non aveva ancora, nella nostra mente, Il t-itolo che og.gi porta, con tanta baldanza, sulla sua testata. Doveva cMamarSi Il Vaglio. Era un no– me che non m'andava giù, sia perchè mi pareva troppo prezioso, sia perchè, da buon napoletano, temevo che non avrebbe avuto fortuna nel sud, dove per allitterazione si sarebbe confuso con vaglia. Ma ·avevo finito per raaie– gnarmicl, dopo che ne avevo scartaU molti altri, o perchè anche più brutti, o perchè 3là ipatecatt. i Ci rluniVamo con qualche cautela nella nostra sede. Vi davamo convegno ad 3mtcl letterati di ~cura Cede.che sarebbero poi dovuti essere, come in effetti. sono stati, t nostri futuri colla– boratori. Insieme con la rivista, era sorta l'idea dl una collana laterale di studi, parte documentari del ventennio parte orientativi. E, a nome della dit• ta milanese. cominciavamo a stendere l primi contrattl con gli autot1. Solo che, non potendo per raglont dl pru– denza trascrlvere i titoli autentoi.cldei voluml, usavamo titoli stmulatt, che in qualche modo vl si avvicinavano. Cosl. I frate!); Rosselli divenivano, nel con• tratto, t !ratctll I<aramazoff; Giovan– ni Amendol.i. Giovanni dalle Bande ne– re; il delitto Matteotti, Delitto e casti• go; la giustizia nel fascismo, la glusU• zia nel Basso impero, e cosl via, Alla cerimonia defflnauguraxtone par• teciparono Croce, Mattloli, Matnont e pochi altri amici più o meno illustrt, insieme col principali collaboratori. St sturarono alcune bottiglie « di quel vec– chio,, col solenne Impegno che assat più numerose bott;gne sarebbero state sturate il giorm, non hJntano del b.it• tesimo: un impegno che ru poi larga– mente mantenuto dall'avv. MlchctU nella nuova sede. Ma con quale trept, dazione, con quale ansietà della prossi– ma !ine del fascismo (che doveva lm• mediatamente precedere l'tnlzlo della rivista) furono levaU in alto 1bicchieri quella ~P.rima volta! La ,celta dJ· questi commfssarl non sempre è stata felice: v'è stata una specie cU divisione di lavoro e dl ap– pannaoot tra i partiti, che ha subordl• nato U. criterio della competenza a quello della designazione politica. Sl aoot-ungano le nomine fatte diretta– mente daoU AlJeati, anch'esse più o meno casuali, secondo le opportunit4 del momento o le 1"0lontarieofferte di serviot. Comunque, i( sistema ha fun– zionato: in alcuni settori otttmamente, fo altri meno bene, in al.tri malissimo. IL male peggiore sarebbe però che i( sistema si ccmsollclassee, da provviso• rio che era alle oriqtnt e nelle sue fino• Ut4, si mutasse in permanente. In ta( caso 11<m avremmo nulla cU nuovo cU fronte al fascismo: tutto si ridurrebbe a una normale rotazi~ di uomini, a un « cambio del.la guardia•• che {asce• rebbe i11tatto a principio del_Z'investt• tura dall'alto, deU'incontrollablUt4 ecc. Bisoona dunque che t commissari ab• blano ben presente alla mente, non sozo il carattere temporaneo della loro funzione, ma anche lo scopo che essa ha di preparare un'amministrazione 11ormale. E poiché al.cun! potrebbero facilmente dimenticare qiuste cose, sa– rebbe molto opportuno che , ministri da cui dipendono rinfrescassero l,aloro memoria, p. es., richiedendo delle rela· ziotit sull'opera compiuta e sulle pos• sibitità più o meno immediate dl ripri· sttnare una gestione ordtnarla. Per evi– tare disparttd dt trattamento, bisogne– rebbe che questa richiesta fosse fatta da tuttt i ministri: anche se non do· 1"esse produrre un effetto immediato, perché, molte aziende sono ancora lon,. tane dalla nomialità, avrebbe sempre un'efficacia salutare sull'animo del com– missari e su quello del pubblico. Al– meno toglierebbe ai.commisstlriati quel carattere dt canonicatt, che qua e 14 cominciano ad assumere e che nell'o– pinione di molti danneggia la buona fama deUe nuove ammhiistraZionf. g. d. r. COI PIEDI IN TERRA LIBRI STRANIERI N EL numero deL 30 otuono de( set- A Htstorv of 'Amerlcan lf/e, New timanale l'Intransigente era rl- York, The Macmillan Company, dire• portato un lungo brano del -prof. zk>ne generale di Arturo M. Sclesl.nger Luigi Vol-picellt, con un commento, in e Dlxon Rljen Fox. Una storia degli cui slamo messi in ballo anche noi: Stati Uniti in dodici volumi che vanno ··«La « Bocca della Veritd • della Nuo.: dal principio del 1600 al 1928, dì cui un va Europa ha -pubblicato mia lettera di volume introduttivo di Herbert Prie,: un suo lettore che denuncia Z'omert4 stley che narra le vicende del contii evidente di quanti alla scuola sono in• nente americano da Cr:lstororo Colombo teressati. La redazione della Nuova Eu~ al 1848. E' un'opera che ha richiesto ropa trova queste parole sdeo,wse ed 18 anni di lavoro da parte di dodici adeguate, però non- st t mostrata a co- scrittori, ma che dà ciononostante una ~r:,~::~~ 0 t:1!t 0 (~z~~tf:R!!!!J !':.m~ :01?:i~~ione <li consis_ienza e ci\ ar~ non ha abbando,iato iJ. mondo delle nw The Basis of Lastino Peace, Herbert vole per scendere su questa terra e Hoover e Hugh Gibson, New York, D. prendere per il c.-0llettoquesto pal_adi· van Nostrand Company. Un tnll!ressan1 no del fascismo.Jt. te libretto che 1n 4-4pagine contiene Giacchè l'Intransigente cl a1"evafat- opinioni e proposte del due insigni u0t. to fon ore di prendere nota dt ciò che mini polittcl amertcanl, che si affian•' un nostro lettore aveva scritto nel ntv cano alle conferenze ufficiali, e la cu1 mero del 13 maoofo, poteva estendere importanza è notevole considerando che ~~ ~~'::r>!~e:ea~n:t:e:~~~ as~~7t~oq':e~ essi Interpretano le opinioni di una numero del 17 r,-fugnosotto tt molo e E: larga parte dell'opinione pubblica ame, puraz·ione universitaria•· In tale caso ricana. Tra l'altro particolarmente tn 1 avrebbe avuto Il gusto df trovare un teressante l'Idea di tre organlzzazionl' brano vreso da quel medesimo passo regionali, aslaUca, europea e dell'emt~ citato da esso a edificazione dei lettorf. stero occidentale, accanto all'organiz.i E avrebbe trovato, oltre che per queF zazlone delle Na~ont Unite. Notevole, lo del Volplcelli, un'altra chiara allw anche perchè finora QUUl tcwlata, la =~oe~fac1lo~~odei~Ju~:.cch1o, non meno proposta dt una immediata riduzione Anche noi, del resto, slamo dell'opf. degli am1ament1 tra le Nazioni Unite. ntonè che non st tratti di ripicchi e pet- When Democracu Bvtl.ds dl F1-ank tego1ezzl personali, ma di pulizia della Lloyd Wright, Chicago, Unlverslty of sc_uola,dove si prepara una nuova oe; Chicago. L'autore espone ln questo nerazlo,ie _ la quale noi 1"ogliamoche suo llbro due utopie: una clttà ideale sia nuova e prima di tutto non vile. e una società ideale, J)Ogglantl su que– Si Inganna l'Intransigente, se crede che stt concetti !ondamenialt: natura, li· queste cose noi le vaoheooiamo in mo- bertà, spazio. L'autore, U pJù famoso do astratto, e nelle nuvole». Chl segue architetto americano Vivente, scrive la nostra fatica sa che la caratterlst·ica con tutta sincerità materializzando l di questo oiomale i la ricerca della suoi sogni, forse nella speranza che concretezza. fissati sulla carta, possano più facil• •. v. mente tras!ormarSl in realtà. COME NACQUE "LA NUOVA EUROPA,, più formativa. Questo riadattamento s'è d,jmostrato molto opportuno, per– chè, con la paralisi del mezzi d! comu• nicaziqnc determinata dall'ultima fase della guerra sul territorio italiano, sa– rebbe stato Impossibile fare assegna• mento sopra un servizio continuo e re– golare d'informaa:tonl. Ancor oggt, a più di un anno dalla ltberazlone di Roma, :Molti bel pomc1..;ggiabbiamo passat:l L'occa9ione m\ si presentò nell'atto i E,"iornalie le riviste straniere gtUJ1• nelle ampie sale della nostra reda.zio- in cui, congedandomi da mia figlia per gono saltuariamente e con grandi rt· ne. La signorina Fratoni che faceva da essere trasportato a Regina Cocti, riu• tanli. segretaria preparava, col materiale che scii a sussurrarle poche parole all'o-- Fin dal tug1!o scorso: la Nuova E.:u.r le fornivamo, uno schedario per l'ar- rccchto. Ml.afigHa capl, e alcuni giorni ropa era pronta per uscire; ma occor– chi\l'to (che poi è andato disperso). E dopo, in una di quelle comunicazioni sero ancora quattro o cinque ir,esl per noi, redattori e collaboratori, discute• clandestine che erano Ja grande rlsor· raggiungere la meta. Benchè rosse sta• vamo t particolari tecn!cl della rivista, sa. dei carcerati, ebbi finalmente la ta ideata e concepita prima di tutte te che sono statl poi in parte foctlizzutl conferma che i.I pe~ di. carta era ;.ta- altre, ha dovuto aspettare più a lunE;:o nella Nùova E-uropa; ma natura!men· to trbvato e diStl'utto. . l'autorizzazione de)]e autorità compe: te la discussione si estendeva sul pia- ?\la in quale ansietà vissi. dùrnntc tenti. Ma, come dice il vecch\o adagiio: no dell'indirizzo Politico, ·quindi finiva quei primi giorni dì priglonla! dif/icllts est partus masculus. E ma• col cadere sui fatti del giorno e sul ti• Col mio arresto, il gruppo del redat• schio In e!fctu è l1 parto, non ostante mori e le speranze del prossimo doma• tori continuò il suo lavoro più in sor- che U nome sla !emmtnlle, in omaggto ni. Senza volerlo, quel convegni si mu- dina. Il rnaterfale plù pericoloso fu di• a una tradizione geografica, che rende tavano in piccole cospirazioni; e molte strutto o asportato dagli amici; 1a sede femminili l contlnenu.. . volte, nel sentire li cigollo dell'ascen- della ri.vlsta !u poco frequentata fino Tuttavia gli ultimi mesi di laboriosa sore che portava gl\ ospiti a casa no- al 25 lugllo. ... gestazione non sono andatl perduti. La ~~~ie,l'~~:nà~b~~tac~e ~rs~:~as:e t~:~~ Da quella data, l'attività riprese più i~~~s~r~!nfc'!u!o J~~= ih~II: ~1rn~~ ti non desiderati della vtclnisstma que- febbrile, perchè l'inizio della pubblica- apprezzata da coloro che se n 'tnter.do – stura. z\one sembrava ormai imminente. Fu no; ha potuto rare una sapiente cHvt~ La pa)i.zla non scoPrl ta nostra se- quello un periodo veramente tumultuo- slone del lavoro tra I suol sce!tl colla• de, ma ~iuscì lo stesso a gettar lo scom- so. La noSt ra redazione divenne 3n boratori, In modo che, a differenza dl piglio nelle nostre riunioni. Ricordo i~~[~ 0 dJ•a~~~~~g;~feJeldg~~~~tto ~: tutte le altre che circolano sul merca• che una mattina, mentre mi recavo al• liberazione nazionale. Vl si alternavano ~~ieh: :;ia pror;ii~a b~~ne::ie~~~:t~fo~:! ~:rrir~s~;ora:c~l~S\~1.piiè~-:O:fo mda_; le riunioni. redazionali con quelle poli- gramma. Infine ha potuto. per merito due poliztottt a un centinaio di metri tiche; non cl si raccapezzava più, nel- precipuo di Vinctguerra e di P\ccone da casa mia. e invitato a segulrll nno l'andirivieni continuo di gente d'ogni Stella, assumere una veste esteriore so; in rondo alla strada, dove un altro sorta, da rutuii ministri e presidenti bria e decoros..1,che non perde la sua gruppo di poliziotti, con un commtssa- dei Consiglio, ai redattori, ai collabo- dignità, anche quando è costretta a ser– rlo alla testa, ml aspettava. Il mate- ratorl. al gregari del risorti parliU.. vi.rsl di una carta che tn altri tempi rlale della busta era poco compromet- Poi, nel fatale settembre tutto ri• anche 1 fornai avrebbero di.sdegnata. tente; ma, per compenso, avevo in una ~~~"b~.{1e~b~;~~~~~t!t~~fiac~S:st~- ~~ * ~~f~n~~,Poa1t~~W1a~r .!1Y:ss:i~~1i'ta.c~~ dazione, ebbe ancora un periodo dl pe- ra~~l~~n~ssf~~ ~~~~~:ai~:~= previsione dello sbarco alleato, e che ricolosa notorietà, perchè divenne una st'ondata di ricordl. Non è troppo pre– avrel dovuto consegnare,• nella sede base di azione dell'eroico colonnello sto_ immagino che ml st dica_ per della rivista, a un compagno del parti• Monte-~emolo. 11 mio amico Antoni, scrivere la storia O la preistoria della to d'azione. Ml vidi perduto; la prospet• che nel frattempo vl aveva trasferito 1 Nuova Europa? Non sarebbe ·megUo lal Uva della !ucilaàone era certa. Eppu- suol penati, mi ha raccontato, che, doPo sciarle prima tt tempo di svilupparsi e re, non smarru li mio sangue freddo- ogni riunione del capl del movimento consolldarsl, per diventare degno oe· Manovrando accortamente con la ma• lnsurrezlonale, egli. era costretto a tspe- getto o soggetto di storia! no In parte coperta dalla busta dl zlonare con diligenza tutto l'apparta· :Ma 10 confesso di non avere avuto, cuoio, rluscti ad appallottolare l! foglio :nento, per cancellare le compromet• scrivendo questo articolo, nessuna vel: ~~ C~fti:!1~':a~:!éi;~ea 1 ;r~:~l':a ~ tenU tracce del loro passa_ggio. leltà storiografica. sta del pantalo,nt. Ricordo che 11 fru• Con l'occupazione tedesca di Roma, m~?toset~~~~t\~ ::1:!e~;r~Pi~a~n! scio della carta che toccava terra, al la preparazione clandestina della rivi• nello stato d'animo analogo a quello di margine del marciapledi, ml parve un sta entrò in una nuova fase. Pancrazi chi si vede crescere accanto un ragazzo rumore assordante; ma, per fortuna. ed lo scomparimmo dalla scena; Anto- Cloridoe inteHigente, che glt è da tutU tale non parve ai miei angeli custodt. nl. preso da altre cure, si ritirò dal co- lodato e preconizzato come una buona che non s'accorsero di nulla. mltato direttivo. Subentrò invece Sal- promessa per ravvenlre. E l'onda dei Ma quando, rifacendo pochi mlnuu .vatorelll che, d'accordo con l'amico a• gli affetti sl converte per lul lnsensi'– dop0, la stessa strada In mezzo a tutta bruzzese, preparò tutto un nuovo pla• bilmente in un'onda di ricordi, del temi Ja masnada, per rientrare a casa e au• •no d'organizzazione. La rivista assunse Po in cUI. quella creatura vtva non era blre la perquisizione domicil;are, rividi 11 nome di Nuova Europa; ebbe nuovi ancora che un vagheggiamento e un de– la palla di carta al punto dove l'avevo redattori. Vlnctguerra e Piccone Stella, siderrio,o una speranza contrastata, che lasciata cadere, ebbi a tremar di nuo- e un nuovo amministratore, l'avv. Ml• !atlc:osamente si è !atta 1a sua strada vo, per paura di' qualche reslplscenza chetti, che ne trasferl la sede al Corso e alla !ine ha raggiunto . 1 \ segno. dei miei custodi. E mentre la casa ml Umberto 47. La sua struttura dlfferl: In questo stato d'animo v'è. sl, un veniva messa a soqquadro, cercai dl sce notevolmente da quella che aveya• motivo r1i orgoglio, ma temperate, e mdl escogitare qualche mezzo per avvertire mo Inizialmente ideata: è divisa In tre dolcito da una nota sentimentale pi.ù 1 miel !amlliarl che facessero &COlllpa• parti, Invece che tn cinque o set; è profonda. che mcl"'ita Indulgenza. rire U corp0 del reato. meno tn!ormativa. ma per. compenso GUlDO DE RUGGIERO

RkJQdWJsaXNoZXIy