La Nuova Europa - anno II - n.27 - 8 luglio 1945

-- !O ------------------ L:.l: NUOVA EU ROP:A -------------- 8 lu~llo 1~45 -- che si vantò dl scrtvcre ogni sua riga V N A V JI E R. s A R I o nalltà. E oiò vide e comprese beniss;i' armato di tutta la scienza del secolo. mo E. Renan che, fautore di un.i con: If pericolo se mal è tn un ptù dt lo- ' '. ~z1or;1esptrltua}istlca della nazionalità, gtca che sopraffaccia la concretezza po. concepl il supc.,amcnto delle nazionali• litica dei problemi trasfer%'do li di- DEL PfilNCJPJO D[ NAZ/OJ!\TALJ TA .... tà nel vasto organismo della fcderazto.: battilo dal plano politico ..al filosofico, ne europea, che non le annulla. Peri con respHctta intesa che quan_do la tanto Il noStro ìlisOrJ;imcnto non trovò battaglia sia vlnta in cielo sl consta alcuna comprensione e sirnp~tia presso derl vinta pure in terra, al· fini dì una v IOLENTO ed al)passionato contrad- Inaugurare ed aprire l'era delle federa- 11Ptoudhon,' che decisamente e sem:J nobile opl)Ortunltà per difesa del pro- dittorc del principio di nazionalità ;.doni; in caso dilfcrcnte, li gi.mere mna• qua?•ticrc l'osteggiò non solo in• se prlo partito. Allora la splendente ar: fu Pietro Giuseppe Proudhon, Il no, egli scriveva, rleoml.nccrà un pur- stesso, ma nei suol es1>onenlimaggiori, .tna corre 11 rtschto di lncrlnarst a quàlc, tu epoca In cui ancoro: questo oatorio dt mille anni. che senza meno giudicò tutti piccoU, contatto del duro "sasso. (E anche que- vrincipio stava sugli altari e riceveva il Forte di queste ldc~. eglt era natural-' seminatori di discordia, privi di tdealt. sto, sotto metafora, non sarebbe '"'Po\ generale omaggio (ln Italia particolar• mente portato ad attaccare il pr:.nclp:o 1':gli biasimò anche Napoleone Ili per che un confutare Croce con Croc~. rl- mente). fieramente lo osteggiò non soto di naztpnalità, nel quale vedeva come.: l'aiuto dato al movlme'nto unitario ita• chlamRndosi alta sua concezione del-· m se stesso, ma nel confrontt di quet l'antiteS1. dei! p11nclplo federativo. I...., nano. Legato da stretto rapporto (i"ami– [a natura pratica dell'errore}. popoli che sul principio dt nazionalità nazionalità appariva a lui come la ne• cizt.;1con Giuseppe Ferrati, del quale . Come si sla. derivava dl qul, credo. fondavano le loro politiche asptraziont .. gazi.one del progresso, come quella che subiva l'lunuenza, eon vtvo interesse la punta dl dubbio che cl lasciarono al La Polonia· e J'Itatia furono da Prou- ci riporta al10 stato di natura. Pen:hè, seguì le fasi del nostro movlmeuto, ttHt loro apparir.e, tanto per addurre qual- dhon prese a bersaglio e senza meno secondo 11 nostro pensatore, le 1>opola- solo pc.i· combatterlo, Pl!l' mr:ttcrnc in che esempio, t1 saggto su Lfberltl e avversate nel loro movtm~nto per 1a ztont possuuo raggrupparsi lndipenden- evidenza la netta antitesi coJt l'ldc~ del . utusUzia e l'altro Per la storia del co- ricomposizione e unità politica. temente dalla configurazione geografi• federalismo, capace sola di apporJ.arc la mu.nl11moin qua.nto realtà. politica. A Il Proudhon ebbe assai caro Il prtn• ca; i lim:ti degli stati sono una crea• pacificazione universale. M.i, come be• ~~::rlfi~ 1 ~~fi:. ~t:~!~~10:~Js:o;rl g: ~\iloa~~ln::i:rs~r~~·s~~ !~p~s!1~ 0 n~~~ ~i~ed~f~ ~~t:i~:. r~~~°Cit~~l~~ci~~: d:1 è i~tid~:1~.J'~~~/ 3 jfccii~~ 1 r: ? ~~: uno accadrà dt sentire Quella punta campione. Una delle sue opere più. tnv ti: cglt dava a Vl-<leredi sottu\'alutart, Santonastaso, non era solo 1';1vvcrefonc ferirlo più g1ù, splntavt probabllme.n- portanti è dedicata per l'appunto all'll• per- lo meno., 1 fattori ,n3turatl che ope• al princ11J.io m naztonaht~ c11esplnge\·a te dal poco dt esperienza politica in lustrazione e difesa del prlnciplo fede• rnno a riunire in un modo o nell'altro P.roudhon ad opporsi al movimento ita• atto che. ne1 frattempo, è riuscito a rativo: D'u 111 1ncip federali! (1862), che l popoli, esagerando l'im~rtanza e rcf• nano per l'unità, c'era anche la preoc, .compiere. Per dirla In breve, e alla segui all'altra opera dello stesso Prou• flcacla della poltttca, pct cui non esl• ~upazione che accanto alla Franci3 grossa. basterà rilevare che 1 due sag- dhon: La 1''ederatlon et l'utllté· d'Jtaw:. tava a scrivere che la lhl!.:'J. dl den1arca• potesse sorger~ e costituirsi una poten– ~i sor.o apounto tentativi dl conclude- Ritenendo che II mo\•lmento federativo zione di uno stato è dappertutto ed tn za dì primordine, che facc~se li g:tOCO re nella sfera della filosofia dissidi europeo dovesse avere la sua spinta nessuna parte. Ncl~o stCSSo tempo da• della Germania. dcll'lnihilterra e del– che poi rimangono Insoluti sul terre- dall'occidente e che fautrice massima va mostra d1 misco111)sccrela gi~Jnde ta Russia contro la sua patrht. no politico ove sono nati e ag!scono. dovesse esseri-te la l-Tancla, non esitava Importanza di quello che, pet. intender- 11 LP',i1 0 1tuedrhesse 0 n c')oabz 0 iOsl)c"rn'cplrrea1u1eneso 80 ,ndso; c 0 u 5 i_ 'Jt primo di essi toglie di mezzo la a scrivere nel 1861 a M. Delas: « Fati? et, dlctamo fattore morale, che sa fon- diade « Libertà e giustizia•· per la• della Francia dodlci repubbliche con• dere In un tutto unico all'occorrenza sai vivo, si opponeva insieme al rin te• ·~a,r~ ~nlf: ,ei~ti~lmo::o~~~t~ ;l~~f federate e tro.,,crct1?la Francia cosl giO• le diversit~ e le C!iffercnzedi razza, di r~;~~O~~ll~ipa~~•a e~~.i~ri~6s\~•n~t~.f~~: vere i problemi morali che sorgono vane come nel Novantatre». E per tnnto •rt~o etm_c~, ed ~ 1 / ;ro ~nl?amcn~o. condo lui. in Francia da G•.acobinie re– sempre nuovi nel corso della starla, voleva che l'Europa fosse una confe- /11;· co~SlS m7i're1.f· t /~ue a 11 nazio- tort. Preoccupato da questo motivo, · tutti l problemi. quali che essi sia- f 1 ?:g;~ 0 :<;.ai~e f~:r~~i~nclOn~~~;~~~: che 1~·F~~;t.:~~ vl so~o 1 ~!rma~l,rLf;i;E egli non poteva più. giuclicarc spassio• ~~ ~u~~~~~~n d~i~~~fc5giac~~t~as~~e;:~ unica. L'ìdea federativa appariva al Col'si, Baschi, Celti, Normanni ccc., ma ~t.;1s~~~;.~o~~!~c~~~!~~~n;ai~!'.aJ~· :~~; con un rapporto di giustizia: e ~sl ProudhOn l'oppoSfo della gerarc hia o non si I aècorgf.:';~ chf latnaziirc fan- uomini, della loro azione polltica. Per rl;.mmnte in politica ciò che il lo 1 co centrallzzazloqe amminlS tratlva e go• ces~ es Slev1igi a a cun Set.'O ·' e ta cui la sua polemica contro il nostro Ri· ha EM:!USQ . .Il secondo saggio VU(•I di• vernaUva, che cgll t1udlcava propria ~:Va e<1 3~fro~ir non ostante, anz a sorgimento percie per questo del suo ·mcst 1 ·rm? che li comunismo, non avcn• delle democrazie Imperlai!. Nella fode• I ~pett1 6· a J ~rente origipc etnica valore teor,ico. Il pensatore di Besaa• do In teoria e altro contenuto eh~ la razione cgll ntevava che gli attributi 'e suo a ltanll. ertanto il roudhon çon non sapeva vedere al di là delle r.,amnza dt ogni contenuto&. r.:.3~n· dell'autorit:ì centrale .sl spcciall;,.zano era dec1s.1f1entycomrar,!o bt ostile al manifestazioni esteriori e contingenti dp e ~Il coqa~p nel vuoto,. 3'.)C!' l'as• e si restrlngono, diminuiscono di nume• r~vim~.' naz ona!i, ~.re , secondo quanto di vero, di profondo, di no!Jilc surd:; cessazione del contrasti vltc>li, ro, d'immedlatez:ta e di Intensità n1an u .,.101 ~va.noof:;àtar avano comun• ci fosse nel nostro movimento, e !era– non può.-dlventare. soggetto<>:di .stori~,- .mano che la confederazione si svilUl;'Pa que 11 movimento cratlvo, e costituì- gloni .ideali e storiche di esso compie· che è ·eterno contrasto. E quando la !t:~tu1fc~~~;~~~rt~~Fn°JtO~~Uilict~o;~ ~~~~t;~~z;è~~~~,ac~~~ v1~i:~;;ri~i~~ tamente gli sfuggivano. Questo inge– -·~~!ia ~~ ~~g~ n~:~•~~~~!i~"~tt~o:~; vesse 'luogo' ne:\ governi ,centraìlzzat;. ltalta e Polonia colpevoll ài suol occhi gno mobìlissimo e vu\can!co, questo :::ot.• duca cffetUvamente, compiutamente. !:lei quali 1Il[a;tt egli '{_Cdeva ·i;çolttp!i• di aspirare atrunità nazi?nate e dt vo- i~\~~~e~~~~l~ i~h~anj~!~~~~;n~~~~ ln realtà Il !l}ar::dsmo; scn?.<\tuttavia carsl gli attributi del potere ·supremo, lerla attuata anche col ricorso alle ar• più tardi raccolti ed utilizzati, nel pro• -~te~h~~g~:a;:c!tr3 1 nc:~e~~r~n:to~~: f~la;:i~~Ì:~~!l ~~i";~\l~~~p;,u~~r:frae;j ,:!1~: ~ ~~rii Ij,e: 0~,~~~~ ~:~~a~~l~~ blema della nazionalità non mostl'Ò di '·oot ne. produca una grandissima. Sia della prov1nc1a, tlet)cumunt, delle cor- ltalia e Polonia dovevanò venir ·sacri~ essere all'altezza della questione; egli pure alQuanto dlversa dalla sua prima porazlont ed entl particolari, hf raglo• fica.te all'ideale della fedi!razione euro• non comprese l'importanz:i del fatto affermazione teorica. Quello che era ne dircft'!ì della superficie tci:restre e pea. Cdme se una federazione non si nazionale, destinato, anche dopo la ~~v=~~t,ra;~>I>~~/~:~ol~~~:. logica è ~~t~.u:o1°so~f!);trct~~~~re 0 'é ~~~~1~: ~=befi:.c:;~~t:i;~rr: ~~:~~Jr;o5sfn: ~~I!o~~ :~~.ft~~~· o:g i~ ~ii~t:c"~ cl-aie,ma anche Individuale e nazionale, goli stati, dai quali. risulta, sono orga. di cbnflittl politici, che non accennano ·* ~f~tga~=- N~1f~~:nr~:~:f1~~\~tj;ni~: ~~~~ 3~~~~= 1 ~~\:~~~~~~ ;:;z~;:~~ :J~;~g;r~~:ie~~1 1 i:~:r: 1 1.~\~~~~;,ii~~ . i~~~~Jlil~~ii~~g~~1ni~~~ ~:Iffi~l~J~:I1.i~. 1 :'. ffi~t :l\f~: ; ~~~f1~ 1 J !f$;~iu~1ii~~ ~ 1F~i~~~:; ~~~~Yii:~;d~~~i : :~a~laa Pi!iv~~~[~~ 7 èa a~~~a R;;:; llsmo appariva al Proudhon come la acqmst.ano su di esso ptù dects!va uni st ~r!~e~litica sl rivelò pertanto me• rtcavarne un'osservazione spicciola. panacea universale. Per esso st rag• ,portanza, il che ha luogo allo scopptarc 'no realistica di quanto si potrebbe rtJ Quosta: che la tendenza a trasporta- ~~~~g~~e:~i:: tfasC:vi~:;rSe~!~/!~: ~;g;/econaa &Uerra italiana d'l nd t~n• tenere, e ,l'ldcalista Mazzini, contro il re l problemi politici nella sfera del• quale egli lanciava I suoi più ferocl . la filosofia. in Italia, oggi, non è solo cessltà plù di eserciti permanenti, rtdu 1 Contro J movimenti naztonalt egli strali, si dimostrava più aderente alla :}ror~~dh::,?.~!~o,do~;:d~?ots~ebl~~ r~ffeu1r;; fp{:~~ri~!!~~::~!ZS~~~1:g~:1r~~-r~fi~ ~J;sc.1.'oJt.a~,.roro~~l).~.fon~erafd~••l,l·a~~~r • .r,e: ~i~ltji s~~~ll~3~a~~~ ~ar n!!v~~~rf~~~~~ gi , a K uvic U'I en ro e uorl, a .,....... "' " ov,.;, <1 come l'eJ1()Cadelle lotte nazionali non -not pare buono. buoniSSimo segno. ctando lo sguardo nel futuro, riteneva rcc1eri1leuropea . .Mfl In federaztone pér fosse finita, e come su queste si do- Certo pub capitare anche nl pii'I Il Proudhon che 11 secolo XX dove.aae ae stessa non nea-a per fon:.1 .le naz.io, vesse impennare ancora tanta stona bravo di tuttl. si è visto. di fallire il della nostra EuroJ,a, bersagllo proP,rlo per aver voluto col• Gli è che gli faceva velo ti precon• ~~i~~rr ::~air:gg~o: ~:n::.:ri~z~~:.J variante fu ritirato fuori di secolo ln l:mo le elezjonl Inglesi, slgnlt\ca non cetto feclerallsta. Con ciò non Si vuolu quer continuo rlsatlre al de la causa secolo, machiavellico nel Cinquecento, rendersi conto che per arrivare a quel- negare l'importanza politica di questo r,rin.clpi.o e uno per ogni mossa da gesuitico nel Seicento. avventuriero la concretem bisogna passare aura• principio. 'l'orto del Proudhon. è solo compiere. che cl fanno un po' tutti nel Settecento, coepfratorc nell'Otto- verso la fase critica di ch1 ricomincia quello di avere posto su questo prtnct• raMOmlgliijre a chi. dQVendocondurre cento, ecco sostituirei al .giorni nostri da capo e dalle fondamenta. pio runica speranza ·dell'umanità, dt un r;gagnolo d'acqua ad irrigare l'orto, un tipo di astratto teerlzzatore della Potremmo, a çonferma. ricordare le aver fatto· di esso un principio esclusl• • Yesta da e91>loratore per scoprlre se libertà e ingenuo innamorato della de- vJf'lte di altre Costituenti, quando l'lm• vo, sul quale d'ora In avanti dovesse n r1gagnol~ d'acqua abbia O no qual~ rnocrazia. SI stenta a riconoscere, nella petuoso vento deue ideologie mandava basarsi l'assetto pal;t,ico internazionale, COB& tn comune con re sorgenti del figura. dt questo lneSJ)erto ~orteggla- tn arta; insieme a foglt di. ~ornali e avversando l'klea di nazionalità, che Nilo. Cosi et tiriamo addosso. che è tore platonico, li discendente dei cor• pagine di libri, perfino le vest.i, 1 tap: lnveçe rL,ponde a vive e sentite esigcu• anche più rasUdloeo. Incessanti rl• tigtani ribaldi e del fuifantl d'antica- peti e le tendine dei iialOlli alla moda. ze di giu.stl~a regolatrice ·del rappor• cl\laml all'esam·e lmlivlduato. anzi mere regali ritratt1· dai drammaturghi E appe~ si poteva alare a teatro tanto ti.tra l popoli e spiega tanta parte deli s,u•egjudtcato, dei problemi; ,richiami ellsabetttanl, al tempo che la stessa faceva sbattere le porte. I risorgimenti la storia del secolo passato, come del che st fermano Il, e che sono dun- parola 110Uttc, tolta dall'italiano In e rinnovamenti dei popoli si· aprono presente. Le conferme storlehe che il que a loro volta un cenerallzea.re . un'accezione contraria all'ltali;:ma, era spesso con una speete di prologo Ln cte- federaliS'lllo ha avuto nella Russia dei :A ·leggere glt apprezzamenti nori sem• in Inghilterra sinonime di astuzta, lo: discorsi tra le nuvole che poi si•sca- SOvleti, quella che potrà avere ancora pre- benevon di giornali esteri at ri: raggiro, delittuoso stratagemma. e tut- rtcano in tuoni e pioggia sulla terra. nei Balcan.1,in Jugoalavla, che pare sl can l'lmpresatone che nessun popo. t'inSieme flll21C'O!S3 di tlpicamente lta• Ma cl limitiamo a indicare due llbrt orientl verso un assetto federittlvo, e Jo diecuta tanto di democrazia quan- liano. Oggi Marlowe sa.retibe tn lm- per caso uscltl Insieme, glornl fa, nelle in altri paesi, non ci debbono far di– to l'itallano. che deve ancora attuarla. barazzo se volesse ritrovare In Italia F.dtziqni Leonardo: )fax Weber, L'etica mentlcare le smentite che esso ha avute Quait non fOBBe per questo che ne di• .l'esemplare del matrtcolato Barabba. protestante> e 1~ spirito dd capitalismo; dalla crea:ttone dl possenti unità na.zio• acute. Altrimenti &a llmtterebbe a vt- Lo stesso accadrebbe a Ben Jonson Giuseppe Stalin, B&lScevlsmo e capita• nali proprio contemparaneamente e al' ;rerla. • nel caricaturare all'ltaUana Sir Poli- lismo. In apJ)are.nza poco hanno In 00. l'in<lomani ·della morte del Proudhon, Comunque lntereasa notare che l ttck ,vould-be. Né Lesslng. lncontre- mune fra loro e nulla col nostro di· come l'unità italiana e quella tedesca. · &'ludlzidt conto ptfl recent~ sugli lta- rebbe più t.ra noi la perfitla &ealtrezza acorso. li primo indaga per quanta Prima dell'Inizio della _grande guer• Jianl. messt in corso da rnoltt strante- del suo Marinelll. Finanche a Sten• parte t nuovi concetti religiosi di c.Vo- ra il federallsmo indietreggiava, si può · ~- eapovolgooo alcuni del ptà anUchl dhal mancherebbero 1i.&contrl.sul vivo cazjone > e di eprofeSS!.one• espressi t'lire, dappertùtto. Il federalismo ha cer 0 " aocredlta1i che su dt noi pronuncia- per le amabili trame de,Icon.te l405C3. ~al riformatori protestanti, In apecle to 1m avvenire taflto all'interno deru rono spesso l foro st.or1cf poeti e vtag. * calvlnlstt, e applicati alla condotta ra• stati, come nella futura orgarilzza-».one ~!~~~ l~e;U:, : :u°:if1rc!h~aba~l!1::~ · .In ultimo, tirando le somme, reata ;}~~~:11:e!~1rYf!3~a1;1~~1 1 ~~nci,_s1~ 1 ~~!~: .~ 1 ~~~a~el~!1!~:.o~~ h~o~e ~~:~g1;• · per sentito dire, lmbattendogl ne! no: qualche confortcv;ole deduzione. Prl- do documenta il tramonto del capitali- mente è a dirsi della nazionalità. H stri più: evoluti, cons:1pevo11e autono- ma d'ogni,. altra: che qualcosa va mu• smo In Russia attraverso una pesi.Uva principio di nazionalità, che non va con: mi concetti dl vita politica. Giudizi che tando, in meglio, nel nostro carattere. enunciazione di. fatti; e tuttavia, pur fuso coI nazionalismo, rappresenta scm• andavano dalla diffidenza e diststima Tutto U gran dtscutere su prtncipl senza richiamarsi alle correnti .fllospfi- pro ancora una esigenza etlco•pollttca · atl'equi'voca ammtrazlone o a1Ja mal- astratti e generali, con ~•1nctpiente che che fermentarono e ribolllrono nel legittima, una rivenòlcaztone gtustlSSi4 celat.a imitazione, e che concorrevano partecipazione dl classi rimaste finora mar.ctsmo, Je presuppone come lievito ma, che deve esser.e riconosciuta certo a comparre la leggenda nera del no: estranee a Queste controversie, cl fa fecondatore. L'uno e·faltro cioè, in va- In correlazione con altri dlrlttl e ne• st ro machiavellismo. Al tlJ>O conven: sembrare Politicameme più ingenui ria misura, all'lnizlo e alla fine del più: cessltà; non si tratta di una tilea re• ?.ionale del Politicante ltallano senza ma cl rende moralmente più sert, E' concreto fenomeno economico e sociale golativa che si voglia Imporre ai fatU, 'ideall e prlnetpl, tncJlne all'ateismo indice di una società che s1 rinnova •del tempi mpdernl, stanno a? ammo-- alla realtà storica, ma d1 una idea, devoto solo al suo partlculare. spri dall'Intimo. Rimproverarle I di.battiti nlrc clJ,e sempre, -net fatti umani, ln un sentimento che ha una base net t~i~~~J: 8 .~ea!~i~~St~ '::i~~: troppo :oosctzzantl con I quali si pre- principio era 11verbo:•che· SI 'fa carne processo storico dell'umanità, nella co• ltsmo puritano e come con qualche pallra al a ostitudier~.te, in contrapposto nel.la coscienza. ettéa. scienza stessa dei popoll, che non VOI a_a concr.etezza · lntercssl che regoi . A. PICCONE STELLA. gl_ionorimanere soggettl al!a str~n!e~a

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