La Nuova Europa - anno II - n.19 - 13 maggio 1945

-- ll_magglol94S--------------- LA NUOVA EU Il O I' A------------------ 3 __ ~ÌL COMPAGNO,,_TITO tL E scrttte sul muri sono un segno f fra i più espressivi del grado dl libertà dl cui gode un popolo. t[Quando sono scarabocchiate alla meno peggio, magari anche con qu.:ilchc er– i rorc di ortografia, con gll abb:is.so che 'ncutCtllzzano gli evvlva, si 1mò star 'ecru che cl si trova cli fronte ad un ·popolo libero. 1'.fa se le scritte sl al– lontanano dal planiterreni delle case per; avvl.ctnarsi al cornlctonL se alle tottcre irregolari di mani inesperte 3i eostltulScono lettere stampate tn mez– zo a strtsctont accuratamentt? tmblan– catl, Se Insomma si vede che esse non sono un frutto spontaneo di entusta– sinl momentanet. ma cso!tc31.ionc <lt una 't•ampagna propagandistica accu– ratamcnt.e preparata, allora st 'può star ecru che ci st trova dl fronte atl un allibicntc dominato da una organizza. zlone o da una persona, che si arroga il diritto dl esprlmerne il sentimento. In sostanza, ci si trova di fronte ad un popcto non llè>cro. • · Questo giudizio, un Po' sommarlo ma· sottu ·cent aspettt ~usto, che avevo Jetto non so dove, ml tornava alla men– te net ve<trrm1 .iccolto, al mio &:ban.'U a LLssa, da grandi scritte tnne&"'.:;-lantl a Tito, a Stalin. agli Alleau e cosl via, dlPlnte con grande ·cura suite case pro– spict'cntl 11porto:11 penoso t~cordo che esse ridestavano in me, ornrnl abitua. to a distinguere le città d'It.Jlla dalle diverse frasi del duce che ne pres\dla· vano l'ingresso, ml rese piuttosto dlfH– dento al primo contatto con la e nuo– va Hbera Jugoslavia>, come appunto sl leggeva 111una dt quelle opere pit– toriche. )1a peggio fu poi, quando ml recat a mangiare In un refettorio mt– lltare ri~vato tn una palestra: sulla J>arete dl fondo, sopra un' crfigle dl Mussolini affrescata nel muro e a mala pena cancellata, era stato post() un crande t1tr.1tto di Tito, circondato da rami di alloro e da festom. Potevo rt• costruire ancora, per l'lncompleta can• cellatura ed ancor più per il penoso ricordo, l'effigie cli Mussollnl.: le am,· \IOi:iecon Quella di Tito erano Impres– sionanti. Stesso sguardo fiero e lon• lano, stessa fronte aggrottafa e corru• sca, stessa mascella forte e !anelata tn avant.l alla conQ.uista di nuovtl mete Fu certamente solo un' tm1>resstone, con quel tanto dt trraztonale e dl lm– putslv<" che hanno tmte le Impressio– ni subitanee: ma Quella sovra1>poo1z10- ne di effigi cosl somtsdianU. Quel cruda. ~ntro.sto che appariva come un avvl– clnamento ed un paragone, sembrava– no dlrml che non ai era ~a!iSatl dalla dittatura allà' Ubertà, ma che solo un dittatore era stato v1nto da un altro. In seguito, vivendo . lntenstBsime gtiornate ln me-7.zoal partigiani, cercai. di comprl!ncJere la sltuaztone altrunen– tl che facendomi influenzare da tmpres• stoni. E Tito, la figura del capo, dl· venne come la chiave di volta del pro– blema: 1n un regime a partito unico, Jn un paese dove si applicano l me• todl democratlct e purtuttavia si è gra. vatl da una sostanziale illibertà, in mezzo a uomini che hanno ln auet "capo una fiducia illlmltata, non impo– sta ma sinceramente e profondamen– te sentita. è evidente che pur parlare dt dittatura, almeno ne:! senso faaciata cfcll3 parola, bisogna che sia dlltatore li ,capo. Altrimenti ci si trova dllronte ad un3 democrazia illiberale o regime clericale che si voglla chlamarlo, al; t.rettanto lontano dalla vera Ubertà quanto dalla vera dittatura, A voler giudicare Tito dal dl.9Corst che su di lui facevano l suol seguaci l'impressione negaUva ricevuta llll'ar– rlvo nan poteva non essere tn parte rafforzata. Le biografie, gli aneddoti, gli cptsodi di gentilezza e dl coraggio, so– prall.utto l'immancabile frase che 10 non provocavo, ma che chiudeva lnfal• llbllmente la conversazione. e Ma non devi credere che sia un ditt:ltore >, li· lumlnavano una figura ben t>OCo diver– sa da tante altre purtroppo aSS3i co– n06Ciute. A proposito di gravLsilml pro– blemi politici lnternazlonau. che lascia• vano tutU fortemente preoccupati, la frase conclusiva era sempre e 11nostro 1'tto saprà cosa fare•· Ogni dtscorso, ogni arUcolo aveva immancabilmente tt suo brano lirico di esaltazione della grandezza c1l 'l'tto; non ho asslstlto a rappresentazione teatrale o musicale ln cut non fosse declamato 11 e i>Oemadel• ,a vita di Tito• o cantato un qualche tnno esaltante Ttto. Perfino l'inno na• rz:lonals partigiano reca 11nome di Tito. Però ratmosrera dl guerra che st vt- 1 ~~ ~temf~U:~iti ~~~~i\'~:v~~efa~ : vano st che a poco a poco lo ventsst ' costruendo una figura di dittatore di· versa da un Mussolini o da un HiUer: i ~~~! 3 ~:m~~~t~~~~I~~a~C: 1 ~nn~u~~ 1 pollt\co che domina con la sua opprt• 1 mente personali.là , ma un capo di eser- citi clfe con fede e coraggio conduce t ! ~~t~~r~~mlni -alla plù splendida delle pagno Ti-t.o,e lo accompagnarpno a lun: pret.are la storia e Il senso del 41111,. go con il grido scandito Ti-Lo, 'l'Ho. nto inglese nel mondo et sembra cOlu. Venne Pol la settima offensiva tede- as.<::albanale. Ricordlar'no !"occasione tn sca, lnizl.1ta con lo sbarco del paraca- cuw,m italiano ardilo, che aveva ctrato duUstl a Drv,ir, dove si trovava il Quar• il mondo, formulava quest':iccusa (eh~ E nella fioritura dt duce, fUhrer, cati• tlcr generale di Tito. Tutti quell.. Ché per lui era quasi Il riconosciment-0 dt dillo. p0glavnlk et simWa, Tito ha tra eravamo là I? che ci s.11vammo, ce In 1m Ctwbo mento) di fronte .id uua vc..'(,– l suol Il nome pill dimesso: cornpagno. cavammo glttsto per un pelo: e s.tpe- chia signora, che ;wevn vissuto inni.U Semplice accorgimento psicologico o vamo che 'l'lto aveva passati) gli .;tMSSi anni tn India e ra1>Presc1ltava dcgna– ~spressione di una re:tltà di fatto? t..e1-ribUI monlènti che avevamo passa- mente l'altl.Sslma burocrazia ttnglorn- Vidl Tito al congresso della Gtoven- to noi. Addosso ai tedeschi ucctst fu• dtana; e II calmo e c~ndldo, mo preciso tù ant:i.f:lSOiStajugoslava. Quando en- rono trovati ritratti di Tito: era lul sdegno della risposta dl colcl. E' da no,, trò nel vasto capannone che raccoglte• che cercavnno. Durante la ritirata sulle tare che! q_uell'itallano- negil annt sue– va un migliaio di delegati e di lnvt- montagne tmpen1c e boscose della BO- cesstvi. ru sempre più persuaso <":be tatl la dlrriostrazlone fu frenetica e snla, tra coml>attlmenu e bombarda• (malgrado oueste rlPostc ac-cortezze) l.i c:ulmlnb con parecchi minuti consecu- menti aerei. d~lunl e· afl'r;intl dalla sorte dell'impero britannico fosse se tlv! di Tt-to, T1•tO (du-ce. du-ce. mot• stanchezza, sapevamo che Tito era vi- gnata, e che l'insurrezione hlllenalld, tegglava sottovoce alle mie spalle un ctno a noi, come noi esposto al pericoli capeggiante tutti \ popoli oppressi. mo– delegato della Divisione italiana Gart• e gravato dalla .. rauca. Quando poi, do- vessc sicura al triorifo. L>aldi), scandito tn coro da tutti e ac- po pal'\.X'Chtgiorni di marce forzate in La ml~ione di sir Stafrnrd Crll>PJii compagnato da battlmant ed evviva a terrltorl occupati dal nemico, cummt. iemorava essere giunta tu porto oor non finire. Ma T-ito, lurig\ dal girare nando di nott~ con le scarpe fasciate far accettare a tutte le part1 In i:;>,.m,a uno sguardo ftC!ro e soddisfatto sulla per non fllr rumore· sotto I fort!nl te- I provve<limenll prellmlll<irt ~r mu– manlfestozione, salutò con gesto affet- deschi, scampando ad appostamcmll ed tare lo e stato» delrl nella d:1 vicereame tuoso della mano l'assemblea, pregò Imboscate nel passaggi obhllgati, mun- a dominio, cioè alla partecilktztoné f'U' due o tre vqlte dl smetterla e, visto sl alla costa. e di II a Lissa in piccoli tonema. a parità di. condiziout col t..a1 c 1 h 0 ecnoonv"e~~v 0 d1v 0 a,ca 0 t 0 teScd'e.;lrlanuqu 8 c11!1aalml elnn:battell\ per 11 mare battuto da aerei nadà. l'Australia. la Nu 9 va Zr.landa p •<>a O 1f e mas. scppl che er~ arrivato anche l'Unione Sudarrlcana alla C071!-tncn,· glesi e rus:sl'.. Tito. dopo 3\"Cr comp1~to a 1 nch'egll un wealth britannica (e il J>asso sarebbé Quando san al podio per fare t1 suo stmlle Vi.:lZRIO. Compre~-! al_.ora meallo. grar.de perchè cosi nella (..'o~mwJ• discorso di ·apertura. del Congresso, il sentimento ciel partigiani per li loro ,oeatth • figurerebbe alla pari con. .. iia, stentai molto a riconoscerlo dal rttrattt capo, che non ~ un dio sopra dt loro, ;"!ioni di ascenden~ schlett.amçntc eu,; ~:." ~=~~: (~~~~ ~~~~':~~~te st ~~: :.-!! 11~~n{~~ ~::;S;:Ri Tito v~~~~;~~ ropea, una grande ~munltà no.n curo- scella potente. e Il a un vlsage très la lf>ro stessa vita. fra gll stersl peri-- Pe 3 ). Quand0 _furono rotte 1~ ~ratU!ll!~ gentil, n'est-ce paR?• mi dl1:tSeun ame- coli e le stesse Inumane rauche con su un malinteso rlgual"do ali attuai-~ rtcano che avevp vicino, ed era Pl'O: la loro Slt'SS.'.l (e-<te. . ~~t~?o~ ~:.r;::sm~1;.1~~~~~~l~~I fc 1 ~h~ r; prlo cost: un viso aperto e dolce, Il Oggi a chi ml domanda - e lo fannQ erano stJte sempre riscrvute t<! n~t;:1·• cu! aspetto lndubblamenle energico era quasi tut~l quelli con cui parlo della sarte prerogative del domlnlo brltan• dominato·cla una commozione come J)a• Jugoslavia - :,.e Tito è un dittatore, nlco durante 10 stato di guerr.i. · Dn terna, mio sguardo che non girava do- sono imbrira7.zato a rispondere. lm dit• ombo le partt furono lanciate allora ·al.'– minatore e prepotenle, ma chiaro e at- latore alla Mussollrl'i, no,~ certo. Di- cuse di malafede. e 1 Ciipl del parttto fettuoso. Non compresi parola del sue, rei addirittura che non ..è dittatore se del Congresso. profess.rnclo apcrtamenJ dtrolscpopors-0,:_p~rca !!!rl;;~~a~~eJr~~e(:~ non 1 per queL 1 tai;tto che lo.r 1 e 1 nde dln 1 cvl• te I! toro d!Sl!'ltércsse di fronti! 'alla 1,... w tabi men"-! t:l e 1a sua pos zone ca- :.:uerra gtunsero fino ad atti di larvato la prima volta che vedeva Tito e da po del Partito comunista jugoslavo. Ma O aperto sabot.'liglo. Le autorttà brt~ giorni non stava più ln sè) e nem• · il pericolo di una dittatura è nel suol tanniche procedettero al loro ..rrestò: :~e~oto:o~:on~~r~;~~~a b:,~~~i~i ~~~ segt:acl, re1i ~lod~r·lqt cu! tffi"'~nte m3, d'altro canto. uon smisero di teh– pjre le parole per avvedermi della co- ~~~e~~~lo~e.UJ1er1a,;:ti~:o\l;?~a ~~f~ tare, con arti persuas\ve, un corhpont- 83 più meravigliosa: Tito non sa oar- nua esa!t:lzione. Fiducia, esa1tazlon,e e ~~~ ~~~a(:1i<1ri~.~~~d 1~~!n~~f:ii~t: !~e ~r&~:~~·e èn~r fo~s;t~~l~~~i, :c~;~~zt~~f ~~~ev~;;iY~nc°: 1;:~~ 1 ~~~~ messo da Cripps. Per avvlnrc l'In'dià è privo•assolutamente dl alcunchè di ne come Q.uclla'dclln Jugoslavia, rlsol• alla condizione dl cdomtnlo» subito violento e dl tribunizio. · levata a nuova tlegna vita p:l'.Jprio nel ~~p~a~l~~;~;:gG't~ ~~~ 1 : 1es~i~l~~t~t! der~o~!~~~ :sci~~J~t~el~~:lt~t~ ~~ 1 ~eri~o J~t~~i1:C::1ob~~v~e!-1:r~[;m;~~i leggere vanno dall'ottobre al dicembre discorsi, assistendo a rappresentazioni 10 stesso provate e quin1H le compren- ~or~i e;;~~~ <d~f ~o~~~~)ne~~e~"~ ~o~;t~J~~~~~tf~'rJ·atav~trahT1~~ md~ do benissimo, ma ·che sono ciononrll• consentito allora di ahbocc-arsl con Jln• J)Ur lunga· e monotona dimostrazione :,~~n~n ~~~~'. 0 gravtsslmo per una nah. caPo della Lega mussulmana: rua del valore della gto,•entù jugoslav·a. co- S!!nza ombra di irriverenza ?er una l colloqui non avevano avuto esito fa- ::c~:.'sf~f:!. ~~ra:l~~ia~= :~l c3~~ figur3 degna dl st.are fra le maggiori ~~~)lec:ee~ ~:..:~a ~~~u:~~~a(d(st; no t suol figlL ~~~~e~in ~e~r;;i•dft't~~~~r~~t:?ctè·d~~~ P.-flrzaIsmatl, primo ministro dello Jat 1 or~n~nr:=~~~o a~: :r:ni:1 g~~~=~ lo guasti la compagnia ... » ~~leu~a~ff~~~!.fci~1c l~~rl :ja~!,;~~~~ di fedeltà al loro amato capo. U com• CLAUDIO SAL:\IONI il primo aveva dichi.-irato (fine dl ottc,i hre) che ·ela rivolta contro li governo britannico (bandiera ogitato volenUerl dal congresso. In contra.sto con l'ìnSé- SGUARDO -SULL' l~DlA gnamento gandiano della non-violenza), era una assolut3 lmJ)()S.S\btlltà, da scat-J tarsi senz'altro>: il secondo propou~va che sl costituisse per ora un piccolo comitato di un venlicinaue membri, N O~ di tutti i problemi che In Q.Uat• compromessi, tutta diretta all'lmmeèlla• r:gs~:n~~~n~~~i~~p~~o ~~t~,!; che modo interessano la vita tn- to raggtung,mento delrlndlpendenza. parare in un breve volger di "tempo ternazlonale si parla nelle assise 2) la grande minoranza musul• u11.1costlluzione adatta a tutta l'India. In cui s'incontrano l prot.agonlstl della man.a (01tanta millonlJ, gente da se- un passo quasi analogo è stato not storia presente e nemmeno nelle pole- coll penetrata In India dal nord e dal• fatto. per iniziativa di sir TeJ Bahadur miche che di tanto In tanto si vanno l'ovest, o convertila. Essa ha per Ideate Sapru, rispettatissimo (ma poco. se– ravvivando per la stampif; ed è logieo li paldsta-n (In antitesi a\l'hmdusian, gulto) cap0 del e llberalt » Indiani, cll che cosl s!a perchè alcuni di essi sono unità di tutta la ptmisota, precllcata cta• un gruppo ctoè dt tndlanl molto occi• ~I~~~~~~: Ji' 1 ~u!ltasudi!~~t!~~\u 0 cttiei: g~e 1 ~1g1~'11~!!~~t~ei~;!n~t;~~i~~~.~ ~~iS!~a:ef1~fnJì 1 ~: 1 1 1 1 ~~~~!~~~~n! l'embrione o emblema di unione te- rare In uno stato 1>0tchènou vi corri- Ponendo gli antagonismi di razza. dl de-rata a ambito mondlole che è l'\m. sponde una continuità terrltortale. lJa casta e dl religione tn \1rtll di un·U· pero bntanntco. essa. sorge una forte oppos11.1one alle luminismo all'europea.. Sapru sl ~ pro- La pubbllclstlca Inglese pero non u.-.a solu,::tont r~Ucall preconizzate dal Con- posto di costituire un comitato comp,o– gettan= un veio su Quelli che sono gli gresso, e perclb es.sa pub appat1re al• sto di non appartenenti al e partitt • argomenti più scottanti della conV1• leat..,. occaslon3le o cosctente, a Q.Ul!lleche studi le Qutstlonl clie dividono cosi venza tmperlale; quando riusciamo ad forze politiche britanniche che trova• vlolel1temcnte t partiti e proponga aver accesso alle fonti, trovl~mo racit· no opportuno attenersi alla masstma quindi vie accettabili di soluzione. Pare mente notizie e commenti che non lii del \l'alt and see pcrch~ Intanto st sai- però che dall'inizio Sapru abbia J.."Ont• mantengpno davvero nel llmttl della vano, con lo stdtu quo, glt lnteressl messo l'errore dl consultarsi con Gan– ufftclosltà o della rct1cen1.a. Tra t uro. creati e gl'ideaU conserYator} dell'lm- dht e non con Jinnah; e perciò la s,.tf' bleml vivi dl Q.Uesll anni SI trova tn pero. lnlztativa sarehbe già In sospetto def primo plano li problema dcll'Indta. La 3) gli stati e llbcrl • del prlnclt>l hl• musslÌlnl3nl. · stampa fascista ce ne ha rintronato le diani, Q.Uelll cioè che non passarum.> t llberali. di Sapru (Insieme con uu orecchie, e la ra{Uo fasclsta-rcpuhbll· mal sotto l'ammlnlstraztonc diretta gruppa sparuto d\ comunisti) rappre• cana, flnchè durava, ha seguitato, aven• della Compagnia ·o del Vicercan1c, e sentano forze di appoggio al propostu do J)OChl altri moccoll da acc.-endcre. mantennero. entro certi ltmill. leggt e del governo britannico In Quanto si Ciò non di meno, al di fuori delle P.t· usi. e un simulacro di tndlpendenzn; tn muovono su plani Ideologicamente :.\f• rate e delle sparatortc ,•e:balt In cui maggtoranza. ma per niente affatto 11cl• flnl al suoi, e la loro propacanda I» primeggia Chandra Bose. il problema la totalità. sono organlsm1 retrivi, ~n- trcbbc riuscire a scuotere (IUella, rtnu,, Indiano sussiste. E li pubblico inglese trl di enomtl sperequazioni e di lngiu• ra, Immobile adesione delle gr~ndt ne. ha coscienza, ne viene vla vta In- stlzle; è difficlle preveder!! li glor110 tn masse a J)Osizlonidi principio che sem· formato con precisione e con acutez:ta. cui la politica britannica sormontereb- brano contraddire qualunque speranza Vi posstamo aettare uno sauardo ancne be Io scrupolo o ll pregludizlo legalisti- di una soluzione pacifica del problema. noi, da Queste rive lontane. lnteres.san: oo del rispetto alla pat ola data e al Ma quanto temp0 cl vorrebht!, In Quet doci a quella che sta. per diventrc una ·trattati per farsi lnlz\atrtce dt un mv· clima di religiose tradizioni, Der la pc– tipica prova della capacilà oolllir.a aP.l· vlmento sovversivo che li spozzasse netrazlonl! delle toro Idee. eretiche o l'Inghilterra. che anche in India dovrà via dalla scena politica, come chiedo- per lo meno aberranU1 Secoli, 1>rub<t• probabilmente sapersi d1strlcare <1auna no quelli del Congresso, che d'altron<1e bilmente. Un alto fum~lom1rio bri.ta1v situazione che non consente pill tl di• non posseggono la forza annata o l'lm• nico (sir Evelyn Wrench) tn uu dt· retto dominio senza per altro appa11rc peto rivoluzionarlo necessari Jjt?r agi- scorso tenuto a Londra Questo fe?> sconfitta o umthata. re; tanto ptClche 11mantenerli, procra- brato scart.:t aualuJlQ.ue speranza di I e dati• del problema indiano pos- sllnando le soluzioni radicali, serve gll un'unità Indiana al di fuori dcll'unlft., sono, sem.i>IIHcand.o. essere l'idOtU a Interessi conservatori brttanntc.1. · catore dominio britannico. e ritlènc cha tre: Naturalmente le caste politiche bri- sl possa solo ottenere che funnontno. 1) la massa della popolazione nati· tanniche sono accusate di e giocare• su nel prossimo futuro, locali governi ae– va, indù; tn certl dlstretll, che peraltro questi clementl di dlvlslone, di creare centrati, formati sul tipo di quelli del non costttulscono unità tenitQriafe, Cb- ed allmcntare le ragioni dl d~nso cdominli •· rimanendo la difesa. le do• sa è in maggioran7.a; riconosce per suol perchè J)Crdur1 una condizione in cui gane, e le relazioni con l'estel'-' tn ma11l capi Gandhi ed altri personaggi prln- quasl per forza la nazione britannica britanniche. Questi governi. tntantc., clpali del congresso, che sarebbe !'or• è tratta a protrarre li proprio don1l• dovrebbero, entro un periodo da cln• 'f:~~;1~ dl~ves:~ ~~)~~~~ ft~~i;r:r:i t~od:::r1~r~ar;~~f~ef11~:~~;o~~:;;_ (Contin~ nella paglnG--;cqucntel

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