La Nuova Europa - anno II - n.6 - 11 febbraio 1945

-- 6 ------------------ LA NUOVA EUROPA D E G A V L L E essere <li~usse, ma non ~nsurate. An– che come capo p<>lltico il generale De Gaulle non assume mai una dottrina t.-1ttica. L'uomo, le chef, non si abban– dona mai al contingente, al gioco de- M lTO ed uomo, gen·erale e SCtit- ficiale appartene 11 te un tempo allo gli effimeri. La sua volontà tenace, fa tore, oratore e poMUco coinci- Stato Maggiore del mnresclallo Petatn sua slcmez;,.a di previsione, la sua dono in Charles De Gaulle. Da non ama gli •aggettivi. Quale giovane virtù umana si affermano nd ogni mo– <1nestocomplesso int.recciarsl di real- comandante di battaglione egli tira mento della sua condotta. lo non so 1~ 11mm1e,morali, coiturall, storiche net suoi scr-itt1 diiitto allo scopa, al- se recandosi a Londra assieme al se– nasce Ja difficoltà per qtialslasi sag- l'attacco, allo sfmttamento del succes· >1e1·aleSpears egli avesse previsto il t"i.f.1.a di chiarire c!uest~ flg,ura di ca- so, secondo gli insegnamenti di ognt succedersi degli avvenimenti, e si ros– po, forse la pil1 misteriosa ed origi· buon manuale <l'addestramento di fan- se fissato delle regole nlla sua con· n:1Je che Sia apparsa dall'inizio della terla. Da ciò J'interesee dei suoi libri- dotta di direttore delle coscienze fran– gue-rra. Misteriosa figura sia per le D'altronde alcune formule sono limpi· cesi. Probabilmente egli sentiva. an· origini, cattoliche e reazionarie, sia de e cattivanti, precise e quasi mate- che 1ntuiva qualcosa oltre il doiore per l'acume neU'Jntuizione rapida e rnat-!che nena loro limpid~a. Egli del1a te1Ta invasa e della patria soffo· precisa della posta in gioco e del1c pe:-isa « al buon senoo e 31 giuclizio cata. Questo qualcosa era una vera e proporei.oni del conflitto. Acume poli- assai più che alla teona O ai costu· propria missione, qtmsi. mistica, alla tico altresl che coincide con q.ue- llo mi». Per quanto p.:iscallano, n Dc Peguy: n dovere di <?àre no. A questo su·ategico del giovane ufficiale, eh~ sa Ga111lcnon crede aJJa fatalità, come propo~1to eom·tene rammentm-e quan– prevedere Ja guerra meccanica, di cui dirà in seguito uno dei suoi migliori to disse uno dei suoi ~iovani :imlci e la tattica, ai fini della vittoria, sarà interpreti. L'ost<llità del caso non è al· dei suoi migliori interpreti: • Mai ho a1mHcata integralmente prima da Gu- t.ro che un fJ-utto dell'improvvisazione. 1nco11trnto il generale De Gaulle sen– dei1an, da Montgomery e da Elsenho· E lo stesso interprete, Jean Gaulmier, za mm. reale emozione; ogni volta io wer poi. Ma a tali fatti, facilmente ri· aggiungerà: e Certo 1n guerra è dotata pensa,•o che quest'uomo dallo sguardo conoscibili attraverso gli- anni vissuti dl una terribile logica, ma l'intelli- clhitto, dalla parola franca aveva i·ap– ,rn una cronaca aspra, ~orre aggl:un- genza umana, padrona di se stessa, è presentato da solo, era stato veramen~ g('re gli elementi spirituali, quali la sempre capace di prevederne l'orien- i durante pochi gtornl., da f°lo, la feòe nel proprio desttno, una clura at- tamento e, dunque, di piegarla a pro- . ~mela•· Tale coucezlone, a prlmo titudine contro le avversità, la lotta fitto dei suoi l5berl destini». Le sue stiono un Po' retorlc.l, inclu<le qualco· contro gli avversar!, le r1soh.1zioni lm- formule possono far testo in materia sa d1 vero, non fosse altro che quella prontate. ad una fredda energia nel- niilitare e storica. O.il suol vot,uml, volontà tutta francese di essere la ~– l'andare oltre il. disàstro, l'oblio dello Vcrs l'armcé dc mctie-r, La France tria, <li non dimenti~are J:i. patria. - smaeco, la declizlone alìa patria nella et son armeé, dai suoi discorsi di• sultato, questo, d\ una pro{onda uni1à ::~e~!l; ~i~~~~~a.dki~~~~it':u~~:r.i~~ ~~~~~:;1 rtc!}~~1n~odi~~~ 1 · 0 ~~~~ei' 1 ~:iJ~ ~~ o~~·ii ~e~!~e etS1riPN~\ms\~;fcr:~: di un grande capo. Sta a dimostrarlo rale francese sia presente anche 11 no, quando il paese era clisfatto ma· ,u modo con oui risolse i dubbi della moralista. « 1 frrmcesi, questo uopolo terialmente e sopratutto morn1m.el ,1te, nascente resistenza. francese, alla no- dottrinario, vanno verso ogni ·nuova quando le armate che formavano or– '.Uzla della sconfitta subita dalle forze pro,,a Sottoposti ti .... rincipi ». Ed an- gos:io della nazione <Hscendevano ver· gaulllst~ e britanniche, nel tentativo ., so sud. quando ?ti costituzione Gel 1875 òiSP,E-rato di obbllgare un sO,·ernatore cpohi~n~~~igNel1~ir~e.~~itisp~lrucaPf1" lol~ era suùa messa in disparte con <.lisp1·e– vichista a prendere la strada dell'ono· gio parl all'infamfa di chi coglieva re. Parliamo dt Dakar. Vi è in questo ~?o Jòlcriìi;~ •·rr::~~·r:i > 1 ; 1 1 ;;i1;;.>li~es!oQ~~i~un'ora tragica per imPorsi ai suoi isfjnto di pensare s~mpre strategica· c.. ..compatrioti. mente, o)tre le carenze tattiche o le ambizioni fm1ose, questi odi ·1nespiab!· Nd confronti ài una situazione sr:i· vane contlngem;e del momento, una lt, che avvelemmo 1 l".\J)portlira le na- vttla d'incognite come quella cl1e si voluta e sostmniaie anima militare di zio!;ì e di 5t niggono 1' 0rd1ne clel mon- sv•lìU!>J)Ò ad Algeri, la sua azione po· 'Vec<:hio soldato alla Foch. Queste qua· <lo~.e qae st .i gra nd e verità: « La ser~ litica fu misurata e sottile. La posi· ~ità militari affiorano In tutta l'azione vit.ù 110n genera altro che una più zione del ger.trale era ch~ara: ness,m del ge11erale De c,mlle. Se la strate· gr<md c serviti. 1 "· Il tempo cl confer- compromesso fino a che il delfino Da1- g:ia e 1a tattic(l appartengono affarte mera se esse valsono pure nel campo lall fo~sP. al potere. Di fronte ad una militare, non è detto che in ogni cam· politico, sopi•atutto pci· quello fluidis- dubbia politica òi Giraud; generale JlO òi attività il Dc GauJJe non assu- simo della Francia, grande divoratrice onesto ed un poco ~mbeUe, egli ?.ceet· ~~ 1 : <f~fi~!~\~a n~~'lt~r!~\~.zigg;u; j~~ ~~r~;~~1inI, anche se questi sono se· ~~r~u~i 0 ~~~iifir~o;tift1 1 ~;~n~1nf:i~~cr!~~~ Buffon, Io sOle è l'uomo, analogamen- Ma dov~ pc Ga,unc raf!giunge re P!D per quel tanto che r.on contemplava te &1 può p,ararra.sare che ogni uomo IIOlte quahta .umane, chmostrando m una decisione •a due. Ma, molto cauto si rivcla nel s't.1ostile. Questo stile Io pm'1 tempo sp,icc_atedoU direttive, e in mmc-ria di legittimità, egli rae<:ogHe troviamo ad ognl ora della lunga gior· r.eJ condurre J ~2.1one. (?rn da <}Ualun- attorno a lul ur.a Camera consultiva nata del De Gaulle. C'è uno stile in que pun_to la s1,osservi e la s1 veda, perchè l'embi-ione di governo a cui De Gaulle scrittore e c'è uno stilè in da qua~s1asi lat,:,_ ci Si ~ollochl.per,c;!: presiede p0s.sa udire le crit,iche, le <li· De Gaulle oratore. A leggerlo, nel suol ~~~~ eci -~i s~~:~ 0 ~~e ()la s!~~te:~1~~··~ ~~~ttri· i1~:~sl~o~ 1 ~·o~~~~~asr~r~~~ :~ 1 ~l"'~::te;~~ ~e d~:::;~:e n~il~t~:~ tutta matematica, quasi meccanica, 1ma può essere liberata domani, .e Ja 1·agonisono raramente impiegati. L'uf- ~~~r~ 0 ~nc~o v;~;j~fi~;i, ~i 11 e 0 ;:.;!~a~~ I .:~~~c~1a1!g!~!'~ 1 !~tiai11~~n!ra\~ 1 h~hi ll febbr. 1945-- vecchi accordi Clark·D.irlan non possa– no affiorare a galla. Egli è amaro più di una volta, è quasi in collera ano sbarco <le! 7 giugno 1944 sulle spiagge Normanne. l\·l.:i al ritorno ad Algeri~ parlando di fronte alla Camera consul· Uva riunita in secluta plena1ia, dirà: « Signori, non pensate a questi a"--ve– nimenti. Non saremo riconosciuti, not Slamo la Francia». Vi è In tutto Clò una grande le:iìone di stile morale. Ad ogni momento H lrndizionale e rinno– vato generale francese viene fuori con la sua energia. Concede quel tanto.ag! i' avversari per cui la battaglia interna può .inc:he essere rinviata; ma la real-· tà storica non lo lascia indifferente, e Ja terminologia de « la chcre et pU,!ssante Russic », che gli uscirà dalle labbra qmmdo ancora Ja Francia era hrng.l dall'essere liberata, sarà realizzata ln un t!·att.ito di a1lem~za,firmato or non è molto. ReaHsmo alla Rlchelieu. Gros· sa la posta ln gioco. Da un lato la U.RS.S., dall'altro gli U.S.A. ed tu mi– nor grado la Gran Bretagna. Quale scegliere fra i taatl aJ>plgliche Jri sto· r:a presenta? Domani forse la sensibi– le massa di mnnovra politica che è la popolaz-ione francese potrà anche su· scltnre qualche sorpresa fr.i i gaulli• sti sostenitori del generale, e forse un poco aimentichi cr. certe reaHà stret· tamente agricole o sociali della Fran• eia. Come uomini 11011 si può far altro che ammirare J'azlone e la •co1idotta cli Charles De Gaulle. Come europei e itall:mi possl~mo chiederci se, per que– sto martor.iato coDtinente, non vari-eb– be ln penn che un francese g·rande quanto De Gaulle od auche lui stesso, ' volesse me<Htare s:u t1uell'unità federa• tiva che fu cara a .Joseph P1·oudhon; come al nost1'l grandi Mazzjnl e Cat· t.:-meo. ENltlCO '.l'ERR.'t.CJNI CHARLES DE GAULLE - Discours 011.a: f1·ancais - 18 juin 19-11.H j.inv:er Jt'H. CHARLES DE GAULLE - · A.ppc!s et Dl– scours - Juin 1940, Fevrie-t• ltl-H. CHARLES DE GAULLE - Vers l."Armée de mcticr· - 19-H (i· r,rimi tre ,·oìuilli ediU da l'• Office- Franca!s d'E<1ition•. A.lgc•i·). . JEAN GAUIMIER ·.Antologie dc Gf!11Ùe · EdJtlons France • Lov.mt . Beyrout.b, 1942. • . PHILJPPE BARA.ES · T)e Gaulle - C,a. E.t Ed;u-:ce Mondadorl • noma • Tra-tl. C. BE-isoli, l:l·H.

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