Nuova Repubblica - anno IV - n. 5 - 29 gennaio 1956

2 :ia.r.ele difficili e dispel'Se espressioni della piccola e media .borghesia ancorandole ad una politica:·tendcnzi~linent{;'.,µni .. taria con quella che il· PSI cercà, molto· iinperfettame·nte, ili sviluppare, è la prova provata del contrada. Non ti sem– -bra piuttOsto che proprio tu e qualche ·altro a;mico di {!nità. J)Opolare non siate riusciti. a rcs_is~cr~a.11a_tensione che una posizione di questo tipo richiede, ricade_ndo nei termjni :tra– dizionali. (e frazionistici) della politica italiana? Io non faccio di professione il profeta, -ma mi. par difficile ne– :gare che al di fuori della prospettiva sei;nata da Unità po– pol'are, il partitò ra~icale non può che deostruire, con an• cor maggiore fragilità, le posizioni del partito repubbli– cano (e non parljamo della- socialdemocrazia, le cui ori– ·gin.i storiche, Je cui condizioni di partenza avrebbero pur potuto darle ben altre prospettive di suCcessb). Affermare il principio basilare che non si può parlare in Italia di .«democrazia» astratta senza operare perché, quotidiana– mente, alla difesa della «democrazia» concreta si sentano impegnate le forze del lavoro (socìa1iste o cattoliche che siano); riproporre il problema stesso della Jaicitù dello Stato non sul piano del semplice respingere i «cattolici» pl di là della democrazia, ma sul piano della « laicizza– :Gione ~ dei cattolici (cioè sul piano del loro impegno di partecipazione alla costr11zion6 di uno stato rn·oderno) : sono qllesti i cenhi d'attrazione nuovi, intorno a cui si può costruire, domani, un'alternativa reale. Io non so il contributo che tu potrai dare perché il neo-pari.it_o radicale (che, in un recente manifesto, parla programmaticame~1te di « lotta contro il pericolo asiatico», di « difesa della civiltà occidentale» e di « difesa degli in– tJressi dei produttori e dei consumatori») esca dll1le sec– che del « centris~o » ed affronti con coraggioso vigore i. termini reali della situazione italiana. Tu ben sai che verso di voi non esiste chiusura da parte nostra, ma spio ferma llecessità di chiar-ire i termini delle ri.spettive posizioni. Ma non ti nascondo che mi sembra comunque azzardata la parabola dello «scoglio». Se le posizioni politiche si mi– fiurano per qualità prima che per quantità, e la qµantità nasce alla lunga dalla qualitù, è a questa - credo - che occorre guardare. Se lo scoglio è per avventura situato nel punto centrale dello stretto, esso può consentire l'ormeg– ·gio dJ molti velieri; e il lido, su cui sei sbarcato, può in– ~·~ce essere battuto dai venti, e privo di porti sicuri. Quello ehe pili sarebbe doloroso per noi tutti è che, sbarcato sul lido, anche tu partecipassi al « complesso della. presun– :1..ione » di molti altri nost1·i amici: e rimanessi, impassibile e soddisf3:tto, ad attendere la grande ondata. Credimi, con non mutato affetto, il ttlo 1'1·istano Codignola Note ro,nane F ORSE, la bt.10na st.ella che sin qui ha protetto il pre– . sidente Segni ed il suo governo sta per tramonta.re? Non c'è -nessun fatto che stia ad indicarlo in modo inequivoc8.bile, rna moltissimi so:no convinti, di sì E! non sembra certamente un caso _cl:ienel partito democristiano e sulla stampa in genere si sia cominciato a parlare di « ve– rifica» della maggioranza gove~·nativa, -così come,~ in pas- 8a.to, si parlò di « qualificaz~one » del governo Pella e di «chiarificazione» del governo Scelba.. Le prime voci in questo senso_ si ebbel'O all'indomani dell'approvazione d-ella «delega»:, quandp si potè appi.irare che Segni era 1·iuscito a superare l'infido in11passe in cui si era venuto a · trovare, facendo .esplic.ito appello ai partiti dell'opposizione di- sinistrn. Una sua telefonata con· Pertini fece Je spese degli frati e scandalizzati ambienti democri– i;tiani di .piazza dèl Gesù dove non si esitò_ a: parlàre di .: tradimento», non potendosi c~mcepire che un presidente del consiglio democl'istiano avesse potuto personalmente .sollecitare l'aiuto dei comunisti e dei socialisti proprio n~l _mòmento ·"ill' cui gli veniva merfo, l'appoggio di una. parte del partito. Fanfani prese l'iniziativa e chiese la « ve– rifica» della maggiOJ'anza del governo; Scelba sparò da Como Je sue bordate a fuoco; Peli a strinse il cerchio .delle sue subdole manovre, ma il risulb.to sperato della crisi di govemo .non fu conseguito. Pur tuttavia si afferma in giro - e Segni sarebbe il primo ad esserne _convinto - che si è agli sgoccioli dell'attuale esperimento di governo. Gli elementi S\ii quali poggia tale convinzione sono molto vaghi: mentre si assicùra éhe i circoli cattolici più sensibili ai richiam~ dell'9pinione pubblica aVrebbero avver– tito l'opportunità di scindere le proprie responsabilità da _quelle assai gravi ~ compromettenti che poggiano sulle fìpalle dell'attuale classe dirigente politic·a èd economica delJa nazione, si fa notare come, ·improvvisamente,, i mag– giori esponenti del partito democristial).o, di quello socia-– )jsta, e di quello comunista si siano· trovati d'accordo sulla llecessità di stabilire nel paese ri.uove al1eanze politiche. In effetti, mentre Terracini sostenev(t la necessità dell'inte– grale adozione del sistema propoi-zionale per le· prossime elezi6ni, Gonella avvertiVa in consiglio dei ministri che l'abbandono del sistema degli apparentamenti avrebbe im– posto il coptemporaneo abbandono delle attuali alleanze democristiane e Nenni, dal canto suo, invitava Segni a ri– dimensionare la coaliz.ione del governo,_ lasciando a piedi i rappresentanti Jìberali. Nei giorni precedenti, inoltre, si erano avute due sconcettanti prese di posizione: l'Osser– vatore Romano, quello stesso che_ negli anni passati aveva sostenuto .\a politica, dei govemi responsabili, tanto per ci– tare, dell'eccidio di Modena, aveva apertamente condan– n~t~ l'impiego della.forza nella politica interna; Tambroni, mm1stro degli Interni, aveva gettato la responsabilità dei tragici fatti di Venosa snll 'iner-1.ia della « libera iniziativa> • ed aveva ammonito amici e nemici della DC che un ri– torno di ScelbR al Viminale avrebbe significato Ja perdita kli tutte 18·libertà,- anche quella del « parlare sottovoce». Per _quanto cons.isten.ti , questi indiz.i non posson? però (95' nuova repubblica BLOCCHI DIFRONTI IO' CHE CI-UEDEV AMO nello scorso numo,ro, una chiara parola dell'on. Panfani in questo mome1lto..non del tutto tranquillo della vita. governativa italiana, è venuto anche prima della ":Ostra attesa. Il discorso del se– gretario democristiano alle contadine della Toscana è stato più chiaro del solito. Nessuna di quelle volute allegoriche per lo mono curiOSG in uno storico deH'economia; poche di quelle frasi ambigue, che lasciano aperte tutte le prospet– tive e non impegnano a nullà. C'è, nel discorso di 'Fan_fani, uno solo di questi n~i, probabilmente, tuttavia, già suPerato dai fatti. Lo troviamo là dove egli parla dei « ripensamen– ti,» apparentistici della democrazia criBtiana. Questa, egli dice, non ha nostalgie maggioritarie, nè inclinazione, que– st'anno, alle sofisticherie elettorali; tornerebbe a. proporsi il problema, solo se i suoi alleati' della coalizione lo esiges– sero. E' un modo scivoloso di dire che alla DC tutto fa lo stesso, in l~nea di principio, e che in questa materia essa è possibilista. Resta tuttavia il fatto, che il governo si è im~ pegna.to a sopprirncre gli apparentamenti, e che Segni è uomo da mantenere la sua patola. D'altra pal'te, di quei mi– nori, uno, il socialdemocratico, si è rivelato, a questi lumi di luna., proporzionalista; e l'altro ha interesse per ora a restftre nel governo, e non può fare in questo caso la voce grossa. Abbiamo quindi un impegno proporzionalista del governo, ed uno analogo, benché più tiepido, di l?anfani. E siccome l'appa1·entismo del partito democristiano è una prerog"ativa di Scelba, con appoggio di Andreotti, è abba– stanza chia1·0, per il momento, che Fanfani ha vol"uto « iso– lare» Scelba, e diffidare Andreotti dal sollevarsi .contro Segni e daf prendere su di sé la responsabilità di una crisi. Dietro a questo encomiabile impegl)o di Fanfani, sta sin d'ora una piattaforma elettorale della DC, ·che consiste in quella chiusura di ogni discorso fra sé e i partiti di si– nistra. Non ci sdegneremmo tl'Oppo di questa ennesima ri– petizione fa.nfaniana. E' ben comprensibile che, non po– tendo «aprire» a sinistra né a destra, pena il disordine in casa al polo. opposto a quello del dialogo, Fanfani non da soli far pensare ad una probabile caduta del gòverno. In tutta la situazione c'.è un e_lement~ Che non quadra e, per quanto ciò possa apparire strano, si tratta proprio del– l'eshema gravità cui· è--i,ervenuta la c1·isi del partito dc .. Una qualsiasi operazioné di revisione ministeriale in que– sto momento. porterebbe ad un unico risultato e cioè alla sci~~1e democristiana. Po~c~1é non pare pensabile che i maBS'fmi dirigenti cattolici intendano corì·ere il rischio di vedersi sopraffare dalle. sinistre,. si deve concludere che, almeno _finò alle prossime amministrative, la situazione del go.ve" rno, bene o male, pohà reggel'e. DopQ dovrèbbe verificarsi quel « profondo moto di rinnovani.ento e di ade– guamento polit_ico e sociale» dei cattélici che nei giorni scorsi, pal'lando · con alcuni suoi intimi amici giornalisti. ha auspicato un altissimo personaggio del mondo politico cattolico. , Si vorrebbe che- l'accennato moviµi.ent'o di revision~ ..al l'it~tcruo della DC parti~se da.I basso verso l'alto e dalla periferia verso il cenho. Allo stato attuale dei fatti non vi sono elementi che lo· facciano sperare. La crisi· democrf– stiana· resta localizzata a.1 vertice mèntr~ la base degli iscritti appare piuttosto, insensibile. Le manifestazioni di questo st'ato di cose sono piuttosto precise. Esiste una. rottura aperta nella direzione democristiana .. Se ne ebbe· conferma quando ~i _seppe della riunione te– nuta a Bologna dal vicesegr_Qtari9 della DC, on. Rumor, con Salizzoni, Gui, Zaccagnini, Malfatti) Elisabetta Conci, An– gela Gotelli ed altri mino:d esponenti della conente fan– faniana di « Iniziativa democratica». Vi si sostenne il «tradimento» dell'on. Fanfani e si avanzò la candidatura dell'on. Rurnor. alla segreteria di piazza del Gesù. Malfatti solo prese le difese del segretal'Ìo del· partito, altrì sosten– nero l'opportunità di, sostituirlo con ,il ministro Colombo; altri ancot·a .proposero di realizzare l'operazione del « cam– bio d~lla · guardia> soStit.uendo Segni con Fanfani; l'on. Gotelli Pianse calde l"àcrinie di· scbnforto. La de'cisione, .co– munque, fu quella cli isolare l'on. Fanfani. Di fronte· à que_sto stato di cose, il segretario democri– sti~no ha reagito nel l'unico modo che gli era .consentito ed ha varcato il « po1·tone di bronzo», col risultato che padre Messineo, il gesuita di Civiltà Cattolica, fu invitato a mettersi in movimento per. proporre una « tregua_» fino alle elezioni. I tentativi in questo senso non sono stai.i pochi e, per una. curiosa cit-costanza., si· sono conclusi rirnr– tedi sera in casa di un personaggi0, il « professore » Ign3.– zìo U ghi, Ìntimo di Pella., ma attualmente sospeso dal par– tito in attesa del giudiz;io del collegi.o dei probiviri per i numerosi tentativi «frazionistici» compillti, a suon di lire, negli ultimi mesi. Le speranze sono andate però deluse: Scelba, Pella, Aldisio ed altri hanno àccblto l'invito così come, ovviamente, l'aveva accolto Fanfani. Ma Rumor, da. un canto, e Gonell3, dall'altro, hanno risposto picche ri 4 fiutandosi ambedue di prender parte a1la· riunione. Ra 4 pelli vi ba partecipato solo per dire che egli avrebbe po– tuto coflsidei-are accèttabile solo un invito all'unità· della DC che fosse pervenuto clirettamente da. Fanfani e sempre alla condizione eh~ quesq, ·facendo ammenda per gli er~ rori passati, avesse accolto ]e 1·ichieste della Mendala per un congresso stl'aordinario del partito e per l'immediata coÌlvoca.zione della t consulta dei notabili ». possa ottenere un rninirnQ di disciplina elettorale dal suo partito che sfor½andosi di neufralizzarne, con questi bloc– chi .alle frontiere, le tendenze centrifughe. Anzi, se nelle preceden_ti occasioni, le pmfessioni di « chiusura» appari• vano gratuite, sgarbate, è irnproprie (data Ja coni.posizione della maggioranza di Segni), qnesta volta 1a medesima di 4 chiarazione ha un senso elettorale che si può èomprendere. In questo senso, Ja ric,hiesta. dell'Avan.ti!, .eh~ la DC con .. fessi agli elettori la. sua impotenza di riforme sociali quan– do le sue iniziative non siano sostenute- da.Ila sinistra, ci pare assai astratta. Sarnbbc come se il PSI, nel suo pro– gramma di difesa delle istitur,ioni democratiche, volesse fare appello ai partiti di centro democratico, avvertendo che ha in essi un cortese sostegno, o che, aln1~no, se ne può fidare. La piattaforma di Fanfani ha se rpai un altro punto da discutere .. E' quando egli mette in guardia .il governo con– tro nuove imposte, e prnnde partito per una più accurata distribuzione dello. entrate attuali. Che vi sia in questo senso qu~lche cosa, ma molto poco, da fare, abbiamo già avvertito in queste note. Si pnò, invece, rassegnarsi all'at• tuale deficit, senza proporsi di sanarlo con le poche econo•· mie .della scure. Tuttavia non si pone mano per questo ad un ·inizio visibile del piano Vnnoni. Ora non vorremmo che ]a democrazia cristiana si illudesse: rna senza una spinta ad un piano di n:iasBi!no impiego, la ricostruzi~ne di un suo successo elettornle alle « politiche» del '58 è impossi. bile. L'on. Fanfani conta sui moriti organizzativi della sua gestione, e certo anche qnc::;ti avranno una lol'O pa1·te; ma con l'organizzaz;ione s.i gnadagnn nelle dimensioni delle cen– tinaia di migliaia, non de.i rnilioni di voti, che· solo sareb• bero un ricupe1·0 oggettivamente importante. E come rea• lizza.re il «Vanoni, sen½a nuove entrate di denaro fresco? E dove trovarlo, se non incidendo sui profitti attraverso l'apparato fiscale? Ma in questo modo strilleranno•.i nota .. bili, e i patroni dei notabili. Ebbene, siamo 1;1llesolite. Le scelte e le aperture si fanno a più Jiv~lli; se la DC teme quelle a livello politfoo, dovrà p'iegarsi alle altre, a livello economico-sociale; opprn·e non si deciderà neppur. qui, e allora., come ogni giocatoi:o, guodagnerà quanto è propor– zionato al rischio che è disposta ad affrontare. O fol'se l'on. ·Fanfani pensa di accontentare pe1: questa via. lo scelbismo, nel suo cOté privatistico, anziché in quello delle leggi elet– torali, e far scontare a Vanoni l'irritazione di Scelba? Veniamo ora a.li.e, conseguenze dell'accettato proporzio– nalisrno. C'è ancora ·incertezza sull'applica.zione del sistema maggioritario misto o puro ai comuni piccoli e mcdi; ma la sostanza del problema è risolta con l'abbandono dell'ap– parentismo. Noi siamo tuttavia abbastanza realisti da sa-– pere che alJ'indomani delle eleZ-ioni si debbono fo'rmare del 4 le giunte, e che questo comJ?lica alleanze e ·coàlizioni j)ost-– elettora1i, nelle quali dovranno per forza essere superate nel compromesso le ostilità della campagna Ciettorale. Qui sarà difficile-, è da presumcl'e sin d'ora, impedire che in qualche grande comune la DC muova ad alleanze a destra. DiScu-– teremo allora. questa Procedura, sulla quale sarebbe vano chiedere ora àll'on. Fanfani delle assicurazioni preventive_. Possiamo invece rivolgere il discorso in proposito ai social-– democratici. 11 31 gennaio essi riuniscono a ~1-ilano il loro c.ongresso naziollalé. L'esito è pi-evedibile Sin d'Ora. Là Sinistra vi. ar:. riverà. èon qualche buon successo di percentuali in alcnne regioni del Nord, ma con una.' ripartizione di deleghe nazio– nali èhe non supererà di mollo il quinto del Partito. Di più, Sara.gat salirà alla.. tribuna, [orte della riuscita delle sue in– sistenze proporzionalistè, e deJla legge Treme11oni: ancora una volta; questo nome schjvo e onorato farà Le spese del– l'unità del partito; nientre chi lo porta viene. accuratamente tenuto in disparte dalle responsabilità politiche dirette. Con questi strumenti e questi dati, il congresso è già scontat'o. C'è qualche cosa, tutta.via, che il ·congresso potrebbe ag– giungere in materia eletlol'ale: la disponibilità del partito a formare git~nte d'unità. democratica e soCialista. inclusovi Il PSI, sull'orma della procedura adottata dallo SPIO: si ac• cettano, senZa negoziarle, le espressioni dell'appoggio cornu .. nista, e Si rifiuta di patteggiare qualsiasi alleanza a destra, Il PSDI non può avere, in questa materia~ 1e rcpugnanze della DC; e non può disconoscere che il partito al quale idealmente esso può, nelle sue finalità morali e dottrinali, ri-– tenersi più affine, sia ancora il partito socialista italiano. La sinistra., in congresso, dovrebbe battersi per questa linea di condottà., sapeùdo che è poi la sola,. che possa fo seguito trattenere il partito dal dover seguire le alleanze a destra delle giunte democristiane. In questa sede, si propone, e si deve sin d'ora prevedere l'alternativa, se per la socialde– mocrazia sia meglio l'alleanza coi socialisti e coi democra– tici come essi sono, o con i fascisti QOme essi sono. ALADINO L'ECO DELLA STAMPA UFFICIO, DI RITAGLI DA GIORNALI E RIVISTE Dirdttorf?: Umberto Frugiuele ,, rm lano, Via G. Compa"gnoni 28 Corrisp. casella ·Postale 3549 Telegr. Ecostampa

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