Fine secolo - 15-16 febbraio 1986

FINE SECOLO* SABATO 15 / DOMENICA 16 FEBBRAIO 20 PmO.CORRE. A OSTACOLI. ------------------------------di Franco PIRO-------------------------------' B arriere architettoniche. Il nome è.leggia– dro ma superarle ci fa sentire. maledet– tamente pesanti. Sono arrivato all'in– gresso principale di Montecitorio in un pome– riggio di luglio del 1983. Ci sono cinque scali– ni. Lo scalino è .l'esempio più. classico di bar– riera. Ho la poliomielite da quando .avevo un annò e non sono più riuscito a liberarmene né · con le cure che mi ha dato la grande Bologna, né con le lacrime che versava la Madonna di Siracusa: qualsiasi mamma, anche la mia, _di fronte alla terribile malattia ha chiesto aiuto alla scienza e al miracolo. Complessivamente mi è andata bene: cammino con due bastoni e riesco a fare le scale in virtù della regola com– pensativa di madre natura che mi ha rafforza– to buone braccia e doti equilibristiche. Certo, quando ci si solleva sui bastoni bisogna con– centrarsi e bisogna che il pavimento sia perfet– tamente asciutto. Se cado, qualcosa si rompe e mi toccher-à per qualche mese la carrozzina. Come farò quando cadranno i primi gocciolo– ni? La vera scala mobile . . Deritro la Camera c'è un percorso di guerra: intanto, le orribili porte girevoli. A destra, c'è la CIT, dove puoi fare i biglietti; anche lì, cin– que scalini senza ringhiei:a. È andiamo avanti. Altri tre gradini e una pqrta che si apre con le ante che ti vengono addosso. Meravigliosi gli aereoporti, che hanno le porte scorrevoli, e; siccome sui carrelli bisogna portare valigie, non éi sono ostacoli! Dopo che hai passato la porta, a sinistra ti imbatti nella sala stampa, e ci sono gli scalini. Altri scalini ancora- ti sepa– rano dall'accesso all'ascensore, che ti porta al palazzo dei gruppi. L'ascensore è piccolissimo: la carrozzina non entra! Se vuoi andare al tuo gruppo, uscito dall'ascensore trovi altre scale. Se, passata la porta del tempio della democra– zia, vai a destra dove solo.alcuni possono man– giare, in mezzo ai velluti rossi ed ai legni lacca– ti in nero, si snodano gradini micidiali. C'è un ascensore, anch'esso troppo piccolo, ma co– munque ti restano cinque gradini da scendere e quattro da salire, finalmente si vede il primo «scivolo», là, primà del self-service: è stato cer– tamente fatto per sopportare sul carrello i ri– fornimenti. Quel 12 di luglio del 1983 comin– ciai a-domandarmi, possibile che in questa Ca– meta si sia vofata nel 1971 là'legge perl'elimi– nazione delle barriere architettoniche? Esempi di inaccessibilità: -ostacoli lungo il per– corso, sottopassaggi e sovrapassaggi solo con scala, citofono alto, porte difficili da manovra– re, dislivelli, strettoie, pali in mezzo al marcia– piede, pavimentazioni sconnesse, auto sui mar– ciapiedi, buche, gabinetti inaccessibili. E ·poi: salire su un autobus, o su •m treno. Ed anche la terribile scala mobile, quella vera: ci vorreb– be un referendum. Non sono problemi di una minoranza. Nel 1950, in Svezia, le mamme che portavano in giro il bambino col passeggino ringraziarono l'amministrazione di Stoccolma che, avendo eliminato le barriere, aveva reso· un servizio anche a loro. Oggi, bambini ce ne sono meno, ma gli anziani sono tanti. Li avete. mai visti alle prese con la salita di un autobus, o attac– cati al predellino di un treno pericolosamente sospesi nel vuoto? Interesse privato d'ufficio. . in atti Quest'anno, nel bilancio interno della Camera, • ho fatto passare un ordine del giorno di elimi– nazione delle barriere. Ma i lavòri non sono ancora cominciati. Ne ho fatta ~na più,gÌ-ossi: Nell'autunno séorso ho fatto sottoscrivere a tutti i gruppi parlamentari una semplice leggi– na: "Gli Enti locali e le amministrazioni dei ,Ministeri che non abbiano provveduto entro un anno dalla data di e_ntrata in vigÒre del!a presente legge ad adottare piani· di eliminaziò:. ne delle barriere architettoniche di cui all'art. -~....-'!:,. ····•·-··. .· ... - ... ·:· .·.-..-::;.:... -·· >-··-· ....:.~: .. --L, ..~-- . ..i:,_::!!f!~~:_ ........ '4• -- Franco Piro, parlamentare, disabile per poliomielite. Ecco una descrizione particolare dilla conformazione architettonica e psicologica di Mo"'tecitorio e dei suoi scalini. Non è patetica: è divertente~ Anche perchè, diée Piro, "cambierà". Intanto, un emendamento ... 27 della legge 30 marzq 1971, n.118, non pos– sono ricevere contributi pubblici a nessun_tito– lo". Il resto lo ha fatto il mio amico Franco Calamida, deputato di Democrazia Proletaria. Legge finanziaria, Camera dei peputati, sedu– ta dei' 22 gennaio 1986. Calamida prende la mia proposta e la trasforma in emendamento. L'aula in quel momento è un po' distratta: ha finito di votare a scrutinio segreto gli emenda– mentj. Benedetta sia la dichiarazione di voto. Franco spiega di che cosa si tratta e subito il missino Parlato si associa. Del resto, la depu– tata Cristiana Muscardini del MSI ha firmato la mia proposta non solo per il rapporto sim– patetico che ci lega ma perchè ha partecipato ·'aduna riunione che abbiamo fatto un anno fa, tra deputati di tutti i gruppi, sotto il patrocinio di Clay Regazzoni. Sì, proprio Clay che fa le– zioni di guida veloce agli handicappati, lui che rimase con le gambe_inu~i,lizzatedopo un terri- -bile inçi_dentein corsa. r • Rinuncio alla sigaretta che sto per andare a fu– mare. E' raro che un deputato· della maggio– ranza appoggi a viso aperto un emendamento dell'opposizione, ma, nonostante siano contra– ri il governo e la commi,ssione, bisogna parla– re. Si tratta -in fondo dèlla mia proposta, alla quale sono personalmente interessato, cotne quando ho fatto ribassare l'IVA al 2% per le carrozzine dotate di sollevatore (pensate: era– no considerate ascensori, e quindi pagavano il 18%!), come quando ho fatto approvare dalla Camera l'IVA al 2% per le automobili adatta– te agli handicappati; non è ancora legge, perchè il Senato la tiene ferma. Sono i miei casi di interesse privato in atti d'ufficio. Prendo la parola. L'emendamento non costa niente. Si tratta di una sanzione per chi viola la legge. Bi– sogna votarlo. Dietro di me sento applausi di consenso del mio partito, della sinistra indi– pendente, dei comunisti, dei liberali. Tomo al mio posto: devo fare un solo gradino per rag– giungerlo. Mi ero spaventato la prima volta ,che ero entrato in aula. Tante, tante scale. Quelle classiche dell'anfiteatro. I miei ·amori per la storia classica avevano sempre trovato l'ostacolo della rupè Tarpea, in uso.presso i ro– mani che avevano copiato dai monte Taigeto. dei greci la pessima abitudine di buttare giù gli storpi. Fr!! l'altro, ho studiato un po' la civiltà dei pellerchsa e ho vis_toche anche da loro c'era questa tradizione, fastidiosissima per noi. Diversi, molior diversi, dovevano essere gli egi– ziani: si trova· tra i foro graffiti il disegno di un Dio con l~r-<gamba. di legm>!Come mi-avrebbe- • ro trattato, gli italiani, nel tempio della demo- cràzia? Impaurito dall'anfiteatro sçnss1 una lettera a Nilde Jotti: per la prima volta in que– sta legislatura la Camera aveva la ricchezza di due disabili: oltre a me, Wanda Dignani, co– munista e non vedente. La risposta della signo– ra che ho sempre considerato una splendida compagna, che ha conosciuto il dolore, la soli– tudine, la sofferenza, fu splendida. Assegnò a mJ e alla Dignani una persona per accompa– gnarci nei meandri del.palazzo, fece comprare dalla Camera una sedia a rotelle, mi diede il posto in prima fila e non in ordine alfabetico. Un solo gradino! Lo scontro con Bubbico L'unico rischio si corre quando si rientra in massa per votare. Una volta, incappai in un uomo chiamato Bubbico che mi travolse e mi buttò per terra. Ma si fermò e dietro le spesse lenti vidi che era un democristiano sinceramen– te dispiaciuto. Forse è accaduto perchè mi ave– va scambiato con Camiti. Il mio intervento contro le barriere-ha scosso l'aula e Cirino Pomicino, presidente della com– missione Bilancio, invoca un impegno del go– verno. In aula c'è il ministro Scalfaro che si scusa, e, comportandosi da galantuomo, dice che non è serio sostituire ad un emendamento una circolare. Parla Guerzoni, sinistra indipen– dente. E' favorevole, facciamo insieme diverse _interrogazioni come quella con la quale abbia– mo chiesto al ministro della Sanità come mai si spenda dei soldi per dare un premio a chi fa un bambino "sano e bello", ma non si spende una lira per la prevenzione prenatale dell'handicap. Parla la Colombini, comunista, favorevole. Parla Stefano De Luca, deputato liberale, l'ho incontrato all'aereoporto di New York mentre stavo in carrozzina. E' daccordo però ci fa no– tare che i ministeri non ricevono contributi, ma dispongono di fondi propri. Non è un ca– villo ma la verità. E ad essa si attacca il demo– cristiano Gitti per dire che l'emendamento contiene una sanzione assurda. Interviene Cri– vellini, radicale, e ci dà una mano. Poi Sacconi, il mio amico Maurizio, relatore per la finanzia– ria, evita la spaccatura, e ci propone di accan– tonare l'emendamento tornando in commissio– ne. Accettiamo l'invitq, e affiliamo le armi. Predisponiamo un testo che sospende lo sti– pendio ai ministri e agli amministratori locali che violano la legge sulle barriére. Non pas– serà. Si torna in commissione: prendendo gli ascensori grandi non ci sono barriere ma solo molta strada. Maurizio recupera la carrozzina e ci facciamo i lunghi corridoi. Pomicino mi dà una mano e prezioso diventa l'aiuto di Giorgio Mariuzzo, un funzionario della commissione lavori pubblici della Camera che è venuto con noi in una missione parlamentare e mi ha scar– rozzato nella stazione di Tokyo, dove il treno si ferma all'altezza del marciapiede. Gli chiedo se ~ sono capitoli di spesa che si possono uti– lizzare. Ormai, non possiamo limitarci ai piani. Con l'appoggio di, Roosevelt Bisogna pensare alle opere. Una quota pari ali'!% dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti agli Enti locali: sono cinquanta mi– liardi che saranno raddoppiati nell'87. II 5% dei fondi per l'edilizia demaniale, scolastica e universitaria, per gli impianti sportivi e per i tr~pprt! _pubblici, per l'edilizia,giudiziaria e per gli immobili aperti al pubblico. Sono altri quaranta -miliardi. L' 1% dei mutui autorizzati dalla legge finanziaria a favore delle Ferrovie per gli impianti fissi e per il materiale rotabile e cioè: sia per le stazioni che per i treni. Un bel po' di lavoro, sempre per gli architetti. Scavare buche e poi riempirle, fare scale e poi eliminar– le. Passa la .cosa più importante: non potranno più essere approvati progetti di opere pubbli-

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