Fine secolo - 15-16 febbraio 1986

FINE SECOLO* SABATO 15 / DOMENICA 16 FEBBRAIO l6. S ulla nostra «copertina» di una settil!lana fa, figurava una bellissima fotografia, con un grosso polipo sospeso a una sbarra tra due sedie, sul molo di qualche beata isola· mediterranea; c'era un titolo, «Abbasso la mafia», e un sottotitolo, «Viva il polipo, però». Alcuni nostri lettori hanno obiettato: non è un ve-zzoeccessivo, mescolare a una que– stione terribile come la mafia la battuta sul po– lipo-piovra? A questa seria obiezione, e senza niente concedere alle sdrammati-zzazioni della mafia, risponderemo prenCÌen<lo sul serio il no– stro polipo e la sua difesa. Il documentario sul·polipo e _lo sceneggiato sulla piovra L'immagine ha una storia lunga, complicata, e suggestiva. Per ragioni di spazio, oltre che di competenza, non ci occuperemo dei caratteri biologici e del comportamento dei polipi -in carne e ossa, stavo per dire, se non si trattasse di un mollusco, per giunta così <<strano»da non sembrare nè carne nè pesce. Tant'è vero che alcune genti arabe se ne nutrono, in tempo di digiuno di carne e di pesce. Per fortuna, il polipo è un animale sempre più studiato e co– nosciuto, e, inevitabilmente, amato. Chi voglia farne la conoscenza, e manchi di confidenza con l'acqua salata, può visitare l'Acquario di Napoli, l'istituzione più degna della città, c!Ìe vanta proprio sui polipi meriti scientifici d'ec– cezione. Il polipo è intelligente, curioso, e, nei confronti dell'uomo, del tutto inerme. Chi baz– zica il fondo del mare sa che è impossibile non farsi intrigare da questi straordinari animali -un po' come, sulla terraferma, dai gatti. E' tuttavia probabile che la conoscenza miglio– re non metta immediatamente in discussione l'immagine simbolica, e che, al contrario, le due vivano d1 vita propria. Non si capirebbe, se no, come possa impiegarsi un'immagine ri– pugnante e minacciosa del polipo in civiltà, come quelle mediterranee, in cui la dimesti– chezza visiva e alimentare con ogni sorta di polpi, moscardini, calamari, seppie e altri cefa– lopodi, è esuberante, come mostra un qualun- IL PQT.,1 PO, L'F:ROS EILGRANDE VECCHIO -(· e La psicolqgia dell'onnipotenza del complotto immagina un nemico cefalopode: una occhiuta me~tc unica, è avvolgenti tentacoli"./..çosìun animale grazio.so e 'benigno come il polipo si è affiancato al ragno, e l'ha perfino superato, nelle_ rappresentazioni dei mali oscuri della politica, e del sesso. La piovra designa di volta in volta la mafia, il sionismo, il socialismo, o la CIA, o il KGB; e qualche avanzo di polipo ricompare perfino per la Legge Finanziaria. Ogni volta che torniamo ad attingere al gran repertorio dei simboli, ne siamo a nostra volta modellati. di Adriano SOFRI que mercato di Napoli, o appunto di Palermo. (Peraltro l'invenzione demoniz7.ante dei k:ra– ken e delle piovre mostruose fu opera del più cupo e schifiltoso Nord, di prelati scandinavi come Olaus Magno e Pontoppidan di Bergen, e le stesse piovre assassine che Hugo diceva di vedere stavano nella Manica). Abbiamo così polipi sempre più gentili e cattivanti nei docu– mentari etologici del pomeriggio, piovre sem– pre più spaventevoli negli sceneggiati della sera. A lungo andare questa divaricazione dev'esse– re pur destinata a una resa di conti. I procesm al Lupo Cattivo di Cappuccetto Rosso sem– brerebbero esserne un sintomQ, magari non il più confortante. Verosimilmdnte, non· sono tanto le nostre migliori prospettive e conoscen– ze sui lupi a indurci a discutere l'immagine del Lupo Cattivo, ma le nostre migliori conoscen– ze su Cappuccetto Rosso, e soprattutto sul bo– scaiolo -su noi stessi, insomma. La persistema di immagini in cui si sono cristallizzati sogni e incubi umani ha a che fare con noi più che con gli oggetti reali rappresentati in 9-uelleimmagi– ni. In particolare, lo strepitoso successo del po– lipo-piovra ha a che fare con quella irresistibile tendenza che sente e vede nelle manifestazioni avverse del mondo l'esplicazione di un disegno maligno, concepito in un'unica mente occulta, e ramificato ovunque attraverso tentacoli avvi– luppanti e repellenti. La psicologia del com– plotto evoca l'immagine della piovra, questa a sua volta la conferma e la rinfocola. La cefalopodica modernità L'universale successo dell'immagine del poli– po-piovra non ha bisogno d'esser documenta– to. L'imperialismo yankee, o più specialistica– mente la CIA, può essere rappresentato come una piovra in un raduno di comunisti a To– kyo, di khomeinisti a Teheran, di economisti a Zurigo. Negli anni '60, l'immagine guevariana _dei «molti Vietnam» riproduceva specularmen– te quella del tentacolare imperialismo, che sa– rebbe stato alla fine colpito in casa sua -nella testa, in mezzo agli occhi, come i profani favo– leggiano che si debba fare col polipo. Ma il po– lipo serve altresì a illustrare il rapporto fra la

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